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Racconti CuckoldRacconti di Dominazione

Una coppia sottomessa

By 25 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Quella sera Marco aveva deciso di uscire con la sua fidanzata Stefania, con la quale stava insieme da circa quattro anni, e di accompagnarla in discoteca. Mai avrebbe immaginato di finire la serata ai piedi del letto a leccare i piedi sudati della sua ormai ex e del suo amante.
Era luglio inoltrato, ma nonostante cio’ Stefania aveva deciso di indossare un paio di stivali stile cowgirl, per di più senza calzini, poiché sapeva bene che la cosa avrebbe eccitato Marco.
Arrivati alla discoteca Stefania si mise subito a ballare con Marco, che tuttavia non sembrava muoversi particolarmente bene. La serata continuò cosi fino a che un ragazzo, di nome Gianluca non si avvicinò ai due. Gianluca era un amico di Marco, più alto e con un fisico più atletico del suo. Fino a quella sera Stefania non aveva mai portato grande attenzione verso Gianluca, ma quando si avvicinò, complice forse l’aver bevuto un drink di troppo sentì un brivido lungo la schiena. Marco che aveva notato il comportamento strano della sua ragazza chiese spiegazioni, ma questa gli rispose che aveva solo sete e di andare a comprare due drink. Marco andò abbastanza perplesso spendendo gli ultimi soldi che aveva (per l’uscita ci penserà Stefania, pensò). Al suo ritorno con enorme sorpresa vide i due ballare abbracciati e baciarsi. Ebbe un sussulto al cuore, e si avvicinò allontanando Gianluca e costringendo Stefania ad uscire con lui. Una volta usciti dalla sala Marco si ricordò che aveva speso gli ultimi soldi per i drink e chiese a Stefania di pagargli l’uscita. Questa si rifiutò più volte, fino a che Gianluca non sopraggiunse. L’ amico si propose di pagare l’uscita per tutti ma solo ad una condizione: Marco avrebbe dovuto inginocchiarsi di fronte a tutti e ringraziarlo per la cortesia baciandogli le scarpe. Stefania scoppiò in una fragorosa risata e disse ‘Attento Gianluca che questo qua si eccita cosi!’ anche Gianluca scoppiò a ridere, mentre Marco era rosso di vergogna. Si guardò un attimo intorno e si accorse che oltre a qualche decina di persone intorno a loro erano arrivati anche due buttafuori dall’aspetto poco rassicurante, forse avvertiti che qualcuno non aveva i soldi per uscire. Preso dal panico si gettò ai piedi dell’amico baciandogli le scarpe:
‘Ti supplico dammi i soldi! Non voglio essere picchiato da quelli, ti prego!’. Gianluca sorrise e lanciò dieci euro sul viso di Marco ‘Prendi pezzente’ disse.
Stefania a quella scena non resistette più, e siccome era lei a guidare decise di seguire Gianluca a casa sua, mentre il fidanzato cornuto non osava fiatare e li seguì in silenzio.

PS
cosi finisce l’introduzione, ho scelto di fare una neverending, per cui potete continuare anche voi a scriverre, cosi la storia mescolerà un po’ tutte le nostre fantasie. In ogni caso io continuerò con altri capitoli
Seguendo i passi di Stefania Marco non poteva fare a meno di non guardare quegli splendidi stivali da cowgirl che la sua ragazza indossava. Si ricordò di quando glieli aveva regali per il suo compleanno due anni prima quando ancora erano due fidanzati innamorati e persi l’uno per l’altra. Il rumore della portiera dell’auto di Stefania lo riportò alla realtà: “Che fai non sali sfigato?” Marco annuì in silenzio. Durante il viaggio il futuro cornuto ad un certo punto si fece coraggio e disse “Amore ma perch&egrave ti comporti così…lo sai che ti amo!” A quelle parole lei gli sorrise con aria tenera rispondendogli “Perch&egrave mi sono proprio stufata di te e della tua fissa per i piedi tesoro, se sono i piedi che vuoi i piedi avrai, il resto del mio corpo sarà degli altri” terminò la frase con una risatina.
Finalmente la macchina di gianluca si fermo davanti al cancello di casa sua. Il padrone di casa aspettò i due e li fece accomodare in casa. Appena chiusa la porta si avventò su Stefania che non oppose resistenza e si lasciò toccare su tutto il corpo. Le mani di Gianluca le tolsero il vestito e lei rimase nuda con solo gli stivali addosso. Marco era impietrito ma ad un certo punto Stefania gli ordinò di toglierle gli stivali e di annusarli per bene. Marco non se lo fece ripetere due volte: un po’ a fatica a causa del sudore e subito li portò al naso annusando l’odore pungente di cuoio e sudore. Intanto anche Gianluca si era spogliato e aveva iniziata a penetrare Stefania che urlava come una disperata. Preso dalla foga anche Marco si fece coraggio e inizio a leccare i piedi sudati della sua ragazza. Leccò le piante coperte qua e là da qualche rimasuglio di sudiciume provocato dal piede scalzo negli stivali per passare infine a leccare le dita proprio mentre Stefania ebbe l’orgasmo più intenso della sua vita! Fu solo allora che Marco, succhiando il quarto dito del piedi del suo amore si accorse che questo era sormontato da un callo bello grosso. “non può essere, i piedi del mio amore sono perfetti come lei” pensò, però osservando meglio si accorse che anche l’altro piede presentava la stessa deformazione, dopo qualche attimo riprese comunque a succhiare. Fu il turno di Gianluca a venire che inondò la vagina di Stefania col suo sperma bianco. Poco dopo si sentì una risata e una ragazza entrò in camera da letto…era Alessandra una specie di amica di Stefania, anche se le due sotto sotto si odiavano. Era vestita con una gonna in pelle nera, una camicetta biancia e un paio di sandali alla schiava neri ai piedi. Tutti si voltarono e sul volto di Gianluca comparve un sorriso beffardo “Vi abbiamo in pugno” disse. Osservando Alessandra la coppia notò allora che aveva in mano una telecamera! Aveva ripreso tutto! L’umiliazione di Marco e Stefania trattata come una troia. “Bene” iniziò Alessandra “se non volete che queste foto siano spedite ai vostri familiari e amici da ora in poi sarete i nostri schiavi!” I due fidanzati erano allibiti! Alessandra intanto si era avvicinata al letto e prendendo in mani i piedi di Stefania disse a Marco “che schifo! come fai a leccare questi piedi callosi! La tua ragazza &egrave proprio un cesso, compatisco il povero Gianluca che se l’&egrave dovuta trombare!” Marco era allibito, senza parole: la sua padroncina stava venendo umiliata da una donna che, senza ombra di dubbio era effettivamente più bella di lei: alta, bionda e con un seno prosperoso, il contrario di stefania che era bassa, seppur magra e proporzionata, mora e con un seno a dir poco microscopico…e perfino i piedi di alessandra erano più belli, più curati! Mentre Marco rifletteva su queste cose Stefania prese l’iniziativa e si fiondò su Alessandra, ma fu bloccata da Gianluca e costretta ad inginocchiarsi davati alla sua ex-amica. “Baciami i piedi cagna, voglio vederti umiliata! E verrai pure ripresa! AHAHHAHAHA” Con un spintone stefania si ritrovò il naso sulle dita di alessandra, e non pot&egrave fare a meno di annusare la puzza “non li ho lavati da una settimana, solo per te” disse lei. Scoppiando a piangere Stefania baciò i piedi all’amica, mentre Marco si fiondò su quelli del suo amore, quasi a non voler abbandonare la sua padroncina in difficoltà…ma ahim&egrave le difficoltà per i due erano appena cominciate! “Bene ora toglimi i sandali e leccami i piedi puttana!” Sentenziò Alessandra. Stefania ancora in lacrime fece come ordinatole. Rimosso il primo sandalo notò come fosse usato e sporco: c’erano perfino le impronte delle dita e del tallone all’interno della scarpa. “Da brava, fai annusare anche al tuo schiavetto Marco come sono puzzolenti i miei sandali” aggiunse l’aguzzina. Stefania passò il sandalo al fidanzato, che era ancora intento a leccarle i piedi, dicendogli: “Basta per piacere, guarda come mi sono ridotta…non posso più essere una padrona” A questa frase Alessandra scoppiò e ridere e fece notare a Davide, che intanto si stava godendo la scena disteso sul letto, quanto fosse stato facile distruggere la povera Stefania. Marco intanto stava annusando il sandalo, puzzava tremendamente e la cosa lo faceva star male, poich&egrave pensava a quanto sarebbe stato umiliante per la sua amata leccare il piede da dove proveniva quella puzza. Stefania però era completamente distrutta nell’animo, come in catalessi si prostrò nuovamente ai piedi dell’amica e inizia a leccarli con devozione, proprio come aveva visto fare al suo ragazzo molte volte con i suoi. Lecco prima la pianta, poi succhio i talloni e infine in mezzo alle dita, la parte più sporca. La sua bocca era impastata del sudore della rivale e qua e là, tra i denti, i rimasugli di sudore delle dita di Alessandra le si incastravano. Passarano una decina di minuti con Stefania ai piedi di Alessandra e Marco ad annusare le scarpe. Alla fine fu Davide a prendere la parola “Ale” disse “Prendi la cinturà di castità e sistemiamo il deficente una volta per tutte!” Alessandra estrasse dalla borsa un piccola gabbietta per il pene di Marco. Questi non oppose nemmeno resistenza se la lasciò infilare e chiudere a chiave. Inizio solo a suppliccare quando vide Alessandra avvicinarsi al water del bagno “Ti prego non gettarla! Non puoi farmi questo!! non potrò mai più venire, ti supplico aspetta…NOOOOOOO!” e seguì il rumore dello scroscione e la chiave era persa per sempre. Alessandra si voltà verso Stefania “E tu puttana? Perch&egrave sei una puttana vero?” Stefania annuì debolmente. “Ottimo” proseguì “Da adesso in poi lo sarai veramente, hai trovato lavoro finalmente, non sei felice!”
I mesi e gli anni che seguirono furono terribili. Marco venne completamente depilato e costretto per sempre a servire Davide e Alessandra. I due, sadici fino in fondo, essendo venuti a conoscenza della passione di Marco per le cowgirl lo costrinsero a vestirsi sempre come una di loro, con tanto di stivali….senza calzini ovviamente e di due numeri più piccolo. Ogni passo che Marco fece nella vita, da quel giorno gli ricordò così che razza di essere inferiore fosse. Fu costretto ad indossare quegli stivali ogni giorno, potendoli togliere solo per andare a dormire. Il povero disgraziato si ritrovò ben presto, nei pochi momenti prima del sonno, a leccarsi da solo i piedi per dargli un po’ di sollievo dopo le ore rinchiusi nelle scomode scarpe.
Per quanto riguarda Stefania, Alessandra mantenne la promessa facendola prima esibire in un nightclub di un suo amico e poi a soddisfare i clienti per pochi euro. Ogni mattina tornava a casa proprio mentre Marco si svegliava e questi, rimanendo comunque devoto alla sua prima padrona provvedeva a ripulirle i piedi sudati dopo le ore di ballo e di sesso. A questo ormai si era ridotto il loro rapporto. Due esseri inutili al servizio di due divinità superiori a loro in tutto

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