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Racconti di Dominazione

sculacciata dal fratello

By 13 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

QUESTO E UN RACCONTO INVENTATO QUINDI TUTTI I FATTI DESCRITTI SONO PURAMENTE FANTASIOSI E NON REALI.

Maria era una ragazza molto carina di 20 anni alta 1’70 capelli castani a caschetto occhi celesti bel fisico molto slanciato, era appena tornata a casa andò in cerca del fratello più piccolo di lei di 2 anni per vedere che stesse bene, entrò nella camera e trovò suo fratello con una ragazza della sua stessa età che stavano facendo sesso orale, la ragazza si staccò subito da suo fratello e si coprì istintivamente, mentre lui si rimise subito i calzoni e la guardò in modo molto adirato ‘ ma che fai? Non si bussa prima di aprire?- lei paonazza in viso ‘ scusami ‘ corse via chiudendo la porta dietro di se.
Dopo circa 7-8 minuti sentì dei passi affrettati e poi la porta di casa chiudersi, appena sentii quel rumore suo fratello irruppe in camera sua ‘ hai visto che hai combinato? Mi ha lasciato sei contenta adesso?- lei mettendosi una mano davanti alla bocca in segno di stupore ‘ ma come ti ha lasciato?- guardandola con rabbia ‘ si mi ha lasciato per colpa tua ‘ il suo viso si fece rammaricato ‘ non volevo perdonami- lui con aria molto contrariata ‘ domani tienti libera la sera ti punirò come fa nostro padre- lei che di carattere era molto remissiva annuì e non disse niente .
Il giorno lo passò pensando alla sera quando il suo fratellino l’avrebbe punita , in fondo se la meritava una bella punizione però la cosa che fosse il suo fratellino a impartirgliela gli dava fastidio .
Arrivò la sera, i genitori dovevano andare ad una cena di lavoro quindi erano soli in casa, appena uscirono Luigi guardò la sorella e le indicò il salotto, lei sguardo basso si diresse verso il divano e si sedette in attesa, il fratello la lasciò lì in attesa per un 15 minuti poi andò in salotto, con se portò gli zoccoli di legno di mamma,la cinta di cuoio e infine un righello di plastica largo da 60 cm , Maria guardò gli strumenti preoccupata poi riabbasso lo sguardo, sentii la mano del fratello accarezzargli il viso in maniera dolce -Maria lo sai che ti voglio bene ma sai anche che meriti di essere punita- lei annuì e prendendo fiato ‘ si ma solo per stasera poi non ci saranno altri episodi intesi? E poi mamma e papa non dovranno sapere niente ‘ lui sorrise e dandole un bacio affettuoso sulla guancia ‘ certo non sono uno stronzo ‘ lei sorrise sentendo dentro di sé che si poteva fidare del fratello.
Luigi prese una sedia e la posizionò al centro della stanza poi guardò la sorella ‘ bene alzati levati i calzoni e le mutandine e mettiti sulle mie ginocchia- lei imbarazzatissima eseguì l’ordine Luigi sbuffò ‘ ma di cosa ti vergogni? Sono tuo fratello mica uno sconosciuto- lei con voce bassa ‘ beh e proprio per quello mi trovo molto imbarazzata a dover prendere una punizione da te che oltretutto sei anche più piccolo di me- lui prendendola per un braccio la mise sulle sue ginocchia ‘ avevi a pensarci prima invece di entrare cosi a ufo nella camera di altri, vedrai che dopo stasera busserai sempre- detto ciò iniziò a sculacciare il bellissimo culetto della sorella, la sua mano si abbatteva su di esso con forza, ai primi colpi riusciva dopo pochi secondi a vedere la forma della sua mano sulle natiche della sorella ma dopo poco il rossore si accese cancellando cosi le forme nitide delle sue dita dal sedere di lei, piano piano che la sculacciava si accorse che si stava eccitando a vedere quel sederino andare avanti e indietro al ritmo dei suoi colpi, per di più poteva osservare la bellissima micina depilata di sua sorella, più che altro non era eccitato per vedere nuda la sua sorella ma bensì per la situazione, sculacciare un bel sederino e vederlo ondulare gli procurava eccitazione, continuò a sculacciarla mentre Maria continuava a lamentarsi e a gemere dal male ad ogni colpo.
I colpi furono molti e molto decisi arrivò a circa 250 poi si fermò -bene Maria alzati adesso ‘ lei si alzò e mise subito le mani al suo sederino, le bruciava da morire ed era rosso fuoco come il suo viso rigato dalle prime lacrime ‘ mi hai fatto malissimo basta ti prego- lui senza farsi impietosire ‘ silenzio finirà quando lo deciderò io ‘ lei si limitò ad annuire abbassando il viso imbarazzata, avvicinandosi Luigi la prese per un braccio portandola in camera dei suoi, arrivati lì prese due cuscini e li posizionò alla parte destra del letto poi prese il grosso specchio alla parete e lo poggio alla spalliera del letto in modo da specchiare il punto dove Maria si sarebbe dovuta posizionare per essere punita, a quel gesto lei sentì un grosso calore al viso e non solo a quello le venne quasi istintivo stringere le sue gambe in cerca di piacere, i suoi pensieri vennero interrotti dalla voce severa di Luigi ‘ mettiti in posizione avanti- lei andò sul letto e si posizionò culetto ben dritto ed esposto per bene ai colpi da ricevere, si guardò allo specchio, da esso poteva vedere il suo punitore e il suo culetto bello rosso posizionato in modo perfetto per ricevere il resto della punizione.
Luigi si posizionò dietro la sorella e prese lo zoccolo di mamma ‘ bene Maria voglio che guardi in avanti senza mai abbassare lo sguardo intesi? – lei deglutendo nervosa ‘ si Luigi- con voce grossa ‘ voglio che conti i colpi e tu chieda di essere colpita nuovamente ad ogni colpo dovrai dire 1 grazie colpisci ancora ti prego ‘ lei girandosi ‘ no ti prego e troppo imbarazzante- sbuffò ‘ sei sempre a lamentarti io ti darò 50 colpi con tutti e tre gli strumenti, vorrà dire che se tu non diari ciò che ti ho appena detto io andrò avanti all’infinito- lei si girò, mentre nuove lacrime si affacciarono dai suoi occhi, strinse il lenzuolo fra le mani ‘ sono pronta inizia- vide dallo specchio il braccio di suo fratello con lo zoccolo in mano alzarsi per poi abbattersi in modo duro e deciso sul suo sedere, al colpo andò in avanti stringendo il lenzuolo per il male le sue labbra si schiusero come per voler urlare dal male ma non usci una sola sillaba da esse, vedere la sua immagine riflessa nello specchio mentre veniva punita la eccitava poi con imbarazzo guardando negli occhi se stessa allo specchio ‘ 1 grazie colpisci ancora ti prego ‘ il braccio di lui si alzò per ricadere nuovamente sul suo sedere, lo zoccolo di sua madre era molto severo da ricevere e le faceva molto male, la punizione andò avanti cosi con lei costretta a guardarsi allo specchio mentre veniva sculacciata , ad ogni colpo vedeva il suo sedere diventare sempre più rosso e le sue lacrime aumentare, a 50 Luigi si fermò e posò lo zoccolo di mamma davanti al viso della sorella ‘ adesso mentre ti colpisco con i restanti attrezzi dovrai leccare tutto lo zoccolo di mamma dove poggia sempre i piedi quando è in casa ‘ lei arricciò il naso guardandolo, la superficie dello zoccolo era molto consumata ed emanava il classico odore di sudato delle scarpe ormai usurate e sporche ‘ ma che schifo non posso farlo ‘ Luigi alzò il braccio e gli assestò una decina di sculacciate forti e veloci con la riga lei urlò per il male e piangendo – – ti prego- a quelle parole lui ricominciò con altri dieci colpi forti e decisi lei arresa si chinò su di essi e tirando fuori la lingua schifata iniziò a leccare lo zoccolo, il sapore acre e salato le colpì subito il palato si ritirò quasi istintivamente ma poi facendosi forza continuò ‘ brava vedi come era facile, continua senza fare storie pensa di leccare i piedini a mamma avanti- lei annuì e continuò aspettando i colpi di riga del fratello lui alzò il braccio ‘ guardati nello specchio mentre lecchi lo zoccolo di mamma sotto i miei colpi- alzò lo sguardo e si vide di riflesso, ebbe un momento di eccitazione per come era ridotta cercò di levare quell’eccitazione dalla sua mente senza riuscirci e continuò testa china sul sandalo, culetto in su e sguardo fisso sulla sua figura sottomessa riflessa dallo specchio.
Luigi cominciò a colpirla i colpi non erano molto forti almeno per adesso, ma dopo i primi venti cominciò a colpirla molto più forte adesso lanciava un urletto ad ogni colpo, sul suo culetto si formarono larghe strisce rosse più accese sopra il rossore delle sculacciate di prima, le ultime dieci furono cosi forti che la riga in plastica si spezzò, Maria era molto provata dalla punizione severa , ormai piangeva senza freno mentre si guardava allo specchio .
Aveva guardato il fratello che la colpiva mentre lei leccava lo zoccolo sporco di mamma , lo sguardo di Luigi era severo ma senza odio per questo lei accettava la sua punizione, Luigi passando una mano sul sedere della sorella ‘ lo sai che non abbiamo finito, ora tocca alla cinta ‘ lei sussultò aveva sperato di dover saltare quel passaggio invece le toccava annuì con voce leggera ‘ posso riposare due minuti?- mi fa davvero male il sedere ‘ lui sorrise con affetto ‘ certo che puoi non deve essere un massacro ‘ lei gli sorrise dallo specchio e lui corrispose il sorriso e si sedette accanto alla sorella in attesa, passarono un 5 minuti nei quali lei si strusciò il sederino dolente, nel mentre lui la accarezzava dolcemente si rialzò per andare dietro di lei a quel punto Maria si accorse dell’erezione del fratello ‘ ma sei eccitato ‘ lui imbarazzato arrossì ‘ si ma non per te per la situazione ‘ lei imbarazzata ‘ sicuro? Guarda che sono tua sorella non devi fare strani pensieri su di me ‘ lui guardandola leggermente adirato ‘ che pensi sei mia sorella non penserei mai a te in certi modi – lei si tranquillizzò non voleva che quella punizione fosse qualcosa in più.
Luigi dopo essersi posizionato fece una breve pausa e tornò a fianco del letto prese l’altro zoccolo di mamma e lo scambiò con quello di prima lo guardò annusandolo ‘ bleah certo che puzza proprio- lei lo guardò con leggera rabbia ma non disse nulla lui prese lo zoccolo e lo mise sul davanzale ad asciugare dalla saliva di lei, fatto ciò si posizionò e ciack giù prima cinghiata, la colpì dritta al centro del culetto l’urlo di lei gli fece capire che il colpo era stato abbastanza doloroso come voleva lui continuò a cinghiarla lasciando un 5-6 secondi di pausa fra una cinghiata e l’altra lei nel mentre leccava sottomessa con lo sguardo alzato verso lo specchio, Luigi continuò senza fermarsi al 50 lei che aveva contato i colpi ‘ basta sei arrivato già a 50- senza scomporsi e tirandole una violenta cinghiata come per dare forza alle parole che stava per dirle ‘ silenzio decido io quante dartene adesso saranno 100 contenta? Volevo arrivare a 70 ma ti sei lamentata ‘ lei lo guardò rassegnata e tornò a fare quello che doveva, i colpi continuarono fino a 100 poi lui fece una pausa per far credere alla sorella di aver finito, poi continuò vide lo sguardo sorpreso e spaventato della sorella al nuovo colpo inaspettato, gli assesto venti colpi molto forti e veloci , vedeva ondeggiare a destra e sinistra il sedere della sorella in cerca di scampo, finì di colpirla Maria era in lacrime non ne poteva più era stato molto severo .
Nella stanza dopo quei colpi passarono circa 2 minuti di silenzio poi Luigi ‘ bene la prossima volta busserai alla mia stanza vero?- lei annuii ‘ bene adesso vatti a fare una doccia e poi torna di qua col sedere scoperto, per stasera fino a che non tornano i nostri genitori ti è proibito coprirtelo, se proprio ti vergogni puoi indossare un tanga, lei annuì e corse in bagno dove presa dall’eccitazione iniziò a toccarsi fino a raggiungere l’orgasmo, dopo di che si mise solo il reggi ed uscì dal bagno, la porta della camera di lui era chiusa lei si chinò per guardare cosa faceva suo fratello e lo vide mentre si toccava e veniva copiosamente per terra, bussò ed entrò lui si coprì al volo ‘ che fai ne vuoi altri colpi?- lei guardandolo si chinò dove lui era venuto prese un fazzoletto pulendo il tutto ‘ no volevo dirti che sei stato giusto nel darmi la punizione che meritavo e che da adesso in poi potrai punirmi quando credi che abbia fatto qualcosa per meritare una punizione, anche se nostro padre avrà già adempito a punirmi quando restiamo soli potrai colpirmi di nuovo- lui guardandola ‘ bene allora preparati a dure punizioni da oggi in poi ‘ lei si girò e sculettando andò verso il bagno a buttare il fazzoletto lasciando il fratello voglioso di nuove lezioni da impartire alla sorella. Erano passati 6 mesi da quell’episodio, le giornate erano passate tranquille anche se adesso i due si guardavano con aria diversa rispetto a prima, nel frattempo erano stati puniti tutti e 2 qualche volta da papi per mancanze, ma tutte e due le vivevano in maniera diversa .
Martedi pomeriggio, il fratello di lei doveva dare un importante compito di inglese il giorno dopo, mentre maria era tranquilla non aveva molto da studiare, lui aveva invitato antonio il suo migliore amico che conosceva fin dalle elementari appositamente per studiare, a maria quel giorno purtroppo era saltato il proprio appuntamento e non sapeva cosa fare quindi si mise a vedere filmati su you tube, nel mentre che navigava trovò una canzone di anastacia che a lei piaceva molto, scordandosi dell’importante compito dell’indomani del suo fratello e del fatto che nella stanza stessero studiando approfittò dell’assenza dei genitori per alzare a paletta le casse del pc, da qui inizia la nostra storia.
Passarono due minuti e suo fratello aprì violentemente la porta ‘ maria ma che casino fai non lo sai che devo studiare per il compito in classe?- lei colpita in fallo staccò le casse ‘ scusami ma anche te come ti permetti di entrare cosi nelle stanze altrui? Saresti te da punire adesso- a queste parole il fratello si adirò e prese maria per un braccio- vieni che adesso ti faccio vedere chi va punita- maria lo guardò spaventata ‘ no che vuoi fare c’è anche antonio- lui guardandola in maniera severa ‘ e allora è una vita che viene a casa da noi che fai ti vergogni- lei annuì lui si fermo guardandola ‘ se adesso aspettiamo dopo ne beccherai cosi tante che spererai ogni istante di non averle prese subito- lei guardandolo e vedendo la sua espressione seria abbassò il viso ‘ si va bene puniscimi adesso- lui la portò in camera dove c’era anche antonio, appena la vide inconsapevole di ciò che stava per succedere la salutò molto amichevolmente come sempre, anche se si vedeva che era leggermente contrariato, maria contraccambiò tirando fuori un mezzo sorriso forzato dato l’imbarazzo della cosa, a quel punto il fratello mise una sedia in mezzo alla camera e nel mentre con voce seria ‘ adesso antonio vedrai come si fa a far rigare dritta mia sorella dopo che fa di tutto per disturbarci – antonio non capì immediatamente cosa stesse succedendo se non quando il fratello prese maria per un braccio trascinandola sulle sue ginocchia, antonio con aria molto stupita ‘ che vuoi fare?- lui sorridendo ‘ punirla con una bella sculacciata severa- il viso di maria a quelle parole divenne rosso come un peperone il fratello per non farla ulteriormente indugiare ‘ su maria diglielo- lei facendosi forza ‘ si e vero mi punirà per avervi disturbato in una giornata importante come questa ‘ antonio la guardò sorpreso intanto suo fratello tirò velocemente giu gli slip e tirò su la gonna di lei e poi ciaff ciaff cominciò a colpirla velocemente e molto forte, maria resistette fino alla trentesima sculacciata poi passò prima ad avere gli occhi lucidi e poi a piangere come una bambina, era imbarazzatissima ad essere sculacciata cosi dal fratello davanti ad antonio, suo fratello dopo avergli assestato un centinaio di sculacciate si fermò – antonio era stata a guardarla con occhi spalancati e stupiti per tutto il tempo, maria guardandolo noto il rigonfiamento nei pantaloni e pianse ancora di più, poi senti la voce fiera del fratello ‘alzati e vai sulle ginocchia di antonio- sia antonio che maria ebbero sussulti anche se di diversa natura, maria piagnucolando ‘ ti prego non voglio essere sculacciata da lui- suo fratello la riprese sulle ginocchia e giù sculacciate veramente forti, lei cominciò ad urlare sotto i colpi del fratello chiedendo basta, fino a che non capi cosa dovesse chiedere, nel frattempo antonio preso dal rimorso disse che non occorreva, ma suo fratello guardandolo aveva risposto con un tono perentorio che occorreva e come dato che era stato danneggiato anche lui dalla stupida della sua sorella.
Dopo la cinquantesima sculacciata circa uscirono dalla bocca di maria le parole che suo fratello voleva sentire ‘ va bene mi farò sculacciare da antonio- come lo disse suo fratello terminò la sculacciata, lei si alzò in lacrime e tossendo un po per il pianto, si mise testa china in attesa che si cambiassero di posto e cosi fu, antonio imbarazzato aspettò che maria si posizionasse, cosa che accadde molto lentamente, a quel punto antonio quasi non sapendo se farlo o no esitava, il fratello ‘ se non la sculacci gli toccherà una punizione ancora più severa di quella che deve ricevere ‘ antonio guardando maria per la quale aveva anche una cotta ‘ beh mi tocca scusami lo faccio per non farti soffrire ancora di più- lei annuì quasi riconoscente antonio alzò il braccio e poi dopo l’iniziale tremolio ciaff, i colpi erano meno severi di quelli del fratello ma molto più umilianti per maria, il fatto di essere sulle ginocchia di questo ragazzino ed essere sculacciata severamente la faceva vergognare moltissimo, ma forse dato che non faceva nulla per ribellarsi lo meritava, si rese conto allora della sua anima sottomessa ma nel mentre ci pensava si accorse che adesso la mano di antonio era decisa e severa, adesso i suoi colpi gli facevano veramente male, in più mentre andava su e giù per i colpi sentiva il pene gonfio di antonio strusciare sulla sua pancia, la sculacciata terminò dopo due minuti, il sedere di maria era molto rosso come il suo viso e i suoi occhi.
Maria si rialzò aspettando le decisioni del fratello, che nel frattempo si era goduto la scena senza fiatare, con tono dolce e sfilandosi la cinta ‘ su maria piegati mani sulla sedia e culo bello in fuori come l’ultima volta- lei tremante aspettò che antonio si alzasse e si posizionò come gli era stato detto, suo fratello fece cenno ad antonio di sfilarsi pure la sua e cosi fu ‘ antonio vai sul letto piega un cuscino sul lato e cinghialo con forza per imparare poi si inizia- lui guardandolo e iniziando a sfilarsi la cinta ‘ ma sei sicuro che sia necessario?- lui ridendo sarcasticamente ‘ certo e non sai come gliele da nostro padre, senti urla e schiocchi di cinta per minimo 5 minuti- lui sgranò gli occhi poi andò a prendere il cuscino posizionato iniziò a colpirlo, i primi colpi come prevedibile erano molto scoordinati e deboli, alcune volte sbagliava e colpiva il cuscino col lato della cintola facendola piegare senza risultati, dopo un 3 minuti di prova aveva imparato come colpire sempre col pari della cinta, adesso i colpi della cinta al cuscino erano ben assestati, maria ad ogni colpo sussultava dato che sapeva il perché stava tirando i colpi al cuscino, adesso antonio cambiava la distanza per trovare quella giusta, ci mise un 5 minuti in tutto e fu pronto, il fratello fece cenno a maria di posizionarsi cosa che lei fece subito, il fratello guardò antonio ‘ sei mancino vero?- lui annui ‘ allora mettiti alla sua destra io starò alla sua sinistra, si posizionarono e il fratello aggiusto per bene il culetto della sorella in maniera ch lo sporgesse come si deve, lei si fece plasmare come voleva lui aiutandolo stando più morbida e rilassata possibile, iniziò il fratello con un colpo secco che fece scappare un piccolo urlo a maria, dopo di che guardò antonio che scosse la testa come per svegliarsi e poi ciack anch’esso potente, cominciarono a colpirla, nella stanza riecheggiavano i colpi e le urla di maria che urlava ad ogni colpo, prenderle cosi severe e tante da due persone la umiliava moltissimo soprattutto perché le due persone erano suo fratello e il migliore amico di lui, stette in posizione fino verso la cinquantesima cinghiata poi cominciò a ondulare il sedere, a quel punto suo fratello con una cinghiata molto più potente -ferma e non ti muovere altrimenti le cinghiate aumenteranno- maria singhiozzando annuì a quel punto antonio la colpi e cosi a ritmo il fratello , dopo l’ottantesima cinghiata suo fratello guardò antonio ‘ adesso daremo le ultime 20 veloci e forti ‘ antonio annuì poco convinto ma si mise in posizione, a quel punto il fratello colpi con molta forza il sedere di maria, la quale andò in avanti emettendo un urlo strozzato, non ebbe nemmeno il tempo di riprendere il fiato che ciack altra cinghiata da antonio, anch’essa severa, le cinghiate continuarono fino a 100 poi si fermarono, ormai maria piangeva e urlava fra i colpi di tosse sotto le cinghiate, come esse cessarono maria si senti quasi mancare esausta, il fratello andò da lei e se la strinse al petto ‘ sssh su dai e finita adesso ok? Sei stata bravissima- lei sentendosi rincuorata un poco alzò il viso rosso e rigato dalle lacrime verso il fratello e sorrise dicendo un flebile ‘ grazie ‘ suo fratello la coccolò per un po mentre antonio si era seduto sul letto quasi come riprendersi da tutto ciò che era accaduto, guardò il sedere di maria che adesso aveva due grossi lividi al centro ed era tutto attraversato da strisce larghe e bluastre, non avrebbe mai creduto che maria cosi bella e dolce potesse ricevere cosi remissivamente certe punizioni.
Nel frattempo il fratello di Maria alzò il viso della sorella e con voce dolce ‘ dai adesso vai nell’angolino in ginocchio mani dietro la testa, chiaramente non ti è permesso coprirti- lei annuì e andò nell’angolo come ordinatogli, la fece stare lì mezzora, nella quale aveva sentito i due sussurrare su ciò che era accaduto quasi come se lei non ci fosse, aveva sentito Antonio che diceva chiaramente e senza inibizioni che si era eccitato e suo fratello che ridendo gli diceva che era normale e che era successo pure a lui, sentendo quelle parole Maria voleva scomparire da quanto era imbarazzata ma ancora più vergogna gliela procurava la sua micetta umida dall’eccitazione, non si sapeva capacitare delle mille sensazioni che provava in quel momento inginocchiata nell’angolo della stanza che faceva mostra del suo bellissimo culetto appena punito, dopo averla fatta rialzare suo fratello guardandola con dolcezza e un Po di eccitazione ‘ ha chiesto Antonio se può vedere il tuo seno- Maria sbiancò a quella richiesta ‘ t t t ti prego no-n-n-non voglio- balbettò Maria singhiozzando già per le prime lacrime, lui accarezzandola – ma vedi ci hai fatto eccitare tutti e due una piccola contropartita ce la devi- lei abbassando il viso ‘ ma solo vedere va bene?- lui asciugando le lacrime alla sorella ‘ ma certo solo vederle su da brava leva la maglietta e il reggi- Maria cercando di evitare in qualsiasi modo di incrociare lo sguardo con uno di loro due iniziò a levarsi lentamente la maglietta e poi il reggi, appena tolse il reggi il suo seno sobbalzò un attimo tolto dall’appoggio dato da esso, i suoi seni adesso erano in piena mostra, la mostra del suo seno fu accompagnata da un ooo di Antonio che si avvicinò a lei, come lo vide avvicinarsi si coprì istintivamente, come lo fece gli arrivò una cinghiata secca nel sedere ancora scoperto che la face balzare , a quel punto si porse nuovamente allo sguardo di Antonio , cosa che non bastò perché suo fratello la colpì ben dieci volte e molto severamente per la sua mancanza, queste nuove cinghiate e l’umiliazione provata fecero nuovamente piangere Maria nel frattempo la voce sentenziante del fratello disse una cosa che fece gelare Maria ‘ per esserti scostata ti farai palpare da lui- lei temendo altre cinghiate restò in posizione mani dietro la testa, dopo poco sentì la mano di Antonio accarezzarli il seno e poi stringerlo, la sua mano la faceva rabbrividire perché era un gesto per lei molto invasivo, poi era un moccioso ma del resto pensò che quel moccioso gli aveva appena fatto il culetto viola insieme a suo fratello, la patta di Antonio era mostruosamente gonfia , suo fratello vedendo lo sguardo di Maria posarsi lì gli disse ‘ Maria inginocchiati ‘ lei lo guardò appena lo fece vide il fratello stringere la cinta, a quel punto si inginocchio senza storie ‘ Antonio se vorrai potrai toccarti davanti a lei ‘ a quelle parole Antonio ormai preso dall’eccitazione lo tirò fuori, l’odore del suo pene inondo il naso di Maria, non era sporco aveva il classico odore del sesso maschile, lei si trattenne per non levarsi da come era messa, Antonio portò una mano al suo pene e inizio a toccarsi, la cosa durò due minuti , nel quale Maria era stata ferma schifata in lacrime guardando il sesso di lui segato davanti a lei, a quel punto Antonio quasi sul punto di esplodere ‘ posso venirgli sul viso?- lei scoppio a piangere a quella richiesta ma per sua fortuna il fratello preso forse dall’amore per la sua povera sorella – no puoi venire in un fazzoletto- Maria sospiro tranquillizzata, ma fu fermata la sua tranquillità dalle parole di lui ‘ Maria portalo al piacere con la tua mano- lei fece per rispondere ma una cinghiata sulla schiena gli fece capire che non era il caso alzò la mano al sesso di lui che era già umido e iniziò a segarlo, sentiva il pene di lui pulsare nella sua mano stretta, iniziò a muoverla velocemente e prendendo il fazzoletto porto dal fratello lo poggio sulla punta e girando il viso continuò l’opera suo fratello con voce rotta dall’eccitazione ‘ guarda cosa fai avanti- lei si girò nuovamente appena in tempo per sentir vibrare il pene di lui e vedere il fazzoletto inumidirsi, cercò con esso di pulire la punta del pene di Antonio e poi lo mise a lato, guardò Antonio che era più imbarazzato di lei, infatti come lei poggiò il fazzoletto si ricompose e scappò via, suo fratello lo guardò ridendo e nel frattempo si slacciò i pantaloni poi girandosi verso la sorella- e ancora un mammone ma io no- detto ciò aprendosi la pelle glielo mise davanti, il suo odore era molto acre Maria storse il naso ma lo prese in mano, a quel punto suo fratello rise ‘ credi mi basti una sega a me?- lei guardandolo ormai arresa e non volendo altre cinghiate si avvicinò ad esso, ebbe un momento di ritrazione a causa dell’odore forte di esso , ma la mano poggiata del fratello sulla sua nuca la spinse verso di esso, lei aprì la bocca e senti il pene di lui entrare dentro di essa, il sapore di pipi gli inondò la bocca, arricciò il naso succhiando, nel mentre suo fratello tenendo dolcemente la sua testa dai lati iniziò a muoversi nella sua bocca, Maria dopo lo schifo iniziale cominciò a provare umiliazione mista a piacere, iniziò a collaborare col fratello che accortosi della cosa la penetrò più affondo e più velocemente anche se in maniera più dolce e con meno brutalità, le mani di Maria andarono al pube di lui per fargli capire quando doveva ridurre il ritmo per farla respirare, sentiva il pene del fratello adesso ripulito da lei fare su e giù fino a toccargli quasi la gola, la cosa continuò per un po’ poi lui si tolse prese lo specchio dell’ultima volta e mettendolo a terra venne sopra di esso, poi si girò verso la sorella, prese la sua testa spingendola sul suo pene , lei capendo ciò che voleva leccò tutto il seme rimasto sul pene ripulendolo, a quel punto si senti strattonare per i capelli anche se non in maniera violenta fino ad essere trascinata col viso sopra allo specchio, vedeva il suo viso rigato dalle lacrime e rosso specchiato in esso, sopra di lui suo fratello la guardava soddisfatto e che pronunciava una frase che la eccitò e la umiliò nello stesso momento- piegati culetto in su e leccala guardandoti mentre come una cagnetta lecchi il seme del tuo padrone- quella frase gli fece capire che da quel momento in poi se accettava quell’ultima umiliazione sarebbe stata sua, e non più quando doveva essere punita ma anche solo per levare una voglia al fratello si girò verso di lui con voce imbarazzata ‘ vuoi farmi tua vero?- lui gli sorrise ‘ se lo farai ti chiamerò quando voglio e tu esaudirai ogni mia richiesta ‘ lei guardandolo ‘ lo farò solo se sarò solamente tua e metterai prima l’amore al resto ‘lui sorridendogli ‘ certo ma sarai un umile schiavetta che eseguirà tutti i miei voleri, chiaramente ti darò ordini che dopo oggi non coinvolgeranno direttamente altre persone, perche da oggi tu sarai solo mia ‘ lei sorrise e si piegò e felice ed eccitata iniziò a leccare il seme, nel mentre il fratello aveva preso la cinta e aveva cominciato a cinghiarla con forza ma non eccessiva, anche se gli procurava dolore ugualmente, finì di ripulire il vetro imbarazzata dopo essersi vista mentre leccava il liquido bianco da esso, aveva osservato la sua lingua ripulire pian piano lo specchio, si rialzò e baciando i piedi di lui ‘ grazie padrone posso andare a lavarmi adesso?- lui accarezzandola annuì da quel giorno Maria ricevette molti ordini imbarazzanti e dolorosi a volte ma sapendo che dopo sarebbe lautamente ricompensata dal suo dolce fratellino.

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