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Vi chiedo dei feedback alla seguente email raccontimickey22@gmail.com. vi invito a leggere la prima parte.

Col suo cazzo che ostacola parzialmente la vista, la vedo guardarmi e dirmi “questo è solo l’inizio, sei mio da adesso”.

Sentirsi pronunciare quelle parole con la bocca piena degli umore di Daniela mi mandò in confusione totale. Adesso mi ricatterà, mi farà diventare lo zimbello della città.
Tra quelle paure, si insediò la sua lingua creando un bacio appassionato e scambiandoci la sua sborra da una bocca all’altra.
“Hai capito che sei mio adesso? E farai tutto ciò che ti dico io?”
“Ti prego non dire nulla, è stato tutto un errore non so neanch’io perché ho fatto tutto ciò”
” A chi dovrei dirlo? Sei mio perché ho capito che sei un ragazzaccio a cui piace essere sottomesso. Alzati e spogliati”
Come svuotato da ogni volontà, eseguo l’ordine e mi ritrovo nudo davanti a lei, col cazzo in tiro.
“Non male ne ho visti di più grossi, ma hai delle belle palle” e le comincia a massaggiare “ma non è ciò che m’interessa, girati”
Non esitai a farlo.
” Bello sodo, vediamo se ha ospitato qualcosa..”
“Mai…”
“Zitto!” Mi obbliga a piegarmi e con le sue grandi mani distanzia i glutei.
” Da quello che vedo qualcuno o qualcosa qui c’è stato…me lo dici tu o provo a indovinare?” Restai sorpreso aveva ragione.
“Daniela come…indovina”
“Come ho fatto? Non hai nessun pelo e sei un sottomesso ma non sei mai riuscito a trovare nessuno prima di me, prima hai provato le tue dita e poi qualche volta ti sei messo dentro qualche oggetto..giusto?”
Restai in silenzio.
“Ti ho fatto una domanda, mi devi rispondere!” E mi stringe le palle
“Sisi, hai ragione” ammisi dolorante
“Ricordati sempre che tu sei mio” cominciai a sentire una sensazione di freschezza intorno al buco…mi stava leccando!
“Daniela sembra che tu conosca le mie fantasie più remote” gli dissi tra un verso di godimento e l’altro.
Iniziò anche a segarmi, sentivo il mio cazzo che stava per scoppiare…stavo per venire.
Non ci riuscì perché Daniela si fermo, mi fece piegare le gambe e mi guido per fare appoggiare il mio culo sul suo cazzo.
Aveva un cazzo di tutto rispetto, una bella cappella e anche due palle belle grandi.
“Ti prego Daniela, questo no….”
” Come hai visto oggi non ho risposto a nessun cliente, da quando ti ho visto al bar volevo solo scoparti, non sei un cliente, sei una mia conquista”
Affondò il colpo, e urlando dal dolore restai seduto col suo cazzo tutto dentro di me e piegato dal dolore.
“Respira il dolore andrà via piano piano” sentire il suo cazzo dentro di me non è neanche lontanamente simile agli oggetti che avevo provato, e spinto dall’eccitazione cominciai a muovere il bacino lentamente.
Dopo qualche minuto mi ritrovai a saltellare su Daniela con un erezione che portava il mio cazzo a sbattere sulla mia pancia e sul divano facendo su e giù.
“Eri goloso di cazzo, girati voglio vederti godere” mi disse Daniela
“Hai un cazzo bellissimo” mi giro, e col suo volto vicinissimo al mio per la prima volta fui io a baciarla e ad avvolgere le gambe alla sua vita, pensai “cosa mi sta succedendo? Ero convintissimo di essere etero e che mai avrei toccato un cazzo in vita mia, al massimo mi sarei fatto dominare da una donna, ma non da una donna col cazzo”
Mi senti sollevato, ma non perché avessi accettato l’idea di avere un cazzo vero dentro di me, ma perché Daniela era riuscita a sollevarmi e mi stava scopando all’impiedi e con facilità mi stava facendo saltellare sul suo cazzo.
Tra le sue braccia sentii la vescica come svuotarsi e una sensazione di leggerezza, mi aveva fatto venire scopandomi! Avevo riempito la sua pancia e le sue tette, mai avevo una sborrata del genere
Daniela scoppio a ridere “ahahahah ti è piaciuto da quel che vedo ragazzaccio… o preferisci ragazaccia?”
“Non sono gay, ne una ragazza” replicai ancora tra le sue braccia e col suo cazzo dentro.
“Da come saltellavi, se non sei ne gay ne una ragazzaccia, ma ti piace veramente tanto il cazzo ahahah”
“Fammi scendere” provai a protestare
“Va bene, ma io non ho ancora finito” la guardai impaurito.
Mi fece scendere, “puliscimi” mi ordinò, feci un passo, mi fermò con un braccio “con la lingua che hai capito”, come tutto iniziò privo di ogni controllo su me stesso, eseguo l’ordine di Daniela e dopo avere raccolto tutta la mia sborra sul tuo corpo, mi spinse la testa sul suo cazzo e inizio a scoparmi la bocca, non ci mise tanto a venire di nuovo nella mia bocca. E per la seconda volta dopo aver preso il suo cazzo in bocca, che ostacola parzialmente la vista del suo viso, la vedo guardarmi e dirmi “non è ancora finita la serata, sei mio da adesso”

Scrivetemi per farmi sapere come proseguire il racconto, ho già qualche idea ma in base ai vostri suggerimenti vedrò di inserire

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