Natalia ed io abbiamo organizzato una serata per andare a mangiare qualcosa fuori insieme. Come sempre so che non finirà semplicemente con una pizza. Come sempre, accadrà che torneremo a casa mia a ridurci come polpette sfatte abusando di alcolici oppure chattando con qualcuno o magari riusciremo a farci rimorchiare da due bei fustoni di ragazzi che si prenderanno cura di noi. Questa prospettiva è più allettante quindi sorrido sorniona tra me e me e continuo a finir d’ordinare il mio appartamento. Per fortuna che i muri non parlano, avrebbero parecchio da raccontare. Ora è tutto in ordine e mi prendo il mio tempo per prepararmi. Faccio una doccia lunga. L’acqua scorre su tutto il mio corpo, calda e mi da la sensazione di un abbraccio di un tenero amante. Chiudo gli occhi e resto ferma a godermi lo scroscio di acqua che batte sulla mia nuca. Una parte si divide e scende lungo la mia schiena, la avvolge e scende a scaldare il mio posteriore. Fa un piccolo saltello sui glutei e una parte scivola dentro le due colline a lambire antri più nascosti. Fino ad arrivare alle mie labbra dove cade sul piatto. L’acqua calda che, invece ha preso la strada del davanti, percorre le mie tette dividendosi in tanti rivoletti. Quelli che guizzano verso i capezzoli, quelli che avvolgono i lati del mio seno, altri che invece prendono il solco fra le bocce. Tutti si riuniscono sul mio ventre all’altezza dell’ombelico dove mi scalda eccitandomi. Poi continua e si infila fra i peli della mia micetta dove si riunisce a quella che scende dalla schiena prima di cadere. Me ne resto li ferma a gambe divaricate a farmi scaldare. Le mani appoggiate alle fredde piastrelle. Sono tentata di toccarmi. Ma mi fermo. So che se comincio mi distruggo e poi non ho più voglia: gallina che non becca’..beccato ha. Chiudo il tutto e mi infilo nell’accappatoio. Mi asciugo con calma. Prendo l’olio di mandorle di dolci. Ne verso un po’ nel palmo della mano e comincio a spalmarlo sulle gambe. Parto dalla caviglia e salgo sulla coscia. Continuo così con un massaggio lento a frizionare il tutto. Gambe lisce, setose. Il mio tatuaggio si ravviva e i colori risplendono di luce propria. Passo all’altra gamba e ripeto l’operazione. Poi passo ai glutei’.così la pelle sarà ancora più setosa e morbida. Il ventre. Salgo ai seni e mi soffermo un po. Forse un po troppo. Schiaccio tra le dita i capezzoli che subito reagiscono indurendosi a formare un bottoncino. Vado oltre e passo alle braccia. Continuo così anche sul collo e dietro la nuca. Nuda aspetto che l’olio venga tutto assorbito dalla pelle e per aiutarlo passo velocemente le mie mani su tutto il corpo frizionandolo ancora. Ok. Vado in camera mia e apro i miei cassetti. Solo lingerie della Intimissimi. Scelgo un completo nero. Brasiliana, reggiseno e reggicalze. Prendo un paio di calze, anche queste nere, le avvolgo e le infilo, accompagnandole con movimenti sensuali delle mie gambe’. La mia pelle bianca risalta come una scritta in gessetto su una lavagna. Prendo una minigonna molto aderente e nera. Molto corta. Quasi si vede dove si attacca il reggicalze, se mi siedo sicuramente scoprirò molti centimetri di coscia. E anche se mi abbasso. E anche a scendere dalla macchina. Voglio rimorchiare si o no? Siiiiiiiiiii. Dopo tutto sono separata.Trucco veloce, un po di fondo tinta, matita nera a seguire la linea del mie occhi, ombretti bronzo metalizzato in varie sfumature, di nuovo matita e poi rimmel. Matita rossa per le labbra a delineare con precisione i contorni, poi rossetto rosso scuro matt. Poi scelgo una camicetta bianca come il latte e sopra metto un bustino di pelle che si ferma sotto l’attaccatura del seno. Le mie tette sembrano volare. Di sicuro non passano inosservate. Poi cosa metto. Siiiii. Gli stivali! Prendo quel paio che ho li da un po di tempo. Quelli in cuoio nero a mezza coscia. Un po morbidi che ricadono su se stessi. Alla caviglia fibbia in oro. Hanno un odore particolare. Hanno l’odore di cuoio che risulta selvaggio. Tacchi 12 a spillo come tutte le mie scarpe. Mi guardo allo specchio e vedo una bella quarantenne vestita come una dominatrice di alta classe. Mi manca solo il frustino. Rido e esco.
Prendo la macchina e raggiungo il posto dove ci siamo date appuntamento. Entro e tutti si girano a guardarmi. Qualcuno ammicca al mio ondeggiare sugli stivali. Vedo padri di famiglia che restano con la forchetta a mezz’aria. Mogli che strattonano mariti e compagni. Sguardi di donne che esprimono solo disprezzo nei miei confronti. Punto diretta al tavolo dov’è Natalia senza curarmi di nessuna e nessuno. I miei tacchi rimbombano come cannonate nel locale che improvvisamente è ammutolito.
‘ciao Natalia’
‘ostrega! Come ti sei vestita’.sembri una troia’
Faccio un sorriso ‘ e’ quello che volevo’
Ridiamo e iniziamo a bere insieme, assaggiando piccoli stuzzichini’ ma sopratutto beviamo parecchi prosecchi. Non mangiamo quasi niente. Il prosecco mi fa sentire leggera e non mi preoccupo più della mia gonna. Forse seduta, ora si vedrà anche il culo e il reggicalze: ho smesso di combattere per tenerla giù da un po. Ogni tanto guardo in giro e vedo qualcuno che cerca di sbirciare sotto il tavolo. Incrocio il suo sguardo e lo comunico a Natalia: ‘dai facciamo le puttane’.ho voglia di far sesso questa sera’. Lei allunga una gamba e inizia a giocare sul lato interno dei miei stimali mentre continuiamo a bere e ridere. Seguo con la coda dell’occhio quanti stanno guardando verso di noi. Quando vedo che ce ne sono un discreto numero, apro oscenamente le gambe e guardo in basso a sottolineare il mio movimento. Dal bancone del bar un ragazzo alza il bicchiere nella mia direzione facendomi un sorriso. Mi ricompongo velocemente e lo guardo.
‘Natalia, lo conosci quello?’ e glielo indico.
‘Si’Matteo’un bastardo’.se non vuoi farti male, lascialo perdere’
Si sa, la curiosità è donna e quindi non resisto’.alzo a mia volta il bicchiere e rispondo al suo saluto. Ecco che viene verso di noi. Si appoggia al tavolo con l’inguine. Come se il suo pacco fosse anch’esso un piatto di stuzzichini.
‘Ciao Natalia, come va? Mi presenti la tua amica’
‘ciao Matteo, Cristina’.Cristina’Matteo’ ci presenta semplicemente così. Rispondo al suo sorriso con un sorriso.
‘ posso sedermi?’ senza pensarci due volte lo faccio accomodare sulla panca alla mia sinistra e spalla a spalla. Iniziamo a chiacchierare, a ridere e scherzare. Beviamo ancora prosecchi e sono abbastanza ubriaca. Ordino caffè. Ho bisogno di essere vigile. Matteo comincia a raccontare aneddoti che mi fanno ridere e inavvertitamente gli poso una mano su una sua gamba. Credo che lui legga questa cosa come una avances e subito si impossessa dell’interno della mia coscia e continua a ridere e a bere. Ho la sua mano destra ben pianta fra le mie gambe che io inizio a stringere e allargare. Nel frattempo il locale si è riempito e la musica batte forte. Nessuno più si cura di quello che accade sotto il tavolo. Solo Natalia se ne accorge. E decide di alzare l’atmosfera. Si appoggia al tavolo con il seno sopra il piano. Le sue tette sembrano sospese e gonfie. Il sogno di tutte le donne di 50 anni: vincere la gravità. Si sa che la donna dopo un certo periodo della sua vita, ha come del lievito dentro di se. Le tette si gonfiano e il culo si fa più grosso. Lei sfrutta queste cose a suo vantaggio. Curve più prominenti. E’ ancora piacevole e in eccesso di mia euforia le spingo un dito in bocca che lei lecca avida. Matteo vedendo quel gesto mi artiglia la fica. Ora tengo le gambe spalancate e lo lascio fare. Sposta un lembo della mia brasiliana e insinua un dito fra le mie labbra. Mi assento con la mente e Natalia se ne accorge e mi sorride. Ivan inizia a parlare di sesso e io mi bagno. Il dito va più a fondo. Spingo una mano sotto il tavolo e gli blocco la sua in quella posizione. Inizio a stringergli il dito con contrazioni controllate della mia vagina. Ivan continua a dire che ha forza per soddisfarci tutte e due, ma io insisto a dire di no. Alla fine la musica troppo forte ci impedisce di parlare.
‘andiamo’ dico ai due ‘andiamo fuori’
Ci ritroviamo fuori all’aria fresca dei primi di autunno. Mi aggrappo al braccio di Ivan e gli dico che voglio andare a casa e che lui mi può seguire con la sua auto. Natalia vuole essere accompagnata a casa.
Mentre siamo in macchina e guido, metto una mano fra le cosce di Natalia e la convinco a restare con noi. Accetta ma la vedo titubante. E mi racconta la sua storia con Matteo. Io rido e le dico che questa sera si vendicherà. ‘ti prego, fa la troia con me questa sera’ concludo e accelero verso casa mia.
Arriviamo a casa mia. Parcheggiamo e saliamo. Mando avanti Natalia e, come ci supera, le infilo una mano sotto la gonna. Lei fa finta di niente e continua a salire le scale, però sporge un po di più il culo lasciando che possa toccare parti più profonde. Io sono sempre attaccata al braccio di Matteo. Entriamo e faccio sedere Ivan al centro del divano. Natalia su una poltrona. Io invece apro un’altra bottiglia di prosecco e bevo direttamente dalla bottiglia, poi la passo a Natalia che a sua volta beve e la passa a Ivan che fa altrettanto. Ridiamo e ricominciamo il giro. Però questa volta non lo mando giù, vado da Natalia e inizio a versargli nella sua bocca il liquido frizzante. Sono a cavalcioni su di lei e la bacio con la lingua. Lei ricambia. Ho la gonna tutta su e lei mi artiglia il culo e lo tira a se. Matteo si avvicina ma lo allontano. ‘torna sul divano e stai lì’ gli ordino. Bacio Natalia e ci strofiniamo. I nostri corpi si stringono. Le nostre tette si toccano e io la domino dalla mia posizione. Le strofino le mie tette sul viso. Poi salto giù dalla poltrona e la prendo per mano e la invito ad alzarsi. Ci mettiamo davanti a Matteo che ci guarda e si tocca il cazzo da sopra i pantaloni. Riprendo a baciarla ed accarezzarla. Lei fa altrettanto ma le sue mani si fermano fra le mie gambe. Sento le sue unghie lunghe che arrivano alle mie labbra e che schiudono il mio grilletto. Lo tocca e una scarica elettrica attraversa la mia schiena. Allargo le gambe a favorirle il tocco e lei si insinua. Sempre più dentro. Sempre più frenetiche. Con una mano mi stringe a se e mi blocca. Inizio ad accarezzarla e a spogliarla. Le sbottono la camicetta. Le tiro su la gonna e le rompo i collant voglio arrivare al suo culo e alla sua figa. Le slaccio il reggiseno e le sue tette riempiono le mie mani. Grosse tette di donna matura un po cadenti ma piacevolmente morbide, con aureole grosse e scure. Mi abbasso a leccarle i capezzoli che diventano duri e incredibilmente lunghi come piccole clitoridi. Matteo si è tirato fuori il cazzo dai pantaloni. Ma gli faccio segno di no con una mano. Bacio Natalia e pian piano la spingo ad allungarsi per terra. Mi abbasso fra le sue gambe e le sposto il perizoma. Inizio a leccarla. Le apro le labbra con le dita e scopro la sua clitoride. è bagnata. Ma le sue labbra non sono come quella di una ventenne. Dopo due parti, gli anni e chissà quanti cazzi sono entrati in quella fica, ha le labbra un po pendenti, un po sfatte’labbre che se trovano un bel cazzo che le stantuffano bene diventano come ventose che si attaccano dando piaceri unici. Labbra che fanno godere ancora. La sua clitoride è più grande della mia. Sembra un piccolo cazzo duro che lecco e succhio con avidità. Mi ci tuffo e intrufolo la mia lingua fra le sue labbra. Si bagna come una ventenne, ancora gli funzionano certe cose! Parto dal basso quasi dal buco del culo e metto la lingua larga. A rasparle le sue labbra. Tiro in su dritta. Tengo le mie mani sul suo ventre che sento contrarre. Vedo lei dal basso mezza nuda. Si pastrugna le tette enormi, la sua gonna tirata su in vita, io fra le sue gambe. Sento il nailon delle calze sul mio viso. Sento il bagnato delle sue mutandine spostate di lato. Sento il sapore dei suoi umori dolciastri su tutto il mio viso. Sento i suoi tacchi che premono sulla mia schiena a tenermi bloccata. Sento che sta per venire. Lecco di più e ciuccio di più il suo piccolissimo cazzo. Ora mi preme la testa e viene. Continuo a leccare e lei inizia a emettere un suono forte e roco, quasi selvaggio. Il suo orgasmo continua, continua e improvvisamente mi tira su la testa. Non cedo e continuo, so quanto faccia male, ma continuo. Mi prende per i capelli e allora sono costretta a cedere. La guardo vogliosa e con la lingua di fuori, a leccare il suo sugo che è rimasto intorno alla mia bocca. Matteo si masturba ma non lo lascio avvicinare. Ci prega. Ma non sento ragioni. Ci supplica ora. Non esiste’.lo minaccio che se si avvicina può prendere le sue cose e andarsene. Si mette quieto con il cazzo in mano e se lo tiene in tiro masturbandosi lentamente. Sono in piedi davanti a lui. Mezza vestita. Alzo un piede e gli punto il tacco degli stivali all’inguine. ‘muoviti e ti sfondo il buco che hai sul cazzo con questo’ e premo leggermente. Faccio spostare Natalia e mi sfilo la camicetta, tolgo il reggiseno e tolgo le mutandine. Resto con gli stivali, il reggicalze e il bustino. Faccio posizionare Natalia sul tappeto perfettamente perpendicolare a Matteo. Mi metto a cavalcioni sulla testa Natalia e mi abbasso come se volessi fare la pipi dando le spalle a Matteo. Mi faccio baciare la fica dalla mia amica. Le prendo i capezzoli e glieli tiro, glieli stringo fra le dita e premo forte. Lei reagisce mordendomi le labbra. Allora mi inginocchio e metto tutto il mio peso sulla sua bocca. La sua lingua si intrufola dentro di me. Ogni tanto allento il mio peso per farla respirare. Mi giro ad osservare Matteo. è li che non si muove e vedo il suo sguardo fisso sul mio fondo schiena. Abbasso il mio sguardo e capisco perché lo fissa. Natalia ha il naso giusto giusto sul mio buco del culo e con le mani me lo allarga. Mi butto giù e regalo a Matteo la visione del mio culo per intero. A Natalia invece regalo una 69. Inizio a leccare la sua fica e lei fa altrettanto con la mia. Il mio interruttore interno ha acceso le sirene da un pezzo e urla sempre di più ‘godi vacca, godi vacca’. Non ho avuto ancora un orgasmo e comincio quasi ad essere isterica. Affondo nella fica di Natalia ma non mi da piacere, anzi lo esaspera sempre di più. Ogni tanto mi stacco per prendere fiato e mi strofino a più non posso contro la bocca della mia amica. Mi muovo come una forsennata e forse lei, non potendone più, mi apre le chiappe e con un dito punta deciso al mio culo.
Mi penetra con uno e poi due dita. Ho gli occhi chiusi e la figa che cola come una fontana. Non mi muovo più e affondo sulla clitoride leccando fino a far raggiungere un orgasmo a Natalia. Lei mi infila 4 dita dentro a ricambiare. Ok sono pronta. Faccio segno a Matteo di avvicinarsi. Mi prendo i glutei e li apro per benino. La mia rosetta è larga e invitante. Matteo prima fa succhiare il cazzo da Natalia e dopo inizia a puntarmelo. Lo alterna fra il mio buco e la lingua di Natalia. Pochi centimetri alla volta. Finché con un colpo affonda e comincia a martellarmi. Io vedo da uno specchio i nostri tre corpi intrecciati. Io spremuta a dare e prendere piacere, Matteo mi spinge il suo cazzo con foga su per gli intestini. Natalia gli lecca le palle e lo tiene per le gambe . Io’ Io’.non capisco più niente. Voglio solo godere. Inizio a muovermi e a contrarre i miei muscoli anali. Voglio sentirlo bene. Matteo si sfila e sborra sulla mia rosetta. Non me lo aspettavo. Una parte va dentro il buco ancora largo, ma la maggior parte cola lungo le labbra. Natalia è li pronta a riceverla e a ingoiarla. Io sono un po incazzata. Voglio godere! Mi sfilo dal groviglio di corpi e mentre Matteo si fa pulire il cazzo da Natalia mi alzo. E con uno strattone lo butto per terra. Gli punto il tacco degli stivali sul petto.
‘tu eri quello che ci soddisfaceva a tutte e due?…. Io devo ancora godere’ dico stizzita
Mi metto a cavalcioni su di lui. Gli sbatto la fica sulla faccia e gli prendo i capelli. Strofino la sua bocca sulla mia micia e gli urlo ‘fammi godere’..fammi godere’ e poi con calma ‘per favore’ e quasi piango’.Matteo inizia a leccarmi. Natalia si dedica a spompinarlo finché non glielo fa tornare duro. Mi stringo i capezzoli con forza e poi finalmente sotto gli abili colpi di lingua vengo. Vengo come una indemoniata. Lo voglio, lo voglio dentro. Mi alzo ancora in preda alle contrazioni della mia fica e faccio togliere Natalia. Mi impalo sul cazzo e comincio a cavalcarlo. Con gli stivali sembro una cavallerizza. L’odore del cuoio mi eccita. Lo cavalco furiosamente finché ho un altro orgasmo. Brividi e mugolii. Mi fermo un attimo e riprendo. Natalia si sta facendo leccare la figa. Continuo a muovermi finchè mi sborra dentro. Lo sento spruzzare dentro di me ed è copioso. Mi alzo e con la mano mi tengo tappata la figa. Vado da Natalia che alza la testa e glielo scarico in bocca. Poi mi abbasso un po’. Inizio a baciarla e cominciamo a scambiarci la sborra che ha in bocca. Sa dei miei umori, li riconosco ormai. Prendo Natalia e la faccio togliere dalla sua posizione. Ci mettiamo in ginocchio e ci baciamo con avidità. Matteo si alza e ci porge il suo cazzo. Glielo puliamo per benino, le nostre bocche si incrociano e si toccano lungo l’asta. Iniziamo a litigarcelo per chi lo porta in bocca. Vinco io. Torna immediatamente duro. Quando io l’ho in bocca Natalia gli succhia le palle e le sue mani non stanno ferme. Mi sgrilletta. Ci alterniamo sul cazzo e anche io ho una mano sulla sua passera bagnata. Si avvicina un altro orgasmo. Dio’.quando mi toccano sotto ed ho un cazzo in bocca’..mi eccito da morire. Ho ancora voglia.
Faccio stendere Matteo sulla schiena. Mi impalo nel culo dandogli la schiena. Mi pompa da sotto e mi sento piena. Mi sdraio sul suo corpo e forse la piega assunta adesso dal suo cazzo mi preme sulla fica da dentro. Mi tiene le gambe alte e spalancate. Natalia si abbassa fra le mie cosce e inizia a leccarmi. Ho provato a resistere ma credo che neanche in dieci secondi ho un nuovo orgasmo da urlo. Sono bloccata e ora Natalia continua a torturami. I continui orgasmi con le contrazioni involontarie dei miei muscoli anali fanno venire ancora una volta Matteo. Natalia gli sfila il cazzo che va ammosciandosi dal mio culo e con la lingua raccoglie la sborra che esce, poi passa a pulire il cazzo. Matteo riesce a riprendere durezza, veramente non la perde. Mentre sono distesa ancora su di lui, con una mano mi masturbo, non ne ho ancora abbastanza. Natalia prende il cazzo e me lo infila nella fica. Oh si. Inizia a leccare le palle e viene su. Lecca anche il cazzo fin dove è dentro di me, poi passa alle mie labbra larghe e poi alla mia clitoride. Va avanti su e giù cosi per interminabili minuti. Un nuovo orgasmo mi scuote. Oh si. Oh si. Finalmente godo come si deve. Voglio sborra in bocca. Ci mettiamo distese sul tappeto. Con la testa vicino e ci baciamo. Matteo si avvicina e mette il cazzo fra noi. Lo baciamo e succhiamo finché ci sborra in faccia. Ci baciamo e con la lingua. Tiriamo su tutta la sborra dai nostri visi. Poi giochiamo un po e ci divertiamo a scambiarcelo. Matteo è steso vicino a noi e mi dirigo verso il suo cazzo. Ne voglio ancora’. Ma lui mi allontana. Rido’.scomessa vinta gli dico. Mi alzo e gli do un calcio nelle palle. ‘vergognati’ gli urlo’.Natalia si siede a cavalcioni sul suo viso e io mi dedico a torturargli un po i suoi testicoli. Cerca di proteggersi con le mani’.ma alla fine ho la meglio. Quando chiede pietà e basta, lo lasciamo. Si riveste in fretta e va via. Veramente scappa. Natalia e io lo vediamo andarsene mentre siamo abbracciate e lei mi tiene da dietro. Quando è uscito ci guardiamo e ridiamo.
‘io ho ancora voglia, Natalia’
‘pure io’ mi risponde
Ci baciamo e andiamo in camera da letto. Tiro fuori la mia collezione di dildi e ci buttiamo sul letto. è ancora presto per dormire.
Grazie Rebis
Bellissima storia, molto realistica
Pisellina… fantastico! Un buon mix di Femdom e umiliazione
Storia molto intrigante. Per favore, continua! :)
In tutte le volte in cui Maria ordina a Serena di spogliarsi, Serena rimane sempre anche a piedi nudi oppure…