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Racconti Erotici Lesbo

domenica pomeriggio

By 30 Dicembre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

DOMENICA POMERIGGIO.

Il giorno dopo in classe Marina sembrava cambiata, un po’ più ombrosa.
Nel pomeriggio la raggiunsi a casa sua per fare i compiti.
Ci infilammo nella sua camerina e dopo poco mi spiegò il suo cambiamento.
Mi diceva che le era piaciuto fare sesso con me ma che aveva paura e che non sapeva se era quello che voleva, se invece fosse tornato il suo ragazzo e altre problematiche varie.
Io le dissi che doveva stare tranquilla e che poteva fare come voleva.
Infatti per qualche giorno i nostri rapporti si interruppero e le lezioni scolastiche erano sempre più barbose.
Poi il sabato pomeriggio mi chiese se volevo andare in centro con lei.
Passammo un pomeriggio splendido tra vetrine e pettegolezzi , Martina era tornata quella di qualche giorno fa, allegra e spigliata.
Il giorno dopo a pranzo mi chiese se poteva venire da me nel pomeriggio.
I miei erano andati a fare una girata quindi andammo nella loro camera da letto dove c’era il televisore con il videoregistratore, ancora i dvd non esistevano.
Lei aveva portato un film,eravamo distese sul letto con la pancia in giù.
Dopo però qualche minuto un suo braccio mi avvolse la schiena e il viso si fece molto vicino al mio.
Mi voltai le sue labbra erano a qualche millimetro dalle mie,sentivo il suo respiro e per un attimo desiderai di baciarla,ma non lo feci.
Fu lei invece a baciarmi, dolcemente, labbra su labbra con gli occhi socchiusi.
Dopo quel bacio la guardai con aria da rimprovero, non desideravo avere dei problemi con lei, ma mi disse che quello che mi aveva detto era solo frutto della sua confusione.
Mi baciò nuovamente e questa volta le sue labbra si schiusero e la sua lingua entrò nella mia bocca.
Fu una sensazione dolcissima, accarezzai il suo volto,la sua pelle era morbida,vellutata, il suo profumo mi inebriava, e non potetti fare a meno di rispondere al quel bacio in maniera più passionale.
Le tolsi i jeans e le mutandine accarezzandole le gambe e il sesso , il suo ciuffetto nero come i capelli era delizioso.
Delicatamente intrufolai le mie dita tra di esso e trovai le sue labbra umide e calde.
Continuai a toccarla dolcemente mentre mi perdevo nei suoi occhi neri.
Martina si sdraiò divarico le gambe e chiuse gli occhi.
‘Per favore’ mi disse con un filo di voce.
Appoggiai le mie labbra al suo sesso, baciandolo , baciandolo e baciandolo.
Eccitata iniziai anche a leccarla nelle labbra e a succhiarle il clitoride con voracità.
Le mie mani si erano aggrappate ai suoi fianchi, la sua voce prima era soffocata poi improvvisamente divenne potente, il suo bacino si sollevò dal letto,e lo spingeva verso la mia bocca.
Sentii le sue mani afferrare le mie come se la sua vita dipendesse da ciò.
Mi stringeva forte mentre io continuavo a succhiarle il clitoride.
Gemette per un po’ senza fermarsi, mi disse di tutto ma io non mi fermai e continuai fino a che il suo piacere non uscì copiosamente dalla sua vagina.
Vedevo la sua gioia dipinta nel suo viso,poi mi spoglio e toccandomi tutto il corpo.
‘non so se sono brava’ ma mentre diceva ciò aveva preso a masturbarmi e con un ditino mi penetrò trovando il mio imene intatto.
Vidi che fu sorpresa di ciò, ma era vero non avevo fatto sesso completamente.
Come se nulla fosse diresse la sua bocca sul mio sesso.
Lo baciava.
Io mi distesi nuda sul letto e divaricai il più possibile le gambe.
Volevo godere sulla sua bocca.
I suoi baci fecero posto alla sua lingua, che mi percorreva tutte le mie labbra, avrei voluto fosse più incisiva, ma sembrava che volesse giocare con il mio corpo e io mi eccitavo sempre più.
Finalmente si decise a leccarmi con insistenza penetrandomi con la lingua e massaggiando il clitoride.
Mi aggrappai alle coper4te, sentivo il mio piacere aumentare, stavo godendo grazie ai suoi caldi baci.
Mi liberai da quella posizione e ci abbracciammo baciandoci.
La sua bocca sapeva di me e mi piaceva.
Poi iniziammo a masturbarci l’una con l’altra .
Entrambe coccolavamo i rispettivi sessi con vigore, riuscivo a sincronizzare il mio con il suo fino a che tutte e due gli orgasmi non esplosero violentemente in noi, i nostri mugolii erano soffocati visto che le nostre bocche erano ancora unite.
Il mio orgasmo fu intenso e strinsi le gambe in modo che la sua mano non mi lasciasse mentre le mie dita continuavano a tormentare il suo clitoride.
Sentivo il mio piacere bagnare le mie cosce e la sua mano .
Anche la mia era ormai inzuppata dal suo ma non riuscivamo a staccarci, anzi i nostri corpi erano sempre più uniti, i nostri seni erano uno contro l’altro , la nostra pelle sudata , le labbra e le nostre goccioline di piacere, mentre mugolavo il mio orgasmo le dissi
‘ti amo,sto godendo Matilde,amore’.

Rimanemmo per un tempo infinito abbracciate nude bagnate sotto le coperte,
non riuscivo a staccarmi dai suoi occhi,aveva un espressione angelica, pulita, bella’
si mi ero innamorata’era la prima volta che provavo qualcosa in più del piacere era come se i nostri corpi e le nostre anime si fossero unite e capivo dal suo sorriso che qualcosa era cambiato anche in lei.

Mentre stava andando via da casa mia mi baciò sulle labbra e mi sussurrò ‘ti amo Eva’.

Un caldo bacio a tutte le lettrici e i lettori.
Mi scuso perché volevo regalare il mio racconto come dono natalizio ,
purtroppo sono in ritardo.

Comunque spero che sia stato un natale pieno di gioie amore e sesso

Ps mandatemi racconti sia saffici che etero, o qualunque altro genere mi fa piacere conoscere le vostre esperienze sessuali.

Eva70

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