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TradimentoVoyeur

Siamo in pensione

By 25 Settembre 2022No Comments

Tutto risale allo scorso anno.
Eravamo andati in pensione mia moglie Franca ed io , Gregorio, e un paio di anni fa avevamo deciso di trasferirci al mare in Toscana in un appartamento di nostra proprietà vicino al mare.
La casa in cui avevamo vissuto quaranta anni, in pieno centro a Novara. l’abbiamo venduta ed il ricavato era andato ai nostri figli.
Abbiamo una discreta pensione che è più che soddisfacente per le nostre attuali necessità.
Avevamo deciso di trasferirci per goderci ogni giorno la nostra casa marina, situata in un luogo incantevole, e per vivere in un luogo tranquillo a contatto della natura.
Non è stato un passaggio facile dalla città ,con tutti i suoi contro ma anche con tanti pro, a il mare che anche ha tanti pro ma anche dei contro, ma l’avevamo fatto.
Vivevamo nel nuovo posto da circa un anno e ci eravamo ben ambientati.
Il nostro appartamento era in una piccola palazzina di tre piani, un rialzato più due piani; per ogni piano un solo grande appartamento.
Noi eravamo al terzo piano e grazie ad un grande balcone potevamo goderci la vista del mare.
L’appartamento era diviso in più locali. Un bagno grande ed uno di servizio, due camere da letto ed una cameretta, utili per quando venivano a trovarci figli ed amici, e una spaziosa cucina/soggiorno.
Come usualmente all’ingresso vi era il soggiorno/cucina e a seguire il resto.
L’appartamento al secondo piano era occupato da una coppia anziana del luogo, gentile e disponibile, mentre quello al piano rialzato era abitato da un signore più o meno della mia età, oggi 65 mentre Franca ne ha 64) .
Walter, il suo nome, non mi ha fatto buona impressione fin dal primo incontro. Burbero, faceva fatica a salutare quando ci incontravamo e si lamentava sempre , anche per piccole stupide cose che riguardavano la manutenzione della casa nelle parti comuni.
Mia moglie diceva che era un cafone, una brutta persona.
Rinforzava la sua opinione dicendo: non vedi come veste e i suoi capelli ? Ogni volta sembra sia scappato da qualche posto e poi è anche sporco.
Io di quelle cose non m rendevo conto, certo che aveva un modo di vestirsi particolare e anche il suo aspetto personale lasciava a desiderare , se poi si pensa che era un uomo veramente alto e grosso, secondo me sfiorava i due metri di altezza e pesava alla grande oltre i cento chili non ne veniva fuori un’ immagine gradevole.
Dopo alcuni di mesi che abitavamo li mia moglie un giorno mi disse: ho incontrato quello del primo piano; domani piove perché mi ha salutato ed è stato molto gentile. Ha visto che avevo la borsa della spesa e mi ha chiesto se poteva aiutarmi.
Io le risposi: oltre che cafone puro stronzo, ti ha visto da sola, una bella donna da sola e improvvisamente è diventato gentile, proprio un bel tipo. Vai tranquilla che non è cambiato nulla, è sempre lo stesso. Mia moglie non rispose
Tempo dopo lo incontrai e come al solito fece fatica a salutare; a mia moglie dissi: ho incontrato il cafone., non è cambiato nulla, sempre lo stesso. Mia moglie disse: che strano, con me è sempre molto gentile. Non diedi importanza alla cosa
Mia moglie porta la sua età molto bene: ha lunghi capelli scuri, occhi verdi e luminosi e un corpo tonico ben sviluppato nonostante l’invecchiamento. Certo non è più il corpo di quando ci siamo incontrati quasi quaranta anni prima, ma pur mutando è rimasto molto gradevole. Se devo fare un confronto con il passato: le sue curve si sono riempite ed il suo bel sedere è diventato importante, ma quelli che sono cambiati sono i suoi seni; quando ci siano conosciuti saranno stati tra la seconda e terza misura , ora dopo due figli sfiorano sicuramente la quarta.
Devo dire che ha un corpo armonico come un’anfora antica.
Io fisicamente appaio in forma anche se ho qualche acciacco che mi porto definitivamente dietro.
Siamo molto legati ; dicono che insieme sembriamo due ragazzini ed abbiamo tantissimo in comune dagli hobby ai valori della vita.
La nostra vita coniugale non è stata tutte rose e fiori; in particolare c’è stato un periodo , quattro anni fa, in cui ho avuto una lunga malattia che mi debilitò a lungo. In quel lungo periodo, durato oltre un anno, tra di noi vi fu solo affetto e nient’altro. Guarii quasi completamente, ma tra noi rimase solo l’affetto; per spiegarmi meglio niente sesso.
Devo dire che la cosa non mi è pesata non avendo più ripreso la virilità di una volta . Avevo e ho i miei problemi che ho affrontato con un valido urologo che mi ha trovato una parziale soluzione. Mia moglie è a conoscenza di tutto.
Adesso ogni tanto mi masturbo, ma nulla di particolare. Mi masturbo e con l’aiuto di qualche filmetto porno e di una pastiglietta di Viagra eiaculo e godo, ma il mio pene non diventa completamente duro e il seme esce senza forza ed in quantità minima. Il dottore mi ha detto che è la conseguenza della mia malattia e delle cure che continuo a fare.
Ciò mi ha bloccato psicologicamente nel cercare davvero un rapporto sessuale con lei, anche se nel tempo trascorso le avevo fatto qualche discreta avances, ma mi ero reso conto di sue resistenze, forse psicologiche, e ho rinunciato anche se ciò un po’ mi stupiva. Non eravamo degli assatanati del sesso , ma almeno una volta la settimana lo facevamo.
Fin dai nostri primi incontri ero sempre io a “cercarla” , non so se la fermasse il pudore, l’educazione, però non si tirava mai indietro. Il sesso le piaceva ed era disponibile ad ogni sua variante. Provai anche il sesso anale senza che ci riuscissimo ; aveva troppo dolore. Scoprii anni dopo che fosse colpa solo mia incapacità , ma era tardi per ritornare sull’argomento.
Sta di fatto che più volte , specialmente la mattina quando si alzava prima di me e la vedevo con la sua vestaglietta trasparente, di pensare che non dimostrava affatto i suoi anni e che quel corpo avrebbe fatto felici molti oltre che se stessa.
Un giorno di un anno fa, quel giorno, conosco una parte della sua attuale vita o meglio una piccola parte da me sconosciuta della vita di mia moglie.
Quella mattina ero partito presto per andare a Novara per l’esigenza di uno dei miei figli e sarei tornato in serata.
Avevo lasciato Franca che aveva appena finito di fare la doccia, le avevo dato un bacio veloce sulle labbra dicendole ci vediamo stasera. Lei mi aveva detto come al solito ogni volta che prendevo l’auto : vai piano con l’auto; stai attento. Non cambiava mai, sempre le stesse raccomandazioni
Sono salito in auto e partito , ma dopo una mezzora una spia di allarme mi ha consigliato di interrompere la marcia e di far vedere ad un meccanico l’eventuale guasto.
Per fortuna non ero ancora in autostrada ed ero vicino a casa avendo perso tempo al distributore per fare benzina.
Mi sono recato ad un meccanico presso casa nostra e sono tornato a casa. Arrivato nei pressi di casa guardai l’orologio , ero uscito da casa da non più di due ore.
Soffocato dal nervosismo mi ero dimenticato di avvisare mio figlio dell’inconveniente; mi avrebbe aspettato per nulla e si sarebbe preoccupato. Pensai: appena entro in casa lo avviso.
Sono salito a piedi, lo facevo spesso per un po’ di attività fisica , ma quel giorno anche per sbollire l’incazzatura.
Spinsi per abitudine la maniglia della porta, mi sorpresi quando la stesa si apri. La tenevamo sempre chiusa a chiave, che dimenticanza pensai. Non si sa mai con quello che succede oggigiorno e poi la nostra palazzina è abbastanza isolata.
Non appena entrai sentii delle voci provenire dal fondo dell’appartamento, mi zittii e rimasi in ascolto.
Era la voce di mia moglie e di un’altra persona, un uomo.
Mi avvicinai con circospezione; erano nella nostra camera da letto. Guardai di sbieco.
Di spalle, un uomo nudo era piegato verso il letto; dalla sua imponenza riconobbi che era quello del rialzato, Walter.
La sua massa mi nascondeva all’eventuale vista di mia moglie che invece vedevo bene anche attraverso lo specchio al lato del letto dalla sua parte.
Era stesa sul letto le gambe in fuori e indossava la sua vestaglia azzurra completamente aperta. Stava usando entrambe le mani, per sollevare verso l’alto il seno fuori dalla coppa del reggiseno facendo spuntare i capezzoli.
Il suo viso sembrava gaudioso soprattutto per come sorrideva. Il suo seno nero usciva dalle coppe e le sue tette erano abbaglianti, ma quello che più mi colpi furono i reggicalze che indossava . Indossava un reggicalze nero con calze trasparenti nere e un paio di scarpe lucide nere con tacchi molto alti . Non portava le mutandine e vedevo una striscia di peli pubici che coprivano la vagina.

Ero sbalordito, con me non aveva mai , nonostante le mie giovanili richieste, voluto indossare i reggicalze e nemmeno le scarpe con i tacchi alti.
Ho sentito lui dire: perfetto, sembri una troia così. Colsi una risata e non ne sono sicuro, ma credo fosse la risata di mia moglie.

Walter aveva una macchina fotografica in mano e sentii l’otturatore scattare diverse volte mentre diceva: visto che hai fatto bene a tagliare i peli? La tua figa sembra più bella. Adesso apri le labbra della fica per me. Bene, ora un bel sorriso

Mi sentivo svenire . Mi stava tradendo e scioccamente pensai che non ricordavo l’ultima volta che l’aveva vista nuda e quando avessi guardato e toccato la sua vagina.
Ero bloccato e ho sentito che venivano scattate altre foto e lo sentii dirle : togli la vestaglia , girati in ginocchio e allarga le gambe, guardami e sorridi
E lei si tolse le scarpe coi tacchi per mettersi sul letto nella posizione chiesta e lui scattò altre foto.
Stavo per intervenire ma qualcosa mi bloccò: vergogna, paura, sconforto?
Ebbi un giramento di capo che durò qualche istante che mi fece tirare indietro per un po’.
Quando tornai a guardare mia moglie si era posizionata in ginocchio davanti a lui con le mani poggiate sul suo petto.

Entrambi i suoi grossi seni erano usciti dal reggiseno e penzolavano liberi. La sua bocca era spalancata e le sue labbra cingevano il cazzo di lui.
Osservai come Walter spingeva i fianchi in avanti e la bocca di mia moglie si riempiva gonfiandosi. Lui faceva un movimento lento, ma continuo in avanti e indietro e il suo cazzo piano piano entrava sempre più sino a che la bocca di mia moglie non si trovò premuta contro il suo addome. Le mani di Walter nei suoi capelli la trattenerono in quella posizione.
Il viso di Franca era affannato mentre il cazzo di lui doveva essere profondamente dentro la gola.
All’improvviso Franca iniziò a spingerlo indietro cercando di portare la testa indietro per liberarsi del suo cazzo e lo colpì con le mani sui fianchi fino a che lui quasi ridendo lasciò andare la sua testa permettendole di sottrarsi
Lei inclinò la testa all’indietro e Il pene scivolò fuori dalle labbra Il suo cazzo a piena vista era lucido dalla saliva di mia moglie ma quello che vedevo erano le sue dimensioni . esagerate.
Gli occhi di mia moglie lacrimavano e il trucco le colava sulle guance.
Nonostante la palese sofferenza gli ha detto: stai fermo, lascia fare a me.
Ha fatto un grosso respiro e ha passato la lingua sul cazzo. La sua mano destra conteneva i testicoli mentre la bocca lo succhiava.
Stringeva le labbra intorno al glande e le sue guance si incavarono mentre lo succhiava . Questo movimento faceva oscillare i suoi morbidi seni che erano carezzati da una mano di lui.
L’altra mano lui la usava per la macchina fotografica.
Lo guardava negli occhi mentre lui scattava una foto dopo l’altra. Dopo lui disse : dai fai la brava, prendilo tutto, sai che mi piace.
Mia moglie lo guardò, poi si assestò sulle ginocchia e spinse il capo verso il basso portando il suo cazzo a fondo in bocca. Il cazzo era fuori solo pochi centimetri mentre stava guardando la macchina fotografica con gli occhi sbarrati mentre lui scattava foto su foto.
Lui con dolcezza ha detto: prendilo tutto, sai che puoi.
Lei sbatté le palpebre, annuì lentamente con la testa e spinse la testa più in giù facendo scivolare il pene dentro la gola fino in fondo. I suoi occhi si chiusero mentre faceva questo sforzo.
Il suo naso era tra i suoi peli pubici e il suo mento poggiava sui testicoli. Alzò lo sguardo con le lacrime che le riempivano gli occhi. Walter scattava foto che mostravano il cazzo sparito nella bocca di lei.

Mentre mia moglie stava ferma lui ha fatto scivolare il cazzo un paio di volte avanti e indietro e poi lentamente è indietreggiato fermandosi con mezzo cazzo fuori dalla bocca e ha detto : è fantastico, sei la dea del pompino, mai con un’altra ho provato queste sensazioni e ne ho conosciute tante.
A proposito : l’hai mai fatto a tuo marito ?
A questa domanda mia moglie ha tirato la testa in alto facendo uscire del tutto il cazzo dalla sua bocca e ha risposto :mio marito non me avrebbe mai chiesto o fatto fare.
Lui non rispose in proposito, ma le disse : sdraiati a pancia in su e allarga le gambe.
Mia moglie si dispose al centro del nostro letto e allargò le gambe con i reggicalze tesi e come in una sequenza già nota portò la mano sinistra tra le gambe e le sue dita si occuparono della vagina e della clitoride . Le sue tette erano mollemente adagiate sul petto dove spiccavano irti i capezzoli, segno di eccitazione.
Lui ha detto : alza le gambe, fino in alto , fammela vedere bene. Lei alzò le gambe fino a portare le ginocchia vicino alle spalle quasi appoggiandosi . La sua figa e il suo ano erano in mostra a disposizione di lui che fece una cosa per me sorprendente.
Si chinò su lei e la sua mano destra aperta rapidamente le schiaffeggiò la vagina

Franca urlò e tentò di chiudere le gambe, ma lui le interruppe il movimento dicendole: lo sai che devi fare quello che ti dico e poi lo abbiamo già fatto più volte e non ti è dispiaciuto. Lei si bloccò e disse: però mi fa male. Allargò di nuovo le gambe tirandole verso l’alto e disse: per favore, non così forte
Lui riprese a schiaffeggiarle la vagina in modo cadenzato e dopo breve quella zona aveva cambiato colore, era di un rosso brillante.
Ma quello che non capivo era come se fosse bagnata dei suoi umori; le piaceva quello che stava facendo?
Lui ha continuato a colpirla sino a che ha detto: adesso è pronta.
Lei: mi brucia . l’ho in fiamme. Lui: adesso ci penso io a raffreddarla.
Lo guardai disporsi tra le gambe della moglie di lei che le teneva aperte per lui. Franca ha preso con la mano il suo cazzo e l’ha guidato nella sua vagina.
Ha detto: vai piano, lo sai che mi piace ma il tempo di abituarmi è tanto che non lo facciamo
Il cazzo stava scivolando nella vagina di mia moglie che diceva: piano, piano , è grande. Poi disse: piano ,sei in fondo , fai piano ,non farmi male. Vedovo che il suo cazzo era ancora fuori di un po’ e comunque le occupava tutta la vagina.
Ha iniziato a scoparla dentro e fuori e si piegò a prendere in bocca una tetta e a succhiare forte un capezzolo.
Mia moglie ha detto: continua così .
Lui ha continuato a succhiare con forza prima un capezzolo e poi l’altro, glieli avrebbe fatti infiammare; e nel mentre si mosse più velocemente e a fondo nella vagina . Ad ogni affondo, lei sobbalzava, doveva toccarle la cervice, e gemeva, ma spingeva i fianchi verso lui ; poi si bloccò improvvisamente e urlò :sto venendo.
Potei vedere l’intenso orgasmo di mia moglie sul suo viso e sul suo corpo. Era tesa come una corda di violino e sfigurata in volto. Non avevo mai visto un suo orgasmo, era sconvolgente.
Poi si chetò e lui estrasse il pene dalla figa. No, protestò lei; non toglierlo, lo voglio sentire dentro.
Lui: girati, adesso tocca al tuo culo.
No, non potevo crederci ,non avrei mai potuto pensare che Franca accettasse quella pratica .Mai e poi mai con me. Ci avevo rinunciato anche perché in fondo la ritenevo una pratica ignominiosa poco rispettosa del suo essere donna, ma lui, e anche lei, si vede che non la pensassero così .
Lei prontamente si girò e appoggiò entrambe le ginocchia sul bordo del letto. I suoi seni pendevano ondeggiando tra i suoi gomiti. Aveva le ginocchia aperte e potevo vedere la sua fica arrossata e dilatata. Il suo ano scuro erano in netto contrasto con quel colore.

La guardavo e pensai a come si offriva a lui. Era una donna vogliosa che voleva essere scopata , altro che basta al sesso.
Come prima sulla vagina Walter iniziò a sculacciarla a mani nude. Schiaffeggiava un gluteo alla volta mentre lei soffocava nel materasso i suoi gemiti di dolore Continuava a gemere mentre il suo sedere stava diventando rosso scuro. Poi , non so se volontariamente, Walter la schiaffeggiò una sola volta sulle labbra della vagina . Mia moglie cacciò un urletto e allargò ulteriormente le ginocchia.
Gli schiaffi continuarono a lungo. Il suo sedere era color pomodoro maturo , ma cambiò qualcosa. Lei ha portato una mano sulle labbra della vagina e ha iniziato a strofinarla masturbandosi. Le piaceva essere sculacciata e ad ogni schiaffo sul culo si strofinava la passera.
Fu lui a spostarle la mano e a mettere la sua per masturbarla con le dita mentre con l’altra mano le schiaffeggiava i glutei.
Lei ha iniziato a muovere il culo accompagnando i movimenti di lui. Poi si è sentito forte un suo respiro.
Lui le ha chiesto: sei venuta? Lei: si.
Lui: adesso posso.
Ha preso un cuscino e gliela messo sotto la pancia. Il rosso culo di mia moglie era tutto per lui. Si è appoggiato a lei puntando il glande sull’ano e ha spinto. La punta entrò in parte al primo tentativo , si ritrasse e spinse nuovamente. Il glande, questa volta superò l’anello anale scomparendo all’interno del culo. Un attimo di pausa, un nuovo avanzamento e il suo uccello, per tutta la sua lunghezza, scomparve in lei.

Mia moglie cos’era? Cosa voleva?
L’aveva vista in ginocchio fargli un pompino a gola profonda, si era fatta schiaffeggiare la vagina e poi scopare godendoci, adesso le aveva schiaffeggiato il culo e la stava inculando. Aveva avuta più di un orgasmo e continuava a godere e a volere il suo cazzo. Che donna era?
Adesso mentre Walter la inculava la vedevo gemere ed ansimare. Lui lo spingeva dentro e lo tirava fuori mentre lei stringeva le mani sulle lenzuola.
L’ho sentita dire: più forte
E lui: tranquilla, te lo sfondo bene che terrai il ricordo fino alla prossima volta.
Avevo ben capito che non fosse la prima volta che si incontravano. La disponibilità di mia moglie , il suo abbigliamento , la facilità con cui si intendevano nel fare le cose faceva intendere che si erano incontrati più volte.
Quando?
Facile, quando mi assentavo l’intera giornata per andare dai miei figli e ciò capitava mediamente ogni venti, trenta giorni.

Sentivo il rumore dell’addome di lui che sbatteva contro il culo e il tipico rumore di sfregamento del cazzo .
Lui disse: sto per venire. Muovi il culo, voglio che viene con me. Si è spostato. Ha portato le mani sotto lei. Le ha preso le tette e stringeva e tirava i capezzoli.
Lei ha detto: no, mi fai male.
Lui: zitta troia, ti piace.
Lei ha messo una mano in mezzo le cosce, si “toccava”.
In quel momento riconobbi il personaggio che era. Non le bastava possederla come voleva , la umiliò con le parole.
Troia, te lo dico ogni volta perché mi fa piacere dirtelo e ricordartelo perché so che piace anche a te.
Sei una troia che si nasconde sotto un’aria perbene. Fin da quando ti ho visto la prima volta ho pensato: questa ha un gran voglia di cazzo. Avevo ragione, ci ho messo niente a mettertelo dentro e come ti piace e sei la mia troia perbene. Dillo che ti piace, dillo che sei la mia troia.
Si vede che il turpiloquio eccitava sia lui che lei perché mia moglie sotti i suoi colpi di maglio disse: si, è vero sono una troia, la tua troia. Scopami, incula la tua troia. Fammi godere.
Lui : si , sentilo. Te lo rompo questo bel culo.
Lei: si , si, rompilo…ahh vengo. Lei vibrava e lui ha inarcato la schiena raggiungendo il piacere nel culo di mia moglie nel contempo ha poggiato la bocca sul incavo del collo di lei e deve aver succhiato come una pompa, una lunga succhiata. Poi ha smesso di muoversi quando tutto il suo sperma era nel suo culo. Infine si tirò indietro e scivolò fuori dal suo culo. Aveva il respiro affannato e sudava.
Mia moglie si lasciò andare sul letto e portò la mano al collo; cosa hai fatto? Poi rimane il segno e devo nasconderlo.
Lui non disse nulla e si mise al fianco di mia moglie. La tirò e girò a sé per cacciarle la lingua in bocca. Non limonarono, si mangiarono bocca e lingue.
Poi volontariamente mia moglie staccò la bocca e si piegò sul suo pene molle e coperto di sperma e umori.
Aprì la bocca e succhiò il cazzo prendendo di tutto. Gli teneva i testicoli con entrambe le mani e leccò e succhiò sino a nettarlo perfettamente.
Finito il servizio si risollevò al suo fianco . Lui le carezzava i glutei mentre le disse: se vuoi provare il mio cazzo tutti i giorni trasferisciti da me, ti aiuto io a portare i vestiti.( che gentleman)
Lei sollevò corpo e capo e in ginocchio sul letto disse: non ci penso neanche lontanamente a mettermi con te. Non starei mai con uno come te ; faccio sesso con te perchè mio marito non può (??) ed io ho le mie esigenze come tutte e tutti ,ma non ho nessuna intenzione di lasciarlo. Lo amo e starò sempre con lui. Piuttosto se non ti va bene così smettiamo di vederci e chiudiamola qui. Era incazzata come solo lei sa esserlo. Lo so bene.
Lui: scusa , lo so bene, non volevo…
Lo vedevo colpito nell’ orgoglio. Facendo come nulla fosse successo si alzò e mentre si rivestiva: adesso devo andare, mi aspettano al circolo per il torneo di bocce; chiamami quando il cornuto non c’è .
Lo dava per scontato.
Lei non lo considerò.
Approfittai di quei momenti per entrare nel bagno di servizio, Sentii i suoi passi allontanarsi e la porta d ingresso aprirsi e chiudersi .
Rivolsi l’udito a mia moglie e la sentii entrare nel nostro bagno. La raggiunsi ed accostandomi allo stesso pensavo a quello che aveva scoperto quel giorno. Oltre al sesso non sembrava che vi fosse altro tra loro. Nel dramma almeno un sospiro di sollievo; mi ama e vuol stare con me. Lui è solo un oggetto per lei
Mi sarebbe piaciuto recuperare sessualmente il rapporto con lei , ma sapevo che sarebbe stata dura per non dire quasi impossibile e forse sarebbe stato peggio dal confronto.
Dovevo pensare al futuro e a come comportarmi. Intanto spiai attraverso la fessura della porta lasciata leggermente aperta cosa stesse facendo. La vidi davanti allo specchio con le spalle rivolte alla porta. Era nuda e si specchiava rimirando i suoi grandi arrossati seni. Si stava spalmando a piene mani della crema, prima sui seni e poi a scendere sulla pancia e sulle natiche; poi la spalmò con particolare attenzione sulla tartassata zona intorno la vagina e l’ano.
Potevo andare
Uscii dall’appartamento , attesi qualche minuto e feci rumore alla porta d’ingresso e poi entrai in soggiorno.
Chiamai mia moglie. arrivò quasi subito con un vestito fresco appena indossato e mi si avvicinò dicendo come mai sei già a casa?
Le raccontai dell’auto, di quanto mi fosse successo. Disse: poteva andar peggio, andrai un altro giorno da nostro figlio.
Stava già pensando a incontrare il vicino?
Non avrei mai voluto scoprire il suo tradimento. Le chiesi: come è andata la mattinata?
Mi rispose: ho pulito casa, è stato faticoso, non ho più l’età.
Il futuro?
Io ero fuori casa ogni tanto e nel tempo le mie uscite sarebbero diminuite e incontrare frequentemente Walter sarebbe stato per lei difficile se non impossibile e poi era solo sesso.
Quanto alla nostra età potevano ancora andare avanti? Qualche scopata liberatrice potevo ancora permettergliela, Walter non mi toglieva nulla di lei.

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