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Racconti Erotici Lesbo

rosy e carla

By 8 Giugno 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao, eccomi di nuovo a voi

Questo &egrave il racconto di ciò che &egrave successo tra Carla e Rosy giorni dopo la nostra serata a tre
( riportatomi delle due donne )

Le due donne si sentirono al telefono, accordandosi per trovarsi la domenica mattina a casa di Carla, avrebbero pranzato da lei per poi passare lì il resto della giornata. Carla &egrave una ragazza benestante, ha una villa in una zona collinosa, il giardino &egrave circondato da un’alta siepe, contornato da piante ad alto fusto, una fantastica piscina a due livelli con a fianco una jacuzzi a sei posti, ma la cosa che a me piace di più &egrave una scaletta che scende a fianco della piscina ed entra in un tinello, da dove &egrave possibile vedere da una vetrata, l’intera piscina!!!!

Rosy la domenica mattina cominciò a prepararsi, doccia , una leggera stiratina ai suoi fantastici capelli neri, una leggera matita agli occhi, intimo e un miniabito nero, sandali con lacci fino al polpaccio che facevano così risaltare le sue gambe ben fatte, nella borsa mise il costume, visto che il tempo prometteva sole per tutto il giorno e la piscina poteva diventare invitante. La accompagnai fino a casa sua, arrivandoci verso le 10 come da accordo, Carla ci aspettava vicino all’ingresso, salutandoci con il classico bacio sulle guance fece entrare anche me, ma si capiva che i suoi sguardi erano tutti per la mia compagna. Lei indossava degli short in jeans che faceva risaltare le sue natiche ed il reggiseno del costume, la pelle leggermente abbronzata e lucida la rendeva molto attraente agli occhi di noi due. Ci offrì il caff&egrave con dei biscottini e subito dopo mi fece capire che potevo andare, cose che feci a malincuore, sapendo cosa si sarebbe scatenato lì dentro, il mio pacco era gonfio e si notava.

Uscito io di scena, Rosy si mangiava con gli occhi la sua amica, che per rendere la cosa più eccitante faceva l’indifferente per farsi desiderare, parlarono dei loro ricordi di scuola o di come erano andate le cose in veneto, preparando l’idromassaggio e i lettini per prendere il sole, ma nessun argomento che riguardasse il sesso. ‘ Ok, l’idromassaggio &egrave pronto, entriamo’ disse Carla togliendosi i pantaloncini, subito imitata da Rosy che spostò le spalline dell’abito facendolo scivolare a terra, si slaccio i sandali piegandosi in avanti, mettendo in mostra il suo culo ben tornito diviso dal sottile filo del perizoma, per attirare l’attenzione dell’amica, che continuava a spogliarsi come se nulla fosse.’ Nell’idro si entra nudi, senza costume, così che i sali facciano il loro dovere su tutto il corpo’, questa frase fece apparire nella mia stellina ( il soprannome che uso per lei ) un filo di eccitazione e speranza che lei la guardasse, ma ancora nulla, il gioco di Carla era spietato, si eccitava al fatto che Rosy cercasse di mettere in mostra il suo corpo per farsi desiderare da lei, era consapevole del fatto che questo gioco avrebbe portato la sua allieva ad aumentare il desiderio.

Entrate nella vasca una di fronte all’altra, riprese a parlare ma Carla si accorse dell’ascolto distratto e si rilassò chiudendo gli occhi, per gustarsi la bellezza del massaggio dell’acqua, conscia che la sua preda era agitata come se stesse friggendo lentamente, mentre Rosy dentro si rodeva, non era quello che si aspettava, quindi decise di godersi al massimo anche lei la situazione, con il sole che riscaldava il viso e i getti che la massaggiavano con la musica in sottofondo, lasciandosi cullare in quel modo perse la cognizione del tempo, venendo riportata alla realtà dall’amica che disse’ Basta, ora fuori e tuffiamoci in piscina’, infatti Carla dal bordo della jacuzzi si getto direttamente in acqua,’ Forza &egrave fantastico, dopo il caldo del massaggio, il fresco di quest’acqua &egrave quello che ci vuole per chiudere i pori ‘, parlò restando con il busto fuori dall’acqua come una sirena, mostrando i capezzoli inturgiditi per la differenza di temperatura , cosa che attirò lo sguardo immediato della preda, che stava piano piano avvolgendosi nella tela senza via di scampo.

Si tuffo anche lei, riemergendo poco distante dalla sua cacciatrice che si allontanò verso il bordo piscina, uscendone per dirigersi verso i lettini, dove prese un olio idratante che cominciò a distribuire in modo molto sensuale sul suo corpo, lasciando la pelle lucida e leggermente profumata.
Rosy uscì dall’acqua dirigendosi verso di lei, ‘ Vieni, te la metto io, resta in piedi accanto a me’disse con voce materna guardandola come fa il ragno quando si avvicina alla preda ormai senza forze, le spalmò con sapienti e leggeri massaggi l’olio che fece risaltare la pelle già imperlata dalle gocce d’acqua, facendo ben attenzione ad esercitare le giuste pressioni sui seni, interno coscia,
natiche e fica, tale movimento fece bagnare abbondantemente Rosy, che pensò che il momento atteso da una 15 giorni stesse per arrivare. Carla invece voleva lasciarla cucinare ancora un po’, anche se a fatica mascherò il piacere che le procurava massaggiarla, toccare il suo sesso e i capezzoli eccitati, si distese sul lettino allargando bene le gambe, in modo che il sole potesse baciarle anche la patatina.

La preda restò immobile, eccitata per il massaggio e lo spettacolo offerto dal corpo lucido di Carla, ma allo stesso tempo disperata, perché le sarebbe piaciuto da matti che continuasse quel massaggio e dando un’ultima occhiata alla fica lucida della spietata cacciatrice, si sdraiò stancamente ed inquieta; il turbamento che la scuoteva partiva dal centro del suo sesso, era la prima volta che prendeva il sole nuda e l’aria sulla passera e i capezzoli la faceva bagnare ancora di più, cominciò a stuzzicarli con due dita, pizzicandoli e disegnando dei cerchietti, ansimano leggermente.
Con la coda dell’occhio sbirciò Carla, ma la trovò impassibile, mentre continuava il movimento umettandosi le dita per bagnare i capezzoli, decise con l’altra mano di scendere verso il pube, allargando le grandi labbra per permettere all’aria di entrare nell’orifizio, cosa che ebbe l’ effetto immediato di bagnarsi ancor di più, eccitandosi talmente tanto che si ritrovò a stuzzicare il clitoride durissimo, perdendo ancor più il controllo di se, passò l’altra mano sotto la gamba destra in modo da poter infilare due dita in quel lago di piacere, mugolando e gemendo i suoi sensi erano rapiti, persi in quel fantastico momento in cui era entrata istintivamente, non si accorse che Carla si era seduta ad osservarla compiaciuta, era proprio lì che voleva portarla.

Rosy continuò a sditalinarsi inserendo un terzo dito, spatolando e pizzicando il clitoride gonfio e lucidissimo, voleva aumentare il piacere senza venire quindi teneva il giusto ritmo, sempre persa in quel turbinio di sensi che la pervadeva, tolse le dita portandole alla bocca per assaporarsi, aprì gli occhi e trovò Carla, che si era piazzata a cavallo del lettino proprio sopra al suo viso, con le grandi labbra aperte ed un dito che entrava ed usciva dalla micetta lasciando cadere goccioline del succo sul viso.
Inebriata da tale vista, le s’illuminarono gli occhi ed il cuore impazzì saltando da una parte all’altra del petto.
‘ Era così che ti volevo, vederti completamente rapita dai sensi, abbandonata nel piacere dell’istinto che ti ha portata a quello che stai facendo’ sentenziò Carla, piegandosi sulle gambe per offrire il suo fiore alla bocca della preda.

Rosy non pose tempo, cominciò immediatamente ad intingere la lingua nel polline afferrandola ai fianchi per non farla fuggire, leccò per interminabili minuti quella coppa del piacere in ogni suo angolo, lavoro semplificato dall’amica che teneva aperte le grandi labbra con due dita, mentre con l’altra mano giocava con le sue tette, portando i capezzoli alla portata della sua lingua.
Carla venne con una tale intensità che le fece perdere le forze nelle gambe, sdraiandosi sul corpo della sua novizia fino ad arrivare con la bocca alla sua fica bagnatissima, dandole così un bacio.
‘Ora voglio occuparmi di lei, della tua fonte’ disse con tono deciso la maestra, risalendo il corpo dell’allieva coprendolo di baci, soffermandosi in particolare sul seno ed i capezzoli.
Si inginocchiò davanti alle gambe che vennero afferrate dalle mani e tuffò la testa in mezzo, giocando con labbra e lingua con una abilità tale che ad ogni movimento corrispondeva un mugolio,
ma non voleva portarla all’orgasmo, doveva essere ancora più carica, voleva portarla alla soglia dello svenimento, il ragno non aveva ancora finito di avvolgere la sua preda!
Rallentava o si fermava non appena avvertiva un maggior irrigidimento, tanto che Rosy disse mugolando’ sei una stronza’ mmmhh’ mangiami’sono il tuo frutto..mmhhh’fammi arrivare alle stelle..’
Carla da abile quel &egrave, portò il viso sopra le sue labbra e la baciò, le lingue s’intrecciarono per pochi secondi per poi alzarsi, riprese l’olio, che rimasto al sole era tiepido, lo versò sulle tette di Rosy che disse ‘ Sembra sborra mmmm, calda ..’ ne lasciò cadere parecchio, la dose necessaria per tutto il corpo, venne spalmato con un massaggio che fece cadere la preda in uno stato di catalessi, che raggiunse il culmine quando Carla praticò il massaggio con tutto il corpo.

Terminato il massaggio si sedette sul fondo del lettino,restando ad ammirare il corpo lucidissimo della sua preda che continuava ad emettere sospiri e mugolii, con gli occhi leggermente rivolti all’indietro, il segnale che il ragno attendeva.
Infilò un dito nella fica bagnatissima, esplorando ogni anfratto con un movimento rotatorio, gesto che fece inarcare la schiena a Rosy, offrendo così il suo sesso ad una migliore penetrazione.
Dita che divennero tre subito dopo, entrarono senza il minimo sforzo.
Carla le ritrasse immediatamente, causando un ‘ mmmmmmmmmmmmmmhhhhhhhhh’ ad alta tonalità.

La preda era sempre più pronta.

Chiuse la mano a cucchiaio,la puntò all’ingresso della fica e con una spinta sola la penetrò senza causare il minimo dolore, merito dell’olio e degli umori che fuoriuscivano copiosi.
I sospiri e mugolii aumentarono di tono e lunghezza, gli occhi sempre più all’indietro erano il risultato del movimento del polso e delle due dita che solleticavano il clitoride, movimenti sapienti, irregolari ma decisi, accompagnati dal movimento del bacino’ il piacere aumentava e Rosy era preda dei sensi del piacere assoluto. Carla non disse una parola, temeva di interrompere la magia, continuava il suo movimento concentrata, anche se dentro di lei erano vivissime le sensazioni di piacere.

Cominciò a rendere più regolare il ritmo, tanto che Rosy si inarcò di nuovo irrigidendo i muscoli, segno che l’orgasmo stava montando, ritmo che divenne più veloce’La preda venne urlando parole sconnesse, facendo fatica a respirare, un orgasmo di un’intensità tale che tutto il suo corpo era scosso da brividi che facevano tremare anche le urla di piacere, orgasmo che schizzava liquido sul braccio di Carla, che continuava a scoparla con la mano, che intuiva l’arrivo del secondo e ancor più devastante orgasmo, che esplose pochi secondi dopo con uno scatto sulla schiena ed un urlo tremante’ la preda cadde sul lettino tremando sudata, sovrastata dal piacere immane che le stava facendo girare la testa’ gli occhi all’indietro’respiri e sospiri interminabili’.incapace di qualsiasi movimento’

Carla approfittò della notevole lubrificazione per togliere la mano, andando a dissetarsi con il nettare che le veniva offerto dalla coppa innanzi a lei, succhiava ogni rivolo, la lingua inseguiva ogni goccia, prolungando il piacere dell’amica ed allo stesso tempo permetteva ai muscoli vaginali di rilassarsi. Continuo così per dieci interminabili minuti, in cui Rosy sempre assente, continuava a mugolare per il piacere che la pervadeva fin nell’anima, che le stravolgeva il cervello’

Carla si sdraiò su di lei, appoggiando la testa sul seno, per ascoltare i battiti che cuore che ancora era impazzito, sussurrandole parole dolci e baciandole il collo, restarono abbracciate per oltre venti minuti, tempo che impiegò Rosy per riprendersi, per rendersi conto di ciò che le era successo, ed erano solo le 13.30 del pomeriggio di una giornata che era ancora all’inizio.
Erano appena le 13.30, a Rosy pareva trascorsa una vita, tante erano le sensazioni ed emozioni passate nel cuore e nella testa, di cui l’ultima era causata dalla sua amica abbracciata a lei che ascoltava i battiti del cuore, si sentiva fortemente attratta da lei e non solo fisicamente.
‘ Non ho mai goduto così tanto ed intensamente mia maestra, non ero mai arrivata a perdere quasi i sensi, per quanto tempo sono rimasta in questo limbo? ‘ Carla non riusciva a staccare l’orecchio dal petto, era affascinata dal battito che da pazzo si era normalizzato, l’emozione che le aveva procurato facendole scendere alcune lacrime.
Rosy avverti le gocce che caddero sul seno e sporgendosi col capo vide il viso rigato, asciugò le lacrime con le labbra dando allo stesso momento dei piccoli baci , questo gesto rilassò il volto di Carla, che replicò con un sorriso fissando i suoi occhi intensamente trasmettendo il sentimento che provava’.Le bocche si unirono in un bacio carico di amore, sospirarono senza mai staccarsi, le menti erano completamente vuote, il cuore prese il sopravvento, il fuoco della passione le avvolgeva.

‘ Ti ‘.voglio bene Rosy’ furono le parole di Carla ‘ Molto bene ‘, il tono non lasciava dubbi’si baciarono di nuovo, guardandosi negli occhi per leggere contemporaneamente le emozioni che provavano,. Emozioni che sfociarono in una risata rilassante, Rosy spinse la sua amante in piedi, si alzò con un equilibrio instabile e presala per mano cominciarono a correre per tuffarsi in piscina, si baciarono sott’acqua abbracciandosi, riemergendo cominciarono un gioco fatto di schizzi d’acqua, si rincorrevano nuotando e quando la seconda raggiungeva l’altra, le dava uno schiaffetto sul culo o sulla passerina,
Carla fece il morto sul dorso, Rosy disse ridendo’ Ora facciamo una bella respirazione artificiale alla paziente’, si immerse per tornare a galla con il viso giusto tra le gambe dando un bacio e leccando quella splendida fichetta morbida e liscia, ottenendo l’effetto di far sussultare la paziente che chiuse le gambe intorno al suo collo dicendo ‘ Ancora’ voglio ancora l’ossigeno ‘ si spostarono nel punto dove Rosy poteva stare in piedi, Carla si appoggiò al bordo piscina restando legata a lei che riprese il gioco, leccando e succhiando il bottoncino già duro, passando la lingua tra l’orifizo vaginale ed anale otteneva l’effetto del caldo (della lingua) e fresco (dell’acqua), che la portò in pochissimi minuti all’orgasmo.

A Carla quell’orgasmo non era sufficiente, prese per mano la sua preda e la fece sdraiare sull’erba, si sdraiò fronte a lei incrociando le gambe in modo da mettere a contatto le due passere cominciando un sostenuto movimento di bacino sapientemente accompagnato da Rosy alla quale stava aumentando l’eccitazione. Vennero contemporaneamente miscelando i loro succhi che leccarono avidamente subito dopo con un fantastico sessantanove, accompagnato da una masturbazione anale, un dito che entrava ed usciva contemporaneamente a entrambe, Rosy fu la prima a inserire il secondo dito, subito imitata dall’altra, si leccavano le fiche di nuovo ben bagnate e si penetravano in sincronia quasi perfetta portandole ad una eccitazione e piacere molto molto alto, tanto che erano in preda ad una sorta di follia lucida.
Smisero di leccarsi concentrandosi sulla penetrazione anale arrivata a quattro dita, la vista dell’orifizio così dilatato le portava ad aumentare il ritmo incitandosi vicendevolmente a fottersi ancor di più.
Venne prima Carla che urlò il suo godimento nella passera di Rosy che rallentando il ritmo e riducendo le dita, ripuliva dal succo la fica andando anche a lambire l’ano arrossato, mentre fremeva sulle ginocchia sotto i colpi che riceveva. Arrivò poco dopo il suo turno, ma ormai spossata oltre al liquido del piacere non riuscì a trattenere un getto d’urina che arrivò in pieno nella bocca, ma la reazione di Carla in preda alla foia fu’ mmmmm porcona dai lasciati andare’ falla’ bagnami con la tua piscia calda’, facendola posizionare in ginocchio sopra al seno. Rosy allargò le labbra per meglio dirigere il getto, che partendo dal collo cadeva sulle tette, scorrendo sulla pancia allagando l’ombelico dove si perdeva in rivoli che scendevano sui fianchi, uno di questi passo sull’iguine sfiorando le grandi labbra insinuandosi proprio in mezzo alle chiappe bagnando l’ano gonfio ed a arrossato aumentandone il bruciore che insieme al piacere che provava la fecero tremare e gemere.
Rosy carezzò il corpo di Carla sfiorandolo con il suo, facendola di nuovo rabbrividire, si rotolarono baciandosi nell’erba accarezzandosi a vicenda le schiene e le chiappe, la mia compagna ci si aggrappò bloccando l’amante sotto di lei, che lestamente la legò incrociando le gambe sopra alla schiena stringendola a se in modo che le due fiche fossero a contatto, facendole sospirare l’una nella bocca dell’altra.
Rialzandosi si complimentavano a vicenda per l’ardore avuto, si fecero la doccia lavandosi l’un l’altra non facendosi mancare baci su tutto il corpo e rispalmandosi l’olio, arrivarono così le 16.30 circa e Carla disse’ Il pranzo lo abbiamo saltato ma la merenda no, c’&egrave macedonia con gelato ti va tesoro mio? ‘ ‘ wow scommetto che il gelato &egrave sia alle creme che alla frutta’ rispose Rosy conoscendo i gusti dell’amica, infatti era una confezione da un kg con otto gusti diversi.

Si prepararono due belle coppe di macedonia che ricoprirono di gelato, uscendo dalla cucina per dirigersi sotto lo splendido bersò a forma di vela dove c’erano un tavolino e quattro splendidi lettini anatomici in cannellino, sormontati dai materassini, Carla si portò tutta la vaschetta del gelato, sapendo che ne avrebbero fatto il bis. Si sdraiarono come le matrone romane sui due lettini vicini e di tanto in tanto si imboccavano ridendo, succhiando maliziosamente i cucchiaini oppure rincorrendoli con la bocca. Decisero per il bis di gelato ma per pigrizia lo prelevavano direttamente dalla vaschetta messa in mezzo a loro e Carla fece partire di nuovo il gioco’ chissà che sapore ha questo gelato se lo metto sulle tue tette’ ne appoggiò un’abbondante cucchiaiata giusto nel mezzo, ottenendo l’immediato indurimento dei capezzoli per via del freddo, pulendo a colpi di lingua il solco. Rosy rispose immediatamente’ Non avrà mai lo stesso sapore di questo’ pescando nella vaschetta con entrambe le mani appoggiando il contenuto direttamente sui capezzoli di Carla, puliti rapidamente succhiando il tutto con le labbra, l’effetto freddo/caldo la fece infiammare subito ‘. Ma così sarà più buono ancora’ appoggiandone una buona quantità sulla fica della mia compagna, ne uscì un miagolio da gatta in calore non appena avvertì l’effetto delle due temperature.
Rosy si vendicò allargando le labbra della fica di Carla spalmando il gelato spingendone all’interno con due dita un po’ facendo miagolare anche lei. Continuarono a distribuirsi i vari gusti sul corpo, infilandosi le dita in bocca succhiandole avidamente, mettendone anche tra il solco delle chiappe.
Gelato che sciogliendosi per via della temperatura da fusione che ano e fica avevano raggiunto, colava lungo le cosce e invischiava seno e pancia.

Terminato il gelato, ammirarono l’un l’atra il risultato ottenuto, eccitatissime si baciarono abbracciate, continuando il gioco in silenzio leccandosi vicendevolmente il corpo per pulirsi, masturbando piacevolmente i clitoridi impiastricciati, lappando all’orgasmo, per ottenere una miscela di sapori ed umori davvero unica.

Arrivarono le 18.45 di una giornata che volgeva al termine, ma che poteva riservare ancora delle sorprese

Per commenti ari2007@hotmail.it Dopo essersi date l’ennesimo piacere, Carla invitò la sua concubina a restare per la cena, cosa assolutamente per Rosy imprevista ma accettò di buon grado’ Ok va bene, avviso Ari che non rientro ‘ ‘ Fai pure, io intento mi faccio una bella doccia, così dopo ti lavi con calma ‘ replicò .
Mi trattenni al telefono con la mia compagna per oltre venti minuti, capivo che aveva passato una giornata veramente particolare anche se non mi voleva raccontare nulla, sentii la voce di Carla salutarmi dicendo ‘Oh, ancora al telefono voi due? Ah ah non la faccio più tornare a casa, voglio tenerla qui con me ‘ con tono scherzoso. Salutai la mia patner felice per lei ed anche invidioso.

Accompagnandola in bagno disse ‘ ti ho preparato la vasca con dei sali aromatici ed una schiuma cremosa, così mentre io preparo la cena ti riposi ‘. Il locale bagno di Carla &egrave fantastico: doccia multifunzione nell’angolo, un piccolo armadio al fianco con accappatoi ed asciugamani e una vasca idromassaggio per due angolare, infine un mobile con uno specchio illuminato con faretti in massello di legno e piano di marmo.
Accese il lettore con una musica d’atmosfera mentre Rosy si accomodava nella vasca, regolò il computer e prima di andarsene rubò un bacio’ Ora lavati e rilassati, io intanto mi faccio bella per te, ci vediamo dopo’, chiuse la porta regolando l’intensità della luce per dare il giusto tocco al relax.
Immersa fino al collo in quell’angolo di paradiso, la mia compagna passò 30 minuti in assoluta tranquillità, con la mente persa nel piacere continuo.
Tornò Carla ancora in accappatoio ‘ Esci o ti sciogli li dentro, entra nella doccia che ti risciacquo’, Rosy obbedendo entrò chiudendosi nella doccia, la sua amica accese il multifunzione alternando i getti di acqua fredda con altri calda restando ad osservarne l’effetto che aveva sul corpo sorridendo, sapeva bene che brividi producesse tale trattamento, dopodiché le porse un accappatoio rosa ed una crema per il corpo leggermente profumata di muschio bianco’ Quando hai finito, vai in camera mia, troverai dei vestiti per te, per la cena ti voglio elegante ‘ ed uscì per andare a vestirsi. Rosy si interrogava sul tipo di vestito le avessi preparato, mentre asciugandosi si ammirava nello specchio, soppesando il suo seno, carezzando i fianchi e le gambe, pensando di essere una bella donna( come effettivamente la &egrave) spalmò la crema, che lasciava la sua pelle davvero vellutata e donandole una sensazione di fresco. Andò in camera trovando sul letto un bellissimo perizoma in pizzo nero, un abito nero anch’esso che allacciandosi dietro al collo le lasciava spalle e schiena scoperte mettendo in risalto il seno, lungo giusto a metà coscia, i sandali che aveva la mattina completavano quel capolavoro sexy esaltando i suoi occhi azzurri che brillavano e si ammirò nell’enorme specchio che copriva la parete cella stanza ‘ sei proprio figa stasera ‘ disse mentre si dava un buffetto sulla natica.

Carla sentì i passi nel corridoio ed invitò Rosy a recarsi in sala dove aveva preparato per la cena, nel locale la luce era fioca, trovò candele accese sul tavolo ed i lumini appoggiati a terra in vicinanza dei vetri scorrevoli aperti, che danno sul terrazzo da cui si gode una vista su tutta la pianura e musica in sottofondo.
La tavola era apparecchiata finemente come nei ristoranti di classe, tre piccole rose gialle su ogni piatto davano il tocco finale.
Arrivò Carla portando la bottiglia di vino bianco: uno schianto! Capelli a coda, abito bianco in seta e metallo con spalline finissime, che si univano dietro spalle ad altri due lacci formando un piccolo fiocco, tendendo il vestito per mettere in evidenza il seno, che lasciava la schiena scoperta fin poco sopra al culo, con della scarpine dal tacco vertiginoso completamente aperte.
Rosy rimase senza fiato a quella vista.

Riempiti i bicchieri brindarono a loro due, ed anche a me ‘ Chissà cosa starà pensano, povero, noi qui a divertirci e lui” facendo una bella risata, mangiarono della pasta con sugo di gamberetti e code di gambero, con i quali giocarono maliziosamente imboccandosi, branzino al sale, che notoriamente mette sete quindi il vino scorreva, come dolce fragole al maraschino.
‘ Che serata fantastica che mi hai offerto, anzi tutta la giornata &egrave stata perfetta’ Disse Rosy tenendo le mani di Carla’ E’ merito anche tuo se la giornata che stiamo passando &egrave deliziosa, ma torniamo fuori, e beviamoci qualcosa ancora’ andò in cucina mentre l’altra tornava sotto al bersò dove accese delle torce.
Arrivò li sotto con una bottiglia di champagne ben fresco e due coppe, ‘ Alla faccia del qualcosa, gia sono allegrotta, con questo mi stendi’ che come risposta ‘ E chi ti dice che non sia cio che voglio? ‘ scoppio a ridere Carla stappando la bottiglia, riempì le coppe e dette il via a svariati brindisi vuotandola velocemente ‘ Aspetta, ne ho ancora, torno subito’ , mentre Rosy cominciava a sentire gli effetti dell’alcol che la fecero sdraiare sul lettino. Se ne tornò con un magnum ‘Ce lo dobbiamo bere tutto??? ‘ disse ridendo la mia pater mentre scoppiava il tappo. Carla porse il calice pieno mentre si sedeva accanto a lei, incrociarono le braccia svuotando velocemente i bicchieri, ‘Ora però voglio fare una cosa ‘ disse prendendo il magmun per bere un sorso, avvicino la bocca a quella di Rosy che aprì le labbra baciandosi con lo champagne, questo bacio combinato all’alcool riscaldò velocemente la situazione, Carla si era spogliata invitando l’amica a fare lo stesso, la fece inginocchiare davanti a lei e cominciò a versare il liquido tre il solco delle tette, che scorreva fin giù alla sua passerina, dove Rosy leccava il tutto risalendo fin sui capezzoli, contraccambiando la bevuta allo stesso modo.

Sdraiatesi una fianco all’altra sul lettino ebbe inizio un sapiente gioco di carezze e baci su tutto il corpo, insistendo sul seno ed i capezzoli, calore, passione ed eccitazione aumentavano esponenzialmente, le dita di entrambe scesero sul sesso bagnatissima di umori per giocare ora coi clitoridi, ora entrando in profondità con movimenti teneri, aumentandone ancor più la secrezione di umori che scendevano sulla coscia.

Tutto parlava di passione e desiderio, ma cominciava a far capolino la stanchezza per la giornata passata.

Continuavano a sditalinarsi molto dolcemente, incrociando le lingue o mordendosi i capezzoli per darsi ancor più brividi.
‘ Vieni, entriamo e mettiamoci più comode, voglio godere del tuo corpo e regalarti il mio ‘ la frase di Carla che fermò un attimo l’incantesimo.
Andarono nella stanza, dove c’&egrave un letto matrimoniale a baldacchino venne chiuso creando l’effetto alcova e Rosy si posizionò sopra di lei mettendo a contatto il suo sesso con la coscia di Carla e viceversa, fregandoli con un movimento languido del bacino accarezzandosi e baciandosi teneramente, invertendo i posti girandosi sul letto bagnando con l’orgasmo ognuna la gamba dell’altra.

Con uno splendido sessantanove ripulirono il tutto, ma stuzzicandosi risalì la voglia di godere ancora una volta restando in quella posizione tenendo i clitoridi a contatto con le labbra, penetrandosi con le dita anche i culetti si aspettavano per venire contemporaneamente.

Dandosi un ultimo bacio Rosy appoggiò ormai esausta la testa sulla spalla di Carla Sussurrando ‘Sei fantastica, una giornata intensa dove quello che ho provato &egrave stato tutto nuovo per me ‘, ottenendo in risposta’ &egrave tutto bello perché ci sei tu, sei una cerbiattina pazzerella che ha tanta voglia di giocare ed imparare..’ non finì la frase, Rosy dormiva.

Alle 23 circa squillò il mio cellulare sul display CARLA ‘ Ciao ari, Rosy &egrave crollata, dorme qui stanotte: Sinceramente sono cotta anche io, buonanotte’ contraccambiai e spegnendo il cellulare andai a letto

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