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Racconti Erotici Lesbo

Ingrid – Una serata unica

By 13 Dicembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ un periodo che sono un po’ inquieta e la mia compagna non può non accorgersene. Non so neanch’io cos’ho,solo spesso mi sento insoddisfatta della mia vita senza un preciso motivo,in fin dei conti il lavoro va bene e anche la mia storia con Ingrid.
Però mi sembra quasi che manchi qualcosa,o almeno lo credevo fino a questa notte.

Stasera ho una cena elegante,quelle classiche occasioni in cui vai sapendo già che ti romperai l’anima,ma alle quali non puoi mancare per motivi di lavoro.
Purtroppo devo anche andare senza la mia Ingrid e questo mi rende ancora più pessimista sulla serata,ma tant’&egrave inizio a p prepararmi dopo una breve chattata con un amico.
Scelgo il vestito con calma,ne prendo uno lungo,nero,con piccoli spacchi,non molto scollato.
Con la stessa calma scelgo anche la lingerie e i gioielli,mi metto un reggiseno nero che non gonfi troppo le mie già abbondante tette,un perizoma che non lasci nessun segno visibile e delle belle calze autoreggenti con un pizzo abbondante sempre nere. Poi mi netto due piccoli brillanti come orecchini e un bel solitario al centro del collo.
Prima di uscire bacio la mia compagna che mi guarda intristita,ma mi faccio forza prendo la Lotus e vado alla cena.

Come previsto &egrave la classica rottura,a parte due coppie di quarantenni sembra d’essere in un reparto di geriatria,ma il mio compito &egrave quello d’essere gentile con tutti e dispenso sorrisi a trentadue denti.
C’&egrave solo una donna sui cinquanta che cerca d’abbordarmi con insistenza,ma dopo un po’ la prendo da parte e le dico chiaramente che non c’&egrave trippa per gatti.
Come previsto verso le undici i primi iniziano ad andarsene,chiamo Ingrid per avvisarla che fra poco me ne vado e dopo i saluti e ringraziamenti di rito,mi reco all’uscita.
Come esco sento una voce familiare che mi chiama.
“Ehi Laura,fai finta di non conoscermi ?”
Mi giro e la vedo,il mio amore si &egrave vestita da uomo,con un perfetto completo giacca e cravatta,i suoi capelli biondi sono raccolti in un cappello a falde e solo il seno prominente fa capire che si tratta di una donna.
“Ingrid,ma che fai qui,e così vestita poi ?”
“Ti sono venuta a prendere,non ti va ?”
“Certo che mi va solo non t’aspettavo così “
“Stasera voglio essere il tuo cavaliere,andiamo in giro ?”
“E dove vuoi andare vestita così,anche se io non &egrave che sia proprio normale.”
“Andiamo all’Onlywoman,che non ci siamo mai state”
“E perch&egrave proprio li ?”
“Me ne hanno parlato bene e se poi &egrave vera una certa cosa ti faccio una sorpresa.”
“Come se tu qui vestita così non lo fossi una sorpresa,dai saliamo in macchina e andiamo.”
La strada da fare non &egrave molta,le racconto della cena tanto per parlare di qualcosa,lei si mette a ridere quando le racconto del tentativo di abbordo della cinquantenne dicendomi che faccio colpo sulle vecchie.
Finalmente arriviamo al locale,non c’&egrave stranamente molta gente e troviamo subito un tavolino.
Su un palco ci sono due belle ragazze che lesbicano senza convinzione,poi arriva una coppia dal pubblico che fa nettamente meglio anche se hanno qualche kilo di troppo.
Ci facciamo un secondo giro di drink e lei comincia a toccarmi le cosce,sa come prendermi e presto sento l’eccitazione salire dentro di me. Fa salire il vestito fino al brodo delle calze poi la sua mano arriva al filo del perizoma e si sbizzarrisce in mille toccatine sempre più arrapanti. Ormai trattengo a stento il piacere che provo,sono un lago e i miei umori colano sul vestito,bagnandolo in maniera indecente.
Ad un certo punto lei si ferma proprio sul più bello.
“Vieni andiamo al bagno,ho bisogno di rinfrescarmi.”
La seguo anche se non la capisco,se lei ha bisogno di una rinfrescata,io di cosa ho bisogno,di una doccia ?
I bagni sono singoli,ognuno con la sua entrata e abbastanza ampi.
Come entriamo lei chiude a chiave e mi bacia togliendomi il respiro.
Mi spinge contro un muro e mi alza il vestito fino all’inguine.
Sento le sue dita dentro la mia fica fradicia entrare e uscire senza sosta.
Gemo sempre di più,il godimento che provo &egrave immenso,mi ha portato ad un tale livello di eccitazione che l’orgasmo &egrave quasi una parantesi nel piacere che mi sta dando.
“Ora girati e tieni il vestito in alto.”
Le obbedisco subito,non so cosa voglia fare,ma mi sento una marionetta fra le sue sapienti mani.
Lei mi mette a novanta gradi,sento che si sta abbassando i pantaloni per il rumore della zip,ma non riesco a pensare a nulla.
All’improvviso sento qualcosa premermi sulla fica e giro la testa.
Ingrid indossa uno strap-on e si sta preparando a scoparmi come un uomo.
Bagnata come sono il fallo entra subito mentre cerco di non urlare,ma non &egrave facile trattenermi.
Mi mette le mani sui fianchi per afferrarmi meglio e comincia a fottermi decisa.
Ho subito un altro orgasmo,ma so che non sarà l’ultimo.
“Allora amore ti piace la mia sorpresa ?”
“Si sei fantastica,mi stai facendo godere tantissimo.”
“Ora ti scopo per bene,come facevano prima di me i maschietti,adesso sei solo la mia donna.”
“Si Ingrid scopami,fammi godere.”
Mi fotte a lungo aumentando e diminuendo il ritmo a seconda dei miei orgasmi ormai non più calcolabili per quanti sono.
Il fallo scivola aiutato dai miei copiosi umori,la fica &egrave aperta al massimo,ma non riesco neanche a toccarmi da tanto sono forti i suoi colpi in certi momenti.
Quando si ferma ho la fica in fiamme,sono sconvolta da quella cavalcata ma soddisfatta di tutto quello che &egrave successo.
Ci ricomponiamo in fretta,non so dire quanto siamo state dentro quel bagno,ma quando usciamo di li nessuna di degna di uno sguardo.
Ritorniamo dunque al tavolo a finire i drink e a riprendere fiato.
Quando finiamo di bere e ci siamo un po’ riprese le chiedo cosa vuole fare.
“Andiamo a casa,ho un altro buco di cui occuparmi stasera.”
La bacio con tutto l’amore che ho per lei.
Il viaggio verso casa &egrave quasi un incubo,lei mi tocca dappertutto facendomi risalire la voglia.
Una volte arrivate a casa mi toglie subito il vestito e mi porta sul letto.
Mentre si spoglia mi metto a carponi e inizio a toccarmi il sesso per cercare di placare il desiderio.
Ma prima che me l’aspetti sento la sua lingua sul mio culo.
Inizia a leccarmi il buchetto,ci gira intorno con calma poi sento la lingua che entra e non posso più trattenermi.
“Dai Ingrid mettimelo dentro,non resisto più.”
“Si ti accontento subito.”
Si inginocchia dietro di me e punta la punta del fallo sul mio ano.
Lei mi penetra lentamente e allora sono io a spingere indietro per sentirlo tutto dentro il prima possibile.
Inizia così ad incularmi come prima m’aveva scopato nel bagno,alternando cavalcate selvagge a momenti più rilassanti. Le sue mani corrono sui miei fianchi,sulle mie tette,sulle mie spalle.
Adesso godo in maniera continua,non so neanche se ho un orgasmo,quello che so &egrave che sto provando un piacere unico,con tutto il mio corpo e che mi sento totalmente sua.
“Ingrid fammi godere ancora non smettere ami.”
“Si Laura,ti scoperò finch&egrave lo vuoi,mi fai godere solo vedendoti.”
“Ah,si fottimi sei il mio uomo,non voglio che te.”
Perdo di nuovo la concezione del tempo,&egrave troppo il piacere che provo per capire da quanto tempo lei mi sta sodomizzando,solo non vorrei che finisse mai.
Alla fine cado in avanti esausta.
Ingrid si toglie lo strap-on e si sdraia al mio fianco.
Cominciamo a baciarci,a toccarci.
Però quando le mie mani scendono sotto il suo ombelico lei mi ferma.
“Fermati,stasera finiamo così.”
“Perch&egrave ?”
“Voglio ricordare questa sera così com’&egrave stata finora,e poi lo sai per me basta vederti godere per godere anch’io.”
La bacio di nuovo e ci mettiamo sotto le coperte.
Di certo questa serata non la dimenticherò mai più.

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