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Racconti Trans

IL SEGRETO DI IRIS

By 6 Gennaio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Oggi è decisamente una splendida giornata. Nemmeno il cielo grigio e i tre gradi sotto zero potrebbero raffreddare i miei entusiasmi, sono Frida ho 33 anni, felicemente sposata da dieci e certamente shopping dipendente. Quindi cosa può esserci di meglio del primo giorno dei saldi”. Proprio nulla!!!!
Mi preparo di tutto punto ed esco pronta per lo shopping sfrenato. Non sono perfetta ma sono notevolmente alta, 1.75, burrosa e prosperosa, una 4′ piena, ho un’incolta criniera bionda e un aspetto solare. Adoro acquistare abiti che mettano in risalto le mie forme, amo sentirmi al centro dell’attenzione.
Dopo vari tentativi entro finalmente nel negozio perfetto. Scelgo un nutrito numero di abiti da provare e mentre entro ed esco dal camerino per provarli mi accorgo di una ragazza. Sono rapita dal suo aspetto, è molto attraente, non è una bellezza classica, ma ha qualcosa che m’impedisce di levarle gli occhi di dosso: è alta come me, con lunghissimi capelli scuri, abbronzata, occhi verdi, e sorriso smagliante, ma più di tutto ha un corpo da urlo. è vestita completamente di bianco, pantaloni aderenti che mettono in risalto cosce tornite e un culo perfetto, top bianco scollato che lascia intravedere una terza piena e scolpita, non indossa il reggiseno, e i capezzoli premono contro il tessuto. è la prima volta che il corpo di una donna mi fa un effetto simile, non riesco a smettere di guardarla e prima di rendermene conto mi ritrovo eccitata nel camerino del negozio a fantasticare su di lei.

Esco dal camerino accaldata e frastornata e mi accorgo che sta chiacchierando con la commessa, sono chiaramente amiche, tendo l’orecchio per capire l’argomento: lei si chiama Iris, e vende prodotti naturali per dimagrire. Io sempre a dieta, colgo la palla al balzo, e m’inserisco nel discorso.
La commessa del negozio mi presenta come una potenziale ottima cliente e certa che mi sarei fatta spennare senza problemi, le offre di poter usare il retro del negozio. Iris fiutato il business accetta di buon grado e mi propone un check-up lampo, dopo pochi minuti ero nel retro del negozio, in perizoma, con iris che saggiava il mio tono muscolare. Non sapevo come nascondere la mia eccitazione, ero un lago, ma il clou fu quando mi prese in mano i seni e abilmente li massaggiò per poi soppesarli, i miei capezzoli sembravano due chiodi. Le feci presente che non mi sembrava necessario, ma lei si sollevò la maglia e mi disse seccata: ‘ Lo vedi questo corpo? La mia pelle? Questo è l’effetto dei miei prodotti. Tocca, dai tocca, cosi senti la differenza!’. Così dicendo afferrò la mano e se la appoggiò sul ventre. Un brivido mi attraversò la schiena e l’ennesimo fiotto di umori m’inzuppò il perizoma. Ero partita, la sua pelle, il suo profumo, la sua voce non capivo più niente, la bacio e cerco di infilare la mia mano nei suoi pantaloni , lei mi asseconda mi limona con decisione e preme il suo corpo contro il mio. Quando sente che la mia mano cerca di scostarle il perizoma per raggiungere il suo sesso si scosta imbarazzata, si ricompone rapidamente estrae dalla borsetta un biglietto da visita, me lo infila nel perizoma e allontanandosi mi dice: ‘Non ora, non qui’ chiamami più tardi, ci conto!’.
Volo a casa sconvolta, la testa mi scoppia e l’eccitazione non mi abbandona, opto per una doccia fredda, ma anche quella non sembra raffreddare i miei bollori. Continuo a pensare a Iris, al suo corpo, al suo seno perfetto premuto contro il mio, alla sua lingua che frugava nella mia bocca. Sono un lago, non riesco a smettere di bagnarmi, mi sfioro la fica, è calda gonfia di piacere, non resisto mi torturo il clitoride, sento il piacere che cresce ma non mi basta ho bisogno di qualcosa di più forte, prendo il doccino e regolo il getto il più potente possibile lo dirigo sul clitoride, poi sulle labbra e poi di nuovo sul clitoride, sto per esplodere, mi manca il fiato sento il cuore in ogni angolo del mio corpo, mentre mi sgrilletto con il getto dell’acqua, afferro una spazzola, m’infilo il manico nella fica e mentre lo muovo rapidamente su e giù, sempre più vicina all’orgasmo mio marito entra in bagno, io mi blocco imbarazzata e cerco di inventarmi qualcosa da dire, qualcosa che giustifichi una spazzola piantata nella fica e tutto il resto. Prima che io possa aprire bocca, lui ridendo si spoglia, mi raggiunge nella doccia con il cazzo già in tiro e duro come la pietra, me lo appoggia tra le chiappe e mi dice:’ La prossima volta oltre al doccino e la spazzola invita anche me!’. Infila il cazzo tra le mie cosce, simula una scopata, e mi chiede il perché della mia eccitazione. Io attribuisco il merito agli ormoni e gli dico di farmi ciò che vuole in quel momento non c’è nulla che non farei o che non mi lascerei fare. Mio marito s’inginocchia, mi fa mettere un piede sul bordo della vasca e m’inclina in avanti. In quella posizione si ritrova con la mia fica e il buchetto davanti alla faccia, per lui un invito a nozze, si tuffa in una leccata di tutti i miei umori e dedica una particolare attenzione al clitoride e al buchetto, si diverte a penetrarli con le dita e con la punta della lingua, lappato bene tutto il brodo, si alza emi penetra con un colpo di reni che mi toglie il fiato. Bastano pochi colpi ed esplodiamo in un orgasmo devastante, mio marito mi farcisce con un litro di sborra. Restiamo nella doccia e ci laviamo a vicenda per poi sbatterci sul letto stremati e soddisfatti.

CONTINUA’.
La mattina seguente quando mi sveglio mio marito è già andato al lavoro ed io ancora completamente nuda ripenso a quanto accaduto il giorno prima, in men che non si dica mi trovo completamente bagnata, iris mi ha proprio stregata, e cosi decido di chiamarla.

Risponde al telefono con un pronto, un tuffo al cuore e riaggancio, non ho il coraggio di parlarle ma m’intriga troppo per desistere. Al secondo tentativo va meglio: ‘Pronto?? Ciao sono Frida’..Ieri al negozio”lei m’interrompe dicendo: ‘Ce né voluto prima che mi richiamassi!!! Pensavo d’averti spaventato ma a quanto pare non è cosi, mi fa molto piacere!’ a quel punto sono lanciata le do il mio indirizzo, le dico che sono a casa da sola per tutto il giorno e che l’aspetto con ansia. Lei mi risponde ‘ Tra meno di un’ora sono da te!’.

Sono euforica, eccitata, mi fiondo in bagno a prepararmi, mi depilo completamente la fica, voglio essere perfetta. M’infilo un reggiseno di pizzo e un abitino corto e scollato e stavolta niente perizoma, stivali lunghi fino al ginocchio e qualche goccia di profumo anche sull’inguine.

Finalmente suona il campanello, il cuore mi batte a mille, le apro la porta, lei entra è perfetta, gonna stretta e corta tacchi alti e camicetta bianca quasi completamente sbottonata, ci salutiamo con un bacio sulle guance e in quell’esatto istante io ricomincio a eccitarmi e a bagnarmi, non voglio perdere tempo, la faccio accomodare sul divano, prendo una sedia e mi siedo di fronte a lei mentre la spoglio con gli occhi, le chiedo: ‘Possiamo ricominciare da dove abbiamo interrotto ieri?’ Lei sorridendo risponde: ‘Molto volentieri, non devi avere fretta però, un passo alla volta!’.
Mentre lei parla, io allargo lentamente le gambe, voglio che lei mi veda, voglio che lei veda la mia fica nuda, rasata e fradicia di eccitazione. E lei mi vede. Ormai le mie gambe sono spalancate e la mia fica è completamente spalancata davanti alla sua faccia, non resisto e comincio a toccarmi, prima passo lentamente le dita sulle labbra, mi soffermo sul clitoride facendo dei piccoli cerchi per poi scivolare giù verso il buchetto, ci infilo un dito tutto questo senza mai smettere di guardarla negli occhi. Lei s’inumidisce le labbra, si alza, si sfila la camicetta e lascia completamente nude due tette perfette, s’inginocchia davanti a me, mi bacia il clitoride, mi mordicchia le labbra sento la sua lingua che mi fruga nel buchino e mi stimola l’uretra, mi infila un dito e poi un’altro preme sempre più forte contro la mia uretra, sento vampate di calore in tutto il corpo e in quella posizione seduta con le gambe spalancate e lei che mi tortura l’uretra’.sto per esplodere’non riesco a capire se è un orgasmo da urlo o se sto per pisciarle in bocca’mi sento morire quando lei alza lo sguardo e mi dice: ‘Dai fallo, lasciati andare, pisciami in bocca!!!’.
Sentendo le sue parole esplodo, le vengo in bocca con uno schizzo torrenziale, non avevo mai provato niente di simile.
Lei si alza ci scambiamo un bacio intenso e profondo le nostre lingue s’intrecciano più e più volte, le bacio il collo, scendo lentamente verso i suoi capezzoli turgidi e scuri, glieli lecco, li succhio avidamente, li mordo con decisione, lei geme e si contorce mordendosi il labbro inferiore, le accarezzo i fianchi, il ventre, le sfilo abilmente la gonna, le stringo le chiappe sode e perfette ed eccoci di nuovo al punto di ieri’.come in un dejà vu, mentre tento di infilare la mia mano nel suo perizoma, lei si scosta di scatto, si allontana imbarazzata!
Questa volta non la lascio fuggire, la trattengo per un braccio e le dico: ‘ Iris che c’è? Perché ti allontani?’. Lei dandomi le spalle mi risponde: ‘Se davvero mi vuoi’chiudi gli occhi’e lasciati andare:’ Io sono confusa ma curiosa e le dico: ‘ Ok sto chiudendo gli’occhi, sono pronta!’.

Mentre chiudo gli occhi, Iris si avvicina, mi bacia, mi abbraccia,mi sfila il vestito e mi toglie il reggiseno. Sono completamente nuda, sento il suo seno che preme contro il mio, i nostri capezzoli si sfregano, mi spinge lentamente contro il muro, preme con forza il suo corpo contro il mio, la sua lingua vortica profondamente nella mia bocca, i nostri corpi si strusciano sento il suo pube che preme con decisione contro il mio, sono eccitatissima, i miei umori sgorgano copiosamente lungo le mie cosce. Con le mani mi afferra le chiappe e preme ancor di più contro la mia fica ormai fradicia,,,,,,,,,,oh mio dio”..oh mio dio’quello che preme contro la mia fica non è certo un’altra fica’.apro gli’occhi, allungo la mano e le abbasso il perizoma con un gesto rapidissimo e deciso’.ed eccolo li che svetta tra le cosce della mia splendida Iris’.un fantastico, grosso e durissimo uccello. Sono sconvolta non riesco a dire una parola! Iris mi guarda in attesa di una mia reazione, e senza nemmeno rendermene conto le dico: ‘Certo che hai un gran bel uccello!’ .
In effetti, era cosi: completamente depilato, grosso duro, con un’invitante cappella lucida. Lei sorride e mentre accompagna la mia mano sulla sua magnifica asta mi sussurra: ‘Mi fa piacere che ti piaccia, perché è tutto per te!’.

CONTINUA’.

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