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Racconti Erotici Lesbo

A casa di Maria

By 12 Marzo 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Stronzo! Stronzo odioso!’ gli dico.
Lo sapevo’ lo sapevo che mi fregava eppure contavo di farcela!
Ora?
Ho perso la scommessa, dannazione!
Farò quello che mi ha chiesto lui’ a malincuore’ ma sono una che rispetta i patti.
Mi porta a casa di una donna, Maria.
Saliamo le scale fino al terzo piano, è un vecchio palazzo, rinnovato, ben curato.
Suoniamo alla porta e Maria ci accoglie con un sorriso.
E’ una donna formosa, morbida, con fianchi larghi, un seno prosperoso, avrà più di una 40ina di anni’ circa?
Lui mi presenta a lei’ ‘Piacere, Ambra!’.
Sorride lui’ lo stronzo!
Dio, come ho fatto a farmi fregare?
Vorrei scappare’ dileguarmi’ ma resto.
Maria è una donna affabile, gentile, mi offre una tazza di tè con i biscotti e parla con lui.
‘Luca’ gli chiede ‘allora’ è lei la ragazza di cui mi hai parlato?’
‘Si, certo, è lei!’ e si volta verso me’ lo sto odiando!
‘Tesoro, non vorrei ti spaventassi o impressionassi o altro’ so che è la prima volta che ne vedi uno così’ Luca mi ha detto che sei curiosa” mi parla gentilmente, il suo modo di fare è materno e caldo, oserei dire tranquillizzante’
‘No’ rispondo ‘nessun problema’.
Si alza e ci conduce in camera sua.
La sua camera da letto è enorme: un letto di ferro battuto al centro, una sontuosa poltrona di velluto a lato e frontalmente un armadio di ciliegio ricco di intarsi.
Invita Luca ad accomodarsi sulla poltrona’ lo vedo sedersi comodamente’ stai mica al cinema???
Dio’ mi sa di si.
Maria sale sul letto’ ci salgo anche io’ inizia a spogliarsi.
Si abbassa i pantaloni e mi mostra la sua biancheria ‘Ti piace?’ mi fa.
‘Si’ le rispondo’ in effetti è bella, di pizzo lillà, qualche taglia in più della mia.
‘Dai, fammi vedere la tua’ e mi sbottona il jeans’ lo sfilo.
‘Bella! Mmmm’ la vorrei così anche io!’ e nel mentre mi accarezza il sesso spingendosi sempre più giù.
‘Ti stai bagnando, cara?’
‘Si’ la cosa mi intimidisce’ è gentile e cara’ ma sfacciata nel modo di fare.
Mi prende una mano e se la mette sul suo sesso ‘Sono bagnata anche io! Lo senti?’.
E’ bagnata davvero’ il suo odore si fa sempre più forte’ è simile al mio ma al contempo diverso’ più aspro direi’ odore di donna matura’ io, rispetto a lei, sono una ragazzina.
‘Strofina più forte la mano, dai” dice conducendomi con la sua mano mentre sotto il suo slip sento spingere prepotente’ dio, che impressione’ sento carne dura che freme.
‘Hai sentito? Hai sentito una sporgenza dura?’
‘Si’ è’ è quello il tuo clito?’
‘Si! Vuoi vederlo?’
Mi volto verso di lui’ mi fa cenno di si con la testa.
‘Si’ dai’ fammi vedere’ rispondo mestamente.
Si distende sul letto con le gambe inarcate e sfila gli slip.
Scopre un clitoride’ impressionante!
Mai visto uno così!
Mi avevi detto che era grosso ma così’ così non credevo! Stronzo di Luca!
Vuoi che la lecchi???
Io lo faccio, sai?
Lui? Eh’ si gode lo spettacolo.
‘Forza!’ mi fa cenno con la mano.
Mi posiziono tra le gambe di Maria per guardarla meglio.
Ha un clitoride duro, eretto, lungo un paio di centimetri’ coperto per di più!
Un piccolo pene!
Lo scopro piano dalla pelle che lo avvolge e lo vedo venir fuori come un piccolo glande.
Inizio a leccarla, tra il disgusto e lo sconcerto, piccoli tocchi proprio sulla parte superiore, per poi accorgermi che forse avrei dovuto succhiarlo come si fa con un cazzo vero e proprio.
E così faccio.
Inizio a ciucciarlo mentre lei mugola e mi spinge sopra con la testa.
Intreccia le sue mani nei miei capelli cercando di gestire come meglio preferisce i miei movimenti.
E la sua figa’ cola’ gronda di un miele denso e bianchiccio.
Infilo un dito dentro e inizio ad allargarla mentre le massaggio quel clito enorme che si ritrova.
La esploro’ più per curiosità che per eccitazione.
Infilo più dita che posso per vedere quante ne entrano.
Prima una, poi due’ a momenti ci infilo tutta la mano!
Quattro dita’ ma avrebbe ceduto di più, sicuramente.
‘Vuoi giocare?’ mi chiede Maria.
‘E in che modo?’ le chiedo.
Scende dal letto e si dirige all’armadio’ apre un’anta sottile’ dentro giocattoli di tutti i tipi’ dildo di vari colori e dimensioni’ ne prende tre e li porta sul letto.
Uno viola, lungo 21 cm; un altro rosa, realistico, di lattice , più lungo’ 24 cm mi dice Maria e poi’ uno impressionante, nero, grosso’ 32 cm’ me lo mostra con orgoglio.
‘Vuoi vedere come li prendo tutti? Uno dopo l’altro’ mi chiede.
Si distende a pancia in su ‘Dai, infila il primo!’.
Prendo il viola, più piccolo degli altri, e lo ungo di saliva’ poi lo spingo dentro piano.
‘Non temere’ mi fa lei ‘mettilo dentro tutto’ e io eseguo.
Inizio a scoparla col dildo mentre con il pollice le muovo il clito.
Glielo muovo quasi impressionata’ sembra un dito, un po’ più morbido, molto recettivo.
Lei mugugna e viene.
La cosa mi mette addosso una strana ansia e un turbamento profondo.
Maria se ne accorge e mi ferma.
‘Tutto ok?’
‘Si, certo’ rispondo.
‘Mmmm’ chissà se riesci a prenderli anche tu come me!’
‘Io?’
‘Si, cara! Tu! Distenditi dai, fammela vedere!’ mi spinge sul letto e si posiziona tra le mie gambe.
‘Che labbra hai! Grosse e rosse! E quelle interne? Sottili e un rosee!’ infila dentro le dita e mi unge all’esterno.
‘Proviamo, dai’ proviamo il cazzo di lattice, vediamo se ti sta!’
‘Cosa???’ replico io allarmata.
‘Tranquilla Ambra’ fidati’ sono donna anche io!’ mi rassicura’ dio mio’ ci riesce!
Porca e rassicurante!
Prende il dildo di lattice, sembra un cazzo vero, mi dice che le è affezionata, che glielo ha regalato il marito per il loro anniversario, me lo fa provare perché le sono simpatica.
Me lo strofina con la punta sulla spacco ungendolo dei miei umori, poi pian piano lo unge tutto contribuendo con la sua saliva.
Infila il glande con notevole sforzo, lo sento grattare, allargo le gambe più che posso.
‘Il grosso è fatto, tesoro!’ mi dice Maria.
Mi volto verso Luca’ nel frattempo s’è tirato fuori il cazzo dai pantaloni e se lo mena piano’ sembra rilassato’ lui!
‘Pronta?’
‘Pronta???’ uno scatto e lo infila quasi tutto.
Mi inarco’mi sento morire! Lo sento spingere su in alto, a sfondarmi le pareti e toccarmi lo stomaco!
Luca se lo meno sempre più forte, è eccitato, il volto trasfigurato’ stronzo’ non penso altro che questo.
Maria inizia a scoparmi col cazzo di lattice, mi dice di stare calma e rilassata ma il suo strisciare mi procura forti spasmi di piacere’ lei ne gode, come fosse un uomo, come fosse un uomo che mi scopa col suo di cazzo’ mi tortura quasi, vengo ma non si ferma’ devo implorarla di smettere!
Lo sfila piano’ ho la figa arrossata e sgualcita’ ho il fiato corto e mi rilasso pian piano.
Mi si avvicina alla figa col viso, si propone di alleviarmi il bruciore e inizia a leccarmi, a lingua larga e con abbondante saliva’ prima le labbra, poi risale verso il mio clito e lo stuzzica muovendolo da verso a verso e facendomi venire ancora.
Sono orgasmi più dolci ma non meno intensi e Maria ha una lingua d’oro’ delicatissima’ nulla a che vedere con il dildo enorme usato prima.
‘E’ tardi’ dice Maria ‘mio marito torna a momenti’ si rialza dal letto e mi aiuta.
Ci rivestiamo entrambe, mi da da mettere le sue mutandine, abbastanza larghe per me, e s’impossessa delle mie.
‘Te le darò la prossima volta che verrai’ mi dice ‘e giocheremo con quello, ok?’ indica l’enorme cazzo nero.
‘Vedrai, la prossima volta ci divertiremo ancora di più!’.
‘Senz’altro!’ ingiunge Luca rispondendo al posto mio.
Diavolo d’uomo’ cos’altro avrà mai in mente?

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