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Racconti di Dominazione

Un cornuto preda dei bull

By 31 Ottobre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Mario ed ho 54 anni, professionista affermato, bella moglie più giovane di me , affascinante con le donne. Nessuno penserebbe che nascondo un lato perverso della mia personalità e che sono un cornuto passivo e sottomesso, minidotato.
Per alcuni anni mia moglie mi ha cornificato alla grande, con mio grande piacere e godimento, arrivando persino a scopare con 4 uomini assieme.
Poi, superati da poco gli ‘anta’ , non ne ha voluto più sapere ed io ho dovuto riprendere a cercare da solo occasioni per trasgredire . Già in passato avevo qualche volta incontrato maschi attivi a cui avevo fatto pompe e dato il culo, però ora la voglia si era fatta più forte e così misi un annuncio per cercare maschi dominanti che volessero usarmi come una femmina , umiliarmi in quanto cornuto, guardare i video girati quando mia moglie mi cornificava .
Mi risposero in molti e scelsi un maschio di circa 60 anni, di una città a circa 200 km dalla mia , che sembrava far proprio al caso mio.
Mi preparai con cura per l’incontro secondo i suoi desideri: indossavo sotto i pantaloni autoreggenti e un perizoma di mia moglie, avevo con me i video di lei che si faceva scopare ed inculare da vari uomini ed i vibratori che uso di norma per sodomizzarmi mentre mi faccio le seghe.
Raggiunsi secondo le sue indicazioni la villetta isolata che aveva a disposizione per l’incontro e bussai con il cuore che mi batteva forte per l’emozione. Mi aprì un omone di almeno 190 cm con una gran pancia che mi fece entrare abbracciandomi : Francesco era proprio il tipo di maschio che prediligo, porco, un po’ autoritario, deciso.
Appena il tempo di salutarci e volle subito che iniziasse la visione delle porcate di mia moglie , mettendosi comodo in una poltrona che era davanti alla tv. ‘Spogliati ora , troia e fatti vedere- mi disse .
Mi tolsi i pantaloni e la camicia, rimanendo in perizoma ed autoreggenti, con il pisellino che fuoriusciva dalla piccola mutandina da donna. ‘Vieni qui, fai vedere questo cazzetto da cornuto.Capisco tua moglie, questo non è un cazzo da maschio, tutt’alpiù può servire per pisciare! Inginocchiati e lecca un vero cazzo, frocetto!’ Mentre mi manipolava il pistolino con due dita, mi sculacciava con forza.Mi inginocchiai e sbottonai la patta, tirando fuori un bel cazzo ancora moscio ma già così grosso il doppio del mio, cominciai a leccare le palle e l’asta imboccando poi la grossa cappella violacea. Nel frattempo scorrevano le scene in cui mia moglie si faceva scopare ed inculare da due uomini insieme, mentre altri due le davano il cazzo da succhiare.
Il cazzo di Francesco era già bello duro quando suonarono alla porta .Stavo per rivestirmi in fretta ma lui mi disse di rimanere così alla pecorina che se la sarebbe sbrigata subito; chiuse la porta di comunicazione e tiratosi su i pantaloni andò ad aprire. Erano ormai 5 minuti che aspettavo in quella posizione quando la porta si aprì ed entrarono 3 maschi sconosciuti che tirarono fuori il cazzo dandomelo da leccare a turno, ridendo : ‘ E’ proprio un cornuto frocetto questo qui’vedi quella troia della moglie come si prende 4 cazzi alla volta’.è vero che sei proprio un cornuto? E guardate che cazzetto minuscolo ha’.succhia puttana, che stasera ti facciamo fare una indigestione di cazzo…visto che con il pisellino non servi a niente, almeno con il culo puoi essere utile a qualcosa” Io non potevo far altro che succhiare secondo i loro desideri quei cazzi odorosi di sborra e di piscio, non osando ribellarmi a tre maschi alti e robusti (io sono solo 166 cm per 62 kg di peso) , tra i 55 e 65 anni , anche loro con pance da maiali e grossi cazzi da stalloni.
Devo dire che ho sempre mostrato una grande riverenza nei confronti dei cazzi degli altri , sempre più grossi del mio che è intorno agli11 cm al massimo , come se fossi convinto che un maschio con un grosso cazzo ha il diritto di sottomettermi a suo piacere, sia scopandosi a suo piacimento mia moglie che usandomi per i suoi comodi.
Con la coda dell’occhio vidi Francesco sull’uscio che rideva :’ Vi avevo promesso una bella sorpresa stasera? Adesso ci divertiamo con questo schiavo cornuto”
Si avvicinò al mio culo e cominciò a spalmare il buchetto di crema , infilandoci prima uno poi due dita ed infine tre ; io soffrivo un po’ e mugolavo allo stesso tempo di piacere per quella ispezione ; infilato un preservativo mi appoggiò la capella al buco e cominciò a spingere piano, fermandosi quando vedeva che soffrivo troppo, per riprendere poi finchè non me lo mise tutto dentro, cominciando a pompare sempre più velocemente mentre mi sculacciava sonoramente:
‘ Troia ti sfondo tutta’ ti allargo il culo’. ti farò fare la puttana per me ed i miei amici ‘sarai il nostro sborratoio e pisciatoio” diceva mentre mi inculava con forza, mentre io continuavo a sbocchianre a turno i cazzi dei suoi amici. Il culo mi bruciava ma provavo anche un gran piacere ad essere scopato in questo modo, dopo il gran dolore iniziale; ad un certo punto mi tolse il cazzo dal culo e liberatolo del pereservativo mi sborrò addosso imbrattandomi tutte le chiappe. A quella vista anche due dei tre amici schizzarono la loro crema bianca sulla mia faccia, trasformandola in una maschera di sborra.
L’ultimo mi prese per mano e mi fece mettere a pancia in su sul tavolo; tenendomi le gambe sollevate mi infilò senza nessun riguardo il cazzo nel culo pompandomi come un ossesso fino a quando non lo tirò fuori schizzandomi lunghi spruzzi sulla pancia.
Credendo che avessero finito chiesi loro dov’era il bagno per andarmi a ripulire, ma Francesco ridendo disse agli altri’ Questo cornuto merita una bella doccia, come ricompensa per averci fatto sborrare così bene!’ e presomi per una spalla mi condusse nel bagno dove mi spinse nella vasca, facendomi inginocchiare.
Tutti e quattro cominciarono a pisciarmi addosso ridendo e schernendomi , indirizzando il getto sul petto, sul culo, sul cazzetto :’ D’ora in poi sarai il nostro pisciatoio, troia’.un cornuto come te dovrebbe ringraziare per questo trattamento’..dillo che ci ringrazi e sei la nostra troia ” ‘ Grazie padroni, sono la vostra troia e vi prego di usarmi come pisciatoio d’ora in poi”.
Soddisfatti della mia arrendevolezza mi permisero infine di fare una doccia e di rivestirmi, invitandomi a ripresentarmi da lì a quindici giorni per un altro incontro: prima però di uscire dovetti inchinarmi e leccare a tutti il cazzo e le palle in segno di sottomissione, ottenendone in cambio delle gran pacche sul culo e degli ultimi sfottò : ‘Brava troia, vedrai che ti faremo diventare una gran puttana con il culo sfondato”

Questa storia è di fantasia, anche se tratta da avvenimenti davvero accaduti e che mi hanno visto protagonista. Per commenti e scambi di opinioni : matteofranci@yahoo.it

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