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Racconti di Dominazione

Una moglie crocerossina Parte III …. Torpori Serali

By 3 Gennaio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Teresa era nel suo letto e non riusciva a dormire , cercava di ignorare il dolore e quel calore che nonostante fosse passate 12 ore non riusciva a calmare …aveva passato il resto della giornata ignorando l’odore delle sue mani, che con tutta la volontà , non era riuscita a lavarle e ogni volta che le avvicinava al naso provava un brivido insolito.
Così Pian piano iniziò a toccarsi la vagina e al primo contatto si stupì di quanto fosse bagnata , e iniziò a masturbarsi …e improvvisamente si ritrovò sulle lenzuala quasi nuda a toccarsi con quelle mani sudice… ma sentiva che gli mancava qualcosa , così si spogliò e si mise il vestito dello spizio ancora sporco e riprese .. Era in un meraviglioso incubo soggiogata da Maruja in qualsiasi modo… Immaginò di dover lavare quella sala solo con la lingua o di massaggiare i piedi di Maruja totalmente nuda.

Stava per arrivare all’orgasmo quando il telefono squillò, Teresa quasi sobbalzò e interrompendo con disappunto il piacere rispose ” Pronto?!” , vide l’orario erano le 23:45 … ” Teresa?!” Era la voce di Maruja, sentendola non poté che ricadere nelle sue fantasie…ma riuscì a riprendersi e dire ” si direttrice”,
” io bisogno di te tu venire subito” detto questo riattaccò. Teresa non si sorprese di quella richiesta , come aveva detto Sara doveva essere sempre disponibile, si sistemò e uscì.

L’aria era gelida e con quel vestito congelava ..arrivo allo spizio in pochissimo tempo, guardò l’orario ed erano le 23:55 , non ci aveva mai messo così poco a prepararsi e a fare quel tragitto, che motivata dal freddo lo fece correndo; citofonò e subito si aprì la porta ed entrò nel calore dello spizio che aveva i riscaldamenti al massimo.
Non vedendo Maruja nell’ingresso , andò nelle cucine e vedendola di nuovo all’opera intuì che aveva bisogno realmente di lei in quel momento, e questo la gratificò non poco .

“Eccomi direttrice!” Esclamò Teresa,
Maruja si voltò e la vide , era visibilmente scossa e tremante , aveva notato che non riusciva più a guardarla in faccia ..le ginocchia erano ancora arrossate dalla mattinata e il vestito era ancora sporco, ma la donna si era impeccabilmente risistemata e questo fece risalire ogni briciolo di gelosia.
“Tu non salutare me !” Disse dura Maruja, Teresa intuì cosa intendesse quella e iniziò a spogliarsi quando fu interrotta da un improvviso schiaffone che la fece cadere a terre. ” tu essere distratta, non scusare ” disse Maruja,
Teresa era stupita .. come aveva fatto a non accorgersi del movimento di quella e subito si sentì stupida perché non voleva essere maltratta dall’altra, anche se una parte del cervello lo chiedeva a gran voce.
“Mi scusi Direttrice ero ancora frastornata dal freddo ” disse senza rialzarsi,
“Tu non avere ancora capito niente, solo fatti!” Disse quasi urlando Maruja
“Ha ragione cosa devo fare?!” Non fini la frase che un altro schiaffone la colpì , Teresa aveva capito di aver commesso un altro errore, non chiamandola direttrice, ma il suo cervello era rimasto a quell’orgasmo senza conclusione.
“Non bastare tutta notte per rimediare a tuoi errori!” Disse subito Maruja,
Teresa si inginocchiò e rimase con la testa abbassata senza dire nulla.
“Ora tu iniziare a capire !” , si fermò ad ammirare la donna e riprese “ora ti poter chiedere scusa!” , Teresa riprendendosi completamente dagli schiaffi e ignorando l’odore che era rimasto sulle guance disse” mi scusi direttrice” , mantenendo la testa abbassata. Maruja non intendeva assolutamente terminare così la questione e disse ” non soddisfatta ! , queste non scuse adatte per tuo comportamento e molto infastidita dalla condizione del tuo vestito, sembrare mio straccio usato!”…effettivamente il vestito che aveva Teresa era davvero molto sporco, ma per non rischiare un altro schiaffo rimase in quel modo in silenzio, aspettando le parole di Maruja, che non tardarono ad arrivare.

“Tu spogliare !” , Teresa non se lo fece ripetere e si tolse il vestito , che diede a Maruja , rimanendo con l’intimo si rimise inginocchio . Maruja aveva notato le mutandine di Teresa completamente bagnate e si morse il labbro , la donna stava provando piacere!, e questo alimento il desiderio di umiliare Teresa, “tu non avere tempo per pulire tuo vestito , ma per sistemare tuo corpo e mettere biancheria ,anche se io detto subito , si?! Tu non avere nessun interesse per questo posto e tanto meno per me .., tu rispondere” ,
Teresa non voleva assolutamente rivelare la vera motivazione, ma ad ogni domanda urlata della donna si sentiva sempre più pentita .. rispose in maniera fioca”no direttrice.. Io voglio questo lavoro! ” , ” allora tu spiegare me condizione di questo straccio , perché vestito non essere…vuoi offendere me o piacere vestirti con stracci?!” , Maruja l’aveva messa alle strette , non poteva offenderla ma non sapeva le conseguenze di ciò che avrebbe detto! , ma il suo cervello era completamente annebbiato dal fuoco che ardeva nel cuore , che continuava a far bagnare la sua vagina.

” mi piace vestirmi di stracci direttrice!” , a quelle parole Maruja sorrise , aveva infuso nella donna il timore e avrebbe stretto la morsa fino a schiacciare la donna. “Bene! prima cosa togliere tuo intimo.. fine serata ricevere tuoi vestiti da stracciona …poi tu prostrarti davanti a me e supplicare di tenere segreta tua passione!” …Maruja voleva ancora testare la donna , ormai il lavoro non c’entrava più era questione solo di togliere dignità a quella splendida donna. Teresa si alzò si tolse l’intimo , rivelando tutto il suo corpo in eccitamento che non riusciva a celare , diede l’intimo a Maruja che lo pose vicino al vestito per terra , e si prostrò , una volta sistemata con la faccia ad un centimetro dal pavimento della cucina , che era sporco e impolverato, disse”la prego direttrice! Non riveli che mi piace vestirmi di stracci” una lacrima scese sul volto di Teresa mentre parlava, si sentiva umiliata ma in aggiunta provava un piacere inaspettato nel farlo per quella donna, che avrebbe pagato nell’essere come lei . “Tu essere lurida stracciona , e tu essere trattata come tale… Ma non preoccupare pensare io a te… Prima cosa baciare .. Anzi no leccare mie piante, stufata di tuoi bacini” e detto questo prese una sedia , si accomodò perfettamente davanti a Teresa e pose i piedi vicino la testa di quella , che era rimasta prostrata . Teresa prima di eseguire disse “certo Direttrice!” Tirò fuori la lingua e avvicinandosi piano alla pianta del piede destro,cercava di trattenere il vomito che l’odore di quelli gli procurava, appena la lingua tocco il piede , il sapore schifoso attraverso tutte le papille gustative e fece fatica a trattenere un colpo di tosse … iniziò il suo lavoro leccando da sopra a sotto quel piede verrucoso e sporco, arrivava quasi alle dita per poi scendere fino al tallone.

Pian piano il sapore era mitigato dalla saliva e mentre all’inizio Teresa aveva usato solo la punta , ora leccava con tutta la lingua… Quel tocco e quella visione fecero provare un piacere incommensurabile a Maruja .
“Tu volere consumare mio piede destro?!, essere anche il sinistro stracciona!” Urlò la donna comodamente seduta, Teresa prima di passare all’altro piedi piede rispose”si Direttrice!”, notando che il suo alito sapeva di muffa di parmigiano andato a male; ma evitò il disgusto e iniziò a lavorare il sinistro procedendo dall’alto in basso , levando ogni singolo segno di sporco.

Passarono più di dieci minuti e l’unico rumore che si sentiva era la voce di Maruja che gli ordinava di cambiare piede; all’improvviso la donna ritrasse i piedi e lo rimise nelle ciabatte, e Teresa si rimise in prostrazione .Maruja vedendo la donna rimettersi in quella posizione , capì che ormai era in suo potere ed era incentivato questo pensiero dal lago dietro di quella… poteva fargli fare qualsiasi cosa e questo inebrio la donna;
“Tu essere brava leccapiedi, piaciuto a te?! Chiese in maniera sbeffeggiante la donna ,
“Si direttrice!” Rispose Teresa rimanendo in quello stato di prostrazione.
“Io immaginare , questa era punizione per tuo vestito!”detto questo con la mise il piede sulla testa di Teresa… Il contatto con quei capelli lisci ,la fecero sentire come se era poggiata su un lenzuolo… E lo premette facendo sbattere la testa a Teresa e la tenne in quello stato , ” ora schifosa stracciona venerare me !” . Teresa non sapendo cosa fare , prese con le mani il piede che la schiacciava , lo spostò davanti a se e bacio la suola della ciabatta e disse:”direttrice lei é fantastica “.. Bacio un dito e subito dopo “direttrice lei é unica”, poi baciò la caviglia e disse “direttrice lei é buonissima “, poi si prostrò e rimise il piede sopra di lei.

“Per essere prima venerazione, buona … ora tu potere alzare ” , e dicendo questo Maruja tolse il piede e vide quello splendore rialzarsi piano piano e notò che il corpo era completamente sporco; Teresa appena rialzata e sistemata disse”la ringrazio direttrice!” ,
Maruja ebbe un brivido di soddisfazione e disse “tu ora avere capito! Ma prima di iniziare a lavorare , chiedere se tu potere baciare mia mano” . Teresa rimase un attimo stupita , dopo tutto quello che aveva passato , perché una richiesta così poco umiliante, ma prontamente chiese ” direttrice posso baciarle la sua mano destra ?!”,
Maruja sorrise pose la mano destra e proprio mentre Teresa si stava abbassando a baciarla , quella la fermò dicendo:” io non volere su mia mano tuo sporco labbro, ora tu iniziare a lavorare!” , Teresa rimanendo in quel modo piegata in avanti come ad inchino rispose “certo direttrice” . Maruja andò verso il lavandino, Teresa la segui e vide che era pieno di piatti incrostarti e una spugna in ammollo , “tu ora lavare questi!” , “si direttrice ” rispose Teresa che avvicinandosi a quei piatti non provava disgusto e l’odore di quelli di certo non la aiutava . Era l’1:30 quando Teresa fini quei piatti , aveva le mani doloranti per lo strofinare , e a causa della sua nudità col solo getto freddo era tutto un tremore … Cosa che però fece sempre più bagnarla . Dopo aver ultimato si volse e Maruja era seduta a guardarla , non sapeva da quanto tempo fosse lì ma aveva notato tutta la sua vagina bagnata ; non sapendo come agire , camminò verso di lei e rimase davanti a lei con la testa abbassata,
“Tu avere finito?!” Chiese quasi supponente Maruja,
“Si direttrice!” rispose pronta Teresa,
“Prima che io controllare… Se tu sicura di tuo lavoro rimanere così , altrimenti tu prostrare ” , Teresa timorosa delle conseguenze si prostrò nella stessa zona di un paio d’ore prima.
“Mhf ! Io immaginare tu essere solo buona a leccare piedi vero?! ” urlo Maruja,” si direttrice!” Rispose e sentiva che la sua vagina colava a picco!,
” schifosa ! Tu piacere questo trattamento vero?!”, Teresa a quelle parole intuì che Maruja aveva visto la sua vagina e divenne rossa dalla vergogna, ma il fatto che il suo sentimento era stato notato il suo corpo aumento di calore , raddoppiando la sudorazione e il desiderio d toccarsi .
” si direttrice !” Riuscì a rispondere Teresa, “tu dovere dire subito ! Io fare di te leccapiedi a primo incontro!” E detto questo scoppio in un riso leggero , che fece sentire Teresa sempre più umiliata .

“Be visto che te piacere! Tu fare più spesso… Sarà nuovo saluto ! Ogni volta che venire te , tu nuda e leccare i miei piedi, ovunque io sia! Chiaro stracciona?!” E disse quel’ appellativo con disprezzo e disgusto , “certo direttrice ! ” rispose Teresa che ormai non poteva fingere … provava un imbarazzante piacere compiacere quella donna e ora che ci rifletteva già anni prima, quando i genitori erano ospiti allo spizio , provava piacere nel farsi comandare da quella donna .. per questo rendeva più Sarà.

“Bene ora tu ricevere punizione per non chiamare me direttrice” , a quelle parole Teresa ,che era rimasta perfettamente prostrata davanti alla donna seduta , si sentì ancora più desiderosa, ma non voleva ammetterlo che era dovuto al fatto che gli piaceva obbedire a quella donna. Maruja prese un cucchiaione, e alzandosi si mise dietro Teresa e disse”ora colpire te per 10 volte, ogni volta tu ringraziare!chiaro?!” , Teresa rimandando impassibile rispose”certo direttrice ! ” ; Maruja non si fece attendere e con tutta la forza colpi il culo sodo di quella donna , Teresa quasi si spostò di un millimetro e senti il suo culo già dolorante” grazie direttrice ” , Maruja allora volle rincarare la dose e disse “io non sentire te , ora riniziare e contare pure, chiaro?!” , Teresa ormai senza volontà di opposizione rispose ” si direttrice!” , nemmeno fini la frase che Maruja la colpì ..”uno ,grazie direttrice” …”due!grazie direttrice!”..”tre!grazie direttrice”…continuò così e dopo l’ultimo colpo, Maruja si rimise seduta e disse”ora tu alzare!” E Teresa che sentiva la sua gola e il suo culo dolorante si rialzò piano piano, riabituando il corpo a stare in piedi, appena risistemata davanti a Maruja rispose “grazie direttrice!”,
“Io stufata di tuo grazie! , essere stufa di vedere tua bellezza ancora dopo punizione! Tu provato solo piacere vero sporca stracciona?!” Maruja stava letterale vomitando tutto l’odio per Teresa , questa provò dispiacere a quelle parole e rispose”si direttrice! io amo essere punita da lei!” e mettendosi inginocchio e mise le mani dietro la nuca continuò “la prego mi faccia leccare i suoi piedi “, Maruja notava che la vagina di Teresa era un continuo sgocciolare, ma era evidente che la donna non aveva intenzione di ammettere il suo stato , lo capiva dal suo volto chinato e dalle sue parole ancora intrise di dignità, doveva solo pazientare e stringere la morsa fino a quando la donna non estinguerà la sua dignità. ” tu sicura di volere curare i vecchi… o venuta qui a lavorare solo per leccare miei piedi?!” Maruja aveva domandato questo, per vedere se la donna aveva ancora il suo scopo totalmente nobile ; Teresa rispose”direttrice io sono qui per aiutare, se lei mi dice che per ora sono in grado di fare solo quello, la accontenterò !” , “quello cosa?!”Urlo Maruja, “leccarle i piedi!” Rispose Teresa.

Maruja allora sfilo il piede destro dalla pantofola, e lo mise per terra e disse” tu potere leccare solo questo!, ma prima tu dire cosa essere!”, Teresa ormai ipnotizzata dalla sua voglia e dal desiderio che tutto quello gli faceva provare , si avvicinò al piede prostrandosi , rispose” direttrice io sono solo una stracciona leccapiedi, la prego mi dia l’onore di leccare il suo piede destro”, Teresa ad ogni parola si sentiva un fuoco, ma rifiutava l’idea che gli piaceva, Maruja sempre più contenta del potere sulla donna rispose ” tu leccare anche dita chiaro?!” , ” si direttrice!” , così Teresa iniziò a leccare quel piede che era sporco, umido e che puzzava. Parti dalla parte superiore, giunse alle dita e sollevandolo con le mani leccò tra le dita e scese fino al tallone, e ripete il passaggio più volte.

Maruja si godette ogni istante di quella situazione ed a ogni passaggio , aveva sempre più intenzione di umiliare quella sempre più , vide l’ora ..erano le 3:00 , e sorrise all’idea di avere molto tempo .
” smettila e alzati ” urlo Maruja , Teresa sobbalzò come se fosse stata svegliata e si alzò e rispose ” si direttrice!”, Maruja si alzò e mise una dito nella vagina di Teresa, quella al quel contatto improvviso venne praticamente subito e si riprese lentamente un briciolo di cervello. ” tu ricevuto tuo primo e unico orgasmo da me…come detto se tu lavorare io aiutare altrimenti punire… e punizione non essere finire , ora tu mettere a quattro zampe come cane e supplicare di leccare mia vagina!”, Teresa che si era ripresa sapeva che stava andando verso un punto di non ritorno , ma tutto quello che stava provando non lo voleva perdere, e avrebbe fatto tutto per tenerlo e continuare a provare quella gioia .
Così si ripiegò, ormai le sue ginocchia erano rosse e doloranti , e si mise a quattro zampe come un cane davanti a Maruja e disse ” direttrice! La prego posso leccare la sua vagina ?!” , Maruja vedendola in quello stato si eccitò del controllo su quella donna , si tolse i suoi mutandoni e sedendosi spalanco le gambe, un tanfo di fogna impregno tutta la cucina , Teresa sentendo quell’odore e vedendo la vagina dell’altra tutta sporca e i peli tutti afflosciati &egrave umida di urina , provo disgusto .” Certo stracciona!” A quelle parole Teresa quasi si mosse da sola e tenendo lo stomaco saldo inizio a leccare la donna , il sapore era anche peggiore del l’odore ma nonostante questo Teresa continuava a penetrare la donna con la lingua ; Maruja piano piano iniziò a godere fino a quando vicino all’orgasmo , strinse le cosce bloccando la testa di Teresa e con la mano la spingeva sempre più dentro , resto così per cinque minuti abbondanti, fino a quando non raggiunse l’orgasmo e squirtò sul volto di Teresa , che ridusse la sua faccia tutta bagnata .

Quando Maruja si era finita di sistemare notò che Teresa si era prostrata, ormai il timore,la paura e il piacere avevano preso il sopravvento, e disse ” tu piacere?!”, Teresa che per paura di punizioni peggiori si era prostrata, si sentiva il volto umido , tutto il trucco leggero si era sfatto e l’odore di quella donna ora era su di lei, non avrebbe mai immaginato che Maruja arrivasse all’orgasmo in quel modo e l’aveva anche un po’ spaventata … Ma una volta riuscita a farla venire anche se stava soffocando, aveva provato un piacere molto maggiore del suo orgasmo.”certo direttrice !” rispose tenendo la testa incollata al pavimento,” io non avere dubbi! Tu essere solo una lecca vagina, ma io capire che tu non essere sincera con te!”, Teresa si stupì , da quando Maruja .. Una donna che a mala pena capiva il significato di capire , potesse comprendere il suo stato.
“Io capire da tuo volto, io volere vedere !… Tu deve essere sincera con te!” , Teresa rimase in silenzio per molto tempo restando in quel modo, sentiva gli occhi di Maruja su di lei, non poteva negare che aveva colto nel segno.

Maruja si stava stufando , e si rimise a sedere davanti a quella donna prostrata, voleva farla essere consapevole per poterla stringerla completamente, il che c’era voluto molto meno di quanto si aspettasse, ma se quella donna avrebbe ammesso , il suo potere sarebbe stato preso, non sapeva come ma sentiva che era così.
erano le 5:00 del mattino , questo segnava l’orologio , era stata di parola e spezzando il silenzio Maruja disse” quando tu decidere , dichiarare cosa volere!”, Teresa era stanca , assonnata, frastornata &egrave completamente dolorante, ma sarebbe rimasta in quello stato finché la donna non avrebbe detto altro, e a questo pensiero comprese che lei voleva quella condizione con tutta se stessa, non gli interessava altro; si mise a quattro zampe guardo Maruja , che vedendo quel volto impiaccistrato e puzzolente sorrise , e disse” direttrice io sono sua , sono la sua leccapiedi , la sua lecca vagina …” Prese un respiro, per riprendersi dal desiderio e dal calore che emanava il suo corpo ad ogni parola , “direttrice!… Io mi sottometto a lei.. Sono la sua schiava !”.

Maruja assaporava il sapore della vittoria e del potere , ora l’aveva in pugno, “ora tu chiamare me padrona!” ,
“Si padrona”, poi Maruja si alzò e se ne andò , Teresa rimase in quel modo senza muoversi , e si sentiva strana quasi felice. Maruja rientrò e disse ” schiavetta alzati” , Teresa si alzò e finalmente tornò a stare in piedi , lo trovò piacevole ; la donna gli pose un vestito , aveva una sola spalluccia ed era tutto unito, la gonna era molto corta e la parte sopra era molto rigida come secca, di colore blu scuro , era effettivamente uno straccio perché sembrava usato. ” tu indossare solo quello d’ora in poi! niente biancheria, io volere te curata però …tu restare in prova ancora per un bel po’ .. tu non credere che ora finite umiliazioni , anzi appena iniziate , io distruggere tua dignità …chiaro schiava?!” , Teresa infilò senza difficoltà il vestito, gli stava anche un po’ largo, e girare in quel modo era come girare nuda, e rispose” certo padrona!” ; ” bene per oggi avere finito tu potere andare “.

Erano le 6:30 quando Teresa rientrò a casa, subito si lavò e si sistemò .. in poco più di un ora aveva riacquistato l’aria da buona signora bella ed elegante, che ogni uomo desiderava avere … ma adesso era schiava di una donna che era squallida e provava ribrezzo, gli fece provare un piacere talmente devastante, che passò tutto il giorno a masturbarsi fissando quel vestito &egrave immaginando di tutto.

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