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Racconti Erotici Lesbo

la palestra

By 14 Ottobre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

La osservo mentre si insapona, non devo farmi notare.

Gli spogliatoi hanno le docce aperte una di fronte all’altra.

Mi conosco, so come reagisco, e normalmente scelgo sempre l’ultimo box, per ridurre al massimo le probabilità di avere una vicina.

Oggi non sono stata abbastanza fortunata, anche se il panorama è decisamente meraviglioso.

E’ in piedi davanti a me gambe affusolate, ventre piatto, carnagione scura.

Tento di distogliere lo sguardo … si sta lavando i capelli ha gli occhi chiusi.

La schiuma le copre la faccia, poi scivola giu’ sospinta dalla forza dell’acqua, sul collo; le copre un seno, come faccio a non soffermi li.

Ha ancora il segno del costume, disegno mentalmente il costume sul suo corpo immagino di coprire con il parlo delle mie mani la parte piu’ chiara di lei.

La schiuma che continua a scendere distrae il mio pensiero le copre la pancia, si infrange sui peli pubici.

Vorrei chierle di aprire le gambe davanti a me, non avrei nemmeno bisogno di avvicinarmi.

Sento il cuore pulsare nel mio basso ventre; mi sto bagnando.

A questo punto non mi resta altro da fare che continuare a immaginare, cosi’ intensamente da rendere il tutto piu’ reale possibile.

Le sue grandi labbra aperte per me, le sue mani che cercano il suo piacere davanti ai miei occhi le sue dita che entrano nel suo corpo per farmi impazzire.

Il medio e l’anulare che spariscono per poi ricomparire solo il tempo necessario per essere spinti nuovamente dentro.

Apre gli occhi.

Torno alla realtà in pochi secondi faccio l’indifferente, ignara si gira mostrandomi il suo sedere, nn è perfetto, ma se si chinasse per me diventerebbe tale sicuramente

Devo smetterla di guardarla mi infilo l’accappatoio e esco dalla doccia.

Entro negli spogliatoi, mi siedo e comincio a vestirmi.

Dopo pochi minuti eccola comparire.
E’ avvolta in un accappatoi rosa, si asciuga senza slacciarlo e comincia ad asciugare i capelli sono lunghi e scuri.

Finalmente sono riuscita a distrarmi finisco di preparmi, indosso un completo intimo nero pizzo e perizoma, jeans e maglietta, mi pettino, vado allo specchio e comincio a truccarmi.

E’ venerdi’ sera, dopo la palestra pensavo di raggiungere alcuni amici in un bar della zona; cazzo no, lei è li riflessa nello specchio.

E’ in piedi leggermente chinata. Ha un piede sulla panchina e si spalma la crema sulla gamba, porta solo un perizoma azzurro.

L’angolazione dello specchio è ottima, mi mostra il suo sedere lo sapevo che se si chinava sarebbe stato perfetto.

Gli vorrei infilare la mia lingua nella figa, sentire che sapore ha farla venire e guardarla mentre contrae i muscoli del sedere per l’eccitazione; per fortuna che il perizoma copre leggermente la visuale altrimenti non sarei mai riuscita a scappare.

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