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Racconti Erotici

primo anno di università capitolo 1

By 11 Maggio 2020No Comments

Ciao mi chiamo Sara ho 19 anni e vengo dalla Calabria, ho iniziato l’università a Napoli, al mio paese ho il ragazzo ma sono pronta ad affrontare una relazione a distanza ben giustificata dal fatto che mi sono iscritta all’università.

Sono alta 1,72 cm, mora, capelli lunghi, fisicamente snella, e premetto che ho avuto solo tre ragazzi nella mia vita, e non Lio ho mai traditi.

Tutto inizia col fatto di individuare la casa dove trasferirmi quindi i viaggi in estate con i genitori, per trovare l’alloggio.

Lo trovo in una traversa di corso Umberto a Napoli, insieme ad altre due studentesse della Calabria pure loro, l’appartamento era composto da tre camere da letto quindi io avrei avuto la mia stanzia fatto pero è che io avrei dovuto iniziare a trasferire la mia roba e loro due mi dissero subito che in estate non ci sarebbero state per potermi dare una mano, ma i due ragazzi del pianerottolo, erano gentili e mi avrebbero data una mano di sicuro.

La settimana scorsa, salgo a Napoli per qualche giorno per portare delle mie cose in vista del mio trasferimento, e finalmente riesco a conoscere casualmente i due ragazzi che abitano di fronte, franco, e Andrea, di 25 e 28 anni, franco va all’università, giurisprudenza mentre Andrea fa il pizzaiolo.

Una sera sento bussare alla porta saranno state le 19:00, apro ed è Franco, che mi invita a mangiare la pizza a casa loro stasera visto che sapevano che ero sola a casa, anche perché sarebbe andata pure una loro amica, mi sembrava una cosa normale allora accettai l’invito.

Alle 20:30 suono a casa loro e mi presento con un vestitino corto a fiori e scarpe col tacco, capelli sciolti.

Mi guardarono incantati, ma ci sono abituata agli sguardi dei ragazzi, poi mi presentarono la loro amica, Germana, che da come ho capito poi nella serata ci stava provando franco.

Mi chiesero le solite cose che si chiedono a una persona quando la conosci, da dove vieni, quanti anni hai, se sei fidanzata.

Io lo dissi che per me quella era la prima esperienza sola lontano da casa, e che avevo avuto solo 3 ragazzi tra cui quello attuale, con cui sto da due anni.

Loro ridacchiarono, dicendomi che le relazioni a distanza tendono a deteriorarsi presto, ma io risposi di no se ci sta vero amore, e Franco rispose:

…sai quante ne ho viste come te in 5 anni che studio qua? Tutte fidanzate arrivano ahahah e poi se ne vanno che ne hanno avuti almeno 20 di fidanzati qua ahaha…

Io risposi:

…no dai, nn funziona cosi se ci tieni a una persona non fai ste cazzate…almeno dalle parti mie siamo abituate in modo diverso…

Franco:

…proprio delle parti tue erano queste di cui ti parlo, d’altronde che vuoi le tentazioni qua ci stanno e quando sei lontana dal tuo ragazzo, qualche cazzata la combini, come credo anche il tuo ragazzo non credo che si farà seghe fino a quando non torni…

Germana:

…ma perche scusa mi vuoi dire che tu a 19 anni lontana da casa, se incontri un bel ragazzo qua  che ci prova, non fai niente?

Io:

…no, non faccio niente se sono fidanzata…

Germana:

…Mahhh, saresti la prima e cmq penso che quelle che quelle che dicono cosi bisogna vederle quando poi gli capitano le cose…

La serata trascorreva tranquilla, abbiamo mangiato la pizza, abbiamo bevuto birra e poi anche qualche bicchiere di amaro.

Io ho fumato qualche volta, ma non sono una fumatrice accanita, credo veramente di fumare un paio di sigarette il fine settimana, mentre loro vedevo che gli davano a sigarette, e a un tratto Andrea, vedo che inizia a preparare una canna…

Io:

…ah bravo Andrea, ci facciamo le canne? Ahahah

E lui:

…non te la sei mai fumata una?

Io:

…no mai, poi figurati da dove vengo io il paese è piccolo e subito lo saprebbero tutti…

Germana:

…mammamia come fate a vivere in certe realtà?…io non ce la farei…

Andrea e franco iniziarono a fumare e spassarsela con Germana, mentre si parlava di università e altre cose, poi franco, la passò a me e io non volevo, allora franco mi disse:

…daiii, vita nuova qua a Napoli, assaggiala che te ne frega tanto abiti qua di fronte basta che attraversi il pianerottolo e sei a casa…

Ok, presi a fare qualche tiro, all’inizio mi affogai e ho tossito e loro si sono messi a ridere, Germana vedevo che tirava come una miniera, e fumava senza problemi, ma a me, non lo avessi mai fatto, mi iniziò a girare la testa e sentirmi gli occhi pesanti, mamma che avevo fatto…

Dissi:

…ragazzi posso togliermi le scarpe che non sopporto più i tacchi?

Ridendo gli altri dissero certo che ci sta di male

Germana:

…basta che non ti puzzano i piedi ahaha…

Io:

…no tranquilli ahahah ho fatto la doccia prima ahaha

Mi misi più comoda sul divano senza le scarpe, naturalmente essendo corto il vestito non escludo che si siano viste le mie mutandine bianche, ma era una serata tra amici.

Da ua le canne che fece Andrea diventarono 4 e poi 5, e poi non capivo più niente, io mica ero abituata a queste cose, a bere tutti questi alcolici, a fumare erba…

Con una scusa Germana e franco spariscono da quella stanza, con la scusa di andare un po sul balcone non so che fine fecero, mentre io restai sul divano con Andrea, che mi parlava sempre più vicino all’orecchio sfiorandomelo con la bocca e poggiandomi una mano sulle cosce.

Io:

…Andreaaa sono fidanzata lo sai…

Andrea:

..e che sto facendo ti sto solo parlando…

E mi baciò l’orecchio, io ero cosa in tutti i sensi e quel bacio all’orecchio mi fece venire la pelle d’oca, e ho chiuso gli occhi e parlavo con lui con gli occhi chiusi, lui replicò il bacio leccandomi un po l’orecchio e io ebbi un altra pelle d’oca incredibile, sentivo caldo, lui mi morse con le labbra il lobo dell’orecchio e io inizialmente non dissi niente ma ho sentito che mi si erano bagnate le mutandine allora sono saltata una po in aria scansandolo e ridendo gli dissi:

… ma che fai? Dai la smetti? Io ho il ragazzo al mio paese…

E ho richiuso gli occhi, riprese a levarmi e mordicchiarmi l’orecchio, forse aveva capito che stava succedendo qualcosa in me, e mise la mano tra le gambe, io le costrette subito non volevo, che succedesse e sopratutto non volevo che vedesse come ero bagnata sotto, prece mi sentivo le mutandine come se mi fossi fatta la pipi addosso.

La sua insistenza fu tale che è riuscito a arrivare alle mie mutandine allargandomi un po le gambe, e accortosi del fatto che avevo le mutande bagnate cercava di scansarle per infilarmi le dita in figa, mentre alternava baci in bocca e leccate al mio orecchio e con l’altra mano mi toccava il seno.

Ma quando è riuscito a infilare un dito nella mia figa ho avuto un sussulto a bocca aperta, lui si è accorto che io ormai ero del tutto in balia dei sensi e mi disse:

…hai la fessa bagnatissima, ti piace allora…

Io:

…sii ma basta cosi dai finiamola…

Lui: 

…cosa? Che mo ti faccio divertire…

Mi ha sfilata le mutandine, mete io dicevo di no, dicevo:

…no Andrea dai smettila non posso…

Mi sono ritrovata sul divano completamente bagnata e senza mutandine con il vestitino alzato fino alla pancia, e lui disse:

…ho capito perche non puoi…tieni il tappo…ahah

Avevo il Tampax e senza mutandine e in quella posizione, in bella mostra si vedeva il cordino che mi penzolava fuori.

Andrea:

…che giorno sei?

E io:

…il quarto…

E lui:

…non ci sta piu niente allora…pero non te la lecco che mi fa un poco schifo ahaha

E mi tirò la cordicella del Tampa sfilandomelo via e buttandolo dietro di lui e mi mise due dita in figa iniziando a masturbarmi in modo veloce e forte, io non mi era mai capitata una cosa simile, come esperienze ero pari a zero avevo avuto solo 3 ragazzi in vita mia, ma sentivo il rumore dei miei liquidi, che schizzavano tra le sue dita, mentre lui mi chiedeva se mi piaceva

Andrea:

…Saraaaa non chiudere gli occhi guardami in faccia dai che sei bellissima…

E continuava con questo movimento veloce mentre io ansimavo e dicevo ahhhh mmmmm pianooo piannoooo daiiii fai pianoooo.

A un tratto ho sentito un altra cosa che mi entrava, a faceva un po male, ho aperto gli occhi e ho detto:

…Ahiaaa cosa è?

Andrea:

…un altro dito gioiaaaa, non ti piace?

Io: mi fai male…

Lui:

…mo ti abitui

E con la stessa forza e velocità di prima prese a farmi quella cosa con 3 dita mentre io tra dolore goduria e liquidi che schizzavano vuoi dicevo aaaahaaa piano e lui:

…guardami n faccia sara guarda come ti schiatto la fessa alla faccia dell’innamorato tuo.

Ma a quel mi è successa una cosa che non mi era mai capitata ho schizzato dalla figa, sembrava stessi facendo la pipi, e lui fece cosi forte che mi sentivo davvero spaccare, tanto che io saltai dal divano, e tenendomi le mani alla figa dissi:

…ahia ahiaaa mi fai male cosi

E lui:

…scusa sara non volevo fammi vedere…non hai niente tutto a posto…

Mi ha guardata e ha detto che non avevo niente, ma a quel punto io ero tornata in me e vergognandomi come una ladre con la faccia rossa dalla vergogna dissi:

…io sono fidanzata come cazzo ho fatto a fare sta cosa con te dai lascia stare vado a dormire…

E lui:

…ma no sara che abbiamo fatto? Dove vai? Mica abbiamo scopato, questo non è un tradimento…

E io:

…dai Andrea lascia stare fammi andare a casa…

E lui:

…ma restiamo almeno amici?

E io:

…si dai ma fammi andare a casa…

Lui:

…ci sentiamo domani?

Io:

…ok dai…

Me ne andai talmente rincoglionita tra l’alcol l’erba e l’orgasmo che avevo avuto e un po di dolore alla figa, che mi scordai pure di prendermi le scarpe e le mutandine, ne tanto meno Andrea mi disse niente, sono andata a casa e non ho avuto la forza neanche di farmi un bidet o una doccia, mi coricai vestita e mi addormentai cosi.

Per qualsiasi commento sarvitale@libero.it

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