‘piove’.continua insistentemente a piovere..ed io non riesco a stare prigioniera di quest’acqua cadente’oppressiva’allagante fin dentro me’il mio corpo costretto in una stanza…..solo il pensiero riesce a librarsi lontano da qui’non conosco strada, numero’indirizzo ..solo mentalmente posso concedermi di arrivare vicino a te’a te’sconosciuto uomo dei miei sensi’carne vergine al mio tatto ed al mio gusto’..le foto, i messaggi non bastano’è qualcosa di più che ora voglio’è come una ribellione verso questa naturale prigione di vita’.è come un lamento senza voce’è come un terremoto immobile che continua a sgretolare pezzi d’ anima’
..acqua’..ancora acqua’e le gocce disegnano immagini’cadendo quasi in linea retta al suolo, picchiandolo, benedicendolo e massaggiandolo costantemente’la terra da secca diventa morbida’si lascia plasmare dall’evento….dal momento’
‘come farei io’se tu fossi pioggia sopra di me’
lascerei cadere le tue mani, la tua lingua, il tuo corpo ‘in ordine sparso….senza direzione ‘il tutto destinato solo a me’
..tante gocce’tante piccole cascate ognuna con diverso significato’la multiforme pioggia tua invade il mio corpo, lo solletica’.lo accende, lo tortura senza mai smettere’.
‘Ed io ripenso’
Ripenso a prima….a quel momento unico quando la voglia di averti ha raggiunto un livello quasi sconosciuto’quando nel giro di pochissimo tempo mi sono trovata sul letto con i miei ‘buchi’ pieni di oggetti’oggetti standard’.recuperabili in qualsiasi negozio’ma come d’incanto in quell’attimo erano le tue dita, la tua lingua..il tuo membro’il tuo respiro….
Tenevo gli occhi chiusi’..e il ‘piccolo’ ospite all’interno del mio ano stimolava continuamente le pareti del retto’..era delicato’..susseguente….implacabile, come saresti tu, nel cercare gli anfratti nascosti di quella parte mia che solo ora sto cominciando a conoscere’.
‘.poco lontano il ‘grande’ profanava a ripetizione la mia vagina umida e bisognosa,’..grande’.sodo’.meccanico.. in quel momento era il tuo membro, instancabile inimmaginabile”.
‘.spietato automa’.controllato dalla mano mia’
‘.cambia direzione, cambia velocità’ma continua’inesorabile portandomi fin dove non so”..fin dove IO so’
E l’altra mano mia’in quel momento mano tua, stimolava alla vecchia maniera il primo accesso verso il piacere fisico conosciuto molto tempo fa’
Il mio piccolo bottone di carne, obbediente all’andare e venire delle mie dita”tue dita’
Difficile controllare il tutto impossibile riuscire a farlo se il tutto fossi tu’..
Sola’.sempre’..costantemente….disperatamente sola”minatore cieco a cercare l’oro senza lanterna’tu’..la mia lanterna’.la mia luce’..
..ad occhi chiusi continuo a cercare”..i miei sospiri troppo forti mi fermano’.e poi….mi abbracci’
‘..mi prendi’mi fai conoscere il piacere.. portandomici e mi lasci silenzioso, regalando sensazioni multiple sommate in una’
In silenzio conosco la fine”orgasmo’sensazione ‘oltre”un’avvolgente leggerezza’rifila il mio corpo rendendolo vivo anche per pochi frammenti di tempo’
Il primo attimo è piacere’.
il secondo attimo la triste constatazione di averlo trovato con la scusa/verità del pensiero rivolto verso te..
..quando verrai? Quando verrai da me? Sono stanca Tesoro, la testa non riesce più a contenerti dentro questo corpo malandato di piacere mal goduto’e peggio cercato’
‘.piove.. ancora continua’.goccia dopo goccia’.attimo dopo attimo ….sospiro dopo sospiro’
‘.costrettamente aspetto
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono