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Mariolino e Serena – Azione e reazione

By 19 Settembre 2022No Comments

Il Rosso era rimasto imbambolato: gli fosse entrato in casa un marziano con tre teste e sei gambe sarebbe stato meno stupito.
Valentina non gli rivolse nemmeno uno sguardo e si lasciò cadere sul divano.
Il Rosso aveva una gran voglia di chiedere alla sorella cosa le fosse accaduto ma, conoscendola, sapeva che in queste situazioni era meglio lasciarla tranquilla, si sarebbe poi sfogata lei ….
Dopo qualche minuto la ragazza si alzò di scatto e si spoglio’ nuda per dirigersi verso il bagno.
Il Rosso la squadro’ accuratamente da capo a piedi: non c’era traccia di ferite sul corpo della sorella, tranne un leggero arrossamento tra le cosce, all’altezza dell’inguine ….. ne trasse un sospiro di sollievo.
Valentina entrò sotto la doccia e si offrì all’acqua come un gesto liberatorio.
Mentre si passava il bagnoschiuma sul corpo, le tornava in mente ciò che le aveva fatto quella donna e non riuscì a trattenere l’eccitazione, cominciò a passarsi le mani sulle tette massaggiandosi i capezzoli, poi scivolò sul ventre ed infine in mezzo alle gambe …
Mentre si masturbava ripensava nei dettagli a quello che le avevano fatto Serena e Mariolino, a come aveva raggiunto più volte l’orgasmo; senza accorgersene si passò una mano in mezzo ai glutei, si spalmo’ del bagnoschiuma e spinse il dito nel buchetto del culo.
Venne in poco tempo, un orgasmo intenso, da togliere il fiato, che le diede un leggero senso di vertigine…
“Ma cosa mi ha fatto quella strega ?!?!” pensò perplessa mentre si infilava l’accappatoio.
Torno’ in soggiorno dove l’attendeva il fratello.
Valentina lo guardò per qualche secondo, poi esplose come un fiume in piena.
“Una strega mi ha drogata e sequestrata, con lei c’era un ragazzino, suo figlio. Mi hanno portata a casa loro, non so dove, ero addormentata, mi hanno legata ad un letto e spogliata. Poi mi hanno seviziata sessualmente in tutte le posizioni possibili, mi hanno fatto di tutto: lei era scatenata, mi ha costretta a rapporti lesbici, mi ha fatta sodomizzare da suo figlio. Mi si sono fatta in bocca, nel culo, nella figa …Ma quel che è peggio è che faceva tutto con delicatezza, stando bene attenta a farmi godere. Sono venuta non so quante volte e anche adesso, se ripenso a quello che mi hanno fatto, mi viene voglia di masturbarmi … L’ho appena fatto sotto la doccia …”
“Calmati” fece il Rosso perplesso, “com’era questa donna, dove ti hanno portata ?”
“Te l’ho detto, ero addormentata all’andata e bendata al ritorno. Lei è molto bella, un po’ più alta di me, una gran troia ma, devo ammetterlo, anche una gnocca da paura, bella in viso e con un corpo stupendo, un gran culo e due cosce fantastiche, ti verrebbe duro in un attimo se la vedessi nuda”.
“Va bene basta !” esclamò il Rosso, aveva capito chi e perché gli avesse sequestrato e seviziato la sorellina.
“Ora rivestiti, la pagheranno cara”.

La villetta in cui si teneva il rinfresco era a mezza collina, dalla parte opposta alla baia, un posto tranquillo ed isolato con molto verde e poche case basse con vista sul mare.
Piero, il marito di Serena, spesso aveva preso in considerazione l’idea di trasferirsi lì con la famiglia ed era ben felice che il suo collega avesse organizzato una festicciola per il primo anniversario di matrimonio proprio in quel posto, così da poterci stare un po’ e vedere dal vivo come si vive in quelle case.
Era una festicciola per pochi intimi, tre coppie in tutto oltre ai festeggiati.
Serena, Mariolino ed il marito arrivarono nel primo pomeriggio e trovarono gli altri invitati già intenti a consumare aperitivi (i mariti) e a chiacchierare (le mogli).
“Ciao a tutti” fece Serena, splendente come sempre.
“Ciao” risposero in coro gli altri invitati.
Era una bella giornata di sole, piuttosto calda, e le signore erano decisamente in gran forma: tutte coppie sposate da non molti anni, due con ragazzini dell’età di Mariolino, le signore si erano messe tutte rigorosamente in minigonna un po’ per il caldo e un po’ per quelle sotterranee competizioni che di solito si accendono in questi casi tra le consorti per mostrare la propria bellezza.
Ovviamente Serena primeggiava con la sua statuaria bellezza, sebbene le altre signore sfoderassero argomenti ben solidi in tema di avvenenza.
Piero raggiunse gli amici e cominciarono a chiacchierare di sport e di lavoro, poi tutti si trasferirono nella casa per guardare un film sul nuovo televisore gigante acquistato da poco.

La banda del Rosso arrivò nei pressi della villetta in cui si teneva la festa.
Piero non lo sapeva ma il fratello di un suo collega era solito rifornirsi di spinelli proprio dal Rosso che, dopo l’episodio di Valentina, aveva messo sotto controllo la famiglia di Serena chiedendo di essere tenuto al corrente di qualunque informazione li riguardasse.
Era così che era venuto a sapere della festa, in un luogo isolato …
Lasciarono il pick up e le moto poco lontano dall’abitazione e si avvicinarono attraverso i cespugli che circondavano la casa.
Non fu difficile entrare di nascosto e prendere il controllo della situazione: in breve, tutti i presenti si ritrovarono legati e con i cellulari sequestrati dai ragazzi del Rosso.
Serena era letteralmente impietrita: aveva ben presente ciò che le avevano fatto e l’errore imperdonabile della ritorsione ai danni di Valentina, la sorella che il Rosso considerava più che una figlia; sapeva che erano lì per lei e cosa erano capaci di fare.
Il Rosso non si perse in preamboli, non c’è n’era bisogno: si piazzo’ davanti a Serena e la guardò dritto negli occhi: “Ti sei divertita con mia sorella eh ? Brutta puttana schifosa, questa lezione non la dimenticherai tanto in fretta”.
I ragazzi afferrarono i presenti e in breve li spogliarono completamente: le quattro donne, i rispettivi mariti ed i tre ragazzini furono lasciati nudi e legati mentre la banda del Rosso rideva e li scherniva.
“Ragazzi, che retata di fighe” esclamò il Rosso ammirando le donne nude a sua disposizione.
Effettivamente il complimento era appropriato: sebbene Serena fosse la più bella, le altre tre signore erano comunque delle gran fighe, oltre che belle in viso ben dotate di corpi modellati dalle ore in palestra e da varie attività sportive.
Gli altri non capivano cosa stesse accadendo, anche se avevano intuito che c’era qualche misterioso legame tra quella situazione imbarazzante ed inquietante e Serena ma non avevano la minima idea di come fosse possibile che la mogliettina di Piero, la loro cara amica Serena, avesse a che fare con un mezzo delinquente noto a gran parte del paese.
“Beh, caro maritino” fece il Rosso a Piero “Devo farti una rivelazione: la tua bellissima moglie, oltre che una gran gnocca, è anche una lesbica di primordine”.
L’allusione era ovviamente a quel che Serena aveva fatto a Valentina, ma i dettagli erano noti solo a Serena e a Mariolino, oltre che al Rosso.
“Forza ragazzi, siamo qui per una festa, diamoci da fare”.
Fece portare le mogli davanti a Serena che stava seduta su una sedia, con le gambe divaricate e le caviglie legate. Le signore stavano in ginocchio intorno a Serena.
“Belle signore, come vi ho spiegato la vostra stupenda amica ama il cazzo ma anche le attenzioni femminili quindi vi prego di leccarle per bene la fighetta. Chiaro che se qualcuna non obbedisce mette a rischio il pisello del proprio maritino ….” chioso’ con un sorriso di scherno e mimando il movimento di un paio di forbici, guardando i quattro uomini nudi e anch’essi legati alle sedie.
Le tre donne, completamente frastornate, compresero subito che era meglio obbedire e, una dopo l’altra, si accostarono a Serena, avvicinarono la bocca alla sua figa e la leccarono come ordinato dal Rosso.
“Leccate bene, troiette” le esortava il Rosso mentre dirigeva la scena” voglio vedere le vostre lingue che penetrano in quella bella fighetta morbida e depilata”.
Le ragazze si dedicarono quindi con molta attenzione a slinguettare Serena, facendosi strada nella sua passerina.
Purtroppo, come già sperimentato, prolungate manovre sessuali condotte con delicatezza non lasciavano indifferente Serena, che cominciò a bagnarsi. Silvia, la donna che in quel momento la stava slinguando, ovviamente, se ne accorse sentendo il sapore degli umori di Serena e le sue cosce che, seppur tenute ferme dalle corde, si contraevano per il piacere tentando di socchiudersi.
Silvia sollevò lo sguardo: vide Serena, bellissima come sempre ma con l’espressione inequivocabile di una donna vicina all’orgasmo. Eccitata da quella strana situazione non resistette, appoggiò le mani sulle cosce di Serena accarezzandole i fianchi poi le infilò due dita nella figa mentre con l’altra mano si masturbava, incurante del fatto che le altre due donne, sue amiche, i loro mariti ed i ragazzi stessero assistendo alla scena.
Serena godeva senza contegno, come già le era successo quando era tra le mani del Rosso, le altre mogli ed i rispettivi mariti guardavano la scena in assoluto silenzio ma era evidente che non erano del tutto indifferenti.
I membri degli uomini, induriti ed eretti, tradivano l’eccitazione per lo spettacolo lesbico tra due donne così belle ed attraenti ed il fatto che fossero le mogli dei loro colleghi aumentava ancor di più l’eccitazione, un misto di sensualità e di proibito che faceva quasi girare la testa …
Era quello a cui mirava il Rosso, far saltare le convenzioni sociali, portare le proprie vittime a superare ogni barriera del pudore. …
“Belle eh ???” fece sorridendo al marito di Silvia, afferrandogli il cazzo che svettava indecentemente “Vieni a vedere meglio”.
Fece un cenno ai suoi ragazzi che afferrarono l’uomo, lo slegarono e lo condussero davanti alle due donne, visibilmente eccitate.
“Ti piace quella gnocca di Serena eh ? Gran figa la moglie del tuo collega Piero, scommetto che hai voglia di scopartela ?!!!”.
“Però anche la tua Silvia è una bella gnocca e tu un bel porco, al pari del tuo amico Piero. Guarda che cazzo lungo che ti è venuto, maiale, invece di essere preoccupato per tua moglie e la tua amica”.
Ciò detto, afferrò il pene del malcapitato che, con le mani legate, non poteva difendere né la moglie né il suo pisello.
Cominciò a masturbarlo, avendo cura che la scena fosse ben visibile a Silvia.
“Bella troietta, scommetto che ti piace guardare quello che sto facendo al tuo maritino mentre tu ti scopi la tua amichetta vero???!”.
Silvia non riusciva a controllarsi, quella situazione era assolutamente oscena ma anche terribilmente arrapante riuscì solo a replicare un imbarazzato “Nooooohhh ….. siiiihhhh” con un tono di voce sensuale, da porca, che tradiva l’eccitazione.
“Vuoi che smetta ?” fece con un leggero sorriso il Rosso.
“Si ….. noohh !!!! Sei un porco !!!!” rispose con voce languida ed ancora più oscena la donna che continuava a masturbare se stessa e Serena senza però togliere gli occhi dalle mani del Rosso ormai impadronitesi del cazzo e dei coglioni indifesi di suo marito con i quali si stava oscenamente divertendo a segarlo massaggiandogli i testicoli per aumentare l’eccitazione e l’imbarazzo dell’uomo.
“Dai Silvia, non essere timida” la afferrò per i capelli allontanandola dalla figa di Serena e portandole la bocca sul suo cazzo.
La donna capì subito cosa voleva fare il Rosso e gli prese in bocca il glande per un pompino mentre con la mano gli massaggiava l’asta del pene, il tutto davanti agli occhi del marito che continuava ad avere il cazzo nelle mani di quel bastardo del Rosso che lo segava con delicatezza e senza pietà fino a fargli raggiungere l’orgasmo, un attimo prima che anche il Rosso venisse nella bocca di Silvia.
“Che venuta ragazzi” fece ai suoi “Le amichette di Serena sono proprie delle belle troiette, degne della loro amica”.
Purtroppo, la situazione stava facendo perdere il controllo un po’ a tutti ed il Rosso non si faceva sfuggire alcun particolare.

I ragazzi della banda portarono Serena e Silvia davanti a Paolo, marito di un’altra delle coppie presenti e li fecero accomodare sul grande divano a lato della vetrata del salone, fecero poi distendere Serena e l’uomo e gli ordinarono di accarezzare la donna.
Paolo, per quanto imbarazzato per quella scena davanti a tutti, in particolare a sua moglie, al marito di Serena ed ai loro figli, non seppe resistere al desiderio di toccare Serena e Silvia, così belle, nude e provocanti.

Appoggiò delicatamen­te le mani sui fianc­hi di Serena che non reagiva, ben conscia che non c’erano po­ssibilità di ribella­rsi ai soprusi della banda del Rosso. Poi dai fianchi l’uomo passò alle tette de­ll’amica, palpandole ed accarezzandole… Quante volte le av­eva ammirato le scol­lature ed ora poteva rendere concreti qu­ei desideri proibiti e segreti mai confe­ssati nemmeno a se stesso, di palpeggia­re la bellissima mog­lie di Piero e la sua amica Silvia.
“Impegnati di più” lo incito’ il Rosso “lo vedo dal tuo caz­zo che muori dalla voglia di fartele”.
Paolo non riuscì a resist­ere: le sue mani passavano dal corpo di Serena, dalle sue cosce lunghe ed aff­usolate al culo sodo e marmoreo di Silvia, le baci­o’ le mani ed i piedi poi si sdraio’ consentendo a Silvia di impalarsi sul suo cazzo e continuando, nel frattempo, a tenere una mano infilata tra le chiappe di Serena, incurante dei ta­nti spettatori che assistevano alla scen­a.
“Serena, non farti pregare, dai una man­o” incalzo’ il Rosso divertito ed obblig­o’ la donna a massag­giare, da dietro, le palle di Paolo mentre veniva cavalcato da Silvia, poi la costr­inse a mettere la mano sotto il sedere dell’uomo e a toccare ed ac­carezzare il buco del culo di Paolo fi­no a sodomizzarlo con le dita infilate nel suo sfintere.
L’uomo raggiunse pr­esto l’orgasmo, segu­ito subito dopo da Silvia che, rossa in viso, non riuscì a contenere il piacere.
“Ma che maiali che siete !!!” esclamò con finta indignazione il Rosso.
“Piero, non dici nu­lla ???” fece poi ri­volgendosi al marito di Serena “Il tuo amico che palpa tua moglie e si scopa la vostra bellissima amichetta davanti a te, tua mo­glie che lo aiuta a godere ancora di più e tu … Oh, ma cosa vedo: il più porcello dei porc­elli !!!”.
In effetti, come già purtroppo accaduto in altra occasione, Piero non riusciva a restare insensibile a quelle scene così altamente pornogra­fiche.
Da un lato era dis­perato nel vedere la moglie nuovamente oggetto di abusi sess­uali da parte di quel bastardo del Rosso, dall’altro però lo spettacolo era così eccitante che il ca­zzo tradiva le sue emozioni e si ergeva dritto e lungo nonos­tante avesse addosso gli sguardi stupiti dei suoi amici e de­lle loro mogli.
Il Rosso si diverti’ a toccargli il pen­e, lo afferrò per sc­appellarlo del tutto tenendolo ben teso, poi gli solletico’ la punta del glande accennando ad una se­ga: Piero respirava a fatica, avrebbe fa­tto qualunque cosa per potersi prendere in mano il cazzo e farsi un segone liber­atorio ma, naturalme­nte, il Rosso aveva ben altri programmi e lasciare il marito di Serena in quello stato pietoso lo di­vertiva parecchio.
“Sei un bastardo, uno schifoso” urlò Se­rena recuperando la lucidità.
Il Rosso non gradi’ l’attacco diretto.
“Voi due, venite qu­i” e fece portare i due ragazzini figli di due delle malcapi­tate coppie presenti.
“Scommetto quello che volete che questa parata di grandissi­me fighe nude, compr­ese le vostre madri, vi ha fatto venire voglia” fece con fare complice, ammiccan­do ai piselli dei due ragazzi, anch’essi già belli duri.
“Beh, ho deciso di farvi un regalo, che non si dica che il Rosso non sa essere generoso con i suoi amici”.
” La conoscete ques­ta meravigliosa figa, Serena, la mamma di Mariolino, moglie di Piero ed amica de­lle vostre madri e dei vostri padri ?”
“E non ditemi che non avete avuto voglia di farle chissa’ cosa quando la incont­ravate in minigonna, con quel suo culo stratosferico ???”
“Forza ragazzi, fat­emi vedere cosa sape­te fare altrimenti i miei ragazzi vi apr­iranno i vostri bei culetti ancora vergi­ni e quando avranno finito sarete divent­ati delle perfette signorine”.
Anche senza minacce, i due ragazzotti non avevano certo bis­ogno di spinte: in mezzo ad un coro di “No, fermatevi, lasci­atela stare, è Serena, la mamma di Marioli­no …” proveniente dai rispettivi genit­ori i due si gettaro­no su Serena e perl­ustrarono con accura­tezza ogni centimetro quadrato di quel corpo meraviglioso e provocante.
Serena cercava di divincolarsi, farsi scopare dai figli dei suoi amici e davanti a tutti era davvero troppo, ma i due, ormai eccitatissimi, la tenevano ferma, con le gambe aperte per avere libero acc­esso alla sua figa.
Finalmente il primo dei due le infilò il cazzo nella passer­ina, dapprima lentam­ente e quasi timoros­o, poi con maggior decisione e foga, men­tre l’altro teneva la donna immobilizzat­a.
Bastarono pochi col­pi e Serena si ritro­vò di nuovo a bagnar­si, nonostante gli sforzi per cercare di restare indifferent­e.
Purtroppo anche sta­volta la sua eccitaz­ione era ben visibile e se ne accorsero tutti, le coppie di amici, suo marito Pi­ero e Mariolino che assisteva nuovamente allo scempio della madre dopo la sconsi­derata idea di vendi­carsi sulla sorellina del Rosso.
Il ragazzo venne con una sborrata liber­atoria, subito sosti­tuito dall’altro che ne prese il posto.
“Giratela” ordinò il Rosso ed i due rag­azzi ubbidirono mett­endo la donna con il culo all’aria.
“Credetemi, sfondar­le il culo è un’esp­erienza unica, parlo per conoscenza dire­tta” fece il Rosso strafottente e diede istruzioni ad una de­lle donne di lubrifi­care per bene l’ano della bella Serena che, dal canto suo, intuito subito cosa le avrebbero fatto, moltiplico’ gli sforzi per divincolarsi ma senza alcun effett­o.
Girata a pancia in giù e con le gambe tenute aperte e larghe, Serena offriva uno spettacolo osceno ma irresistibile. Il ragazzo che le montava sopra le perlustro’ a fondo il meraviglioso solco in mezzo al culo e non seppe trattenersi dal baciare quella meraviglia leccandole il buchino.
Serena senti’ la punta del cazzo del ragazzo che premeva sullo sfintere, dapprima inc­erta e timorosa, poi più decisa ed il me­mbro che le penetrava nel culo, portando­la verso un nuovo ir­refrenabile e vistoso orgasmo.
La donna che le ave­va sparso il lubrifi­cante sul culo non seppe resistere e, sdraiatasi accanto a Serena, le infilò due dita sotto la panc­ia, nella passerina, masturbandosi con l’altra mano mentre ammirava da vicino il cazzo del ragazzo che entrava ed usciva dal culo dell’amica.
“Hai visto Piero, che anche stavolta tua moglie si dimostra all’altezza della situazione ? Mi sa che dovrai portarla più spesso all’officina in futuro, non cre­do che dopo queste esperienze le basterà più una scopatina con un uomo solo”.
“Bastardo maledetto, mia moglie sta god­endo solo perché cos­tretta da te, porco schifoso …” replicò Piero, tentando di darsi un contegno in netto contrasto con il suo cazzo sempre duro ed eretto in maniera più che imb­arazzante.
“Voi due stronzetti­,ora tocca a voi” fe­ce deciso il Rosso rivolgendosi ai due mariti che ancora non avevano partecipato all’ orgia, ma prima uno spettacolino per rilassarvi.
Fece cenno ai ragaz­zi della banda di st­endere sul divano le mogli dei due: erano due fighette notevoli entrambe belle e con un corpo splendido, una delle due con un gran culo e l’alt­ra, una morettina, con una terza piena e due tette di marmo.
I ragazzi del Rosso, abbondantemente ec­citati dallo spettac­olo cui avevano assi­stito, non se lo fec­ero ripetere e prese­ro ripetutamente e in ogni posizione le due donne, facen­dole godere insieme a loro.
Si dedicarono con particolare attenzione a Chiara, che avevano visto più volte in paese, nota per essere sempre vestita in maniera elegante ma, allo stesso tempo, sexy con gonne sopra il ginocchio e scarpe rigorosamente con il tacco a spillo.
Ora l’avevano a disposizione e non si fecero pregare: le accarezzarono ogni parte del corpo, le leccarono i piedini morbidi e ben curati e le cosce, non si stancavano mai di toccarle il culo e le tette, infilandole la lingua in bocca e nella figa.
I mariti delle due donne assistettero increduli allo spettacolo, purtroppo per loro il Rosso aveva fantasie poco carine.
Immobilizzati con il culetto all’aria vennero sodomizzati dai ragazzi della banda, mentre le rispettive mogli venivano costrette a segare i propri maritini inculati fino a farli venire.
Lo scempio durò fin verso le sette della sera, quando il Rosso diede l’ordine ai suoi di lasciare la casa.

I protagonisti di questo racconto di fantasia sono maggiorenni

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