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Racconti CuckoldRacconti di Dominazione

Un sogno divenuto incubo

By 27 Febbraio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Quella sera dopo cena dopo il caff&egrave mi avvicinai a Giulia da dietro e la abbracciai poi allungai le mani sul suo corpo, lei cominciava a lasciarsi andare ed io le sfilai le spalline del vestito facendoglielo cadere, comincia a baciarle il collo poi le spalle, le slacciai il reggiseno, lei era sempre ferma dandomi le spalle,io scesi con la mia bocca lungo la sua schiena, le leccai la spina dorsale e lei ebbe un fremito ma mi lascio fare, allora le feci appoggiare le mani sul tavolo le abbassai le mutandine e scesi sempre di più fino alle natiche, le aprii e ci infilai la mia lingua, le leccavo il solco poi scesi ancora fino al buchetto, non lo avevo mai fatto, era la prima volta che la vidi così eccitata, poi la sentii parlare
‘Siii ancora porco leccami il culo, puliscilo, voglio sentire la tua lingua dentro’
Io feci come mi disse le leccai il culo avidamente, le aprii le chiappe ancora di più fino a vedere il suo buco che si dilatava ed infine ci infilai la mia lingua, continuai così passando la mia lingua in continuazione tra il suo solco e poi più in la sulla sua figa leccavo e leccavo e la sentivo gemere finché mi disse
‘ora scopami voglio un cazzo dentro’
Non la avevo mai sentita parlare così, allora mi alzai, lei era sempre li davanti a me con la schiena inarcata di schiena, in attesa del mio cazzo, glielo appoggiai la penetrai lentamente e le dissi
‘Ora ti riempio la figa con il mio cazzo’
‘Non mi interessa il tuo cazzo ne voglio uno qualsiasi basta che sia grande’
Era eccitatissima e si lasciava andare a dire cose mai dette ed io mi feci trasportare da lei
‘Sei una troia, vogliosa di cazzi’ e continuavo a pompare spingevo sempre più violentemente
‘Sii ne voglio tanti e grandi, voglio il cazzo enorme di un negro, vorrei che mi vedessi godere con i cazzi degli altri’
Quelle parole mi eccitavano sempre di più, la presi e la girai mettendola appoggiata sul tavolo e le infilai di nuovo il cazzo violentemente, volevo guardarla in faccia mentre godeva e le rispondevo di conseguenza
‘Sii ti voglio vedere sfondata da un cazzo nero enorme, la guardavo negli occhi mentre glielo dicevo, lei mi guardava ed i suoi occhi dicevano tutto, continuai a pompare finche le riempii la figa di una quantità anomala di sborra da tanta era la mia eccitazione, lei poi mi prese per la testa e me la spinse in basso verso la sua figa
‘dai leccamela’
Mi avvicinai, la vidi grondante dei suoi succhi misti ai miei, le avvicinai la lingua pulendogliela, lei premette la mia testa contro la sua figa, ‘leccami continua non fermarti’ io ero di fronte a lei inginocchiato con la mia testa in mezzo alle sue cosce finché lei mi spinse a terra mi fece stendere e poi si sedette con la fica sulla mia faccia continuando a gemere e urlandomi di continuare a leccare, la strofinava sulla mia bocca poi si muoveva sempre più passando dalla figa al culo avanti e indietro finché venne un altra volta riempiendomi la bocca dei sui umori.
Ci guardammo esausti, rimasi perplesso di quello che disse durante il rapporto non sapevo se voleva veramente quello che aveva detto o se erano solo fantasie, ma quella fantasia mi eccitò in modo esagerato.
Il tempo passava e tutte le volte che facevamo sesso si ripeteva la stessa storia, lei che esprimeva le sue fantasie sempre più dure ed io che mi eccitavo sempre più, volevo chiederle che ne pensava realmente, metterla alla prova ma non ne avevo il coraggio, leggendo in internet storie di altre coppie simili, mi imbattei nell’annuncio di un Bull ‘Volete vedere quanto troia &egrave vostra moglie’, lo contattai e gli spiegai la situazione, mi diede inizialmente qualche suggerimento e mi disse di contattarlo che forse poteva aiutarmi a scoprire quanto era zoccola, così mi suggerì di portarla a cena in un ristorante dove ci saremmo incontrati e poi mi avrebbe detto cosa altro fare.
Sabato sera ci preparammo ed uscimmo, quando arrivai appena sceso dall’auto chiamai Rico al telefono, questo misterioso bull conosciuto in internet, mi disse che era seduto nella terrazza del ristorante e ci stava guardando proprio in quel momento, mi disse che mia moglie era proprio una bella zoccola e che le avrebbe insegnato presto a godere, mi disse di entrare e che di li a poco si sarebbe presentato come un mio ex collega di lavoro che era rimasto poco tempo nell’azienda dove io tuttora lavoro.
Entrammo e ci accomodammo al tavolo, avevamo quasi terminato di mangiare e per tutto il tempo guardavo qualsiasi persona si avvicinasse pensando a questo misterioso bull, poi mia moglie andò al bagno, ritornò dopo una decina di minuti era rossa in volto e si sedette ma non mi disse nulla, poco dopo un misterioso ragazzo di circa25 anni si avvicinò al tavolo e mi salutò, mia moglie si girò lo guardò in volto e arrossì, capii che lo aveva già incontrato ma non capii quando e dove, questi si presentò a mia moglie, era Rico, era giovane prestante e sicuramente affascinante ma anche molto sicuro di se e forse presuntuoso, mi chiese se mi ricordavo di lui visto che avevamo lavorato poco tempo assieme, ma lui si ricordava di me, poi fece i complimenti a mia moglie, forse un po’ troppo audaci ma nulla di più mi salutò e se ne andò osservando mia moglie.
Mia moglie mi chiese se lo conoscessi così bene, poi raccontò di averlo incontrato quando era andata in bagno, disse che era nel bagno delle donne e quando lui entrò, lei si stava sistemando era con la camicetta completamente slacciata e quindi il seno in bella mostra, mentre lui noncurante si avvicinò squadrandola attentamente e rivolgendole dei pesanti complimenti sull’abbondanza del suo seno, ed anziché scusarsi quando fu ripreso di essere entrato nel bagno sbagliato, disse di trovarsi in quello giusto perché &egrave li che si trovano le donne in cerca di buona merce, lasciando intendere il suo arnese.
Dissi a mia moglie che avevo un vago ricordo e non lo conoscevo così bene, e le chiesi che ne pensava, mi disse che era un bel giovane ma troppo presuntuoso, le chiesi se uno così se lo sarebbe mai fatto come mi diceva nelle sue fantasie, ma lei perentoria mi disse di no perché troppo arrogante ma per l’aspetto se lo sarebbe scopato volentieri, rimasi un po’ allibito, era la prima volta che diceva una cosa del genere al di fuori dei momenti di sesso con me.
Terminammo di cenare, prendemmo anche un amaro come se il vino bevuto non fosse sufficiente ed uscimmo, quando fummo fuori, suonò il cellulare, era Rico, mi disse di portare mia moglie a scopare in un parcheggio poco distante frequentato da coppie e scambisti che prima la voleva vedere scopare con me e vedere come si comportava, dissi che era impossibile e non avrebbe mai accettato di fermarsi in un parcheggio, mi disse che se volevo andare avanti dovevo fare come diceva lui e mise giù.
Salimmo in macchina, guidai fino al parcheggio, poi svoltai nel parcheggio, lei mi chiese che stavo facendo ma io mi ero già fermato ed avevo cominciato ad allungare le mani su di lei, lei mi disse di rimettere in moto e ripartire che non voleva farlo la, ma io insistetti, entrai con le mani sotto il suo vestito e lei cominciò a lasciarsi andare, la spogliai e mi spogliai, comincia a leccarle le tette ed allungare le mani ovunque, all’improvviso mi fermò e mi disse che ci stavano guardando mentre cercava di ricoprirsi, io continuai e le dissi di lasciarli guardare che non potevano fare nulla,
‘ Ah si vuoi che ci vedano, &egrave questo che vuoi?’, si spogliò completamente rimanendo solo con le auto reggenti, mi fece stendere sul mio sedile mentre si mise inginocchiata sul suo sedile ed abbassò la testa sul mio cazzo mettendo in mostra le sue forme a chiunque ci stesse guardando, affondò la sua bocca sul mio uccello e comincio a pompare, poi alzò la testa mi guardò diritto negli occhi, ‘allora che ne dici sto offrendo un bello spettacolo?’ prese la mia mano e la accompagnò alla sua figa, aveva il culo appoggiato al finestrino, la mia mano tra le sue cosce che aprì mettendo in mostra la sua passera a chiunque fosse dall’altra parte del finestrino poi si abbassò ancora sul mio uccello mentre io da sotto le infilavo prima un dito poi un altro nella sua figa già grondante di umori, l’uomo fuori girava intorno all’auto osservandoci ma rimanendo abbastanza distante nella semioscurità, poi si avvicinò al finestrino alla mia sinistra giusto di fronte a mia moglie, lo riconobbi, era Rico, era impossibile che mia moglie non lo avesse riconosciuto, lo vidi con il cazzo in mano che se lo stava menando, era di dimensioni notevoli rispetto al mio, vidi che nell’altra teneva il telefonino, suonò il mio, lo presi in mano mentre mia moglie alzò gli occhi e guardò fuori, incrociando lo sguardo di Rico ed abbassando poi gli occhi sul suo cazzo facendo una faccia meravigliata evidentemente attratta da quella mazza, mi guardò forse stupita forse solo eccitata, lui girò intorno alla macchina mentre mia moglie lo seguiva con gli occhi, forse aveva compreso che era tutto combinato ‘abbassa il finestrino’ sentii dire al telefono, mia moglie mi guardava, io vedevo Rico sul lato destro della macchina, ‘Volevi questo?’ disse fissandomi negli occhi, non so se lei udì la voce al telefono ma allungò una mano sul comando del finestrino e lo premette, il finestrino si abbassò e Rico infilò una mano tra le cosce di mia moglie trovandoci la mia mano e le mie dita che la stavano penetrando, ci infilò un dito anche lui, Giulia gemette per quella nuova intrusione, lui cominciò a muovere con violenza il suo dito dentro di lei, tenni la mia mano solo per sentire cosa le stava facendo, lei continuava a gemere, lui infilò un secondo dito poi un terzo poi il quarto, lei aprì le cosce sempre di più sollevò la testa e la girò verso di lui che teneva il suo uccello in una mano mentre con l’altra la stava sfondando, lo guardava mentre la sua mano si muoveva sulla portiera,
la sentivo gemere fino a trattenere le urla di godimento, all’improvviso trovò quello che voleva, si voltò verso di me ‘volevi proprio questo?’ la sentii ripetere, poi sentii premere il pulsante di sblocco delle porte, Rico aprì la porta le si avvicinò dietro con il suo cazzo duro ed enorme, avevo la mia mano ferma sotto la sua figa, sentii la cappella di Rico appoggiarsi alla sua fessura, lei mi guardava mentre veniva penetrata da quella mazza, ‘Sii dai sfondami’ la sentivo dire ‘fa vedere a sto cornuto quanto troia &egrave sua moglie, voglio sentire tutto dentro questo cazzo da favola’, ‘Sii puttana te la rompo, godrai come non hai mai goduto troia, guarda la tua donna scopata a dovere da una altro, cornuto, volevi vederla scopata da un altro? Ora guarda come si fa.’ Si sfondami tutta davanti ai suoi occhi, se l’&egrave cercata ed ora la ha trovata’, ‘dai cornuto, menati l’uccello che d’ora in poi non avrai altro’ la guardai ma non capivo, sembrava che fossero stati loro ad organizzare il tutto e non io, rimasi inebetito a guardarla, lei urlava dal piacere e lui continuava a pomparla da dietro, mi vide sorpreso, ‘si mio caro, mi aveva chiamato per dirmi quello che mi stavi preparando ma non potevo crederci, fino a quando in bagno lo incontrai e mi spiegò tutto poi quando hai girato qui &egrave stata la conferma, mi volevi troia, ed ora avrai una moglie troia ma a te non rimane che segarti’, mi prese la mano e me la mise sul cazzo che io comincia a menare, mentre la vedevo infoiata alle prese con l’arnese di Rico che la stava pompando sempre più con foga, attratto dalle urla di Giulia si avvicinò un altro uomo, venne dal mio lato, era fuori dalla porta con il cazzo in mano che guardava la scena di mia moglie scopata alla pecorina da Rico e me che mi stavo menando l’uccello, Giulia lo vide e gli spalanco la portiera, era un invito ad avvicinarsi, le prese il cazzo in mano e se lo portò alla bocca cominciando a succhiarlo.
Avevo di fronte ai miei occhi una scena che avevo sognato tante volte ma non credevo fosse possibile, ed ero pervaso da un doppio sentimento da una parte eccitazione incommensurabile, dall’altra un senso di umiliazione di fronte alla troiaggine di mia moglie e dei suoi amanti.
Vedevo la faccia soddisfatta di mia moglie con quel cazzo in bocca che si muoveva all’unisono con i colpi inferti da Rico, lei che mi guardava diritta negli occhi come a volermi continuamente ricordare che ero stato io a volere quello ed ora ne pagavo le conseguenze.
All’improvviso, mi ritrovai la faccia di mia moglie con quel cazzo ancora in bocca appoggiata alla mia, fece uscire quel cazzo dalla sua bocca e lo spinse verso la mia, ‘Dai mio caro apri la tua boccuccia’, mi stava invitando a prendere in bocca il cazzo di quello sconosciuto, la fissai negli occhi ed obbedii, aprii la mia bocca e lei lo accompagno dentro, rimasi fermo ma Giulia mi prese la testa e comincio a muoverla armonicamente, stavo facendo un pompino ad un uomo, non avrei mai pensato fosse possibile, ‘si così muoviti, succhialo, vedo che impari velocemente’, mentre Rico da dietro continuava ad impalare mia moglie che gemeva a più non posso, l’altro accompagnava i miei movimenti, sentivo il suo cazzo sempre più dentro la mia gola, all’improvviso lo sentii gonfiarsi, stava per venire, mi spostai rapidamente il cazzo usci dalla mia bocca ma ero troppo vicino, lui venne copiosamente ed i getti mi spruzzarono la faccia, allora Giulia prese di nuovo in bocca il cazzo dello sconosciuto e glielo ripulì poi lecco tutta la sua sborra dalla mia faccia, ‘vedi quanto posso essere troia mio caro? Non &egrave quello che volevi?’
Rico da dietro continuava a pomparla ‘dai troia godi del mio cazzo che ti sfondo tutta’, ‘Sii rompimi la figa, lo voglio sentire tutto fino in fondo, riempimi di sborra’, dopo queste parole gli venne dentro riempiendogli la figa, vidi lei compiaciuta ed euforica e contemporaneamente esausta, ‘scendi’ mi disse, anche lei scese, prese in mano il cazzo di Rico, ‘avvicinati’ obbedii, ‘lo vedi questo cazzo, &egrave quello del mio amante, da oggi io sono la sua donna e tu sei il nostro servitore, mettiti in ginocchio e puliscilo’ mi abbassai e cominciai a leccarlo, poi lei si sedette sul cofano della macchina ed aprì le gambe, ‘ora vieni qui e puliscimi la figa’ era con le cosce completamente allargate la figa era aperta all’inverosimile e grondante di umori, avvicinali la mia lingua e comincia a pulirla, ‘senti il gusto del tuo benefattore dentro di me, mi ha reso come tu mi volevi’
Terminato salimmo in macchina tutti e tre, andammo a casa nostra ed entrammo, Giulia mi disse di spogliarmi completamente, prese i miei vestiti, poi andò in camera prese delle coperte e me le portò, ‘stanotte tu dormirai sul divano e domattina ci preparerai un lauta colazione’, avvicinò la sua bocca a quella di Rico, gliela leccò e poi lo baciò con passione di fronte ai miei occhi, lo prese per mano ed insieme andarono verso la camera,’andiamo a finire quanto abbiamo cominciato oggi’ e si allontanarono senza degnarmi di uno sguardo.
Non li vidi più per tutta la notte ma li sentii a lungo urlare di piacere, ed a me non rimase altro che farmi seghe per tutta la notte.

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