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Racconti Erotici Lesbo

Cristina & Mauro – Schegge di vita 1

By 27 Aprile 2023No Comments

Salve a tutti.
Prima di cominciare a narrarvi le nostre ultime avventure assieme, Cristina ed io abbiamo pensato di raccontare alcuni episodi, vissuti singolarmente, precedenti alla nostra conoscenza e successiva convivenza, per farvi meglio comprendere le nostre personalità e caratteri.
Proseguiremo, poi, raccontandovi le nostre storie recenti.
Inizia Cristina raccontandovi come e quando ha conosciuto l’amore saffico.
Buona lettura.

Cristina

Erano solo due ani che ero sposata, ma di già la mia vita era divenuta una routine, casa, lavoro… un susseguirsi di giorni sempre uguali che mi rendevano insoddisfatta e insofferente.
Non era colpa di nessuno, ne di mio marito, il quale faceva di tutto per rendermi felice, ne del lavoro all’UIC di Torino, che adoravo; era qualcosa dentro di me che voleva di più, che mi diceva che avrei potuto aspirare a qualcosa di più appagante.
M’iscrissi, allora, ad un centro fitness, sia per sfuggire al tran tran quotidiano, sia perché, pur essendo ancora giovane, volevo mantenermi tonica ed in forma.
Lì conobbi Laura e con lei cominciò un’amicizia sincera che dura ancora dopo anni.
Laura era ed è, proprio una bella donna: all’incirca della mia età, alta una decina di centimetri più di me, bionda, una spruzzatina di efelidi sul viso delizioso che gli danno l’aria di eterna ragazzina, un paio di occhialini da intellettuale ed un corpo da sballo, una quarta di seno, un culetto da far impazzire chiunque e due gambe lunghe e toniche, scolpite da anni di ginnastica e danza.

È una bella giornata primaverile, Laura ed io abbiamo deciso, visto che oggi non ho lezione ( lei non ha bisogno di lavorare, visto che vive con la rendita degli affitti di alcuni appartamenti lasciatigli dai genitori prematuramente scomparsi), di passare la giornata assieme.
Il programma prevede passeggiata mattutina al Valentino, pranzo e pomeriggio di shopping in centro; una meraviglia!!
È veramente una bella giornata, l’aria è tiepida, gli uccellini cinguettano sugli alberi, intorno a noi, molte persone si godono il bel tempo passeggiando o facendo jogging.
Ci siamo vestite sportive e leggere: minigonne senza calze, camicetta io e tshirt lei, scarpe basse, perché abbiamo intenzione di camminare molto
Passeggiamo e chiacchieriamo del più e del meno e via via la conversazione diviene più intima.
È soprattutto Laura che domanda, vuole sapere della mia vita coniugale, se sono felice ed appagata, se mio marito è un buon amante e mi soddisfa sessualmente, insomma un sacco di domande intime alle quale alle volte mi vergogno un po’ di rispondere.
Però, in definitiva, credo che lei sia veramente una buona amica con la quale posso aprirmi e confidare i miei desideri e le mie fantasie segrete.
-“Che tipo di fantasie? – mi domanda.
-“Mah non so,” – rispondo – a volte, mentre facciamo l’amore, penso di essere con un altro uomo, a volte vorrei che mi legasse al letto, altre che qualcuno ci guardi, insomma, cose così”.
-“Beh credo che le tue siano fantasie che, un po’, tutte noi donne abbiamo. Ne hai mai parlato con tuo marito?”.
-“Sì, ho provato, ma senza successo; lui si è messo a ridere, mi ha detto che sono una porcellina, che noi siamo una coppia normale e perbene e come tale ci dobbiamo comportare”.
-“Hai mai fantasticato di fare sesso con un’altra donna?” – mi domanda a bruciapelo.
-“Scherzi?” – rispondo ridendo – “Non sono mica lesbica”.
-“ Una donna che, pur essendo etero, non disdegna, a volte, di divertirsi con un’altra donna, non è lesbica, al limite bisex”.
-“No, non fa per me. Anche se qualche volta ho visto qualche video di sesso tra donne e non mi è dispiaciuto guardarli”.
-“E ti sei eccitata?”.
-“Beh, un po’ sì.” – confesso – “Ma non credo di essere capace di farlo”.
-“Credi?” – mi domanda, girandosi verso di me.
Si avvicina e con naturalezza mi da un bacio, sulla guancia prima e poi scende a sfiorare le labbra.
Io giro il viso per scansarmi e, allora, Laura appoggia le mani sulle mie spalle e, dolcemente, mi sospinge all’indietro, fino a che la mia schiena è contro un albero.
Siamo in un punto abbastanza isolato del parco ed ora siamo sole.
-“A che gioco sta giocando?” – penso.
-“Cosa stai cercando di fare?” – sussurro – “Non si scherza con queste cose” – dico in un soffio a voce bassa, credendo di dissuaderla e di farle comprendere che non è il caso di continuare.
-“Non ho affatto intenzione di scherzare” – sospira e posa le sue labbra sulle mie.
Il bacio mi coglie di sorpresa e, inaspettatamente, socchiudo le labbra; lei ne approfitta e la sua lingua guizzante le penetra.
-“Oddio!!” – penso – “Una donna mi sta baciando lingua in bocca!!”.
Non riesco a concentrarmi su questo pensiero, il suo alito caldo sulle labbra mi turba, il frullare della sua lingua mi sconvolge, sento la sua mano scendere sulla mia coscia e cominciare una lenta carezza verso il basso, arrivata al ginocchio prende a risalire, ma questa volta sotto la gonna.
Sale carezzando l’interno delle mie cosce; sale, sale delicata, sfiorando la pelle e facendomi venire i brividi.
-“Non ti dispiace, vero?” – bisbiglia, come se dovessi solo affermare che sì, mi piace.
Cerco di riprendere in mano la situazione; appoggio le mani alle sue spalle e con delicatezza la respingo.
-“Basta, ti prego. Può passare qualcuno e vederci”.
Lei si stacca da me con espressione delusa.
-“Ok, allora andiamo a mangiare mi è venuta fame”.
Dopo mangiato c’incamminiamo verso il centro.
Guardiamo le vetrine, ci scambiamo opinioni, entriamo, compriamo e ridiamo assieme delle cose buffe che vediamo; tutto come se niente fosse successo.
Si sono fatte le cinque e siamo abbastanza stanche.
-“Senti,” – esordisce Laura – “io non abito molto lontano da qui; che ne pensi se andiamo a casa mia, lasciamo i miei acquisti, beviamo qualcosa e ci riposiamo un po’, poi ti accompagno a casa?”.
-“Sì, credo sia una buona idea” – acconsento.
Siamo sedute sul divano e stiamo bevendo una tisana, ma Laura non è tranquilla, rilassata; la vedo agitarsi sul divano, sospirare, accavallare continuamente le gambe, continua a guardarmi le cosce, abbondantemente scoperte dalla mini, si accarezza i fianchi e le ginocchia, finché ad un certo punto, all’improvviso, si alza e dice:
-“Dai andiamo, ti accompagno a casa”.
Mi alzo dal divano e mi dirigo verso la porta.
Lei mi viene dietro; sulla porta mi allaccia con le braccia i fianchi e risale con le mani ai seni.
Comincia da accarezzarmi i seni e mi bacia sul collo.
-“Oddio … Mi fai venire addosso una roba … Una voglia…” – mi sussurra all’orecchio.
Dalla sorpresa mi blocco, le sue carezze, il suo alito caldo sul collo mi stordiscono; contro la mia volontà mi sto eccitando.
Mi fa girare ed incolla le sue labbra alle mie; questa volta reagisco lasciandomi fare e ci scambiamo un bacio profondo.
Sto andando fuori di testa, le sue carezze mi fanno bagnare, non riesco più a connettere, mi manca il fiato!!
-“Lasciati pure andare, cara.” – mi sussurra a fior di labbra – “Non resistere a ciò che il tuo corpo e la tua mente desiderano”.
Dolcemente mi sospinge all’indietro, fino a che le mie gambe incontrano il divano e cado seduta.
Laura mi segue e mi fa distendere sdraiandosi su di me.
Riprende a baciarmi, la sua lingua s’intreccia con la mia in una danza sensuale ed eccitante.
Con una mano mi carezza il viso e con l’altra scende fino a raggiungere la mia intimità, dove trova lo slip già umido di desiderio; risale all’elastico, s’infila dentro e, lentamente, scivola in basso tra le grandi labbra bagnate.
Ho gli occhi chiusi e la mia mente è concentrata sulle sensazioni che le sue labbra e le sue mani mi procurano.
-“Sei molto bella… ed eccitante” – mi sussurra, mentre la sua mano continua ad accarezzare la mia vulva ormai gonfia di desiderio.
Adesso sono veramente eccitata!!
-“Continua, ti prego…” – dico con voce roca e socchiudendo gli occhi.
Lei riprende a baciarmi e con la mano risale e mi sbottona la camicetta mettendo a nudo i seni e comincia ad accarezzarne uno.
Scende con le labbra lungo il collo, la spalla e quando arriva al seno prende tra le labbra un capezzolo e lo succhia, lo mordicchia, provocandomi brividi di piacere che s’irradiano per tutto il corpo.
Ho voglia di toccarla; infilo una mano sotto la tshirt e accarezzo un suo seno; è grosso, turgido, con il capezzolo che sento nel palmo, duro come un sassolino.
Dopo un po’ la sua mano risale sulla mia e l’accarezza delicatamente, la prende e lentamente l’accompagna verso il suo inguine fino ad appoggiarla sulle sue minuscole mutandine ed il calore che emana il suo ventre mi dissuade dal ritrarla.
Ho la sua figa pulsante sotto i miei polpastrelli; per un solo attimo rimango immobile a gustare questo elettrizzante contatto; poi comincio a giocare con le mutandine fino ad insinuarmi dentro e sfiorare le sue labbra, depilate, lisce, umide e bollenti.
-“Vieni” – mi dice, alzandosi di scatto, e prendendomi per mano mi conduce alla camera da letto.
Arrivati alla sua camera da letto, si gira e si mette di fronte a me.
Si toglie la tshirt, lentamente abbassa la chiusura della gonna e la lascia scivolare a terra, uscendone poi con un movimento aggraziato, infila le dita nell’elastico delle minuscole mutandine e con un solo movimento le abbassa alle caviglie e le sfila.
Non posso fare a meno di guardala ammirata!!
Il mio sguardo vaga sulle sue spalle, sui seni pieni e tondi, sul ventre leggermente bombato, sulla figa e si perde sulle lunghe gambe.
-“Sei bellissima” – è la prima frase che mi esce di bocca.
Si avvicina e le sue mani cominciano a giocare con i bottoni della mia camicetta, con la gonna e non so come, in un vortice in cui perdo il senso dello spazio e del tempo, ci ritroviamo nude.
-“Non hai nulla di cui essere invidiosa” – mi dice guardandomi e porta la sua mano sul mio seno soppesandone consistenza e dimensione – “Anche tu hai un corpo magnifico”.
Mi prende per mano e mi fa sdraiare sul letto e si spalma su di me.
Le nostre mani si fanno audaci, cominciamo ad accarezzarci, sento le sue tette premute contro le mie, i suoi capezzoli duri e mi viene voglia di succhiarli.
Ho perso completamente la testa ed ogni remora!!
Prendo a baciarla cominciando dal collo, scendo sulle spalle, sul suo petto, sempre più giù fino ad arrivare a prendere in bocca un capezzolo.
Inizio a leccarlo ed a succhiarlo e la sento ansimare sempre più velocemente.
Il suo seno è sodo e morbido allo stesso tempo, i suoi capezzoli sono così turgidi che, sotto le mie labbra e la mia lingua, sembra debbano esplodere.
Passando la lingua sulla sua pelle, scendo sul ventre, poi al pube, dove mi fermo assaporando la carezza della sua pelle liscia sulla mia guancia e poi ancora più giù fino alla fessura, il cui odore m’invade le narici, arrivando direttamente al cervello e scatenando in me sensazioni mai provate.
-“Anch’io ho voglia di assaggiarti” – mi dice ansimando.
Mi fa girare mettendomi carponi ed un attimo dopo le sue labbra sono sulla pelle delle natiche; la sua lingua morbida sembra scottarmi ogni volta che mi sfiora.
Le sue mani mi accarezzano delicatamente le labbra della figa, il mio corpo è in preda agli spasmi di piacere, sono senza controllo, totalmente dipendente dalle sue labbra e dalle sue mani; le sue dita cercano il bottoncino, ora turgido e sensibilissimo, lo accarezzano dolcemente, poi entrano nella fessura ormai fradicia e cominciano a masturbarmi delicatamente.
Quando sente che la mia eccitazione è alle stelle, si stacca da me, si porta verso i piedi del letto e inforca le mie gambe con le sue, in modo che le nostre fighe siano a contatto e cominciamo a strusciarci labbra contro labbra.
Non so come si sia mossa o cosa abbia fatto di particolare, so solo che poco dopo sono prossima all’orgasmo.
“Ooohhh… sìììì…” – comincio a gemere – “Sììì… cosììì…non ti fermare…vengoooo!” – e parto letteralmente per un orgasmo dirompente.
Le sensazioni sono fortissime, il mio ventre esplode nel godimento, provo qualcosa di molto prossimo allo svenimento e mi accascio sul letto tremando.
Quando mi riprendo l’attiro a me e la bacio piena di riconoscenza.
Le nostre labbra s’incollano e le nostre lingue s’intrecciano nuovamente.
So che lei non ha avuto il tempo di godere e, ora, voglio che sia appagata come lo sono io.
Le mie mani scendono fino ai suoi fianchi, inizio ad accarezzarle le gambe, risalgo sempre più su con delicatezza fino ad arrivare a sfiorare il ventre che si contrae al mio tocco.
Insinuo una mano tra le cosce e con due dita e raggiungo le sue labbra turgide e bagnate, un momento di pausa poi le faccio scivolare dentro di lei.
Affondo in antro bollente e liquido!!
È una sensazione stupenda sentire che è tutta bagnata per l’eccitazione!!
Inizio un movimento dentro e fuori, aumento il ritmo accarezzandola sempre più velocemente, sempre di più, le mie mani sembrano impazzite e continuando a muoversi dentro di lei.
Quando con il pollice mi dedico ad accarezzare anche la sua clitoride turgida, si irrigidisce e prende a dimenarsi senza freni.
Mentre la masturbo, le mie labbra sono sul suo seno e sto succhiando i suoi capezzoli duri come chiodi fino a che, con un grido soffocato la sento raggiungere l’orgasmo ed i suoi umori caldi m’inondano la mano, mentre il suo corpo è scosso da un tremore incontrollato.
-“Ooohhh sìììì… Sììì… Vengo anch’iooo… Godoooo…”.
Continuo ad accarezzarla fino a quando sento i suoi tremori lentamente scemare.
Siamo entrambe sfinite ed incredule, restiamo immobili, abbracciate per una mezzoretta, per recuperare.

Quando tornai a casa ero ancora sbalordita e confusa per quanto era successo.
Provare l’amore saffico era stata un’esperienza incredibile e sconvolgente e forse, inconsciamente, era stata una delle mie fantasie segrete, ma non avevo mai avuto ne l’occasione, ne il coraggio di realizzarla.
Ed ora l’avevo fatto; incredibile!!
Con Laura siamo rimaste per sempre amiche e continuiamo ogni tanto a vederci, ma non abbiamo mai più ripetuto quell’esperienza!!

Seguiranno altri di questi racconti brevi delle nostre esperienze.

Fateci sapere le vostre impressioni ed i vostri commenti a miziomoro@gmail.com

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