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Alla Ricerca del camper giusto – Capitolo 3

By 17 Marzo 2020No Comments

Capitolo 1: https://raccontimilu.com/tradimento/alla-ricerca-di-un-camper/
Capitolo 2: https://raccontimilu.com/tradimento/alla-ricerca-del-camper-giusto-capitolo-2/

Sono terrorizzata pensando a quello che di li a poco accadrà, Gelso è nella nostra roulotte e mi ha trovata nuda a succhiare il cazzo di suo marito.
Il suo sguardo gelido passa prima da me, che cerco di coprire le parti intime con il lenzuolo del letto, a suo marito.
– E’ così, allora, per questo non sei tornato alla roulotte…
– Signora Gelso mi spiace io… io non.. non… non è come crede… vede…
– Sta zitta tu – mi rimprovera Gelso, guardando il marito – Ti sei divertito con questa troietta – Antonio continuava a rimanere in silenzio, mentre io sono rossa dall’imbarazzo.
– Non parli eh – e rivolgendosi a me – Togli quel lenzuolo e fatti guardare – si avvicina e lo strappa dalle mie mani –  Fammi vedere il corpo che si è scopato mio marito – queste parole mi sconvolsero ancora di più, Antonio rispose finalmente alla moglie.
–  Il fisico non è niente di che, sembra un maschio non ha seno ma in compenso è servizievole e fa tutto quello che gli si ordina.
– Hai ragione sembra proprio un maschio con questo seno inesistente – Sono stravolta, mi viene da piangere. – Gelso mi squadra da capo a piedi, mi sento un oggetto.

– E quindi è ubbidiente?
– Si tesoro, come un cagnolino… anzi una cagnolina – ridendo
– Girati, fammi vedere il resto – mi intima Gelso, io non capisco più nulla e nel profondo imbarazzo in cui mi trovo non riesco a fare altro che girarmi – Si.
– Iniziamo con le regole, si dice Si padrona, capito? – sono sempre più alienata e involontariamente la mia voce risponde – Si padrona
– Ma guarda anche il culo è flaccido – ridono entrambi di me mentre Gelso mi mette una mano sulle natiche, resto ferma immobile, ancora terrorizzata.
Antonio e Gelso da dietro mi fanno piegare e poggiare le braccia sul letto, mi aprono le gambe e Gelso mi allarga le grandi labbra iniziando a stimolare la fica e il clitoride con le dita, come aveva fatto Antonio poco prima.
– Guarda come si bagna la troietta appena la tocchi, non è vero? – mi sentivo trattata come una bambola e rispondi di nuovo istintivamente – Si
– Non hai capito che devi dire SI PADRONE! – ormai non ero più in me, un po’ perché non ero ancora venuta e i miei sensi stavano esplodendo, un po’ per la situazione imbarazzante rispondo
– Si padrone, sto per venire padrone – riesco appena a dire con un filo di voce
– Eh no – strilla Gelso – Non vieni certamente sulla mie mani – togliendole dalla mia fica.

– Vedi che ti avevo detto basta toccarla e vuole sbrodolare come una cagna –  Antonio e Gelso mi lasciano li con le braccia sul letto e si baciano mentre soffro dal desiderio di venire, iniziando a parlare della situazione.
– E’ strettina dietro interessante, se la vogliamo prendere come serva a me sta bene, ma io voglio anche il marito, di lei me ne faccio poco.
– Si tesoro lo so, credo che non ci saranno problemi, anche Luca mi sembra un succube e non ci vorrà molto a fargli accettare la situazione e il nuovo status di servo esattamente come lei – indicando me sempre con le braccia sul letto.
– Va bene, allora aspettiamolo qui intanto che ci divertiamo con questa troietta – rivolta a me – Spostati e fammi mettere sul letto – mi sposto e si siede, si toglie i pantaloncini del pigiama e mette in mostra la sua fica incredibilmente pelosa, ha un vero cespuglio di peli davanti, apre le gambe e mi mostra la fica.
Forza fammi vedere come sai leccare – non ho mai toccato una donna in vita mia figurarsi leccargli la fica… mi fa anche un po’ ribrezzo, ma ancora non sono venuta e sono così eccitata che spero solo di venire al più presto, così mi avvicino alla sua fica in ginocchio e inizio a leccare, Gelso si allarga le grandi labbra così da mettermi in faccia la sua fica bagnata, lecco tutto l’interno della fica e intorno alle labbra, i peli mi entrano nel naso e faccio fatica a respirare, Gelso mi prende la testa e la spinge dentro la sua fica costringendomi a infilare tutta la lingua nel suo spacco, lecco avidamente come mi ha chiesto Gelso, cercando di darle piacere e farla venire in fretta, ma dopo poco Gelso mi sposta e mi spinge sul pavimento – Antonio vieni qui e scopami – Antonio eccitato dalla situazione spinge la moglie dentro al letto e le sale sopra penetrandola tutta con il cazzo, iniziano a scopare mentre io sono sul pavimento del mio camper e li guardo.

Antonio la scopa con forza sbattendogli il cazzo tutto dentro la fica e Gelso geme di piacere continuano così per almeno altri 10 minuti poi li sento gridare entrambi, stanno venendo insieme, Antonio svuota tutta la sua sborra dentro la pancia di Gelso, esce, mi prende per i capelli e infila il suo cazzo dentro la mia bocca costringendomi a ripulirlo, io sempre eccitata lo prendo in bocca e lo lecco e lo succhio tutto leccando la cappella e ingoiando tutto quello che rimaneva del suo seme.
Una volta finito mi sposta e mi posiziona di nuovo davanti la fica di Gelso che era rimasta sdraiata a gambe larghe sul letto.
– Forza pulisci anche qui – mi ordina Antonio mentre Gelso si apre di nuovo le grandi labbra io, inizio a leccare la sua fica, sento che spinge con la pancia e la sborra che Antonio gli ha svuotato dentro fuoriuscire e devo leccarla per forza finendo nella mia bocca che ingoia tutto.
Finito di pulire la fica Gelso si alza, abbraccia e bacia Antonio in bocca, mi guardano e Gelso, dice – Chiara abbiamo deciso che la nostra frequentazione durerà anche dopo questo week end, mio marito mi ha convinto che sei una cagnetta fedele con cui ci divertiremo, ma visto che a me le donne non interessano molto, siamo d’accordo che continueremo solo se anche Luca si adeguerà alla situazione e si chinerà ai nostri voleri, da quanto dice Antonio, ha la tua stessa indole sottomessa, quindi non dovrebbe essere difficile da convincere, ora lo aspettiamo qui e gli spieghiamo come stanno le cose. – Così si rivestono e si siedono nella dinette lasciandomi nuda sul pavimento.
Aspettiamo così venti minuti circa con Antonio che di tanto in tanto mi chiamava a se, mi carezzava la testa e mi mungeva i capezzoli tirandoli verso il basso ridendo per quanto era piccolo il mio seno oppure mettendomi due dita nella fica e muovendole su e giù fino a portarmi al limite per poi toglierle e lasciarmi con la fica che colava liquidi ma senza riuscire a venire.

Luca rientra dalla pesca e si ritrova la scena di me sdraiata accanto a Gelso, paura, piacere indotto da quelle carezze, la voce di Gelso sussurrante frasi oscene e commenti… mi sentivo deconnessa della realtà.
Luca, dopo un primo stupore, ha un moto di rabbia, mista a gelosia, ma non fa a tempo a proferir parola che Antonio assesta due schiaffi e gli torce un braccio dietro la schiena….
“…dai luca stai calmo, di la verità ti eccita la cosa… hai sempre pensato di vivere una scena del genere…. lo sapevi in cuor tuo che è fatta per essere dominata…. ma tu ne sei incapace… guarda come ti è diventato duro..”
Sento le dita di lei catturare il clito e stringere, le guance di luca arrossate, la sua palese eccitazione, stordito da quella situazione.
Gelso si alza, la sua mano prendono possesso delle palle di Luca, tratteggiando una smorfia sul suo volto mentre gli dice ” vedrai ci divertiremo… sarete una coppia più forte…. più consapevole di quello che siete della vostra indole…. scommetto che una erezione del genere non l’hai mai avuta… devi solo dire si padroni” aumenta la presa iniziando a masturbarlo e vedo lo sguardo di Luca farsi basso ed un si padroni strozzato uscire.
Antonio lascia la presa su Luca, si avvicina con un viso che mi incute timore, un sorrisino perverso lascivo, il suo pene in erezione sbatte sulla pancia, prende un capezzolo e mi esorta…. – Si padroni…

– Visto Gelso te lo avevo detto, ci divertiremo con questi due
– Si hai ragione sono così arrendevoli.
– Da oggi voi due sarete a nostra disposizione in qualsiasi momento è chiaro? – Guardai Luca negli occhi e l’unica cosa che riuscii a dire è – Scusa – poi rivolta ad Antonio
– Si padrone – la mia abnegazione piacque a Gelso che mi sorrise come ad un animaletto che fa le fusa tornando ad accarezzare la testa di Luca, che mi guarda e ripete la mia stessa frase – Si padrone.
– Bene – intervenne Gelso – ora vieni qui perché dopo tutte queste emozioni ho bisogno di venire – Luca si alza e si va a posizionare tra le cosce di Gelso e inizia a leccargli la fica mentre lei spinge la testa tra le cosce, non avevo mai visto il mio ragazzo cosi eccitato neanche quando lecca la mia fica, sembrava che non avesse mai desiderato altro, nel frattempo Antonio mi fa alzare mi rimette con le braccia sul letto e da dietro mi penetra nella fica.

– La troietta non è ancora venuta ed è bagnata, sapessi Luca come è stata brava la tua mogliettina a bere tutta la mia sborra ma te ne accorgerai presto – continuando a spingerlo nella fica, intanto Gelso viene di nuovo gridando nella bocca di Luca.
Gelso si alza soddisfatta mentre guarda Antonio che mi scopa e gli dice – Mi è venuta un’idea, facciamo la roulette russa – Antonio si ferma e iniziano a ridere.
– Ah ah ah si è una splendida idea – poi rivolto a me – Allarga bene le cosce e tu Luca mettiti con la bocca sotto la sua fica, ora facciamo un giochetto, le regole sono semplici, io la scopo in fica per 10 secondi poi scopo la tua bocca per altri 10 secondi, e così finché uno di voi due non si becca la mia sborra in fica o nella bocca – Ridendo – Se sarai bravo con la bocca eviti di avere la fidanzata ingravidata ma dovrai ingoiare altrimenti saranno guai!

– Si padrone – risponde Luca, si misero a ridere mentre Gelso aiuta Luca a mettere la bocca sotto la mia fica e si siede accanto a lui iniziando a segarlo mentre dice via, Antonio inizia a scoparmi veloce nella fica, me lo infila fino il fondo, mi sbatte forte, sento la sua grossa pancia sulle mie natiche, me lo spinge forte nella fica, finche Gelso strilla – Cambio – Antonio esce dalla fica e lo infila nella bocca di Luca che è poco più in basso, lo sento spingere perché la sua pancia continua a appoggiarsi sulle mie natiche, immagino il povero Luca costretto a dare piacere a quest’uomo per evitare che mi ingravidi e sento Antonio che lo incoraggia – Dai Luca usa la lingua, prendilo fino alla gola, mettici più entusiasmo – mentre Gelso continua a segare il mio ragazzo – Cambio – di nuovo nella mia fica spinge dentro fino in fondo lo sento dentro di me, lo sento pulsare, sento che sta per esplodere, comincio ad avere paura sento il suo cazzo crescere e riempirsi di sborra mentre è nella mia fica stringo il lenzuolo con le mani aspettando di essere riempita del suo seme – Cambio – esce da me e appena in tempo per entrare in gola di Luca e svuotarsi dentro la sua bocca.
Luca si agitata sotto la mia fica penso che lo sta strozzando con tutta la sborra che gli sta riversando dentro la bocca, sento Gelso ridere mi volto… Luca sta venendo… si sta svuotando sul lenzuolo mentre ingoia la sborra di Antonio, questa scena fa venire anche me urlando di liberazione, con la pancia di Antonio sul mio culo.

Siamo tutti esausti e poco dopo ci addormentiamo.
La mattina, io e luca siamo sdraiati sul pavimento del camper, con una coperta sopra, devono averla messa Antonio e Gelso per non farci prendere freddo, mentre loro dormono sul nostro letto.
Mi alzo preparo la colazione per tutti e mangiamo nella dinette, dopo la colazione dobbiamo partire e Gelso e Antonio prendono i nostri numeri di telefono per chiamarci, ci avvertono che potrebbero chiamare anche solo uno di noi, sarà a loro discrezione e noi dovremo essere sempre pronti e a loro disposizione e ci ordinano di partire domani e non oggi, chiniamo il capo, mentre Gelso strizza le palle a Luca e Antonio bistratta i miei capezzoli e rispondiamo in coro – Si padroni. Bene tu vieni com me che solo un vero uomo come mio marito ha il diritto di essere peloso poi sarà il tuo turno…

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