Entrando in una stanza con Francesca e Manù dentro, un estraneo percepirebbe immediatamente la loro complicità. Infatti le due ragazze condividevano quel particolare tipo di lussuria reciproca che riesce a escludere completamente tutti gli altri ma le tiene comunque legate nel loro reciproco incantesimo dando all’osservatore il desiderio di conoscerlo in profondità.
Loro due non volevano condiviso il loro segreto con altri ma la presenza dei modelli nello studio fotografico lo impediva.
Baciarsi tra loro non era mai stato un tabù e la prima volta che era stata una sorpresa per entrambe le donne. Nessuno delle due aveva conosciuto la vera profondità della sessualità dell’altro in quel momento e, quando si erano lasciate andare a fare l’amore, all’inizio era stato frettoloso e frenetico poiché entrambe lo desideravano disperatamente ed avendo bisogno di sperimentare tutto ciò che l’altro aveva da offrire tutto in quella volta, erano affamate di sesso.
Dopo qualche tempo di frequentazione, il fatto che entrambe avessero una relazione che pareva essere seria non ha fatto che aumentare la natura clandestina del loro rapporto alimentando la scintilla sentimentale. Tuttavia, man mano che le amicizie si approfondivano e si sviluppavano, la scintilla non si è spenta o sbiadita ma ha raggiunto una stabilità e la voglia di scoprire il sesso ed anche un rapporto amoroso di coppia era come una corrente sotterranea non spesso esplorata perché Stefano bene o male era sempre presente per tutte e due e Manù si era fidanzata con un ragazzo di nome Marco.
Francesca era tornata ad essere felice con il suo compagno, Stefano e vivevano in una casa con 3 camere da letto molto comoda e non tanto in periferia. Manù e Marco si erano da poco fidanzati e si stavano anche godendo le gioie quotidiane della convivenza. Sotto la patina di normalità e rispettabilità, tuttavia, le braci del desiderio ardevano tra le due donne ed era solo questione di tempo prima che l’incendio divampasse.
Il fuoco covante è affiorato un giorno in cui sono andate in giro a fare shopping femminile insieme.
Manù aveva intenzione di mostrarsi al suo Marco con indosso della nuova lingerie ed anche Francesca voleva comprare qualcosa da mostrare al suo Stefano sul suo corpo. Lei solitamente non indossava niente perché il suo corpo era di per sé uno splendore ma l’amica le aveva dato un’idea per stimolare le sue voglie.
Le due ridevano, chiacchieravano e commentavano i capi di abbigliamento esposti nelle vetrine dicendosi d’accordo quando ne vedevano qualcuno che poteva lasciar vedere parti del corpo in un gioco sexy scoprendole e coprendole secondo il vecchio detto ‘vedo e non vedo’.
Francesca ha suggerito di andare a comprare qualcosa in una boutique di lingerie e pertanto si sono dirette insieme in un centro commerciale che era stato aperto recentemente.
Nella settimane prima c’era stata quella bruciante sensazione di bisogno sessuale di Manù la quale ogni volta che guardava Francesca, leggeva in viso lo stesso messaggio nei suoi occhi affamati e sapeva che era reciproco.
Forse entrambe sapevano, o almeno avevano un’idea, di cosa sarebbe potuto accadere durante quel particolare giro di shopping, ma nessuno delle due voleva impedire che accadesse.
In quel nuovo negozio presidiato da alcune commesse dall’aria annoiata che le hanno viste entrare ma senza dimostrare interesse lasciandole libere di scegliere, sono tornate a fare ciò che stavano facendo senza avvicinarsi a loro due.
Francesca ha passato in rivista l’intero negozio e poi si è fermata per scegliere un completo con un reggiseno ricamato in nero su fondo bianco insieme ad una culotte della stessa serie. Dopo aver preso in mano i due capi di abbigliamento intimo ha guardato Manù in cerca di approvazione.
È stato quel contatto visivo che finalmente che le a tutte e due ha fatto cedere ai loro desideri e far sviluppare gli eventi negli istanti seguenti.
Senza una parola, Francesca ha afferrato la mano di Manù e l’ha condotta nello spogliatoio appartandosi chiudendo rapidamente la fragile tenda dietro di loro.
Per un momento entrambe le ragazze si sono fissate semplicemente l’un l’altra, respirando leggermente come se stessero forzatamente trattenendo il respiro, le loro guance sono arrossite e pensavano alle loro prossime mosse.
“Suppongo che dovrei davvero fare ciò per cui sono venuta qui dentro e provare questo set?” chiese Francesca, con un sorrisetto impertinente alla visibile scossa di lussuria di Manù.
Era ovvio che avrebbe dovuto spogliarsi.
“Oh tesoro, per favore!” fu tutto ciò che è riuscita a sussurrare come risposta.
Mantenendo ancora il contatto visivo fisso con gli occhi di Manù, Francesca ha iniziato a spogliarsi lentamente sbottonando, bottone dopo bottone, la camicetta con colletto che indossava aprendo le braccia per esporre agli occhi dell’amica il suo perfetto set di tette che quel giorno erano racchiuse in un reggiseno di pizzo che le lasciava intravedere e che poi ha levato con un sorriso d’intesa.
Francesca in quel momento si ha goduto la sensazione di potere che aveva su Manù ed ha visto i suoi occhi dilatarsi e gonfiarsi alla vista della sua pelle nuda sapendo quanto potesse farla sentire eccitata.
Mentre si toglieva i jeans e sentiva il lieve rantolo di Manù, le ha afferrato la mano e se l’ha portata sulla fighetta nuda e rasata.
“Perché niente mutandine oggi?” è stato tutto ciò che Manù è riuscita a dire.
Francesca ha sorriso di nuovo mostrando i suoi denti perfetti e gli occhi che brillavano maliziosamente.
“Volevo sentire la mia figa strofinare contro la cucitura dei miei jeans e pensare a te ed anche sentire come mi sono bagnata pensandoti, tesoro mio. Ho pensato alla tua mano e alla tua bocca che mi toccano tutta la mattina. Non sto scherzando!”
La figa di Francesca era scivolosa per gli umori che stava producendo e la mano di Manù è scivolata facilmente sul clitoride e sulle labbra già aperte. Sembrava che le dita fossero condotte da quelle labbra dentro l’intimità.
Francesca gemeva molto piano ed ha gettato indietro i suoi capelli biondicci mentre l’amica le ha baciato il collo ed ha fatto scivolare le dita dentro e fuori dalla fighetta, titillando simultaneamente il clito con il polpastrello del pollice.
Manù sapeva che doveva assaporare l’incredibile umidità della sua amante e si è lasciata sfuggire l’occasione inginocchiandosi davanti a lei vedendo da vicino che la fighetta era ancora più bella di come la ricordava, era tutta rosa e gonfia e trasudava quel profumo caldo e dolce molto erotico.
Chinandosi e abbassando la testa, ha fatto la prima lunga e lenta leccata sul sesso di Francesca, lasciando che la lingua si muovesse brevemente avanti e indietro sul clitoride, poi ha leccato e succhiato avidamente quella fessura bagnata fradicia.
Mentre Francesca allargava le gambe per consentire alla bocca indagatrice di Manù un più profondo accesso al suo sesso, Manù l’ha sorpresa ed ha suscitato in lei un sussulto di piacere intenso nel lavorare con la lingua fin nel profondo più segreto e privato dell’intimità aprendola con la punta della lingua, scappucciando il suo piccolo bocciolo di rosa con la bocca.
Francesca si contorceva molto per la lussuria derivante dall’essere lì ad un passo da altre ragazze ed anche di altra gente che avrebbe potuto spostare la tenda e vedere lei e Manù accoppiate lesbicamente.
Manù iniziò a leccare e assaggiare tutto il contorno della fughetta andando fino al clitoride palpitante di Francesca notando a voce bassissima quanto l’avesse sorpresa il sapore, dolce, muschiato e leggermente pungente allo stesso tempo. La ragazza Improvvisamente ha dovuto portare le dita alla propria figa che, in risposta a ciò che faceva su Francesca, era diventata altrettanto bagnata e scivolosa per calmare alcune delle sensazioni che aveva generato il leccare Francesca.
Facendo scivolare due dita dentro il sesso di Francesca, Manù ha succhiato e mordicchiato delicatamente il clitoride mentre con le dita dell’altra mano strimpellava il suo.
Ora erano due le ragazze impegnate a fare sesso in quello stretto spogliatoio la cui precarietà della tenda era notevole.
Manù che era la più vicina a Francesca ha sentito il respiro di Francesca diventare più pesante e veloce approssimandosi all’orgasmo.
Guidando le dita più in profondità, più velocemente, dentro e fuori dalla figa di Francesca, l’ha vista contorcersi, stringere le gambe e succhiare le dita dalla fighetta. I fianchi di Manù si sono mossi all’unisono con quelli di Francesca mentre si massaggiava ancora più forte.
Il respiro di Francesca si è trasformato in brevi rantoli soffocatissimi per non mettere curiosità alle commesse del negozio e la sua fighetta ha generato suoni bagnati inequivocabili delle dita di Manù che andavano su e giù su di esse.
Manù riusciva a malapena a respirare da sola, cercando com’era di mantenere il controllo e di non strillare e gemere troppo forte leccando e mordicchiando allo stesso tempo il clitoride di Francesca.
All’improvviso Manù ha sentito il corpo di Francesca irrigidirsi e la sua figa iniziare a contrarsi e stringersi sulle sue dita che pompavano. L’amica di Francesca ha sollevato lo sguardo godendosi l’espressione di estasi sul viso di Francesca, l’ha vista aprire gli occhi e guardare in basso nei propri e poi si sono impegnate in un bacio lungo e profondo sentendo il tremore dell’orgasmo di Francesca attraverso il suo stesso corpo.
Titillandosi il clitoride più velocemente Manù si è sentita scendere nelle profondità del proprio sconvolgente orgasmo.
Le due ragazze si sono baciate più forte e le bocche si sono incollate al punto che i denti si sono scontrati per la forza che hanno messo in quell’atto. Entrambi dovevano sopprimere le grida che minacciavano di uscire dalle loro bocche.
Passata la fase orgasmica, mentre i tremori e le onde finalmente si placavano, Manù ha levato le dita dalla figa scivolosa della sua amica e l’ha leccata per pulirla assaporandone il sapore finale.
Infine le due amiche si sono strette l’un l’altra per alcuni lunghi istanti prima di separarsi per guardarsi ancora una volta negli occhi.
Francesca è stata la prima a rompere il silenzio.
“Ok, penso che ora comprerò sicuramente questo set per compensare l’uso spudorato dello spogliatoio!”
“Amore mio, spero che sia davvero della tua taglia. Probabilmente abbiamo passato abbastanza tempo qui dentro, vero?” ha detto sorridendo con sguardo complice Manù.
“Ebbene su! È il nostro piccolo segreto! ok?” ha detto Francesca con un occhiolino vestendosi anche in fretta. Dando un’ultima stretta alla mano di Manù per suggellare la complicità, ha scostato la tenda e le due ragazze sono andate dove la commessa, totalmente ignara dei loro volti arrossati e dei loro sguardi colpevoli di aver fatto lesbico nello spogliatoio, stava ancora sfogliando una rivista con aria annoiata non sospettando cosa fosse accaduto dietro la tenda.
Grazie Rebis
Bellissima storia, molto realistica
Pisellina… fantastico! Un buon mix di Femdom e umiliazione
Storia molto intrigante. Per favore, continua! :)
In tutte le volte in cui Maria ordina a Serena di spogliarsi, Serena rimane sempre anche a piedi nudi oppure…