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Racconti di Dominazione

TE LO AVEVO DETTO CHE,,,,,,,,,,

By 5 Aprile 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Finalmente!

Visione che aspettavo da moltissimo tempo.

Lei era nell’angolo della sala rossa….sala che per il colore dava subito sensazioni peccaminose. Era li seduta su una sedia in legno….bellissima come mi ero immaginato…..si l’avevo vista in foto ma dal vero era davvero straordinaria.

Era lei:LA MIA SIGNORA.

Non mi degnava di uno sguardo.

Io ero sulla porta……lei però non era sola. Già lo sapevo. C’era un uomo seduto davanti a lei………io ne vedevo solo la schiena muscolosa e molto ampia.

Lei fissava solo lui…….e non negli occhi ma in basso. Sempre senza degnarmi di uno sguardo la MIA SIGNORA proferisce queste parole: ‘SCHIAVO ENTRA METTITI DI FIANCO A MARCO E GUARDALO’

Io, come da lei ordinato, entrai e mi posizionai di fianco alla sedia di Marco. Indossavo una maglietta arancione e dei boxer molto attillati bianchi come mi era stato ordinato dalla MIA SIGNORA.

La scena che mi si presentò davanti agli occhi fu sconvolgente. Un uomo seduto con muscoli dei pettorali incredibilmente definiti come gli addominali…..quasi completamente senza peli come le gambe…….muscolosissime. Quel corpo mi creò subito invidia io con la mia piccola pancetta e non sicuramente quei muscoli.

Ma la cosa più sconvolgente &egrave che con la mano sinistra si stava masturbando, guardando LA MIA SIGNORA. Non avevo mai visto niente di simile tranne forse in certi film pornografici. Un uccello lungo penso dai 23 ai 26cm…larghissimo.

La larghezza mi impressionò . Quest’uomo aveva una mano molto grossa proporzionata al fisico…….e a malapena riusciva a stringerselo nella sua lentissima sega. Una grossa cappella di colore molto scuro…già bagnata dai suoi umori…….lucidissima. Quell’immenso uccello non aveva una minima curvatura. Dritto come un bastone. Sotto 2 palle impressionanti, grossissime…senza peli……….di una sodezza mai vista.

Tutti questi fattori facevano si che avesse un pacco assolutamente incredibile su un fisico impressionante talmente era definito nei muscoli. Provavo enorme invidia nei confronti di quell’uomo…………io non ero come lui e non lo sarei mai stato……..mi vergognavo di quello strapotere fisico e virile ne miei confronti……..davanti agli occhi della MIA SIGNORA.

Sarei voluto scomparire di botto sapendo quello che dovevo fare….ma i miei pensieri furono bruscamente interrotti: ‘SCHIAVO SAI QUELLO CHE DEVI FARE’.

Sì lo sapevo………me l’ero immaginato…..più volte, ma ora avevo paura…….del dolore fisico ma sopratutto morale…….io che prima di conoscere la MIA SIGNORA dileggiavo addirittura i gay e bsx. Mi misi davanti a Marco in piedi girato di schiena.

In questo modo vedevo la mia padrona che ora sì che mi guardava negli occhi!

Non disse nulla. Mi sfilai i boxer rimanendo con il mio culo sodo e privo di peli all’altezza dello sguardo di Marco che poco prima incrociava quello della MIA SIGNORA.

Lui non si stava più toccando. Aveva l’uccello completamente in erezione con la cappella di fuori. Cominciai a piegare la schiena e abbassare il culo come se dovessi sedermi sulla sedia. Dopo poco sentii il contatto della sua cappella bagnata in mezzo al solco delle natiche. Un gesto istintivo mi fece scattare in avanti……ma lo sguardo della MIA SIGNORA valeva più di mille parole e non ammetteva repliche. Ritornai nella posizione precedente…….ora sentivo nitidamente la cappella appoggiarsi al mio sfintere. Una sensazione stranissima.

Cercavo di isolarmi e pensare al fallo senza vita e senza volto che usavo da tempo per la MIA SIGNORA. Cominciai a far cedere un po’ le gambe in modo che il culo cominciasse far pressione su quella cappella.

Cominciò ad entrare. Avevo un senso di repulsione. Non ero per niente rilassato e i muscoli anali erano tesissimi; ma oramai ero lì…….per lei, davanti a lei……allora cominciai a rilassarmi un pelino di più per evitare di farmi del male. Sentii nettamente quando la cappella finì di entrarmi nel culo. Sentivo l’ano aperto, molto aperto con una sensazione di umido ma allo stesso tempo caldissimo.

La cosa che mi scioccò più di tute e che avrebbe cambiato quell’impalata…..era il fatto che io ora quel cazzo lo stavo desiderando. Ero in quella posizione fra l’altro neanche troppo comoda con lo sguardo dritto a quello della MIA SIGNORA.

Cominciai la lenta discesa. Era davvero enorme……non sentivo molto dolore……il cazzo stava passando dove la cappella precedentemente aveva lasciato una scia di umori che fungevano da lubrificante.

Mi sentivo osceno, con le chiappe dilatate verso l’uomo mentre mi sedevo su quel cazzo.

Mi sentivo osceno davanti alla MIA SIGNORA. Avevo perso la cognizione di tutto. Non capivo quanto ne avevo dentro…..continuavo a scendere piano……..un po’ per la difficoltà di quel pene enorme di farsi spazio…un po’ per godermi ogni cm.

Stavo perdendo letteralmente la testa…….avevo pensieri osceni…….di girarmi verso quell’uomo toccare i suoi muscoli……..accarezzarlo………..pensieri osceni di farci letteralmente l’amore e ringraziarlo per il piacere che mi stava donando. Piacere che sarebbe per sempre stato scolpito nella mia mente.

Ad un certo punto mi resi conto che la discesa era finita……..sentii nettamente il mio culo toccare due palle gonfissime. Mi resi conto di sentirmi una troia, senza boxer davanti agli occhi della mia padrona seduto su un cazzo enorme di un vero uomo e stallone. Le mie emozioni erano talmente tante e diverse che cominciai persino a piangere.

La MIA SIGNORA no.

Non piangeva.

Aveva un sorriso sarcastico sul viso………con l’espressione mi stava dicendo……TE L’AVEVO DETTO CHE TI SAREBBE………..:

Dedicato a PADRONA SILVIA.

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