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Le due turiste

By 25 Agosto 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi affaccio alla finestra per fumare una sigaretta, il caldo si fa sentire e di conseguenza i vestiti sono abbastanza snobbati: soprattutto quando sono a casa da solo giro sempre in mutande. Non sono quello che si definisce un figo da paura, ma mi si nota abbastanza: altezza nella media, capelli castani e occhi azzurri, fisico abbastanza sportivo.
Nel silenzio della siesta dopo pranzo sento le voci di due ragazze, sono sedute di fronte alla mia finestra e si gustano la tranquillità della vacanza.
Guardo verso di loro, sono due ragazze sui 20 anni, entrambe molto carine: una mora, carnagione olivastra, bassetta e l’altra rossa, molto chiara di pelle.
Il mio sguardo viene intercettato da una delle due che si mette a ridere e io di tutta risposta le faccio un’occhiolino..;)
L’amica se ne accorge e mi saluta con la mano. E così decido di instaurare una conversazione:

io: “caldo, eh…”
rossa: “si muore!!”
mora: “e abbiamo finito l’acqua”
io: “beh, in casa ho piu di un rubinetto, un frigo e una doccia; se non avete paura di uno sconosciuto…”
mora: “prometti di non mangiarci?”
io: “cercherò di fare il possibile…vi apro?”
mora: “si dai grazie!”

Vado ad aprire la porta e indosso un paio di pantaloncini, giusto per non presentarmi in mutande a due nuove conoscenze.
“Piacere, Mattia”, “piacere mio, Vale”, “Sara!”.
Mentre ci presentiamo noto la particolare bellezza di Sara, è alta quasi quanto me, i capelli rossi scendono lunghi e mossi fino al sedere, gli occhi verdi profondi si notano in mezzo a un mare di lentiggini…La domanda mi sorge in testa spontanea come ogni volta che vedo una ragazza con i capelli rossi: chissà se è rosso anche il suo pelo…
Le accompagno in cucina e offrò dell’acqua e menta fresca.
io: “Ragazze, vi prego, fate come se foste a casa vostra. Se volete spogliarvi o rinfescarvi, fate pure!”
Sara: “Io sono davvero tanto accaldata, se mi offri così una doccia io la acccetto…!”
io: “ma certo..”
La accompagno in bagno e le do degli asciugamani e torno da Vale.
Vale: “non è giusto! voi ragazzi potete sempre stare a petto nudo senza vergognarvi…”
io: “In questa casa possono stare anche le donne a petto nudo senza vergognarsi..:P”
Vale (dopo una linguaccia): “metti su un po’ di musica và…cmq niente male gli addominali..;)”
Accendo lo stereo, una musica tranquilla, per favorire le chiacchiere. Intanto Sara è uscita dalla doccia e si accomoda in divano con noi.
Vale: “Ora vado io a rinfrescarmi se non vi dispiace…”
io: “Certo che no, vai pure…”
Il mio sguardo si fissa su Sara, è davvero bella; l’asciugamano (scelto apposta abbastanza piccolo) crea un “vedo-nonvedo” parecchio intrigante.
Sara: “Mi stai facendo una radiografia?”
io: “Scusa ma sei davvero bellissima…”
Sara: “grazie!”
io: “e poi ti metti qui davanti a me con solo l’asciugamano addosso…ovvio che ti guardo!”
Sara: “eccitante il “vedo-nonvedo”, no? ahah”
io: “beh, il “vedo” e basta è più eccitante!”
Sara: “chiudi le tende…”
io mi alzo e vado alla finestra; “cos’hai in mente??”
Sara si alza e mentre sono girato mi lancia l’asciugamano addosso e scappa in bagno dall’amica…Mi giro appena in tempo per vedre il suo culetto fantastico, alto e sodo.
Mi muovo verso il bagno anche io e noto che Sara ha lasciato la porta aperta ed è entrata in doccia (una vasca con la doccia sopra) con Vale e si stanno insaponando a vicenda…rimango li a guardare, loro sanno che sono lì è evidente…Sono tutte insaponate…
E’ arrivata la risposta alla mia domanda su Sara, ebbene sì: ha una striscia di pelo rosso, mentre vale è totalmente rasata, come seni sono entrambe messe molto bene; non saprei scegliere quale andare a palpare per primo.
Decido che è il caso di agire: mi spoglio nudo ed entro in bagno. Vengo squadrato dalla testa ai piedi da entrambe, in effetti il mio non è un pene che passa inosservato, una bella bestia di media lunghezza e abbastanza grossa.
Entro in doccia con loro e, senza una parola, mi giro verso Sara e la bacio prendendo con una mano il suo seno destro.
Dietro di me Vale appoggia il suo corpo contro il mio e con le mani accarezza i pettorali, per poi scendere piano sugli addominalie infine a prendere in mano la mia asta già bella dura e dritta.
Sara prende la doccia e mi bagna i capelli e poi la faccia e tutto il corpo infine si inginocchia di fronte a me e comincia un lavoretto con la bocca a regola d’arte.
Piego una gamba e appoggio il piede sul bordo della vasca, mentre Sara me lo succhia avidamente, Vale mi massaggia le palle.
Ma a Vale questo ruolo stufa prima che a Sara e si sposta dietro all’amica; io mi siedo sul bordo della vasca e loro si scambiano, ora Vale 4 zampe si diverte a farmi impazzire. Forse è ancora più brava di Sara, la sua lingua scorre sulle palle e dietro, vicino all’ano. Nel frattempo Sara da dietro comincia a masturbare l’amica, la vedo inserire due dita nella sua fighetta ormai bagnatissima e con l’altra mano si prepara a penetrare anche il suo culetto.
Io sto già pensando a come trapanare quelle due bellezze, l’eccitazione cresce e in breve tempo comincio ad ansimare di piacere.
Ora mi distendo in vasca, Sara sopra di me a 69 e Vale mi spalma un po di sapone sul mio buchetto.
Mentre io lecco Sara, lei mi succhia e sento che vale sta preparando un’entrata. Non è la prima volta che ricevo un dito lì, so che in alcune occasioni mi piace e questa è sicuramente una di quelle. Quindi la lascio fare e lei entra piano.
Il piacere si fa intenso, Sara ormai gode sonoramente, vale avvicina la sua bocca alle palle mentre continua a penetrarmi.
L’eccitazione è troppa, esplodo! Sara esplode insieme a me e mi inonda col suo liquido, ma non ferma il suo pompino e il mio succo le esce dalla bocca e cola giù fino alle palle dove Vale va a leccarlo.
Rimaniamo a 69 per un po’ ansimanti, poi ci alziamo e ci laviamo tutti e tre.

Dopo la doccia usciamo in terrazza a fumare, nudi; tanto nessuno vede lì, siamo in alto e non ci sono finestre di fronte. Il sole scalda e asciuga i nostri corpi. Nessuno di noi ne ha avuto abbastanza. Sara, l’unica non fumatrice, va a prendere una bottiglia di acqua e io e Vale rimaniamo soli. Basta uno sguardo d’intesa, la mia asta torna subito allo stadio “erectus”, la bacio e prendo il suo bel culetto con le mani, la alzo e la appoggio sul tavolo. Scendo con la bocca sul suo seno e con la lingua le stimolo i capezzoli, poi ancora piu giù: la faccio stendere e le alzo le gambe, mi offre la sua figa già bella umida.
Dò la prima leccata, parto dal basso e lentamente arrivo fino al clitoride. A Vale sfugge un gemito. Poi con la punta della lingua comincio a tartassarla e intanto la penetro con due dita.
In quel momento appare Sara: “Ah così, non mi aspettate neanche…?” e se ne va…
Io e Vale ci guardiamo negli occhi con un punto di domanda: punto la mia asta nella sua figa e comincio a scoparla.
Poco dopo ricompare Sara con una macchina fotografica al collo e comincia a scattare foto; è evidente che Vale è eccitata da questa cosa perchè comincia a toccarsi il clitoride con una mano e geme sempre di più…esco da lei, prendo Sara e le schiaccio la testa contro la figa di vale e le rubo la macchina fotografica. Scatto una foto: vale distesa sul tavolino con la testa che scende, Sara chinata lecca quel ben di dio e nello stesso tempo offre alla mia vista il suo bel culetto.
Appoggio la macchina fotografica e mi sposto dalla parte del tavolo dove scende la testa di Vale, ha gli occhi chiusi e la bocca aperta e geme ad ogni colpo della lingua di Sara. Infilo la mia asta e Vale la accetta volentieri, comincio ad andare su e giù sempre più in profondità.
Faccio il giro del tavolo e mi inginocchio a preparare Sara ad un ingresso: massaggio con le dita e mi accorgo che è già bella pronta, bagnatissima! mi alzo e mi faccio strada dentro di lei. Comincio a scoparla violentemente e lei geme ad ogni spinta ma senza smettere di leccare la sua amica.
Esco e dico: “ragazze, fate una 69 per terra: Vale sopra!”. Loro eseguono subito, io mi metto dietro al culo di Vale e mentre sara la lecca io punto un dito sul suo buchino piu stretto e lo lubrifico con un po’ di suoi stessi umori. Entro con un dito piano piano e spingo bene fino in fondo aspetto che il suo ano si adatti alla mia presenza e poi comincio ad andare su e giù.
Ora rientriamo mi siedo sul divano e Vale viene sopra di me dandomi le spalle si punta la mia asta sulla figa, ma io la blocco: “No tesoro, quella la lasci a Sara, io mi prendo il culetto”.
Da sola dirige la punta del mio arnese sul buchetto e piano piano lo fa entrare, le fa visibilmente male, ma soffre in silenzio. Sara si inginocchia e comincia a leccare ora le mie palle ora la sua figa. Piano piano l’eccitazione cresce e i gemiti di Vale cominciano ad assomigliare più ad urli. La sento che comincia a tremare e aumenta il ritmo. Esplode in un orgasmo da paura sollevandosi dalla mia asta e da sola si masturba fortissimo facendo colare umori sulla testa di Sara che intanto me lo succhia con voglia. Vale si sposta e collassa sulla poltrona e ci guarda godendosi la scena: io mi sono alzato e ho costretto sara a pecorina, la scopo velocemente e lei gode visibilmente. Ben presto raggiungiamo l’orgasmo contemporaneamente e le inondo la schiena.
Ora si che ne abbiamo avuto abbastanza, l’ora si è fatta ormai tarda e Vale e Sara devono tornare in albergo.
Ci scambiamo i numeri di telefono; restano qui ancora qualche giorno…

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