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Racconti di Dominazione

Una moglie, un marito stronzo, un amico bastardo

By 1 Ottobre 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Storia come sempre vera.

Una mia cara amica sposata con uno, scusatemi, stronzo che non la considera, spesso si confessa con me per cercare di resistere alla tentazione di lasciarlo.

Visto che hanno un figlio cerco sempre di farla ragionare e al limite di essere più comprensiva nei suoi confronti visto che fa un lavoro duro, ma onestamente lei ha tutte le ragioni di questo mondo ed inoltre lui mi era già profondamente antipatico fin da giovane.

Questa vicenda nasce da un viaggio che i due avevano programmato senza il figlio per cercare di ritrovarsi.

Detto che questa donna ha sempre avuto una particolare simpatia per me fin dai tempi della compagnia giovanile e difatti è stata lei a chiedermi di rimanere in contatto
anche da sposati anche con vite e amicizie oggi non più in comune, credo che questa volta sia uscita la mia anima direi bastarda.

“Ciao Bruno, come sai la settimana prossima partiamo da soli per Minorca, non è ho la minima voglia”

“Simona cerca invece di trovare il lato buono, magari vi serve. Perché ad esempio non vai a comprare qualcosa di bello per il viaggio?””

“Avessi il tempo , inoltre non ho voglia di comprare qualcosa che poi collegherò sempre a quei giorni”

“Il tempo lo si trova amica mia, se vuoi ti aiuto nella scelta, mi sembra di ricordare che consideravi molto i miei giudizi”

“Vero, beh questo mi piace e si può fare.. dai ti scrivo domani mattina , prendo un paio d’ore di permesso al lavoro”

Alle 12 mi arriva sulla mia pagina mail una sua foto che la ritrae con un completo intimo che secondo me non la valorizza, le rispondo subito.

“Sincero? Ti dona, però scusami, è un po’ troppo scialbo, soprattutto nel modello”

“Cosa intendi Bruno?”

“Secondo me dovresti osare di più, cavolo guarda che cosce che hai, sii più audace, più sexy.”

“Ti piacciono le mie cosce? ma dai, davvero?”

“Sono spettacolose e quindi devi valorizzarle, penso ad una brasiliana che va di moda, sarebbe più indicata”

“Scherzi vero? ho 42 anni, si vedrebbe tutto, non sono mica una ragazzina in cerca di fidanzato!”

“Simona con quell’intimo sono convinto che lui avrebbe sguardi solo per il tuo culo. Hai un culo che se non smetto di guardare.. cambiamo discorso che è meglio”

“Il problema è che mi vergogno un sacco”

“Insomma ti lamenti sempre che non ti guarda, che ti senti invisibile davanti a lui. Allora eccitalo, fagli tirare il cazzo come sta accadendo a me ora”

“Bruno!! ma che cosa dici.. ci devo pensare. Ora devo andare, ci torno alle 1630 dopo il lavoro”

Ero eccitato da matti, sapendo che lei era davvero morigerata e casta nel vestirsi, il solo fatto che le stavo installando dei dubbi faceva crescere dosi massicce
di adrenalina dentro di me.

Nel pomeriggio stavo lavorando nel mio ufficio quando vedo arrivare una seconda foto.

Guardo l’orologio: 1635… Non aveva perso tempo e difatti
la foto la ritraeva in un camerino con un intimo brasiliano a modellarle il culo e un reggiseno che realmente è una seconda pelle tanto è attillato

“Ehm mi vergogno da matti, intendevi questo Bruno?”

“Simona se non fossi tuo amico , ti raggiungerei in quel camerino e ti aprirei in due …sei una figa da urlo”

Lo era davvero.. e avevo notato che di sicuro era passata da casa in quanto aveva indossate scarpe con tacco alto e non più tipo ballerine come in mattinata.

“Bruno! Sono sposata, non ti facevo cosi porco!! E poi è troppo audace per me ”

“Finiscila Simona, da giovane ricordo bene che amavi farti vedere e provocare, inoltre è per lui non per me…”

“Sei convinto che davvero io lo possa indossare?”

“Eccome. E ti consiglio di prenderne uno simile per la spiaggia. Ti immagino sdraiata sul lettino, gli sguardi di mariti e fidanzati sconosciuti, che ammirano il tuo essere una gran figa, mentre lo stronzo legge la Gazzetta, senza farsi notare da mogli e fidanzate fantasticando su cosa farebbero a quel culo perfetto.”

“Ora ti chiamo cosi te ne dico due” vedo il suo numero che appare

“Allora la pianti con queste stupidate Bruno?” lo dice decisa, ma la sua voce tradisce un filo di eccitazione.

“Stupidate? è allora come mai mogliettina fedele prima di tornare al negozio ti sei cambiata le scarpe? Forse per avere una forma più slanciata che evidenziasse
ancora meglio il suo bel culo e quindi farmi tirare il cazzo?”

So di averla colta di sorpresa, biascica qualche mezza parola

“Ma… non è come ..cre ..di”

“Invece è cosi Simona….quindi ora cerca un costume che mi piaccia.. hai tempo 5 minuti”

“Per cosa?

“Per mandarmi una foto e farmi vedere quanto esalta quel tuo bel culetto!”

“Che dici, ma per chi mi prendi!!”

Senza dire nulla chiudo la telefonata

Il tempo scorre lento, ma inesorabile, non appena trascorsi i 5 minuti vedo comparire un suo post. Indossa un costume ridotto che esalta la sua femminilità.

La chiamo

“Brava Simona… il riflesso dello specchio alle tue spalle…mmmm lascia che io lo ammiri… a lungo”

“Oddio ma allora sei proprio un depravato, mi fai sentire nuda mamma mia!”

“Se ben ricordo ti piace ballare , lo indosserai una sera in un locale. Farai in modo che durante la danza la gonna salga per mostrarlo a chi ti guarda e…
ricorda di pettinarti bene la figa quella sera.. in quanto si vedono dei graziosi peletti che fuoriescono.”

“Ma…madonna santa, ma tu pensi davvero che io possa fare quello davanti a lui?”

Avevo notato che stavolta non vi era stato un no come prima, ma solo il dubbio della presenza del marito. Capivo che stavo vincendo a poco a poco le sue ritrosie.

“Simona un culo come il tuo non deve essere nascosto e vedrai che anche lui ti guarderà e non solo… Sentirai sguardi eccitati e arrapati, ti sentirai voluta e nuda”

“Smettila mi stai facendo vergognare.”

“Ma dai, ti lamenti sempre che lui non ti guarda più, ora con i miei consigli hai l’occasione giusta per rivitalizzare il tuo rapporto.”

“Sei un stronzo, ma ok mi hai convinto prendo anche questo.”

“Brava Simona scommetto che quando lo metterai nella confezione…profumerà della tua figa eccitata”

“Ma…ma …. piantala Bruno altrimenti la chiudo qui….” la sua voce tradisce altro

Senza nemmeno considerare le sue parole le dico

“Ora manca un bel vestitino per una serata romantica e piccante”

“Si ciao, romantica con quello, me la sogno da anni una cosa simile”

“Simo, lo stato della tua figa ora…dice che hai bisogno di altro non di romanticismo. Dice che hai bisogno di sguardi, di attenzioni pesanti, di complimenti audaci,
di mani sul tuo corpo che non siano le sue”

“Dio Bruno…ma questi sono pensieri da donne di strada…”

“No sono i pensieri di una donna che vuole tornare a vivere e a farsi giustamente desiderare, su ora esegui che non ho tempo da perdere”

“Ehm si.. si.. dammi qualche minuto”

Passano circa 15 minuti e mi arriva la solita mail con allegato.

Sorrido non appena la apro, sorrido come uno che è un filo bastardo dentro.

Indossa un vestitino a pezzo unico con gonna al ginocchio con spacco davanti che nella foto lei evidenzia con la posizione di una gamba, spalline sottile e bottoni sul petto

Per alcuni istanti non rispondo alla mail e difatti ne arriva subito un’altra stizzita

“Insomma mi dici di fare in fretta e poi sparisci?”

“Scusami ma ci vuole del tempo per assaporare la visione di uno spettacolo che mi costringe ad aprire la lampo dei pantaloni..”

“Cazzo Bruno dai non fare lo scemo”

Come se non avesse detto nulla

“E prendermelo in mano partendo dal basso con movimento lento, ma continuo in quanto quello che vedo è uno degli spettacoli più arrapanti che io abbia visto”

Passano due minuti e vedo apparire il suo numero sul cellulare.

“Sei un porco, bastardo…. ma i complimenti mi piacciono….mi trovi cosi….sens..uale? “

“Ti rispondo solo se ora porti una delle tue manine curate, da perfettina, nello spacco….e la passi sopra lo slip”

“Ma Bru..no non..posso…dai… sono spo..sata”

“Ci tieni al mio giudizio mi pare e finora ti è stato utile vedo… dimostrami quanto”

“Od..dio ma che co..sa sto facendo… mmmm la mia mano….non riesco…a ferma..la”

“Brava piccola… cosi passala lenta… pensa all’effetto che farai a lui e a chi ti guarda in questa vacanza”

“mmmm cos..a mi fai fare…. mi sto eccita..ndo ..è assu..rdo”

“No SImona ne hai bisogno…. lo vuoi…. vuoi sentirti bramata, usata, degna di attenzioni.. di tutti i tipi, sfrega il clito sotto lo slip”

“mmmmmm si mmmmm Dio che bello… non l’ho mai fatto, è tutta colpa della tua voce da bastardo…”

“Non è vero Simona… la tua voce dice che hai voglia di sentirti troia… di uscire dagli schemi… di eccitare”

“mmmmm lo sto face..ndo…. non riesco…a respirare bene…. ho brivi..di ovunque… mmmm porco”

“Vero Simona lo sono e non sai quanto… ora lasciati andare…lascia che l’orgasmo ti prenda con forza…. la mia mano..è umida..per te”

“aagggghhh siii mmmmmm vengo…oooo mio Dio… vengoooo “

La sento ansimare senza riuscire a parlare per diversi istanti

“Bruno…è stato… è stato emplicemente…pazzesco….non mi accadeva cosi da un’eternità”

“Bene Simona… ne sono felice…. ora riprenditi e domani penseremo alle scarpe”

Logicamente non finì qui, se vedo che questo racconto piace, lo continuerò con piacere visto che ricordare momenti eccitanti

lo sia come poche altre cose nella vita

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Quella sera stavo guardando la televisione quando mi arriva un messaggio

“Scusami Bruno se ti disturbo, ma… ma continuo a pensare a oggi”

“Nessun problema e a cosa pensi dolce mogliettina?”

“A quanto è successo, alla tua voce che mi penetrava, a quello che ho fatto, lontano anni luce dalle mie consuetudini”

“Sei bagnata Simona”

La immagino sorpresa e difatti cercando di cambiare discorso, lei passa a quello che ancora mancava da acquistare l’indomani

“Verso che ora sei libero domani per darmi qualche consiglio sulle scarpe?”

“Sei bagnata… ammettilo”

“Io potrei verso le 1130, avrei due ore”

“Sei un lago tra le cosce mentre mi scrivi, o lo ammetti o puoi scrivermi 100 sms che non ti rispondo più”

Passano due lunghi minuti poi un suo sms, laconico, una resa

“Vero, sono fradicia, sei un bastardo”

“Lo sei perché so leggerti dentro Simona. Perché hai bisogno di me e non solo come amico…da oggi..”

“Cosa vuoi dire con queste parole?”

Senza darle retta

“Dove è quello stronzo di tuo marito?”

“Dove vuoi che sia, in salotto a guardare calcio, se propongo altro si litiga sempre, il bimbo invece già dorme”

“Bene ora vai sul divano con lui… indossa una tuta, ma sotto sarai completamente nuda”

“Ma sei pazzo? non lo farò mai. Tanto poi non mi guarderebbe lo stesso”

“Oh si che lo farai mammina, ti senti tanto troietta con la figa allagata e sei curiosa di sapere cosa ho in mente. Dieci minuti per scrivermi”

“Neanche per idea, visto che fai cosi vorrà dire che da domani tornerò a fare le mie spese da sola. Ciao”

Non le rispondo. Comincio a toccarmi lentamente mentre mia moglie continua a guardare la fiction di Rai Uno senza accorgersene.

Il tempo trascorre, un minuto, tre, cinque, dieci. Nulla. Il mio fallo è in ogni caso di marmo per la situazione che mi eccita da matti.

Dopo circa 15 minuti..

“Sono accanto a lui sul divano… nuda sotto…bagnata…. calda….. come non lo ero da tempo immemore”

“Stai composta sul divano Simona, sapevo avresti scritto”

“Ho lottato per non farlo, più volte ho cominciato a scrivere quel sms per poi cancellarlo, ma… mi sei dentro, sento la tua voce di oggi, mi scopa lentamente”

“Senza farti vedere dal cornuto metti una mano sopra la tuta all’altezza della figa e stimola il clito”

“Non permetterti non è un cornuto!! non l’ho mai tradito, mai!”

“Sei fradicia per me da oggi, stai per eseguire i miei ordini nuda senza che lui lo sappia”

“Hai ragione su questo, ma non è un cornuto”

“Lo sarà presto Simona, sei nervosa nelle tue reazioni perché stai provando per la prima volta delle sensazioni nuove con prospettive.. diverse”

“Sei pazzo io non lo tradirò mai anche se mi guarda poco e ancora meno mi considera”

“Rispondi cosi perché il tuo corpo dice altro, la tua mente comincia a lottare una battaglia nuova. Perché ti senti un’altra”

Passano due tre minuti

“Vero, tu mi stai regalando sensazioni nuove, che non nascondo mi eccitano, ma mai arriverò a fargli le corna”

“Toccati… ORA”

Altra lunga pausa, la immagino combattuta, sa che sta perdendo e che se obbedirà ora , forse avrà già perso

“mmmm lo sto facendo…. porco”

“ti vedo … i capezzoli cominciano a spingere contro la maglietta.. tra poco si vedranno in quanto sono grossi e sensibili”

“ma.. ma come fai a sapere come sono i miei capezzoli…”

“cosa pensi che guardavo nelle foto che mi hai inviato ieri e nel pomeriggio troietta”

“che maiale…. ed io che ti facevo amico… e non chiamarmi cosi”

“come devo chiamare una mogliettina che si pensa fedele e che è nuda accanto al marito inconscio che si sta toccando per un altro”

“che stronzo.. cosa mi fai fare … ma non riesco a fermare la mano…. sto colando è assurdo”

Volutamente mi fermo e non le scrivo più per alcuni minuti

Dopo circa 7/8 minuti mi riscrive

“ti prego Bruno… non lasciarmi… scrivimi… ho voglia delle tue parole… dei tuoi ordini…. non lo pensavo possibile, ma è cosi”

“con la mente lo stai già facendo cornuto vero Simona?”

passa un lungo minuto, una risposta che potrebbe cambiare le cose per le e tra di noi

poi una sola parola che credo sofferta per le conseguenze che potrebbe generare

” si “

“la tua figa si sta contraendo e pulsa impazzita a contatto con la tua mano vero mogliettina”

” si “

“e si contrae per che cosa Simona”

“perché mi ecciti, da morire, mi stai scavando dentro e trovando una Simona che non credo sia mai esistita”

“due dita”

“co.. cosa Bruno?”

“hai capito bene…. due dita….”

“ma… e se mi vede o capisce…è qui accanto a me..”

“chi ti è accanto Simona?”

“che domande, mio marito, il bimbo dorme te l’ho già detto”

“lo ripeterò una sola volta Simona, chi ti è accanto?”

passano due tre minuti poi la risposta che in cuor mio sapevo sarebbe arrivata

“ho accanto il cornuto”

“scopati….lentamente…. pensa alla mia voce….”

“mmmmmm mi fa impazzire….calda…bassa… mmmmm “

“sempre lenta Simona.. assapora quello che stai provando….. il piacere.. la tensione erotica con il cornuto accanto…”

“Dio mio sei incredibile….mmmmm….. ho le dita fradicie… lui guarda la partita e manco si accorge di sua moglie cosi”

“Cosa pensi sia un uomo simile oltre che uno stronzo?”

“Un cornuto mmmmmm si voglio farlo ..cor..nuto mmmmm sto per venire …non esiste..”

“Invece esiste Simona… da oggi non sono più solo uno dei tuoi migliori amici…. vero Simona?”

“mmmmmm si Bruno…. sei un bastardo…. ma mi stai domando…cambiando… mmmm che bello..”

“ora tre colpi secchi…con forza…. scopati da vera troia”

“mmmmm si cazzo mi stai trasformando in una troia… mmmmm “

“la mia troia mogliettina”

“porco…. due giorni fai ti avrei mandato a quel paese…ora sentirmi chiamare troia..mmmmmm vengooo mamma ….”

La lascio riprendersi senza scrivere

Dopo qualche istante mi scrive ancora

“Bruno non hai idea dell’orgasmo che mi ha preso…. ho morso il tessuto del divano per non mugolare o peggio”

“sei stata brava….. domani mattina alle 7.30 guarda il cellulare, ti manderò istruzioni su come vestirti al lavoro e per le scarpe”

“Va bene porco, ma non esagerare ti prego”

“Osi mettere in dubbio un mio programma? scusati subito”

Non lo fa immediatamente, probabilmente capisce che è ad un punto di non ritorno, ma dopo qualche istante

“scusami, eseguirò i tuoi desideri…”

“brava mogliettina e ora non pulirti ne lavarti, a letto ci andrai esattamente come sei…”

Anche in questo caso non scrive immediatamente ma dopo un paio di minuti

“sei un porco bastardo… ma mi piace da morire tutto questo quindi… va bene…. notte Bruno”

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La notte scorre meno tranquilla di quel che pensavo.

Ammetto che l’aver scoperto la natura nascosta di una mia cara amica, conosciuta da sempre come un altro tipo di donna, mi eccita molto.

La immagino nel letto dopo la serata davanti alla televisione a porsi mille domande su quanto accaduto nelle ultime 48 ore della sua vita

Sono spesso duro ad immaginarla stesa accanto a quello che una volta non avrebbe mai pensato come a un possibile cornuto.

Mi domando se la mattina dopo la ritroverò come l’ho salutata poche ore prima.

Quando alle 7.30 accendo il mio cellulare, immediatamente me ne vengono scaricati due suoi mandati in precedenza.

Ore 2.45 “non riesco a dormire, continuo a toccarmi, sono un lago, non vedo l’ora sia giorno”

Ore 7.15 “mio marito, anzi il cornuto, è uscito con mio figlio, sono sola, aspetto i tuoi ordini”

“Buongiorno Simona, ti sembra il caso di passare una notte cosi come mai una brava mogliettina farebbe?”

“Sei uno stronzo perché sai bene che è colpa tua”

“In ginocchio Simona”

“Co..cosa ?”

Sono in auto so che è sola a casa, la chiamo. Per dare più forza al momento. Risponde immediatamente.

“Hai capito bene, mettiti in ginocchio”

“Od..dio la tua voce…. dai come posso…. è inutile….mi sto abbassando Bruno”

“Bene adesso dimmi se qualcosa di quanto fatto ieri l’hai vissuta come una costrizione”

La risposta non arriva subito, ma arriva con una voce flebile, quasi impercettibile

“no Bruno.. nessuna, come nessuno mi ha obbligata stanotte a toccarmi pensando a stamane”

“bene quindi non osare più darmi colpe che non ho o contraddirmi chiaro?”

“si Bruno, scusami, scusami non accadrà più”

“è perché non accadrà più Simona?”

Anche in questo caso una risposta, un’ammissione che immagino dura e difficile per lei non arriva subito

“perché tutto questo mi sta facendo stare bene come non avrei mai pensato, perché mi stai piegando, cambiando. Mi fa paura, ma mi fa sentire viva “

“mi fa piacere, era quello che volevo. Ma non è tutto vero? come ti fa sentire in realtà Simona?”

“vuoi scavarmi dentro vero Bruno? vuoi sentirtelo dire vero? ebbene sì, mi sento calda e troia come non mi accadeva da tempo immemore”

“guarda, guarda, la fedele mogliettina è in ginocchio e si sta accarezzando mentre parla con uno stronzo”

“com e.. fai a sapere che mi sto accarezzando…”

“la tua voce Simona…. bassa…incerta…. Il tuo respiro…. irregolare anche se tenti di celarlo”

“sono scomoda, ma vogliosa…so che stai per ordinarmi come dovrò uscire e … mi sto toccando per quello”

“Ti sembra normale che una fedele mogliettina faccia questo tipo di confessioni?”

“No, ma non voglio rinunciare a te , a tutto questo, a quello che stai diventando”

“Bene Simona, ora cominciamo a prepararti .. per prima cosa…autoreggenti , esegui”

“ma… Bruno…in ufficio non sono abituati a vedermi cosi….”

“pensavo avessi fretta, vedo non è cosi .. piegati e datti cinque sberle sul culo per punizione, esegui Simona”

Passano trenta secondi di silenzio… poi sento il primo schiaffo… un gemito… il secondo… un ahia…. il terzo ….nulla….

il quarto …un mugolio….. il quinto …una resa..totale

“mmmm fatto Bruno….. le sto indossando”

“brava Simona accarezza con le unghie quelle gambe meravigliose…. presto lo farò io”

“mmmmm si mi piace…. che porco…vuoi farti la mogliettina fedele ..renderla la tua troia”

“di più… Simona…. di più”

“cazzo mi piace….le unghie mi fanno venire i brividi … di più? cosa vuoi farmi di più oltre che scoparmi?”

“sottometterti Simona”

“mmmm le ho indossate Bruno….”

“ora metti un paio di scarpe con tacco alto…. tipo quelle che ti farò comprare nel pomeriggio”

“sto colando….. le sto mettendo….”

“ora guardati allo specchio….. cosa vedi Simona?”

“vedo una donna diversa….mi sento una donna diversa… a partire dal lago che ho tra le gambe”

“guardati allo specchio e scopati…. due dita …da sotto…esegui”

“ma ..mmm cosi faccio tardi…”

“non me ne frega nulla. al massimo farai un lavoretto al tuo capo vista la fame di cazzo che ti sta venendo”

“mmmmm porco..porco bastardo… ma cazzo senti Bruno, li senti i rumori della mia figa?”

Capisco che oramai è partita, le piace davvero troppo quello che sta scoprendo e non vi rinuncerà.

“Ora fermati… prendi un perizoma sottile e infilatelo lentamente”

“mmmmm stavo per venire… con pochi colpi… mamma che effetto mi fai… lo sto indossando…”

“Bene ora invece lo sfili e lo rimetti…al contrario”

“al…contrario?…va bene eseguo…. cavolo, il filetto mi tiene aperta la figa e sfrega mmm il clitoride ad ogni movimento!”

“proprio quel che voglio…. non serviva quello, ma cosi ti sarò sempre dentro.. ogni istante della tua giornata”

“Bruno…mmmm come farò a prendere il bus…mi si leggerà in viso che ho voglia!”

Come se non avesse detto nulla

“Ora reggiseno…ne voglio uno di una taglia inferiore alle tua e visto che voi donne non buttate via nulla…”

“che porco sei …. hai ragione comunque…. lo prendo… mmmmm mi comprime i capezzoli che sono già durissimi”

“bene ora sopra camicetta a bottoni, gonna sobria e stivali con tacco”

“cavolo, saranno tutti sorpresi in ufficio a vedermi cosi”

“si abitueranno…da oggi la Simona casual e informale esiste solo quando uscirà con il cornuto, vero mogliettina?”

“si Bruno, farò tutto quello che vuoi”

“Bene ora ti saluto, trucco leggero, da brava ragazza, scrivimi quando sarai su bus” e attacco senza darle la possibilità di replicare

“Bruno sono sul bus… sono seduta e ho occhi addosso… non era mai accaduto…”

“Cosa stai provando Simona?”

“so che potrebbe costarmi caro, ma voglio essere sincera… prima quando camminavo sentivo il perizoma che mi devastava la figa, ma

notavo anche sguardi mai notati prima e…Dio quanto mi piace Bruno, tantissimo”

“Bene ora.. accavalla le gambe e …. lasciati guardare”

“Porco…. ho un signore, sembra sui 60, che mi sta spogliando da quando sono salita, non gli mando un segnale troppo esplicito?”

“hai tempo un minuto per farlo Simona, altrimenti la tua giornata con me finisce qui”

Stavolta passano pochi secondi.. non devo aspettare molto

“L’ho fatto Bruno…. gonna a metà coscia… mi guarda… il suo sguardo, i tuoi ordini mi allagano…. mi piace”

“Come si sente la tua mente oggi rispetto a tre giorni fa?”

“Diversa, più aperta e non l’avrei mai detto… del tutto sottomessa alla tua…alla tua bastardo”

“Sei mia Simona….”

“Si Bruno mi fa paura, ma è vero … mi sento tua”

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Fin dall’inizio ho dedicato questa storia reale a quelle donne che davvero vivono trasparenti accanto ai loro mariti o fidanzati e ne soffrono.

Avrebbero energie da spendere per farsi apprezzare ed invece non raccolgono soddisfazioni in relazione ai loro sforzi.

La vita mi ha insegnato che non ascoltare la tua donna, non vedere i suoi cambiamenti sia il modo migliore per.. farle pensare ad altro o ad altri….

Intuivo che Simona stesse davvero entrando in una nuova dimensione, in un qualcosa di sconosciuto.

Captavo dalla sua voce e dalle parole che mi scriveva la forte eccitazione che provava.

Come se stesse uscendo da un limbo senza emozioni, dalla percezione di inesistenza da parte di suo marito,
un’impalpabilità che aveva creato in lei una forte disistima.

“Bruno il signore davanti a me mi sta guardando le cosce e si &egrave infilato una mano sotto l’impermeabile”

“Prima mi hai detto che ti senti mia, se &egrave cosi &egrave ora che tu mi riconosca nel vero ruolo che sto assumendo nella tua vita”
“Oddio mi sta facendo segno con gli occhi di guardare il movimento della sua mano…. sta evidenziando la forma del suo fallo”

“Visto che svii il discorso, sappi che da ora se vorrai che io rimanga a guidarti dovrai chiamarmi Signore, sarò il tuo unico Signore”

Passa un lungo momento senza sue risposte fino a quando

“Cosa significa Bruno?”
“Significa che ogni tua azione, ogni tuo modo di vestire, ogni tua richiesta dovrà essere accompagnata dal termine Signore a riconoscere la tua obbedienza alla mia mente che ti ha conquistata”

Trascorre una lunga pausa poi vedo apparire le parole che sanno di una voluta e attesa resa da parte sua

“Sai Bruno, quello che sto per dire mi spaventa, ma non posso evitarlo. Tu in pochi giorni hai cambiato la mia vita, mi hai resa viva, reattiva. Mi hai dato consapevolezze che prima solo mi sognavo, ma che speravo di avere dentro di me .
Poteva farlo solo un uomo che mi ha ascoltata e trattata con pazienza e ora la mia mente, il mio corpo ed il lago che ho tra le cosce mi dicono che se tu vuoi dominare

le mie azioni, non sarò di certo io ad evitare che ciò avvenga….” e dopo un lungo silenzio

“…. Mio Signore”

“scommetto che nello scrivere stai strusciando la figa con le cosce da tanto vorresti essere scopata vero Simona?”

“hai ragione mio Signore, per quell’ammissione di resa totale che mi eccita da morire, ma anche per lo sguardo del porco davanti a me che mi sta provocando”

“mentre guardi lo smartphone gioca con un bottone della camicetta… slaccialo e allaccialo un paio di volte… ogni volta che lo slacci alza lo sguardo su di lui”

“Signore ha lo sguardo fisso, allupato, mi sento violata, ma colo, vorrei toccarmi, verrei subito”

“Scavalla lentamente lasciando per un attimo la visione del tuo intimo”

“Oddio Signore non l’ho mai fatto, ma non riesco a non farlo, sto dischiudendo le cosce, guardami porcone, ti piacerebbe ficcarti in mezzo vero?”

Da quel momento Simona entrò in un’altra dimensione… preludio ad una lunga storia insieme….

Magari vi racconterò altro

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