L’altro giorno giravo con Mary per Es Pujols a Formentera in cerca di qualche cosa di carino da comperare. In un negozietto ricco di abitini, cappelli, sandali .. un bazar insomma, l’ho vista!
Una donna sulla quarantina, bruna, abbastanza in carne .. un sedere segnato sotto i jeans da un paio di mutandine normali, un accenno di ciccetta ai fianchi , un seno abbondante ma non troppo tenuto da un reggiseno bianco che si intravvedeva sotto una camicetta bianca, i piedi ben curati in un paio di sandali neri. Nulla di particolare, non una bellezza sconvolgente, ma dal suo corpo emanava un fluido carico di sessualità che mi ha colpita. Si sarà accorta che la osservavo e si sarà accorta che stavo curiosando il suo corpo ‘ senza capirne il perché.
Anche Mary si accorse del mio interessamento .. ‘La conosci?’ ..’ No, ma mi eccita e non so perché’ .. ‘A me non dice niente .. molto meglio il marito della padrona del negozio’.
Il marito della padrona era in effetti un bel bruno, magro, con un paio di pantaloni neri attillati e un culetto da pizzicare .. chissà perché mi è venuta in mente una poesia di Garcia Lorca .. Alle cinque della sera .. forse perché lui mi pareva un torero.
Ma il bel signore non mi distolse dalla bella signora che girava pigramente fra le cianfrusaglie di quel negozio alla ricerca di qualche cosa che forse neanche lei sapeva .. pigra .. indolente .. come il mondo infuocato fuori da quel fresco negozio.
I suoi capezzoli erano diventati ben visibili ora, sotto la camicetta e il reggiseno .. parevano generosi verso chi voleva succhiarli .. e al pensiero anche i miei si inturgidirono. Mi avvicinai col respiro corto ‘ avrei osato parlarle .. toccarla? Ma quale pazzia mi passava per la mente?
Anche lei mi guardò .. le labbra socchiuse e gli occhioni dolci .. Lentamente siamo arrivate in un punto in cui gli abiti appesi ci nascondevano alla vista ‘. Mi sono avvicinata fin quasi a sfiorarla .. guardandola mentre lei mi guardava .. la sua mano sul mio fianco .. sorprendendomi .. la mia sulla sua spalla .. certo, l’avrei baciata .. fugacemente’ la sua mano sul mio seno .. la mia sul suo sedere per attrarla a me ‘ la sua bocca semiaperta, pronta a ricevere la mia lingua in un bacio appassionato ‘ la sua mano che mi stringe il seno e cerca il capezzolo per pizzicarlo ..
Poi la sua fuga ‘ quasi di corsa fuori dal negozio con un saluto in catalano alla padrona ..’ ens veiem mes tard Teresa’ .. ‘Depres Carmen’ .. e Carmen volò via.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono