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Racconti di Dominazione

Usami

By 4 Aprile 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

“perche non vieni, mi usi e poi vai?” lei era implorante nei toni, aveva voglia di sentirsi come gia era successo, sottomessa, usata, puttana…
“quanto tempo abbiamo?”
“lui arriva alle 18”
“va beh, al massimo non ti sbatto ma ti ispeziono, preparati, ti voglio col trucco pesante”
“si. Avvisami quando sei arrivato”
Lei sa gia come comportarsi, mi lascera la porta aperta e si fara trovare pronta,disponibile, bendata, arresa…in attesa delle mie mani…o di quello che mi porto dietro e celato in una borsa nera.
Oggi mi vuole sorprendere, non si fa trovare in sala, o in camera da letto a quattro zampe, col culo bene esposto, oppure sdraiata supina a gambe aperte ed i polsi avvolti in una catena, sempre bendata e fremente…no oggi la trovo in cucina, sdraiata sopra il tavolo con addosso un baby doll che lascia uscire i capezzoli, bendata, con le gambe aperte che lasciavano vedere la fica gia bagnata per l’eccitazione…come se fosse una portata da consumare…le mie mani si fanno sentire sulle sue tette e sui capezzoli che stringo senza delicatezza tra le mie dita. Non mi piace come sono messe le gambe e gliele apro bruscamente di piu, la voglio esposta e oscena.
Apro la borsa e prendo il nuovo regalo che ho preso per lei, un flogger di pelle che le faccio sentire senza eccedere su tette e fica… e’ propro alla fica che voglio in particolare dedicarmi, cominciando a masturbarla infilando un dito….facendolo girare…poi due…senza smettere di girarli dentro…lei e’ sempre piu bagnata e io voglio farla sentire cagna e le spingo dentro anche il terzo dito…poi il quarto…ho fuori solo il pollice ma il resto della mano e’ nella sua fica e continuo a scoparla affondando la mano sempre piu in fondo…lei geme in modo sempre piu soffocato. Tolgo la mano e la sollevo mettendola seduta sul tavolo , voglio le sue tette sotto la mano e sentire la sua lingua sulla mia. Dalla borsa prendo il collare ed il guinzaglio da cagna e glieli metto, assieme a due pinze ai capezzoli. Ora e’ bella ma non perfetta. La faccio scendere dal tavolo, la giro e la piego in avanti…dalla borsa prendo il lubrificante e un dildo…non e’ troppo grande ma il suo culo e’ stretto cosi che non faccio fatica a infilarglielo tutto dentro edva farla sentire violata e umiliata. Ma non mi basta…la faccio inginocchiare e le metto il cazzo in bocca…la lascio fare per un po, lei succhia con dovizia ma non va bene. La fermo prendendola per i capelli e tirandola indietro:
“cosa devi fare quando ti offro il cazzo da succhiare?”
“non ricordo”
Le do due schiaffi prima di ricordarglielo…
“ti ci devi ingozzare troietta!”
“scusa…” subito lo riprese bene in bocca dandosi da fare per ingoiarlo piu che poteva, io la umiliavo chiamandola vacca, troia, rottainculo e forzando la fellatio tirandola per i capelli…il suono del cellulare ci ferma avvisandoci che devo andare. Le tolgo il dildo, le pinze, collare e guinzaglio…la saluto strizzandole ancora una tetta, mi rivesto, metto le cose in borsa e vado.
Non sono venuto ma non mi importa, l’ho usata. E anche a lei non importava in fondo, e’ stata usata. Non volevamo altro.

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