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Racconti di Dominazione

Vacanza da ricordare 2

By 12 Agosto 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Questo anno, mio marito Gino ha organizzato una vera vacanza, tre settimane in un villaggio turistico a Rodi, da quando ci siamo sposati non era mai successo, prima per le nostre ristrette disponibilità finanziarie e poi per la presenza dei bambini, ci siamo sempre dovuti accontentare di brevi fine settimana a Sottomarina, o nella migliore delle ipotesi, una settimana o due in appartamento, sempre in quella località.
Questa volta &egrave diverso, tre settimane senza figli, in un posto splendido, decisi a divertirci senza guardare in faccia a nessuno, concedendoci anche qualche piccola trasgressione, per questo sono certa di poter contare sulla partecipazione di Gino.
Lui &egrave nato in Maggio, &egrave un Toro, con tutti i pregi e difetti connessi ed annessi, &egrave lavoratore, tenace e prudente, ma &egrave anche passionale, possessivo e geloso, e non manca mai di darmene la dimostrazione, dopo 13 anni di matrimonio, nell’intimità siamo ancora come all’inizio, posso dire di essere una donna appagata in tutti i sensi, sessualmente, professionalmente e sono serena, cosa potrei voler di più?
Ora sono sulla terrazza del nostro bungalow, intenta ad ammirare il panorama, con addosso una camicia da notte, corta e trasparente, che non lascia molto spazio all’immaginazione, ed ecco che alle mie spalle arriva Gino, mi bacia sul collo augurandomi il buongiorno e senza esitare mi passa le mani sotto la camicia a notte per iniziare ad accarezzarmi su tutto il corpo.
Mi giro, lo abbraccio e lo bacio prima di dirgli ‘Buongiorno amore, ho dormito che &egrave una meraviglia, non vedo l’ora di uscire per andare in spiaggia,’
Lui ride e mi trascina in bagno, facciamo la doccia in fretta e ci prepariamo per andare in spiaggia, Gino non ha problemi, un costume sotto i pantaloncini e un orrenda camicia a fiori che usa a anni e che non sopporto, per me la scelta &egrave più difficile, ho un paio i costumi, uno intero che decido di non indossare, non so neanche perché me lo sono portato dietro, ed un due pezzi che andava di moda circa dieci anni fà, lo indosso ripromettendomi di andare, oggi stesso, a comprarmi un paio i bikini, e non mi importa niente se saranno indecenti ed impudico, mi infilo il copricostume e usciamo per andare a fare collazione al ristorante del villaggio,
Finalmente eccoci sulla spiaggia, dove troviamo l’ombrellone ed i lettini pronti per noi, mi sistemo bene ed inizio a spalmarmi addosso la crema solare, per fare questo mi libero del reggiseno e subito sento lo sguardo di Gino posarsi sulle mie tette, fra me e me sorrido il porcello che vive in lui si sta manifestando.
Mi sdraio bocconi, gli porgo la crema solare e con voce suadente gli dico ‘Mi spalmi la crema sulla schiena e sulle gambe’
Ovviamente, lui che non vede l’ora di mettermi le mani addosso, prende il vasetto ed inizia a coprimi di crema abbronzante, partendo dei piedi e risalendo lungo le gambe, più che spalmare mi sta facendo un massaggio erotico, quando raggiunge l’interno elle cosce per salire verso l’inguine, non posso fare a meno i sospirare, scostano le cosce e chiudendo gli occhi, quel porcello vigliacco fa di tutto per eccitarmi, conosce bene i miei punti sensibili e sono certa che pensa già ad una bella scopata, ma voglio farlo sospirare un pochino, così mi giro a guardarlo e dico sorridendo ‘Fa il bravo amore, mi fai venire voglia e questo non &egrave il posto adatto, aspetta di essere a casa.’
Si ritira e sale
a cavalcioni sopra di me, col pretesto di spalmarmi la crema abbronzante sulla schiena, lo sento che si sistema sul mio sedere e preme il suo membro nel solco che divide le natiche, gioca pesante … e va bene lo accontenterò.
Mi giro per sedermi e dico ‘Sta fermo, sdraiati, sei vergognosamente bianco, ora ti spalmo la crema prima davanti e poi di dietro.’
Non se lo fa ripetere, si sdraia, gli salgo sopra a cavalcioni voltandogli le spalle, inizio a spalmare i piedi e le gambe, ma così facendo premo la figa sul suo membro e mi struscio, senza voltarmi gli chiedo ‘Ti piace il mio massaggio?’
La risposta &egrave ovvia ‘Certo che mi piace, ma così mi fai morire.’
Mi viene a ridere, &egrave stato lui a iniziare … ‘Povero tesoro, e pensare che ho appena iniziato a metterti la crema addosso, devo ancora mettertela sul petto, sulle braccia, sulle spalle e sul viso, dai non lamentarti che ti piace, e poi sei stato tu ad iniziare, mi hai messo la voglia addosso ed ora ne paghi le conseguenze.’
Ora mi giro e torno a mettermi a cavalcioni con la figa premuta sul cazzo, mi struscio piano, lo vedo sudare e come se non bastasse adesso vede anche le mie tette muoversi davanti al suo viso.
Rantola e riesce a mormorare ‘Fermati o vengo,’
Ma anche io sono eccitata ed ho voglia di venire …’Non posso tesoro … vieni nel costume.’
Mi mordo le labbra per non urlare, non posso resistere oltre, premo la figa più forte e veniamo insieme.
Ansimo e torno sul mio lettino, ho le mutandine del due pezzi bagnate e sento il mio miele che cola all’interno elle mie cosce, Gino &egrave indecente con il costume che mostra una grande macchia davanti.
Ci alziamo e mano nella mano torniamo a casa per lavarci e cambiarci.

per commenti brubu@yahoo.it Mentre torniamo verso il bungalow, vedo Gino voltarsi indietro, rallenta il passo e lascia la mia mano, me la mette sul sedere e mi dà una palpata che non lascia dubbi su i suoi pensieri.
Mi piace, vorrei che non finisse mai, spingo indietro il mio culetto, ma intrigata vedendo Gino voltarsi ancora, mi giro indietro e vedo solo un giovane con il giornale in mano, che percorre la nostra strada, niente di interessante al mio parere.
Entriamo ed andiamo a spogliarci e poi di corsa sotto la doccia, Gino ha i peli del pube impiastrati di sperma, in quanto a me ho la figa e le cosce lucide di miele.
Appena lavati ed asciugati usciamo per andare a comprare nuovi costumi, appena fuori dalla porta, la prima cosa che noto &egrave il giovane col giornale seduto sulla battigia a una decina di metri dal nostro bungalow, lo vede anche Gino ma fa finta i niente, non capisco perché, lo conosco troppo bene e non me la fa, beh avrà i suoi motivi e non ci penso più.
La scelta dei bikini &egrave facile, esiste un unico modello, tre triangolini tenuti insieme a laccetti o nastrini, a secondo dei modelli, sono indecenti ed impudico, il reggiseno copre appena i capezzoli e il tanga riesce a malapena a nascondere il pube, ma dovrò passare dall’estetista per farmi depilare a dovere, intanto faccio la preziosa, fingo di essere pudica e di non voler mostrarmi con quei pochi centimetri di stoffa addosso, mi vedrebbero le chiappe.
Ma Gino insiste dicendo che tanto non c’&egrave altra scelta, e poi che mi posso permettere i mostrare le chiappe, ho già deciso ma mi faccio pregare, alla fine fingo di cedere di fronte alla sue insistenze, ne approfitto e ne compra tre, uno rosso, uno marrone e uno giallo.
Usciamo per tornare al bungalow, strada facendo, Gino mi palpa il sedere, fra me e me sorrido, sta diventando un abitudine e la cosa mi piace.
Entrati in casa mi precipito in bagno, ansiosa di indossare uno di questi bikini, ma il tanga &egrave così striminzito che devo radermi completamente la patatina, e poi lo devo tirare sù, al punto che si inserisce fra le grandi labbra tanto da mettere bene in evidenza la mia figa, per non parlare del reggiseno, questo mi copre i capezzoli finché sto ferma, appena mi muovo si spostano i triangolini e i capezzoli saltano fuori, ma non mi preoccupo più di tanto, visto che in spiaggia mi leverò comunque il reggiseno, mi guardo alla specchio, mi piaccio sembro una troia, ma in fondo &egrave quello che voglio, per il tempo delle vacanze voglio dimenticare la ragioniera e comportarmi da troia … da puttana … fare impazzire di voglia e di gelosia il mio Gino, fare di tutto, soprattutto quello che non ho mai fatto.
Torno nel salotto, Gino mi guarda senza parole, arrapato, rosso in viso, mi basta un occhiata per vedere il suo cazzo spingere sulla stoffa dei pantaloncini.
Mi scuso per averci messo tanto tempo e gli spiego che ho dovuto radermi la patatina, poi gli chiedo come mi trova.
Splendida ed eccitante mi risponde, quasi balbettando tanto &egrave scosso.
Gli fisso il pacco ‘Sì lo vedo che sono eccitante.’ e facendo la pudica, affermo di non essere certa di aver il coraggio di uscire così vestita, forse sarebbe meglio ire svestita, mi potrebbero scambiare per una troia in cerca di cazzi,
Ma mio marito sempre più eccitato, mi rassicura … non sembro una troia in cerca i cazzi, semmai saranno i cazzi a venire in cerca i me e poi prende la camera digitale e mi invita ad andare sulla terrazza ,,, mi vuole fotografare.
Sono appoggiata alla ringhiera, mi metto in posa e Gino inizia a scattare, rido divertita, cambio posa di continuo, ma a furia i muovermi, i capezzoli sono sempre bene in vista, stanca di sistemare il reggiseno di continuo me lo levo.
Gino &egrave sempre più eccitato, presto se va avanti così il suo cazzo bucherà i pantaloncini.
‘Fammi vedere la figa rasata che la voglio fotografare … dai non fare la timida.’
Rido ‘Sei un porco ma siamo in vacanza e ti voglio accontentare-‘ e mi levo il tanga.
Mi fa parecchi scatti nuda, in diverse posizioni, mi diverte, &egrave eccitante, gli volto le spalle chinandomi sulla ringhiera a gambe aperte, offrendo il culo e la figa, mi siedo scostando le cosce, e lui mi fotografo la figa umida da vicino ed andiamo avanti così per un po’.
Un ultimo scatto, sono in piedi appoggiata alla ringhiera, lo guardo sorridendo tenendo le gambe scostate … non ce la fà più … allunga la mano .. e prende la mia … era ora credevo che non l’avrebbe mai fatto, mi attira contro di sé .. mi stringe e mi accarezza .. mi bacia .. premo la figa sulla sua coscia … guardiamo in giro per vedere se ci sono curiosi … vedo il solito ragazzo in piedi … ci sta guardando e con una mano dentro il costume si sta menano il cazzo, facciamo finta di niente e con una buona dose di esibizionismo continuiamo per un po’ prima di entrare nel bungalow diretto alla camera da letto.

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Sono distrutta, come se mi avessero bastonata; appena in camera ci siamo lanciati in una specie di maratona erotica, iniziando con un 69 da favola, ho ricevuto ed assaporato, prima di ingoiare, la deliziosa crema di Gino, e gli dato il mio nettare profumato, che il golosone mandava giù come acqua chiara, abbiamo scopato in tutte le posizioni immaginabili e sono venuta chissà quante volte, ho provato perfino un orgasmo multiplo, e per finire il porco che non era ancora sazio, mi ha inculata, una cosa a urlo, e mi ha fatto un clistere di sborra.
Ora priva di forza e con il fiato corto sono stretta a Gino, che mi accarezza e mi bacia, mormorandomi all’orecchio il suo apprezzamento per le mie performance erotiche ‘Sei proprio una gran troia … cazzo che puttana che sei … ma più troia sei più mi piaci … ti amo puttanone mia.’
Ed io l’ascolto, confesso con una vena di compiacimento, mi sento veramente puttana e troia e vorrei esserlo ancora di più, ribatto ‘Sei un porco. ma ti amo anche per questo, dimmi la verità, sei contento di aver una moglie troia e puttana?’
Improvvisamente Gino si ferma, non risponde, ascolta attento … mi sussurra ‘Sta ferma amore, sento un rumore sulla terrazza, vaso a vedere.’
Non mi lascia il tempo di rispondere, scivola giù al letto, si infila il costume e piano esce alla camera, attraversa il salottino in silenzio e apre la porta del bungalow di colpo.
Tendo l’orecchio e sento delle voci, riconosco quella di Gino e dal tono capisco che &egrave incazzato, l’altra voce &egrave quella di un uomo che sembra imbarazzato.
Mi sforzo e mi alzo, infilo il mio bikini rosso, ed a piedi nudi vado sulle terrazza, dove trovo Gino che sta litigano con un giovane biondo … lo tiene fermo inginocchiato vicino alla finestra.
Sorpresa chiedo cosa succede e Gino mi racconta una storia incredibile, il ragazzo mi ha vista e vuole diventare il mio schiavo … quello che mi secca &egrave che mi ha osservata questa mattina, quando mi strusciavo sul cazzo di Gino.
Mio marito non vuole sentire parlare di schiavo, non vuole nessuno fra i piedi, io invece osservo il ragazzo, &egrave bello, un po’ efebico, sicuramente si depila perché &egrave glabro, non mi dispiacerebbe averlo a disposizione.
Il ragazzo insiste, mi si rivolge chiedendomi di prenderlo al mio servizio, e dopo varie considerazioni, anche perché egli consegna a Gino i suoi documenti a garanzia delle sue buone intenzioni, taglio la testa al toro e decido di volerlo per schiavo.
‘Come ti chiami schiavo?’
‘Dimitri mia Signora.’
E’ ancora inginocchiato, si inchina, potrei quasi dire che si prostra, e mi bacia i piedi, inaspettatamente sento un fremito, che partendo al basso risale su di me, raggiunge la figa che trema e prosegue fino alle tette facendo erigere ed indurire i capezzoli.
Fortunatamente, Gino impegnato ad esaminare i documenti di Dimitri non si accorge i niente, non credo che sarebbe contento.
Tanto per assumere un atteggiamento indifferente, mando Dimitri allo spaccio con l’incarico di portarci una bottiglia di vino bianco fresco e qualcosa da mangiare
Appena egli sparisce, Gino quasi mi aggredisce ‘Ma che ti &egrave saltato in mente? ci sarà sempre fra i piedi, non avremo più un attimo di intimità, egli sarà sempre lì a guardare.’
Butto la faccenda sul ridere ‘Amore mio, lascialo guardare, sarà eccitante fare l’amore così, si ecciterà anche lui e si farà una sega.’ e mentre lo dico nella mia mente vedo l’immagine di Dimitri che si masturba, sento come un rimescolamento nel basso ventre.
Dopo une breve interruzione proseguo ‘Se lo fa lo punirò e lo punirò anche se ci prova con me.’ ma in fondo non ne sono tanto certa.
Gino seccato alza le spalle, ma come non mi può rifiutare mai niente, borbotta ‘Va bene fai come vuoi ma stai attenta a non rimanere sola con lui lontano da me.’
Egli va dentro e lo seguo, si siede sul divanetto, ridendo vado a sedermi in braccia, ci baciamo … le nostre lingue si cercano e giocano … premo il culetto sul suo cazzo … mi accarezza … velocemente mi libero del reggiseno … prendo la sua mano e me la porta sul petto.
Siamo ancora intenti a baciarci ed a toccarci quando Dimitri torna, entra nel bungalow e sistema il vino e il cibo sul tavolo, poi va in un angolo, si accuccia e sta lì ad osservare le nostre effusioni.
Dopo un breve momento, mi scosto a Gino, mi alzo, lo prendo per mano ed andiamo a sederci a tavola, con un gesto faccio avvicinare il ragazzo, egli viene a servirci.
Con tono autoritario mi rivolgo al ragazzo ‘Spogliati e sdraiati supino sotto il tavolo, ho bisogno di un poggiapiedi.’
Dimitri, senza esitare si sfila i calzoncini, esibendo un membro di tutto rispetto e di nuovo mi sento turbata e eccitata vedendo quel magnifico cazzo, egli si sdraia sotto il tavolo, gli metto i piedi sul torace e mentre mangio li sposto dal petto all’inguine, premo la pianta del piede sul cazzo, che subito si alza pronto all’uso.
‘Caro, dovremo comprare un frustino, sai di quelli che si usano in equitazione.’
‘E a che cosa ti servirebbe un frustino?’
‘A punire uno schiavo insolente che si permette di eccitarsi perché poggio i miei piedi su di lui, invece di essere felice per l’onore che gli faccio.’
Gino mi guarda con un sorriso ironico, egli non immagina minimamente tutti gli strani pensieri di trasgressione che mi passano per la mente.
Intanto continuo a massaggiare il cazzo di Dimitri con la pianta del piede, sotto il tavolo egli suda, tanto più che, oltre al piede che lo masturba, se volta il viso mi vede la figa, il tanga &egrave infilato fra le grandi labbra e queste sono bene in vista gonfie ed arrossate, e come se non bastasse può anche vedere il miele che cola abbondante.
Voglio di più, voglio vedere fino a che punto il ragazzo &egrave capace di resistere, abbasso il costume di Gino, gli prendo il cazzo in mano ed inizio a masturbarlo. &egrave troppo, egli non resiste più … mi viene sul piede e su di sé.
Sbotto ‘Porco! mi hai sporcato i piedi, leccali e puliscili come si deve, e poi raccogli lo sperma che ti copre e pulisciti, poi mi pulirai la figa perché mi sono bagnata quando ti ho sentito arrivare e ricordati che non puoi venire senza il mio permesso.’
In fretta Dimitri esegue i miei ordini, dopo avermi pulito i piedi, mi abbassa il tanga, per aiutarlo sollevo il culo, melo sfila e si mette a leccarmi la figa e l’interno delle cosce, tengo gli occhi chiusi, ansimo e mugolo di piacere, senza smettere di masturbare Gino, e quando egli sta per venire, ordino al mio schiavo di aprire la bocca per fare sborrare il mio marito sulla sua lingua.
In qualche modo, sono riuscita a fare la troia, facendomi leccare la figa, chissà &egrave forse il mio primo passo a puttana.
Scende la sera, per essere il primo giorno non &egrave stato male.

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Da quando siamo giunti a Rodi &egrave già passata una settimana, ci divertiamo, un po’ alla volta Gino ha finito per accettare la presenza di Dimitri, e quando questo mi lecca la figa, e mi scopa con la lingua, facendomi godere come quella troia in calore che sto diventando ogni giorno di più, egli lo incula selvaggiamente, sfogando così la sua gelosia.
A volta mi rimprovera, non apprezza molto il mio modo di agire per quanto riguarda Dimitri, rido e cerco di rassicurarlo.
‘Amore siamo in vacanza, siamo venuti per divertirci e qualche piccola trasgressione ci sta bene, non faccio niente di nascosto, non essere geloso per niente.’
Gli dò un bacio per calmarlo, ma fra me e me penso ad altro, vedere tutto il giorno Dimitri girare nudo per casa, con quel suo meraviglioso cazzo ben in visto, mi provoca delle tempeste ormonali, vorrei leccarlo e succhiarlo per gustare la sua crema, vorrei prenderlo nella figa ed anche nel culetto, mi sfogo un po’ quando mi faccio leccare la figa e scopare con la sua lingua, ma non posso esagerare se non voglio che Gino sospetti che ho voglia di farmi sbattere in tutti i modi , come una puttana, da quel ragazzo, e così tutte le notte ed anche di giorno, quando se ne presenta l’occasione, scopo con Gino.
Credo che Dimitri, da parte sua, si lascia comandare ed inculare per poter starmi vicino, sperando di poter un giorno rimanere solo con me e fare una bella scopata, sono cose che due, quando si desiderano, capiscono al volo senza parlare.
A volta guardando Gino provo un po’ di rimorso, in tanti anni di matrimonio, senza contare il tempo del fidanzamento, non avevo mai guardato un altro uomo, ed ecco che ora mi eccito solo a vedere quel ragazzo .. ha ragione Gino quando mi dice che sono diventata una puttana ed una troia perché &egrave la verità.
C’&egrave un altra cosa che mi preoccupa adesso, Gino diventa sempre più insofferente alla presenza di Dimitri, come, per esempio, quando siamo andati in spiaggia, il ragazzo si preparava a spalmarmi la crema solare, mio marito non sembrava per niente felice di lasciarlo mettermi le mani addosso, ma io, lo riconosco, stupidamente imprudente, non vedevo l’ora di sentirmi le mani del mio schiavo addosso.
Era lì, seduto sul suo lettino che guardava seccato Dimitri che mi massaggia la schiena.
Dimitri mi aveva slacciato il reggiseno ed anche i laccetti del tanga e così ero nuda dalla pianta dei piedi fino alla nuca, le sue mani percorrono il mio corpo, le sentivo sulle mie gambe, all’interno delle mie cosce, nelle pieghe dell’inguine, nel solco elle natiche e su per la vita e la schiena.
Mi lasciavo accarezzare e un fremito mi percorreva.
Gino cominciava a manifestare evidenti segni i fastidio, Dimitri se ne era accorto e facendo finta di niente si scostava dicendo ‘Si volti mia Signora, la sua schiena &egrave a posto.’
Io ignara mi sono girata sorridendo, mi sono liberata dal reggiseno, tanto oramai non avevo più problemi di mostrarsi a Dimitri, mi aveva già vista nuda tante di quelle volte che non c’era più niente da nascondere.
Dimitri ha iniziato dalle spalle scendendo piano sulle tette, dove si &egrave fermato per un lento massaggio facendo indurire i miei capezzoli che si sono eretti duri come chiodi, poi &egrave sceso sul busto, sui fianchi, sul pancino, per fermarsi sul monte di Venere … lo sfiorava con delicatezza, accarezzava le grandi labbra poi si perdeva nelle pieghe dell’inguine prima i allontanarsi verso le gambe ed i piedi.
Gino con voce arrabbiata &egrave sbottato ‘Adesso basta, ti sei divertito abbastanza torna a cuccia!’
Le cose si mettevano male, Dimitri mi ha lasciata subito ed &egrave tornato, probabilmente deluso e seccato, sul suo lettino.
Ho guardato Gino sorpresa ‘Ma cosa ti ha preso, perché lo hai mandato via così bruscamente … mi sentivo tanto bene.’
Ed egli seccamente mi ha risposto ‘Non dubito che ti sentivi bene .. ancora un po’ e vi mettevate a scopare.’
Mi ha passato la mano sulla figa trovandola fradicia, mi ha fissato dritto negli occhi, pronunciando una sola parole ‘Puttana!’
Mi sono sentita avvampare, rendendomi conto della situazione, poi nel tentativo di recuperare mi sono finta offesa.
Mentendo spudoratamente ho detto ‘Ma cosa dici? … ora mi offendi … non ho mai pensato a una cosa del genere.’
Gino ha sorriso ironico ‘Forse tu no, ma lui sì, voglio fidarmi di te, ma non di lui, quindi basta con le familiarità … che stia al suo posto o vada fuori dei piedi, con le buone o con le cattive.’
Sono rimasta per un po’ disorientata, poi ho tentato l’arma della seduzione e fortunatamente ha funzionato, Gino non &egrave stato capace di resistermi quando gli ho detto ‘Vieni a baciarmi gelosone mio, sai mi piaci quando sei così, non aver paura so gestire la situazione.’
Ci siamo baciati con passione, l’ho fatto sdraiare sulla schiena e gli sono salita sopra a cavalcioni, premendo la figa fradicia sul suo cazzo e strusciandomi lentamente.
Non siamo durati a lungo, eravamo tutti e due troppo eccitati ed abbiamo raggiunto l’orgasmo in fretta, poi siamo rimasti allacciati a lungo prima di alzarci, con la coda dell’occhio ho visto Dimitri che da distante ci guardava con la mano nel costume.
Una cosa &egrave certa pensandoci bene, devo imparare a controllarmi, non voglio rovinare il mio matrimonio per un capriccio.

per commenti brubu@yahoo.it Ora mi devo impegnare per fare in modo che Gino si dimentichi dei suoi sospetti, non sarà facile, conosco mio marito, &egrave tenace e quando si mette una cosa in testa, non &egrave semplice fargli cambiare idea.
Temo che sarà Dimitri a pagarne le conseguenze, dovrò maltrattarlo abbastanza per fugare ogni sospetti, intanto chiedo a Gino di portarmi a ballare, &egrave un test, so che il ballo non gli piace, mentre io ne vado matta, se mi ci porta vorrà dire che ci tiene a farmi contenta e che &egrave pronto a dimenticare il mio atteggiamento con Dimitri in spiaggia.
Sono fortunata, Gino accetta di andare in discoteca, mi preparo con cura, voglio fare arrapare i miei uomini, indosso un tubino rosso, di tessuto elasticizzato, che fascia bene le mie forme, ovviamente senza reggiseno, &egrave lungo fino a metà cosce circa, calzo dei sandali rossi con dei tacchi alti 13 centimetri, una borsetta rossa, mi guardo allo specchio, sono soddisfatta di me, sono sexy e sono certa di fare colpo sui maschi.
Gino mi guarda in estasi e mormora ‘Amore sei splendida e sexy.’
Anche Dimitri sembra imbambolato, ma prudentemente, non si azzarda a fare commenti, ci segue in silenzio, ma sento i suoi occhi sulla schiena e sul culetto.
La discoteca &egrave affollata, perché &egrave aperta a tutti e ci vengono anche molti giovani dei paesi vicini, in questa circostanza Dimitri si rivela utile, qualche parole con un inserviente e questo ci scova un tavolo.
Appena sistemati trascino Gino sulla pista a ballo, ma dopo un paio i balli mio marito &egrave già fuori combattimento, lo riaccompagno al tavolo e dico a Dimitri di farmi ballare, egli va a scambiare alcune parole con il dj.
Attacca la musica, ritmi latino americani, Dimitri mi stringe a sé, &egrave eccitato, mi preme il suo membro sull’inguine, ed i miei buoni propositi svaniscono come neve al sole, sono fradicia non posso farci niente, mi struscio sul suo cazzo e sto perdendo il controllo, il guai &egrave che mi può vedere Gino.
Le cose si mettono male, un gruppo i ragazzotti provenienti dal paese mi ha preso di mira, sento le loro mani sul sedere, sui fianchi, c’&egrave anche chi tenta di toccarmi le tette, a questo punto Dimitri si secca e li affronta a muso duro e dopo un breve alterco vanno via.
Rimaniamo lì fino alle due circa, dopo aver passato la serata a strusciarmi sul cazzo di Dimitri, ho la figa allagata, il mio bel tubino rosso &egrave macchiato di sudore, ed all’altezza del pube, non solo di questo, devo scopare o diventerò matta, mi stringo al braccio di Gino, gli appoggio la testa sulla spalla e gli sussurro ‘Amore ho voglia!’
Lui mi guarda sorridendo ‘Hai voglia tesoro! … lo sai che mi piace … cosa vorresti fare per soddisfare la tua voglia?’
La sua risposta mi spiazza … non so che dire … finalmente mi decido ‘Sono fradicia, vorrei fare di tutto senza limiti … senza ritegno … qualsiasi cosa … ‘ mi fermo esitante … arrossisco ‘Voglio fare la troia … sbattimi e sfondami come una puttana trovata per strada.’
Gino sorride ‘Quanto vuoi per una scopata senza guanto?’ e così dicendo mi solleva l’orlo del tubino, mi palpa il culo e la figa.
Lo guardo divertita e mi adeguo ’50 ‘ ma ti prometto che non li rimpiangerai.’
Con una mano mi allunga un biglietto a 50 ‘ e con l’altra mi spinge due dita nella figa.
‘Ecco i tuoi soldi puttana e ora dimostra di meritarli … cammina.’
Esito, non saprei come fare a camminare con due dita nella figa … ma Gino insiste ‘Forza cammina troia.’ e un passo dopo l’altro vado avanti, non me lo aspettavo &egrave fantastico.
‘Mamma che bellooooo … &egrave come chiavare … sto godendo.’
Lui mi dice serio ‘Allora brutta troia ti piace … aspetta di essere a casa e ti farò impazzire … voglio farti godere come porca in calore che sei … vuoi fare la puttana eh! … bene ti accontenterò ti sfonderò e ti farò sbattere al tuo schiavo … vedrai.’
Perdo la testa ed il controllo delle mie parole e elle mie azioni.
‘Sì … voglio essere sfondata … sbattuta come una puttana … essere troia … voglio scopare in presenza del mio schiavo … farlo eccitare … farlo morire dalla voglia … voglio farmi leccare … voglio farmi inculare… farmi scopare.’
Entriamo in casa, seguiti da Dimitri, Gino mi spinge in camera, mi strappa letteralmente i vestiti da dosso, si spoglia e mi butta sul letto.
‘Apri le gambe puttana … fatti leccare la figa.’ e mi mette in bocca le dita che ha appena tolte dalla figa, e me le fa succhiare.
Mi volto verso Dimitri che sta lì nudo ad aspettare .. ‘Vieni qui e leccami la figa, bada di soddisfarmi se non vuoi essere punito, se mi accontenti ti darò una piccola ricompensa.’
Dimitri si affretta ad inginocchiarsi fra le mie cosce ed inizia a leccare, sta lì con il culo per aria, e Gino ne approfitta per incularlo.
Godo con una vacca ‘AHHHH … sì … sì … così … continua … non fermarti … sei un bravo leccafiga …’ mi guarda ‘E tu porco .. ti stai inculando il mio schiavo … ti piace vedere la tua moglie puttana e troia? dai dimmelo te lo voglio sentire dire.’
‘Sì sei una gran troia … la più troia delle puttane … e ora hai voglia i cazzi eh! hai voglia i farti sfondare la figa ed anche il culo eh troiona …’
Non duriamo molto, vengo in bocca a Dimitri proprio quando Gino gli sborra nel culo e lui sborra sul lenzuolo.
Allontano Dimitri con un calcio ‘Disgraziato … chi ti ha permesso i godere .. ora pulisci questo lenzuolo con la lingua e levati dei piedi.’
Ci spostiamo sul divano, apro le gambe e Gino me lo mette dentro la figa ‘Ecco puttana .. prendilo tutto … ti voglio sfondare la figa … voglio farti sentire il cazzo fino sul collo dell’utero.’
‘Sì … sfondami .. riempimi della tua sborra .. la voglio sentire bella calda nella figa.’ giro il viso verso Dimitri ‘E tu schiavo infingardo guarda la tua padrona godere, puoi menarti il cazzo ma ti vieto i venire devi conservare la tua sborra per quando ti dirò io di rilasciarla.’
Il ragazzo si siede per terra, appoggiato sui talloni tiene le gambe aperte, inizia a masturbarsi.
‘Più forte ho detto i menarti il cazzi non i accarezzarlo.’
Il ragazzo accelera i movimenti del polso, &egrave sudato … stringe gli occhi … rallenta quando sente il piacere salire poi riprende la sua masturbazione.
‘E tu amore spingi più forte fammi sentire quel cazzo come mi hai promesso … fa godere la tua puttana come una troia.’
‘Sì puttana … senti il cazzo .. lo faccio uscire alla bocca … forza troia godi … voglio sentirti gridare come una porca infoiata.’
Mi fa girare … inginocchiata .. mi passa la mano sulla figa per raccogliere il miele che va a spalmare fra le mie chiappe … spinge un dita bagnati nell’ano … poi un secondo per lubrificare bene il passaggio.
‘Ecco puttana sei pronta a fare la troia, fatti inculare dal tuo schiavo mentre mi succhi il cazzo.’
‘Sììì … vieni qui schiavo e mettimi il cazzo in culo .. fammi godere o ti faccio tagliare le palle.’
Intanto, mentre Dimitri mi incula, prendo il cazzo i Gino in bocca, inizio a leccarlo partendo dalle palle e risalendo fino al glande che avvolgo fra le labbra, lo lecco e lo succhio come fosse un gelato.
Pochi attimi ancora e vengo, mentre Gino mi riempie la bocca della sua crema, e Dimitri che non ha fatto in tempo a venire va in bianco.
Ora Dimitri &egrave lì sul pavimento, col cazzo bagnato, duro come il marmo con il divieto tassativo di venire, mi guarda con occhi adoranti.

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E’ mattina, mi sveglio ancora abbracciata a Gino, anche questa volta mi ha distrutta, &egrave incredibile come egli riesca a farmi suo così totalmente da ridurmi ad essere uno straccio, nelle sue mani sono senza difesa, ora che ci penso mi viene a chiedermi quale spirito maligno mi spinge a cercare altri uomini.
Portiamo sicuramente sul corpo i segni ella lotta erotica sostenuta la scorsa notte, per valutare l’entità dei danni, dovrò aspettare di andare in bagno e presentarmi allo specchio, intanto guardandomi, posso farmi una prima idea, sono imbrattata di sperma e di miele seccato e neanche Gino sta meglio di me.
Gino si muove e scivola giù dal letto, gli chiedo dove sta andando ed egli mi risponde che va in bagno chiedendomi se voglio fargli compagnia, in fondo tra marito e moglie non ci trovo niente di strano e lo seguo.
Le sorprese arrivano quando giungiamo in bagno, Gino si siede sulla tazza del water e pretende che io mi metta a cavalcioni sulle sue cosce, non capisco e quando egli mi spiega cosa vuole rimango senza parole.
Vuole che gli faccia la pipì addosso e lui farà lo stesso su di me, sono esterrefatta, va bene che ogni tanto si inventa qualche novità, ma questa poi &egrave veramente una stranezza.
Mi tiene ferma, mi bacia spingendomi la lingua in bocca, e per finire ci pisciamo addosso, gli annaffio le cosce il pube ed il cazzo, lui mi bagna la pancia ed il busto fino alle tette. Lo strano della faccenda &egrave che mi piace, si raggiunge in intimità totale, quell’uomo non finirà mai i sorprendermi e, malgrado le mie fantasie e la mia voglia i trasgressione, lo amo alla follia.
Lo fisso ironica ‘Sei un maiale … sei perverso, non ti sapevo così … ci saranno altre sorprese?’
Egli mi guarda serio ‘Amore neanche io conoscevo la puttana che si nasconde sotto le vesti di una rispettabile ragioniera da tutti considerata una Signora per bene… ed invece &egrave una troia … cosa mi devo aspettare a te?’
La domanda mi trova impreparata, una cosa capisco subito, Gino comincia a dubitare di me e questo mi preoccupa, non so cosa rispondere, lui non insiste.
Facciamola doccia, mi vedo allo specchio, sono orribile, il trucco &egrave sfatto, i capelli arruffati, vistose borse sotto gli occhi, un paio di bei succhiotti sul collo … una buona dosa di fondo tinta, un bel trucco leggero, una bella spazzolata ai capelli e eccomi pronta per affrontare la giornata.
usciamo al bagno e troviamo Dimitri ancora addormentato, ha un erezione mattutina ed il suo cazzo si erge come un pennone, non posso impedirmi di essere turbata.
Spalanco gli occhi ‘Però guarda che razza di cazzo ….’
Gino mi risponde con un tono che mi rende difficile capire se egli parla sul serio o dice per scherzo ‘Eh sì .. lo conosci bene .. ti ha lavorato il culo a dovere questa notte e forse ti sarebbe piaciuto farti lavorare anche la figa,’
A questo punto devo stare al gioco, non mi scompongo, lancio uno sguardo ammiccante, accompagnandolo da un sorriso lascivo, da troia consumata, stampato sulle labbra.
‘Allora mio bel porco cosa devo capire? &egrave una provocazione oppure una sfida? guarda che potrei raccoglierla e concludere in giornata, o &egrave forse un desiderio nato dalla tua mente perversa.’
Non gli lascio il tempo di rispondere, gki infilo la lingua in bocca per un baciop pieno i passione.
‘Sta zitto stupido … baciami e non dire più idiozie … va bene sono una troia lo ammetto, ma senza esagerare … non temere so fermarmi in tempo.’ così affermo io, ma in fondo non ne sono tanto sicura, non mi riconosco più, non mi sono mai sentita come mi sento adesso, non mi sono mai tirata indietro di fronte alla possibilità di fare una bella scopata, e se Gino non mio metteva le mani addosso, almeno una volta al giorno, ero io a strusciarmi contro i lui, ma ora sto diventano insaziabile, la voglia di cazzi mi tormenta, ho delle fantasie oscene che mi fanno arrossire se ci penso a mente fredda, mi sogno intenta a succhiare un cazzo mentre Gino mi scopa e Dimitri mi incula, oppure sogno che uno sconosciuto mi domina e mi costringe a prostituirmi.
Mi scosto a Gino, e con una piccola frustata sul suo cazzo sveglio il mio amante-schiavo, perché egli &egrave mio schiavo, ma &egrave anche il mio amante, facciamo sesso tutti i giotni, io lo masturbo e lui mi lecca la figa e mi scopa con la lingua e ieri notte mi ha anche inculata.
Vado a sedermi sul divanetto con Gino, senza aspettare Dimitri viene a mettersi carponi davanti a me, lo stuzzico col frustino e con il piede, egli si prepara subito a leccarmi la figa, ma lo fermo dicendo che dopo avermi inculata non si merita il mio nettare, invece gli ordino di succhiare il cazzo di Gino.
Dimitri si impossessa del cazzo di mio marito ed inizia a leccarlo ed a succhiarlo, dimostrando esperienza e maestria, la scena mi eccita e inizio ad accarezzarmi la figa, e quando egli si distrae per guardare la mia mano che mi masturba, lo rimprovero ordinandogli di concentrare la sua attenzione sul cazzo di Gino, il quale non tarda a raggiungere l’orgasmo mentre gli spingo la lingua in bocca venendo anche io.
Mando via il mio schiavo, ordinandogli di andare a prepararmi il bagno, voglio che mi lavi tutta, mi diverto molto, egli &egrave eccitato, vedo il suo cazzo erigersi, e provo un piacere sadico a tormentarlo, ma anche Gino che assiste alla scena &egrave eccitato a dovere.
Li guardo tutti e due, mio marito e il mio amante-schiavo, mi sento tanto troia, ordino a Dimitri di asciugarmi e di frizionarmi bene, sottoponendolo così a un ulteriore supplizio, e per finire lo mando via in spiaggia a portare la nostra roba ed a preparare i nostri lettini a l’ombrellone.

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Dopo essere passati al buffet per fare collazione, raggiungiamo la spiaggia dove ci aspetta Dimitri, sorprendentemente la troviamo affollata, sono giunti nuovi ospiti nel villaggio, alla nostra destra troviamo una coppia di sposini in viaggio i nozza, sono inglesi e molto giovani, sicuramente meno di 25 anni, sono molto impegnati a pomiciare senza ritegno, lei si &egrave levato il reggiseno ed esibisce un paio di tette a fare invidia.
Alla nostra sinistra una coppia di francesi, hanno su per giù 40 anni, lui &egrave un tipo anonimo, lei &egrave leggermente abbondante, ma &egrave un bel tipo con tutte le curve a posto, e molti uomini pagherebbero per portarsela a letto, &egrave forse truccata troppo pesantemente per chi va in spiaggia, un po’ da troia.
Mi sistemo sul mio lettino, mi levo il reggiseno e inizio a spalmarmi la crema abbronzante, con la coda dell’occhio vedo lo sguardo del francese sulle mie tette, &egrave una sensazione eccitante, ma non voglio distrarmi, mi spalmo le gambe, il pancino, il seno, le spalle e il viso. poi mi giro a pancia in giù ed ordino a Dimitri di prendersi cura della mia schiena, questo col pretesto di fare le cose per bene si mette a cavalcioni sul mio culo, ed approfittando del fatto che Gino legge il giornale si fa più audace e sistema bene il suo cazzo nel solco fra i glutei e si struscia premendo forte, mi piace e sollevo leggermente il sedere per sentirlo meglio.
Dimitri mi massaggia la schiena lentamente, mi eccito e mi bagno, ma visto che tanto non concluderemo niente, la cosa inizia a stancarmi e lo mando via in modo brusco, per poi colpirlo sulle palle col mio frustino, prima i spedirlo allo spaccio a prendere una bottiglia i vino bianco fresco.
Lo schiavo si lamenta e così attira l’attenzione dei nostri vicini, gli sposini ci danno uno sguardo veloce, ma i francesi rimangono con gli occhi fissi su di noi, ora l’uomo mi guarda sfacciatamente le tette, poi si rivolge a Gino chiedendo se parla il francese, quando mio marito gli risponde affermativamente, il suo viso si illumina, inizia con le presentazioni, egli si chiama André e sua moglie &egrave Véronique, vengono dalla cintura parigina, sono qui in viaggio premio per due settimane, tutte cose che non mi interessano più di tanto.
Dopo aver sentito il cazzo di Dimitri strusciarsi sul mio sedere, sono eccitata, ho la figa fradicia e voglio divertirmi, così dico a Gino di sdraiarsi che voglio spalmarlo con l’abbronzante.
Gino ben sapendo che voglio fare la troia si affretta a mettersi supino, mi sistemo bene a cavalcioni con le figa premuta sul suo cazzo, poi prendo il vino bianco, me lo verso sulle tette, &egrave freddo e, se fosse possibile, mi fa indurire ancora di più i capezzoli, mi chino in avanti portandoli davanti al viso di Gino e lo invito a leccare ed a succhiarli, e lui subito mi succhia i capezzoli mentre mi struscio sul cazzo.
Osservo i nostri vicini, gli inglesi ci stanno imitando, André &egrave rosso in viso .. si tocca il pacco, Véronique si passa la lingua sulle labbra, mi fissa invidiosa, con una sguardo da troia e si accarezza l’interno delle cosce.
Intanto ci eccitiamo sempre più e se non ci fermiamo verremo sotto gli sguardi arrapati dei nostri vicini.
‘Fermati amore … andiamo a casa … ti prego amore.’
Ridacchio ‘Dici e se avessi voglia di fare la troia in pubblico? … va bene andiamo.’
Mi alzo … faccio l’occhiolino a Véronique … e con un gesto l’invita a seguirci.
Andiamo in casa, entrano anche André, Véronique e Dimitri, questo appena entrato si spoglia e si siede per terra aspettando di ordini.
Spingo indietro Gino, lo faccio sdraiare, gli sfilo il costume, mi libera del tanga bagnato e macchiato, una volta nuda salgo sopra mio marito, ricomincio a strusciare lentamente la figa sul suo cazzo, la nostra eccitazione &egrave tale che non resistiamo a lungo, lunghi schizzi i sperma partono e mi colpiscono sulle tette, non esito con le mani raccolgo lo sperma e mi lecco le mani, poi mi chino e lecco la sborra sul ventre di Gino, però prima con il frustino chiamo Dimitri ‘Vieni qui e leccami la figa invece di stare lì con le mani in mani … e non azzardarti a toccarmi od a masturbarti se non vuoi assaggiare il frustino’
E così mentre pulisco Gino e gli lecco il cazzo, sto lì con le gambe allargate ed il culo per aria che mi faccio leccare la figa da Dimitri.
Lo spettacolo travolge i francesi che senza poter più resistere si mettono a scopare.
Non sono ancora soddisfatta, mi accosto a Gino ‘Amore voglio fare la troia, posso?’
Egli mi sorride ‘E cosa vuoi fare, non ti sembra di essere già troia ora?
‘Voglio essere scopata in pubblico, di fronte a tutti ed ordinerò a Dimitri di leccare la figa della donna e poi a succhiare il cazzo dell’uomo, devono capire che qui comando io.’
Senza aspettare, Gino mi rovescia sulla schiena, mi apre le cosce e con la punta del cazzo mi stuzzica il clito, urlo ‘Sì così brutto porco … dai scopa la tua troia … sbatti la tua puttana … fammi godere.’
Ordino a Dimitri di andare a leccare la fuga di Véronique e poi i fare in pompino ad André, lui docile ubbidisce subito, la donna grida di piacere, mentre l’uomo guardando la moglie godere si masturba.
Incito Gino e come al solito, egli non si fa pregare, mi sfonda letteralmente, mi fa godere come una porca in calore. e mi riduce ad uno straccio.
Ordino a Dimitri di inginocchiarsi ai miei piedi e di fare inginocchiare la coppia accanto a lui, fatto questo chiedo a Gino di tradurre le mie parole,
‘Per prima cosa, voglio dare il benvenuto ai nostri nuovi amici, che da oggi, se lo vogliono, mi appartengono e mi ubbidiranno .. possono baciarmi i piedi, poi a turno mi leccheranno la figa per dimostrare la loro sottomissione.’
Tutti e tre mi vengono a baciare i piedi, apro le cosce e uno a uno mi vengono a leccare la figa facendomi godere come una maiale.
Mando via tutti, ci ritroveremo pomeriggio.

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Non so cosa mi prende, ma la voglia di fare porcherie non mi passa, sono scatenata, e dopo i francesi voglio dominare la coppia di sposini, non so ancora come, ma li voglio.
Quando torniamo in spiaggia, il sole ha già iniziato la sua discesa e &egrave meno cocente, le due nuove coppie sono già sistemate e ci accolgono con ampi sorrisi ammiccanti, che ricambio con un pizzico di distacco.
Mi siedo sul lettino e mi levo il reggiseno, guardo Véronique e vedo che lei lo indossa, assumo un aria di rimprovero e con la punta del frustino le tocco il seno, lei capisce cosa voglio, abbassa gli occhi confusa e si sgancia il reggiseno mettendo a nudo le sue tette, mi fissa probabilmente si aspetta un segno di approvazione, ma ho altro in mente.
Domando a Gino i farmi a interprete e dico fissandola diritto negli occhi ‘Questa mattina, non ho visto bene, mostrami la figa.’
La donna un po’ a disagio, si abbassa le mutandine mostrando una figa pelosa, scuoto la testa con aria delusa e le dico di andare dall’estetista a farsi depilare, si alza, vuole indossare il reggiseno, ma glielo impedisco, la voglio mandare con le tette ben in vista, si avvia senza fare problemi.
Quello che mi meraviglia &egrave l’atteggiamento accondiscendente di André, che mi lascia dominare sua moglie senza muovere un dito,
Sto lì a guardarla quando mi sento chiamare, &egrave Jane l’inglesina, che mi mostra la sua deliziosa fighetta nuda, non mi lascio scappare l’occasione, mando Dimitri a leccarle la figa.
La ragazza impazzisce sotto la lingua di Dimitri, urta i piacere senza il minimo ritegno, dice parole che non capisco. ma vedo Gino sorridere, stringe la testa di Dimitri tenendola ferma fra le sue cosce, intanto suo maritino la bacia e le accarezza le tette.
Ed ecco che torna Véronique, senza aspettare il mio invito si abbassa le mutandine mostrandomi la figa depilata, sta lì con le mutandine a mezza cosce, a gambe larghe a guardare Dimitri che scopa Jane con la lingua, &egrave eccitata e la sua figa &egrave lucida i miele.
Passo la mano fra le sua gambe, raccolgo il miele e mi lecco le dita, mi piace il suo sapore, torno a bagnarmi le dita e gliele metto sulle labbra dicendole di leccare, non capisce le mia parole, ma capisce benissimo cosa voglio e lecca le mia mano.
Ora voglio divertirmi, mi alzo e con il frustino indico il bungalow, mi avvio con Gino, tutti ci seguono e entrano nel nostro rifugio, Dimitri chiude la porta a chiave.
Con Gino ci sediamo sul divanetto, Dimitri si spoglia, ma gli altri rimangono lì in piedi non sapendo che fare, allora dico al mio amante-schiavo di spogliarli e di guidarli, promettendogli che se fa le cose bene si potrà scopare le donne, al suo piacimento.
Egli non perde tempo, si china e mi bacia i piedi, poi va a sfilare la mutandine di Véronique e il tanga di Jane, la prende per mano e le accompagna di fronte a me, le fa inginocchiare per baciarmi i piedi.
Véronique non esita e mi bacia il piede destro, Jane invece non ha capito e ride, credendo trattarsi di un gioco, ma una leggera frustata sulla spalla la riporta alla realtà e si decide a baciarmi il piede sinistra.
Allontano Véronique dal mio piede e la faccio sedere per terra al mio fianco, lei mi appoggia la guancia sulla coscia, le accarezzo i capelli, le guance, le spalle e le tette stuzzicando i capezzoli.
Indica Jane a Dimitri dicendo ‘Prendila &egrave tua … puoi farne quello che vuoi.’
Ovviamente il ragazzo non si fa pregare, prende Jane per un braccio, la fa mettere carponi davanti a me, le passa la mano sulla figa, la trova bagnata, le posa il cazzo sulla figa e spinge, in un colpo solo arriva fino in fondo, lei non resiste, mugola e solleva il sedere spingendolo incontro al cazzo che la sfonda e gode senza ritegno.
Il marito, guarda arrapato e stranamente si eccita nel vedere la moglie scopata a un altro uomo, ma non &egrave il solo a eccitarsi, lo &egrave anche André che si tocca, Véronique che si accarezza il seno e le cosce, e girandosi mi bacia la coscia, e anche Gino mostra un bel cazzo in tiro.
A dire il vero, anche io mi sto eccitando e sussurro a Gino ‘Amore ho voglia di scopare.’
Anche lui ha voglia, ma mi fa presente che vuole aspettare i essere solo con me.
Dimitri riempie la figa di Jane di sperma, lei viene con un grido rauco, Véronique mi guarda come per chiedere il mio permesso, si muove e raggiunge il ragazzo che non aspetta e glielo mette dentro ancora bagnato al miele di Jane.
Sono eccitata non riesco più a controllarmi, appena Véronique e Dimitri raggiungono l’orgasmo, faccio rivestire gli uomini e li mando via, mentre le due donne rimangono con noi.
Chiedo a Gino i chiudere la porta a chiave e gli dico di scoparmi.

per commenti brubu@yahoo.it Gino chiude la porta e poi mi viene a prendere per mano, mi invita ad andare in camera, lo seguo indicando col mio frustino la porta della camera alle due donne.
Entrati in camera, mando Véronique e Jane ad inginocchiarsi vicino al muro; Gino si dirige verso il letto, si toglie il costume, si siede sulla sponda del letto con i piedi sul scendiletto, tiene le gambe larghe, con il cazzo eretto ben in vista, Véronique e Jane lo guardano eccitate, una si lecca le labbra e l’altra spalanca le cosce.
Gino prende l’iniziativa, mi attira verso di sé, mi sfila il tanga, mi fa sedere a cavalcioni sulle sue gambe dandogli le spalle, afferro il suo cazzo e lo guido nella figa, mi muovo piano sù e giù sull’asta del membro, la testa rovesciata all’indietro, gli occhi tenuti chiusi, egli mi impasta piano le tette, gioca con i miei capezzoli, li schiaccia, li stringe, mugolo e gemo di piacere, mi tocco la figa e mi agito, il miele gli bagna le palle e le cosce.
Mi sussurra all’orecchio ‘Allora troia ti piace fare la puttana eh! perché tu sei una puttana ed un troia vero! forza confessalo!’
Rispondo col fiato corto ‘Sì … sono una puttana e una troia … ti dispiace di aver una moglie puttana e troia? amore che bello essere troia e puttana … ‘
Eccitate, le due donne si masturbano guardandoci, poi all’improvviso Véronique si alza e si inginocchia sopra il letto alla mia destra, mi bacia spingendomi la lingua in bocca, restituisco il bacio con passione, e ecco che anche Jane sale sul letto, stringe il mio capezzolo sinistra fra le labbra e succhia, con la mani mi accarezza la figa.
E di nuovo Gino mi parla piano all’orecchio ‘Ti piace eh troia! forza dimmelo puttana … voglio sentirtelo dire … forza ripeti … sono una puttana … sono una troia … una vacca assetata di cazzo e di figa …’
Ansimante ripeto ‘Sono una puttana … sono una troia … ho voglia di cazzi e di fighe … ohhh … godooooo …. vengooooooo …. aahhhhhhhh’
Distrutta dall’orgasmo mi abbandono senza ritegno alle carezze delle due donne mentre lui mi mette il cazzo in bocca.
‘Lecca … succhia .. puliscimelo per bene’
Gli pulisco il cazzo con la lingua, le mie due troie si masturbano e fanno a gara a leccarmi la figa e la puliscono dallo sperma di Gino.
Siamo sfiniti, Gino si alza, noi donne rimaniamo ancora allacciate a coccolarci, finché mi decido ad alzarmi, cerco il mio frustino e non lo trovo, me lo ha preso Gino.
Mi passa la punta del frustino sui capezzoli, fremo sotto quella carezza inattesa, poi vezzeggia i capezzoli i Véronique e Jane, ed infine, una leggera frustata sui nostri glutei per farci alzare.
Siamo lì, in piedi tutte e tre nude, Gino ci guarda in modo strano, &egrave una situazione umiliante, raddrizzo le spalle ‘Amore cosa fai? dammi il mio frustino, non puoi trattarmi così di fronte alle mie schiave.’
La sua risposta mi lascia fredda, all’improvviso capisco che tutto da ora in poi cambierà, non solo qui, ma anche dopo, quando torneremo a casa … Gino si &egrave stancato delle mie trasgressioni, delle mie voglie, delle mie fantasie.
‘Taci troia! ti sei divertita abbastanza … ora non hai più schiavi … sono miei e tu mi dovrai ubbidire o ti frusterò … adesso vai a aprire la porta e fa entrare gli uomini … forza muoviti!’
Sono sconvolta … mi manca la parola dalla sorpresa … vedendolo agitare il frustino vado ad aprire la porta … rimango lì ferma non sapendo cosa fare, ma Gino me lo dice subito, senza giri di parole.
‘Che fai? cosa aspetti per tornare al tuo posto con quelle altre due troie?’
Umiliata abbasso gli occhi e torno a mettermi fra Véronique e Jane … entrano gli uomini, si fermano indecisi e stupefatti non sapendo cosa pensare.
La punta del frustino mi tocca le tette ‘Viene qui puttana! .. perché tu sei la mia puttana personale … vero troia? sù dimmelo.’
Abbasso il viso e rispondo piano ‘Sì sono la tua puttana personale .. la tua troia privata.’
‘Bene puttana vieni a sederti qui per terra accanto a me .. ora ci divertiremo un po’ … che ne dici troia, organizziamo una scambio di coppia, facciamo scopare Jane da André, e Véronique a Bob .. ti piace l’idea puttana? sono sicuro che ti si bagnerà la figa a guardare … ma non ti scoperò!’
Dimitri che ha sentito e capito tutto, fa inginocchiare Jane carponi in mezzo alla stanza e poi spinge André dietro di lei, questo capisce immediatamente, inizia subito a scoparla, poi &egrave Véronique che fatta inginocchiare accanto a Jane si fa chiavare da Bob.
Mi eccito, non posso resistere, mi bagno, i miei capezzoli si drizzano duri, fremo di desiderio e mi agito, le mie mani non stanno ferme, mi tocco l’interno delle cosce, mi accarezzo le tette, si passo la lingua sulle labbra.
Gino mi si rivolge, usa un tono duro, che non gli conoscevo ‘Allora puttana … ti piace lo spettacolo? cosa vorresti ora?’
Ansimo … lo fisso senza rispondere, mi strizza forte un capezzolo.
Sempre più impaziente riprende ‘Rispondi troia! o mi farai incazzare .. e ti consegnerò a quei tre … ti riempiranno tutti i buchi ed io me ne tornerò a casa .. tanto una puttana come te non avrà problemi per campare … &egrave questo che vuoi vacca?’
Queste parole mi spaventano e mi affretto a rispondere ‘No ti prego, non abbandonarmi … farò tutto quello che vuoi … ti prego.’
E lui con sadismo insiste ‘Bene! allora porca me lo dici cosa vorresti fare? forza sono stanco di aspettare.’
Sono disorientata, mi viene da piangere ‘Non ho più voglia di niente, ho voglia solo di te.’
Mi ride in faccia, una risata cattiva ‘E no mia cara, volevi fare la troia, non dicevi forse che &egrave bello fare la troia e la puttana? ed ora vorresti tirarti indietro? vai e fa la troia!’
Mi fa alzare, mi mette il palmo della mano sulla schiena e spinge, mi ritrovo circondata in mezzo all’orgia al centro della stanza, mi toccano, mi palpano il culo, mi passano le mani in mezzo alla cosce raccogliendo i miei umori, e poi mi fanno leccare e succhiare le mani bagnate di miele, mi spingono le lingue in bocca, mi succhiano le tette, André e Bob mi mettono i loro cazzi in mano per masturbarli, Dimitri mi appoggia il cazzo contro la figa e lo usa per solleticarmi il clito, poi me lo mette fra le cosce, le stringo e lo masturbo così, mi sborrano addosso, vorrebbero scoparmi oppure incularmi, ma non si azzardano, temono le reazioni di Gino, che sta lì a pochi passi ad agitare il frustino.
Con aria disgustata mio marito mi guarda ‘Basta, andate via, per oggi non fatevi più vedere.’
Silenziosi si affrettano ad uscire, rimango lì in piedi coperta di sperma, fisso Gino incerta, mi viene vicino e mi palpa la figa fradicia.
Ride sarcastico ‘Ecco … lo vedi che sei una troia … sei allagata come una maiala … sei una vera porca …’ fa una altra risata poi riprende ‘Mia moglie &egrave una vacca, una puttana, peggio delle battone … adesso mettiti carponi … voglio chiavarti o forse incularti … cosa ne dici porca? cosa faccio?’
Capisco che non &egrave il caso di discutere, mi metto in posizione senza esitare e piano gli dico ‘Sei il mio padrone … sono la tua puttana … sono la tua troia … mettimelo dove vuoi.’
Non aspetta, me lo mette nella figa, fino in fondo, poi si ritiro e me lo mette nel culo, altre spinte forte, mugolo, mi lamento, gemo spingendo il culo indietro per andargli incontro.
Continua a insultarmi ‘Ecco puttana … prendilo tutto troia .. lo senti nella figa e nel culo … sei una porca sfondata.’
Sto godendo ‘Ahhhh … sì … sfondami fammi sentire il cazzo fino in bocca … sei un porco perverso e ti amo … dai spingi più forte.’
Di rimando mi risponde ‘Godi troia … e non dimenticarti che sei una puttana.’
Eccitati come siamo non duriamo molto, l’orgasmo ci coglie all’improvviso, lasciandoci sfiniti e senza fiato.
Per finire mi mette il cazzo in bocca per farlo pulire, cosa che faccio con piacere.
In tanti anni di matrimonio, non mi ero mai dimostrata disinibita come in questi giorni ed in questa occasione in particolare, e non posso nascondere che la cosa sollecita la mia fantasia, sarei curiosa di capire fino a che punto sarei pronta a spingermi sulla via della trasgressione.
Gino mi respinge dicendo schifato ‘Va a lavarti, sei coperta di sborra, quando torni, voglio vedere una puttana, truccati da troia, vestito corto, senza mutande e scarpe con tacchi alti, sbrigati che ti aspetto.’
Ho raccolto i capelli in una coda di cavallo, vistosi orecchini dorati, ombretto grigio, rossetto vermiglio, le unghie delle mani e dei piedi smaltate in tinta con il rossetto, indosso un tubino strech di colore rosso che mi copre appena i capezzoli e &egrave lungo fino ad una spanna sotto la figa, ai piedi dei sandali con la zeppa e dei tacchi alti 13 cm.rigorosamente rossi come la borsetta, cammino ancheggiando, sono sexy, ma di un indecenza volgare.
Domando ‘Vado bene come troia, sembro abbastanza puttana?’
Ridacchia ‘Mi sembri proprio la più troia delle puttane, andiamo voglio mostrarti in giro.’
Lo fisso disorientata ‘Non vorrai mica farmi andare in giro conciata così, mi vergogno.’
Ironico mi risponde ‘Forza muoviti, ora proverai il piacere di fare la troia in pubblico, chissà potresti trovare ei clienti.’
Mi prende per un braccio e, incurante elle mie proteste, mi trascina fuori.

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Usciamo, Gino mi stringe la vita, lo fa spesso so che gli piace, e veramente piace anche a me, però dopo il suo modo di trattarmi questa sera e le sue minacce non me lo aspettavo.
Camminiamo e la sua mano scende sempre più in basso e si ferma soltanto quando raggiunge il mio sedere, maliziosa spingo il culo indietro, sorrido ‘Ma non passa mai la voglia di palparmi il sedere? sei il solito porco.’
Ridacchia e mi risponde ‘Sta zitta puttana che ti piace.’ e mi solleva l’orlo del tubino … mi accarezza e mi impasta le natiche, rido e lascio fare, incoraggiato egli spinge la mano fra le mie cosce per toccarmi la figa … sono giù allagata, sto zitta con il fiato corto … ansimo leggermente … mi spinge due dita nella figa … mi fermo allargando le cosce, ma lui vuole proseguire.
Mi dice piano ‘Non fermarti, vai avanti piano, vedrai … ti piacerà …’
Ancheggiando sui tacchi alti, proseguo verso la discoteca, respiro a fatica, ondeggio con il passo incerto, provo delle sensazioni incredibili mormoro ‘Fermiamoci .. ti prego ..vengooo …’ chiudo gli occhi … mi mordo il labbro inferiore, mi stringo forte al braccio di Gino e vengo scossa dall’orgasmo.
Toglie la mano bagnata dalla figa, mi fa leccare il palma poi mi mette le dita in bocca ‘Succhia mia bella troia … assaggia il tuo miele.’ ed io apro la bocca e succhio, ripulendo le dita e leccando la mano.
Andiamo avanti e raggiungiamo la discoteca, suonano ritmi latino americano, i balli che preferisco, non esito, trascino Gino sulla pista da ballo, lui non &egrave un gran ballerino, anzi per dire tutta la verità &egrave piuttosto scarso, sbaglia i passi e lo devo riprendere di continuo, dopo un paio di balli, vuole tornare al tavolo, sono delusa, ma in fondo sono veramente felice di accontentarlo, spero solo di trovare un ballerino decente.
Sono ancora ferma, che si avvicina un uomo i mezz’età, questo ignora Gino, mi prende la mano dicendo ‘Andiamo a ballare … vieni bella.’
Rimango perplessa … i modi di quell’uomo non mi piacciono, guardo Gino, mi fa un ceno di assenso e mi avvio.
Seguo quel mio strano cavaliere che, appena giungiamo sulla pista da ballo mi abbraccia, mi stringe, ma invece di posare la mano in mezzi alla mia schiena, la posa sotto la mia vita, appena un pochino più in alto del solco dei miei glutei.
Mi preme il cazzo sull’inguine, mamma mio! &egrave incredibile … il sogno i ogni donna! lungo, grosso e duro, senza volerlo provo una reazione fisica, la tempesta si scatena nella mia figa, sento le grandi lebbra aprirsi e lasciare il miele colare abbondante, non ci credo, voglio quel cazzo, la mente mi dice di no, ma la figa non sente ragione.
Avvicina la bocca al mio orecchio e sardonico dice ‘Allora bella facciamo conoscenza, i miei ragazzi, mi hanno parlato di te, ti sorvegliavano sulla spiaggia, ma tu non lasci mai il villaggio, e così non ci siamo mai incontrati, sei in vacanza o sei in trasferta i lavoro? io sono Georgos, e se non lo sai, quelle come te non possono lavorare qui senza il mio permesso, hai capito zoccola? … adesso andiamo sopra, ti voglio scopare, sai io ho l’abitudine di provare le ragazze prima di metterle al lavoro … se sarò soddisfatto di te … ti darò un buon posto e farai parecchi soldi … come ti chiami?’
Rimango fredda, incredule, quello mi ha scambiato per una puttana professionista.
‘Ma cosa dice? per chi mia presa^ mi lasci andare.’
Ride beffardo, mi solleva l’orlo del tubino e mi palpa il culo, poi mette la mano fra le mie cosce e trova la figa allagata, non aspetta … mi spinge dentro due dita e mi scopa così,
incoscientemente apro le cosce e godo.
Ora ridacchia ‘Brava porca … sei già bagnata … vieni ti farò divertire, non potrai più fare a meno di me.’
Ho un momento di lucidità e penso ‘Se non scappo adesso sono persa, finirò davvero a fare la puttana.’ mi fingo rassegnata e lui allenta la sua presa, mi divincolo e corro verso Gino.
Passato un attimo di sorpresa, Georgos mi rincorre e mi afferra per il polso proprio quando raggiungo Gino … ringhia ”Dove credi di andare puttana? ti presenti nuda sotto il vestito, mi fai tirare il cazzo e poi credi di scappare … invece io ti voglio scopare intesi .. ora vieni e poche storie.’
Sta ancora parlando che il frustino si abbatte sulla sua mano, mi lascia andare sorpreso, svelta mi rifugio dietro Gino, al quale l’uomo lancia uno sguardo di odio.
‘E tu cosa vuoi? cerchi rogne? non metterti i mezzo fra me e questa troia o te ne pentirai.’
Gino non si fa intimorire e ribatte tranquillo ‘In primo luogo modera i termini, stiamo parlando di mia moglie e quindi fuori dei piedi.’
Georgos accoglie la notizia senza scomporsi ‘Ah &egrave tua moglie, beh mettiamoci d’accordo, io vi dò un posto buono per lavorare, mi darete una percentuale ragionevole e potrà avere tutti i clienti che vuole in pace, però un piacere ogni tanto me lo dovrà fare, iniziamo con una sveltina adesso per concludere l’accordo … ti va?’
Gino scuote il capo ‘Temo che non ci siamo capiti, mia moglie non &egrave una prostituta e quindi lasciaci in pace.’
Georgos scoppia dal ridere ‘Non &egrave una prostituta! buona questa … comunque &egrave una puttana … una porca che va in giro nuda sotto il vestito, pronta a scopare …. io ho l’occhio … riconosco le puttane da lontano e tua moglie &egrave una puttana anzi forse la più troia di tutte .. comunque non voglio concorrenza .. siete avvisati.’ mi lancia uno sguardo libidinoso, che mi fa venire un brivido di desiderio, egli gira le spalle e se ne va, lo seguo con lo sguardo pensando al suo cazzo premuto sulla mia figa che adesso rilascia un fiotto di miele, lo vedo che va a raggiungere un paio di uomini seduti al bancone.
Stiamo per lasciare la discoteca, quando Dimitri e le due coppie, André con Jane e Bob con V&egraveronique, giungono.
Dimitri che, da lontano, ha assistito alla discussione, ci viene vicino ‘Avete problema con Georgos vedo, ora ci penso io.’ e senza aspettare una risposta, raggiunge i tre uomini al bancone, poche parole e quelli lasciano la discoteca.
‘Ecco tutto sistemato, sanno che se vi danno fastidio non potranno rimanere a Rodi, lo hanno capito, avete visto sono usciti.’
‘Grazie, ma comunque potrebbero aspettarci fuori, ma tu mi vuoi dire una buona volta che sei?’
Dimitri ride ‘Io non sono nessuno, ma conosco tutti sull’isola, e soprattutto conosco le persone giuste, e loro lo sanno, staranno lontano da voi non temere.’
‘Va bene … ti credo, ma comunque noi torniamo al bungalow … grazie ancora … buona notte e divertitevi.’
Salutiamo e torniamo al bungalow senza problemi, appena entrato Gino mi afferra, mi stringe e mi spoglia, mi mette la mano fra le cosce, mi impasta le tette, mi vezzeggia i capezzoli, ansimo e spinga la figa premendo forte sul palmo ella sua mano.
Ho il fiato corto, mi bacia e mormora ‘Allora vuoi ancora fare la puttana e la troia? hai visto cosa potrebbe succederti,’
Rispondo ‘Ho voglia … scopami, subito non farmi aspettare … non voglio cambiare … sono una puttana e una troia.’
Me lo mette dentro, sono fradicia, un vero lago, ma non ho apprezzato il suo ultimo commento su cosa potrebbe succedermi a fare la troia in pubblico, così fra un mugolio ed un ansimare riprendo il discorso.
‘Ohhh … sììì … cosìììì …. spingi … però sei un grosso porco … sììììì …. ahhhh .. sei stato tu a spingermi a farmi inculare da Dimitri .,… ahhh … dai spingi più forte ‘
‘Sì &egrave vero … uhmm … ma non tu vedevi l’ora di fartelo mettere dentro … nel culo … ahhh … o nella figa … sei una puttana … ohhh .. prendilo tutto troiona ..’
Il piacere non ferma la nostra lite ‘Taci sei un porco perverso, mi hai fatto uscire conciata come una battona … forza non fermarti … ohhhh … lo voglio sentire …. fino … in bocca … e quello mi ha messo la mano … dai non fermarti brutto maiale …. sìììì … cosìiii … mi premeva il cazzo sulla figa …. hmmmm … e mi palpavo il culo ….. volevo portarmi fuori per scopare e poi mettermi a battere per lui …. ‘
‘Sì però ti piaceva sentire …. uhmmm … il suo cazzo e lasciarlo palparti il culo e la figa…. ohhhhh … troia mi stai eccitando a morire … come era il suo cazzo?’
‘Lo vuoi proprio sapere? …. sìììì …. spingi sto cazzo in fondo … era un cazzo lungo … ohhh… grosso e duro … da fare venire voglia … ohhh … sto godendo … ohhh… non fermarti voglio venire …. il sogno di tutte le donne … ahhhh …. vengooooooooo.’
‘Il tuo sogno … puttana! …. eri fradicia troia … OHHHHH …. VENGOOOOOOO.!’
Rimaniamo senza fiato abbracciati stretti l’uno all’altro.

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Oggi terminiamo la nostra ultima settimana nel villaggio, da quella sera in discoteca molte cose sono cambiate, per esempio Gino ha appeso il frustino ad un chiodo e non lo tocca più, ho tentato di riprendermelo, mi &egrave costato una sculacciata che mi ha lasciato il sedere rosso per due giorni.
Dimitri, ci ha abbandonato, egli ha una nuova vicina, una cinquantenne giunonica, &egrave tedesca, vedova e ricca, se lo vuole sposare e portarselo in Germania, lui non vede l’ora i concludere la faccenda.
André e Bob si sono scambiato le mogli con generale soddisfazione e, da come vedo le cose Véronique, dopo le vacanze andrà a vivere in Inghilterra con Bob, così come Jane si trasferirà a Parigi con André.
Ogni tanto le due donne, che sono diventate grandi amiche, mi vengono a trovare, quando arrivano Gino esce e ci lascia sole, ne approfittiamo per fare l’amore in tre.
Anche i rapporti fra me e Gino sono cambiati, la mattina dopo l’incontro in discoteca ci siamo chiariti, non &egrave stato divertente, ho dovuto subire i suoi rimproveri ed ho scoperto che mio marito &egrave geloso e che per tutto il tempo, malgrado mi lasciava libera di fare, fino ad incoraggiarmi, quando mi divertivo egli masticava amaro, ed ora &egrave pentito di averlo fatto, ho cercato di rimediare con le moine, ma ha funzionato solo apparentemente, credo che difficilmente mi perdonerà le mie parole, quando affermavo di essere una puttana e una troia.
Chiarito questo, non &egrave ossessionante, mi lascia libera di andare dove voglio, basta che non esca al villaggio, ma penso che questo &egrave per la mia sicurezza, non si dimentica di Georgos, ma il suo atteggiamento nei miei confronti cambiato, piccoli dettagli che una donna capisce, &egrave più distaccato, a volta francamente freddo, mi tratta sempre con la sua solita cortesia, ma non &egrave più il tenero amante che conoscevo, adesso &egrave un padrone esigente, mi sbatte come una qualsiasi puttana incontrata per strada, e mi umilia dandomi dei soldi in pagamento delle mie prestazioni, finge di giocare ma sa che ci sto male e prova un piacere sadico a torturarmi così.
Non bada più al mio piacere, se vengo buon per me, se non per lui fa lo stesso, dopo avermi scopata mi fa leccare il suo cazzo per ripulirlo, poi invece di coccolarmi come ero abituata, si gira e dorme, e se non dorme se ne va in terrazza a fumare, lasciandomi sola e disperata, il più delle volte, quando lui dorme, mi alzo e vado a piangere in bagno oppure a guardare le stelle sulla terrazza, ed &egrave li che Georgos mi ha trovata una notte, piangevo e egli &egrave stato molto dolce, mi stringeva e mi accarezzava per consolarmi, mi copriva il viso di bacetti, poi mi ha baciata e mi ha scopata, &egrave stato meraviglioso, ho goduto come una vacca,
Da quella notte, tutte le sere, egli viene a aspettarmi nascosto nel buio e mi possiede in tutti i modi possibile, non mi risparmia niente, mi insegna la lussuria, mi trasforma … mi plasma … sto diventano veramente una puttana … non più per gioco ma veramente, insiste ancora per farmi prostituire, ed una sera cedo alle sue insistenze, mi porta fuori, lungo un viale e per tutta la notte mi protituisco senza rimorso, facendo un sacco i soldi, che cosegno a Georgos.
La mia vita con Gino, continua apparentemente normale, andiamo in spiaggia, allo spaccio ed al ristorante, al bar spesso incontriamo Georgos, ci saluta educatamente e insiste anche per offrirci da bere, ha sempre un complimento galante per me. Quando lo incontro non posso fare a meno di pensare ai nostri incontri notturni, ed anche al piacere che provo nel prostituirmi per lui, perché dopo il lavoro Georgos mi ricompensa scopandomi.
Siamo pronti a partire, i nostri bagagli sono già caricati nel taxi, ed ecco che si presenta un ragazzo con un mazzo di rose rosse, me lo manda il mio padrone, &egrave un azione rischiosa, ma Gino non se la prende, non sospetta niente.
Prima di partire abbiamo prenotato per l’anno ventura e ritroverò il mio padrone, e forse mi deciderò e lascerò Gino per essere la donna di Georgos.

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