Skip to main content
OrgiaRacconti di DominazioneTradimentoTrio

Ely, travolta da un insolito destino

By 13 Novembre 2021No Comments

Racconto frutto di fantasia derivante da scambio di mail con altro autore con cui ho condiviso prima di pubblicare. La controparte avrebbe voluto qualcosa di più forte ma al momento non sentivo di andare in quella direzione, possibile che in un seguito le tinte diventino un po’ più forti.
Commenti a nadiagang@libero.it

Elisabetta, od Ely come la chiamavano tutti, è una donna figlia di famiglia dell’alta borghesia, ottima studentessa, diplomata al conservatorio laureata in economia e commercio. È sposata da circa 20 anni con Mario, piccolo industriale di una cittadina del nord e, dopo aver lavorato nell’azienda che fu del padre di Mario, quando nacque il secondo figlio maschio smise di lavorare per crescerli, insomma una storia vista per tante donne. Le possibilità economiche hanno fatto sì che potesse allenare il suo fisico e che le gravidanze non abbiano lasciato particolari segni sul suo corpo. Ely è alta un metro e settantacinque, bionda naturale (anche se ora si tinge vista la comparsa di alcuni fili d’argento), terza di seno con capezzoli grandi e scuri e lunghe gambe che sa mettere in evidenza con sapienti indumenti pur senza mai scadere nel volgare. Insomma per dirla breve una “sciura bene”.

Dopo aver smesso di lavorare si è occupata dei ragazzi che ora sono grandi ed hanno una loro vita per cui ha moltissimo tempo a disposizione; avendo anche una domestica tutti i giorni che si occupa di tenere pulita la villa dove abita con i suoi tre uomini il tempo non le manca di certo.

I pomeriggi li passa quasi sempre fra palestra tennis e piscina insieme ad una cerchia di amiche fidate, Marianna, Monica e Lucrezia con cui gioca anche spesso a carte ed un paio di volte all’anno fa un viaggio, una volta al mare nelle più belle località del mediterraneo ed una volta in una capitale europea.

Le 4 donne, tutte intorno ai 45 anni, sono molto affiatate ed in una situazione economica similare, si annoiano però. Sessualmente di tanto in tanto si concedono ai mariti i quali hanno tutti almeno una amante più giovane che loro conoscono ma fingono di ignorare per quieto vivere e convenienza economica.

La più intraprendente delle 4, Lucrezia, durante i viaggi al mare lontano da casa e da occhi indiscreti riesce sempre a portarsi a letto qualche fusto locale di 15/20 anni più giovane, le altre solo saltuariamente tranne Ely che, pur annoiata, teme troppo che nel caso venisse scoperta vedrebbe la sua vita cambiare registro e la cosa la spaventa molto.

Lucrezia oltre a farsi qualche scopata in giro (ma il marito di lei è molto libertino e fra di loro c’è un patto di non belligeranza) ama le botte di adrenalina, sport estremi come parapendio e paracadutismo (e relativi istruttori) sono fra le attività che la vedono protagonista ma quella che preferisce è il taccheggio specialmente nei negozi di lusso che hanno sistemi di sicurezza più elaborati e quindi difficili da eludere. Lucrezia racconta alle sue amiche ogni volta che le riesce un furtarello (“con quello che gli ho lasciato negli anni quel negozio può tranquillamente regalarmi qualche oggetto” è una delle sue frasi tipiche). Lucrezia quando vede annoiate le sue amiche propone loro di fare lo stesso, la settimana scorsa, dopo settimane di preparazione per vedere dove sono piazzate le telecamere ed i sistemi anti taccheggio è riuscita a rubare in un negozio molto grande di una nota firma e la cosa la ha riempita di adrenalina tanto che ha proposto alle 3 amiche di fare lo stesso. Ely aveva sempre rifiutato ma questa settimana è particolarmente annoiata e decide di provare anche lei. Lucrezia ed Ely vanno nel negozio a fare compere e Lucrezia spiega tutti i punti critici ad Ely, escono dopo aver comprato un completino sexy che Lucrezia indosserà la sera per il suo insegnante di yoga.

Il giorno dopo è il gran giorno Ely farà il suo primo taccheggio. Si reca nel negozio dove ha fatto la ricognizione il giorno precedente e decide di impossessarsi di qualcosa di piccolo, infila quindi nella borsa dopo essersi guardata in giro, un tanga ridottissimo a cui toglie in un angolo non coperto dalle telecamere, la targhetta anti taccheggio, quindi per esser più sicura acquista regolarmente un reggiseno. Va alla cassa paga e quindi si avvia verso l’uscita in prossimità della quale viene fermata da un signore distinto. L’uomo ,che è il direttore, ha circa 40 anni, non è la solita guardia giurata e la invita ad andare nel suo ufficio facendole capire che uno scandalo non gioverebbe a lei e nemmeno al negozio. Ely è molto spaventata e segue passivamente l’uomo. Giunti nell’ufficio dell’uomo Ely si trova davanti ad una serie di monitor, fra questi vede anche che una delle telecamere inquadra, muovendosi, anche lo scaffale da cui ha prelevato il tanga che ha messo in borsa.
“Devo farle svuotare la borsa o lo leva da sola il tanga che ha preso senza pagare?” le dice l’uomo. Ely arrossisce apre la tasca dove lo aveva messo e lo porge all’uomo. “Cosa dovrei fare secondo lei adesso?” le chiede l’uomo. “Purtroppo devo chiamare la polizia” dice mentre le fa vedere la registrazione del momento in cui infila in borsa il capo dopo averlo liberato dell’etichetta.
“Non c’è nessuna altra soluzione?” implora Ely.
“Potrei regalarglielo” risponde l’uomo. Ely è molto stupita e lo si capisce dal suo sguardo. “Io le regalo il tanga a patto che lei lo indossi per uscire, ovviamente non può andare nei camerini e lo deve mettere qui”.
Ely diventa di nuovo paonazza. “Non può soprassedere? Era una scommessa con una mia amica”.
“Lucrezia vero? Non le ha detto che la ho pizzicata la scorsa settimana? Le sto proponendo lo stesso trattamento fatto a lei”. Ely è smarrita, Lucrezia non le aveva detto di essere stata scoperta. Ora è davanti ad un bivio, meglio mostrare le sue grazie e finirla li o essere denunciata e coprirsi di vergogna davanti alla sua famiglia con il rischio che il marito usi la faccenda per liberarsi di lei. Ely decide di dare seguito alla richiesta dell’uomo. Lo guarda meglio è un bel fusto, se non fosse impegnata e lo incontrasse in uno dei viaggi nel mediterraneo se lo farebbe, ha la quasi certezza che Lucrezia non si sia limitata ad indossare il tanga e che si sia ripassato il direttore, magari li sulla scrivana nell’ufficio. Anziché essere perplessa l’immagine le fa salire una vampata di calore e di eccitazione.
“Passami il tanga che me lo metto, il regalo mi interessa” dice sfrontatamente. Lucio, questo è il nome del direttore, sorride e le porge l’indumento. Ely solleva la gonna, si sfila le mutande con fare da spogliarellista, sorride a Lucio e gli dice: “mi aiuti a calzarle?”. Non ha finito di parlare che si stupisce delle parole che sono uscite dalla sua bocca. Lucio intanto si sta avvicinando, si inginocchia davanti a lei per farle infilare gli slip e la sua faccia è all’altezza della sua figa. Anziché infilarle le mutande Lucio le infila la lingua nella passera e lei lascia fare emettendo un gemito di piacere. Lucio prende forza dal verso di Ely, si alza e la mette sulla scrivania ed inizia un cunnilingus profondo che le strappa dei gridolini soffocati.
“Grida pure vacca, l’ufficio è isolato nessuno ti sentirà”. Ely si bagna ancora di più, non è solita usare il turpiloquio ma la cosa, inaspettatamente, la eccita moltissimo. Nel giro di pochi minuti viene lasciandosi andare. “Adesso è il tuo turno, fammi vedere cosa sai fare” dice Lucio mettendole un cazzo di notevoli dimensioni davanti alla bocca. Nonostante l’eccitazione sia in parte scemata, Ely si dedica a quel bastone come meglio sa fare. Lucio le sbatte il cazzo sul volto e la apostrofa
“non sai fare di meglio come pompinara? Credevo che una vacca come te fosse una regina del pompino”. Le toglie il cazzo da davanti la bocca, la fa ruotare spingendola verso la scrivania e dopo averla costretta alla pecorina si bagna due dita e le infila nel culo di Ely. Lei prima d’ora aveva concesso il secondo canale al marito solo in rare circostanze e l’ultima almeno 5 anni prima. È al tempo stesso eccitata e preoccupata, il cazzo del marito è di dimensioni inferiori a quello di Lucio ma decide di non irrigidirsi pensando che potrebbe essere meno doloroso. Lucio estrae le due dita dopo averle fatte andare avanti ed indietro un po’ di volte ed averle sputato molta saliva sul buco. In breve la cappella dell’uomo è appoggiata al suo sfintere che le brucia, tre/quattro colpi ed il glande è dentro, Lucio si ferma. Poi di colpo affonda per altri 3,4 centimetri e così per altre 2 volte fino a che il cazzo di Lucio è completamente dentro il suo culo. Ely sente un mix di bruciore, vergogna ed eccitazione. Quante volte Lucrezia aveva raccontato loro le sue avventure con dovizia di particolari, sente che poi non è così diversa da lei anche in quello che sente. Lucrezia è solo un po’ più estroversa e si fa meno problemi ma in quanto a troiaggine non si sente inferiore in quel momento. Bloccata su di una scrivania, con in culo un cazzo di uno sconosciuto che la sta stantuffando, comincia a sentire più piacere che vergogna e così asseconda con i movimenti i colpi di Luci. L’uomo se ne accorge ed allora ci va giù pesante con le parole.
“Allora non sei così una verginella come volevi far credere, sei una gran zoccola, vedo che ti piace prenderlo nel culo, non preoccuparti non te ne farò mancare”. Ely nel momento dell’eccitazione trova quei termini che in precedenza la avrebbero scandalizzata, naturali e molto eccitanti e mentre ha il primo orgasmo anale della sua vita, sente anche un fiotto nella figa, è tutta bagnata. Lucio si accorge che Ely ha goduto e decide di estrarre il suo bastone di carne e passarlo dal culo alla figa di Ely.
“Fermati, non uso la pillola” dice la donna senza peraltro molta convinzione. Lucio, eccitato dalla frase invece la pompa con ancora più foga ed Ely viene un’altra volta.
“Sei bella stretta sia davanti che dietro ma quando uscirai di qui non lo sarai più”. Il cazzo dell’uomo si gonfia essendo prossimo all’orgasmo. Lui lo estrae dalla figa di Ely, la gira la prende per i capelli e la fa inginocchiare davanti a lui e quindi segandosi indirizza 3 grossi fiotti di sborra sul volto di Ely. Il primo la raggiunge sulla fronte e sui capelli, il secondo nell’occhio destro ed il terzo su bocca e naso. Ancora qualche gocciolina che Lucio le strofina sulla faccia.
“Prendi pulisciti almeno un po’, non puoi uscire così” dice Lucio estraendo dal cassetto della scrivania un pacchetto di fazzoletti umidificati. Ely sta cominciando a calmarsi mentre si pulisce e pensa a quanto le è piaciuto il trattamento. Con il marito ha fatto due figli, fatto qualche scopata in spiaggia ed in macchina ma questo era stato il massimo della trasgressione. Non aveva mai avuto un orgasmo anale e soprattutto tre orgasmi nel giro di un quarto d’ora. Al tempo stesso si sente sporca per le corna fatte al marito, non per come si è concessa. Lucrezia aveva ragione quando diceva a lei ed alle altre amiche che le ritenevano una vacca.
“Dovete solo trovare l’uomo e la situazione giusta, poi vedremo se anche voi non vi trasformerete in mignotte degne di un film porno, a me è capitato da giovane ed ho imparato ad ascoltare la mia sessualità e non me ne pento anzi per ogni cazzo che prendo sono più contenta”.
Ely ha finito di pulirsi, Lucio le dice: “siamo a posto così, puoi andare, ti consiglio di farti una doccia al più presto perché hai i capelli pieni di sborra e non vorrei che tuo marito si accorgesse di quanto sei troia e volesse farti lo stesso servizietto”. Ely esce e pensa alle parole che le ha detto Lucio, se il marito la trattasse allo stesso modo da un lato sarebbe dispiaciuta perché pensa non la rispetterebbe più, dall’altro sarebbe molto contenta perché vorrebbe dire che la desidera ancora ed il loro livello di sesso si alzerebbe e di parecchio.
Ely sale in macchina e si dirige verso casa, appena arrivata la domestica le apre la porta e le dice che Mario, suo marito, è rientrato prima e che la aspetta nello studio urgentemente. Ely dice alla domestica che deve andare in bagno e di riferire a suo marito che arriva appena può. Va in bagno e si spoglia per farsi una doccia. Si è tolta tutto tranne il tanga “rubato e pagato col suo corpo” quando Mario entra in bagno e le dice: “Ti avevo detto di venire subito in studio”, Ely gli risponde “scusa ma avevo bisogno urgente di andare in bagno” al che Mario la prende per un polso e la trascina via nuda con il solo tanga fino allo studio dove dal pc attaccato allo schermo di una televisione, Ely si vede impegnata nella performance con Lucio. “Non ti facevo così vacca” le dice Mario, Ely non sa che dire ma si accorge, dal bozzo sotto i pantaloni, che suo marito è molto eccitato. Non ha nulla da perdere e prova a giocare la carta del sesso. Si inginocchia davanti a Mario, gli slaccia la cintura ed abbassa la zip dei pantaloni che così scendono fino alle caviglie, gli abbassa i boxer ed inizia a leccargli in cazzo.
“Quanto sei vacca, non me lo avevi mai leccato così!” dice Mario gemendo ed abbandonandosi al pompino. “Lucio ti ha svezzato proprio bene, Lucrezia avevi proprio ragione”. Non finisce di dirlo che Lucrezia entra nella stanza da quella attigua.
“Amica mia te lo avevo detto che avresti provato forti emozioni andando a rubare nel negozio di Lucio.”. Intanto Lucrezia inizia a spogliarsi mentre Ely molto confusa continua a spompinare Mario che nel frattempo le guida la testa per un profondo ingoio che la soffoca. Non ha molto tempo per pensare e si lascia andare, ormai ogni sua remora è caduta.
“E’ molto brava con la bocca, non me lo aveva mai dimostrato così bene” dice Mario rivolto a Lucrezia. Quindi Mario libera la bocca di Ely e si mette dietro di lei, scosta il filo del perizoma ed inizia a scoparla con molta lena. Intanto Lucrezia si è spogliata restando con le sole autoreggenti ed i tacchi a spillo e si è seduta in una poltroncina davanti ad Ely, le prende la testa e la guida verso la sua passera. Ely ormai è succube, non ha praticamente più alcun controllo e, guidata anche dalle mani dell’amica, comincia a lappare le grandi labbra di Lucrezia. Sente salire il calore della scopata e la novità di leccare la figa non le dispiace, il sapore di Lucrezia è molto buono e così si dedica con passione fino a che raggiunge un altro orgasmo. Anche a Lucrezia non è dispiaciuta la leccata di figa e comincia a gemere venendo con un orgasmo che dura ben più di 30 secondi. A questo punto anche Mario è prossimo a venire, si sfila da Ely e si mette fra le due donne che nel frattempo in ginocchio si erano messe a baciarsi scambiandosi con le lingue il sapore di Lucrezia. Mario non resiste più ed è una eruzione di sborra che copre volto e seni delle donne fino a quando, terminata l’eiaculazione, crolla a terra. Lucrezia che è molto navigata però non ha ancora finito e comincia a ripulire la sborra dal seno di Ely la quale ormai, senza più remore, si abbandona alla lingua calda dell’amica. Ma non è finita lì, Lucrezia con la sborra raccolta inizia a baciare ed a passare il seme prima ad Ely e quindi a Mario. Ely allora fa lo stesso trattamento e, quando ha raccolto tutta la sborra dal viso e dal seno di Lucrezia, si aggiunge al bacio dei due e le lingue dei tre si incrociano e si scambiano saliva e sborra.

Sono passati 10 minuti e tutti e tre si sono calmati. “Ti devo una spiegazione Ely” le dice Mario. Lucrezia ed io scopiamo di tanto in tanto, ed io ti voglio bene ma non sono contento del sesso fra di noi così, parlando con la tua amica, le ho chiesto se non ti poteva insegnare qualche giochetto. Lucrezia ha pensato a Lucio, uno dei suoi tanti amanti, ed al fatto che le raccontava che più di una volta si era scopato signore bene pizzicate a rubare nel negozio di cui è direttore. Ha perciò organizzato la cosa per spingerti a provare il furto ed a cascare nella rete. Direi che non potevo sperare in risultati migliori. Quello che è successo oggi sarà la base di partenza per il nostro futuro menage. La notizia che il tutto era stato organizzato colse completamente di sorpresa Ely ma al tempo stesso le tolse anche un grosso peso dallo stomaco. La sua vita poteva continuare senza una rivoluzione esteriore ma con un cambiamento notevole ed interessante delle sue abitudini sessuali. Durante l’avventura al negozio ero stata in parte dominata e la cosa la aveva molto più eccitata che spaventata, il pensiero di fare altre esperienze del genere con la consapevolezza che suo marito non la avrebbe cacciata o sputtanata in pubblico la spinse a fare un grande sorriso.
“Mi avete messo nel sacco, però avevate ragione, la mia vera vena sessuale è questa, e siamo solo agli inizi” disse Ely strizzando l’occhio a suo marito.

Leave a Reply