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Racconti Trans

L’avventura

By 24 Agosto 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

l’avventura L’ avventura

Niente da fare l’auto non voleva ripartire e la fumata bianca da sotto il cofano la diceva lunga sul tipo di guasto della mia vecchia cara auto; scendo dall’auto e mi guardo intorno, il posto &egrave incantevole ed &egrave valsa la pena di venire su per questa stradina impolverata e deserta, ma e adesso ?
Mannaggia a me e a tutte le volte che mi faccio incantare dai luoghi e non dalla opportunità di arrivare prima e comodo; dicevo, scendo dall’auto mi guardo intorno, lo scenario: semplicemente stupendo, la macchia mediterranea arriva fin sulla spiaggia dove sembrava tuffarsi in un mare color smeraldo, mi allontano dall’auto e vado sulla spiaggia, il posto &egrave davvero isolato, mi denudo mi tuffo in quel mare che pare aprirsi davanti al mio corpo.
Gioco come un bambino, salto e nuoto , poi esco dall’acqua e mi stendo al sole, sulla sabbia nudo’.
I miei giochi infantili, non me nero accorto, erano stati osservati da due donne che avendo visto la mia auto ferma, si erano a loro volta fermate per vedere se qualcuno avesse avuto bisogno di aiuto, si avvicinano e mi chiedono se tutto &egrave a posto o se l’auto &egrave in panne, grido loro di non avvicinarsi perché sono nudo e loro mi dicono che lì su quella spiaggia ci vanno ogni tanto i nudisti e che per loro non c’erano problemi.
Io, comunque quando le vedo avvicinare me ne resto steso a pancia in giù, quasi pudicamente, le due donne ridono e questo bastò a farmi desistere dal mio comportamento; le guardo bene, sono molto carine, ridono e mi dicono i loro nomi e nel contempo si spogliano anche loro, lasciando solo il tanga, si tuffano in mare e mi invitano ad andare da loro, mi alzo di scatto e correndo alla Mennea arrivo in acqua .
Monica e brenda, sono amiche da sempre e fanno sempre le vacanze assieme, mi dicono che hanno un cottage poco più avanti e quella era l’unica strada per arrivare a casa loro e si sono un poco insospettite quando hanno visto la mia auto, la strada finisce davanti casa loro.
Usciamo dall’acqua, sono le 19, oramai l’unica cosa da fare &egrave di asciugarci e mi dicono che sono loro ospite, domani si raggiungerà il paese e si chiamerà il meccanico, prendo il mio borsone, salgo sulla loro auto e via.
Dopo qualche centinaio di metri arriviamo a casa loro, le aiuto a scaricare l’auto delle cose che avevano comprato al paese le mettiamo in cucina e poi mi accompagnano nella camera destinata a me, vedo con sorpresa che c’&egrave un bel lettone matrimoniale, a me piace stare largo e lo dico, monica e brenda sorridono e compiaciute affermano che anche a loro piace stare comode; il bagno però &egrave unico per cui mi danno la possibilità di andare a fare la doccia a me per primo.
Vado in camera, mi spoglio e nudo raggiungo il bagno, comincio a farmi scorrere l’acqua sul corpo mmmhhhhhhhhhhhh, che meraviglia, entra monica e mi porge l’accappatoio che io avevo dimenticato nell’altra borsa in auto, mi aiuta ad asciugarmi, noto che si struscia contro di me; mi volto e trovo la sua bocca davanti alla mia, la bacio con passione, monica &egrave il tipo di donna che a me piace, intraprendente sa quello che vuole e lo dimostra apertamente, le mie mani si posano sulle sue chiappe dure come il marmo, monica intrufola la sua mano sotto l’accappatoio e prende decisamente il mio randello in mano che diventa turgido e le strappa un gridolino di compiacimento e mi sussurra con voce roca : ne hai di roba lì sotto, faresti felice due donne.
Mi afferra i coglioni e mi porta in camera mia, mi stendo sul letto, mi denuda e comincia a farmi un pompino maestoso, poi mi gira a pancia in giù, mi divarica leggermente le gambe e comincia a insalivarmi il solco delle chiappe, stringo il culo, e lei mi dice di rilassarmi, continua con la lingua e comincia a leccarmi i coglioni, ne prende uno in bocca e lo tira in gola con forza, lo succhia e poi lo sputa fuori , poi prende l’altro e fa la stessa cosa, abbassa il glande sul letto e s’infila in bocca il mio turgido pene, con un dito dopo averlo bagnato con la saliva me lo infila con dolcezza nel culo, sobbalzo, ma poi mi piace e lascio fare.
Alzo gli occhi e vedo brenda davanti al mio viso, ha tra le gambe un pene, mi invita a succhiarglielo, cosa che con un po’ di disgusto faccio, mi dico tra me e me, sto vibratore l’hanno fatto molto bene, sembra un cazzo vero, non molto grande ma proprio uguale ad uno vero; brenda mugola di piacere, mi attacco alle sue tette turgide, gliele stringo con forza, le piace e dimena il suo bacino, mimando un’ amplesso con il finto pene, ad un tratto un sussulto e mi riempie la bocca di sperma !!!!!!!!!!!!!!!1
Sputo a terra quello che aveva riempito la mia bocca, e diamine &egrave proprio sperma, ma allora non era un cazzo finto e brenda altro non &egrave che brando, un trans !
Tento di alzarmi ma due robuste braccia mi fanno stare disteso a pancia in giù, monica si &egrave posta dietro di me e infila il sua pisellone nel mio immacolato fiorellino, cerco di muovermi ma monica mi sussurra con voce suadente, stai calmo &egrave peggio se ti dimeni, assecondami.
Mi abbandono e monica entra dentro di me con naturalezza, comincia a piacermi prendo il ritmo della donna no dell’ uomo no di cazzo sta dietro di me e all’unisono dopo pochi minuti godiamo.
Lo sperma mi riempie tutto l’ano, lo sfintere si &egrave allentato, i miei buchi li ho dati, tra l’altro ho anche goduto e brenda si &egrave precipitata a ripulirmi l’uccello del mio sperma.
Finalmente mi giro e vedo che le due donne della spiaggia sono diventate in realtà due magnifici trans, ero disposto a fare di tutto nella mia vita sessuale, ma per gradi non tutto in una sola volta, ma tant’&egrave.
Dico a monica di farmi un pompino, il cazzo si era ammosciato, lei prontamente si mette sotto il mio cavallo e comincia a succhiarmi le palle, poi la cappella, con un dito rifilo il culetto di brenda, faccio mettere a pecorina monica e infilo il mio rinvigorito e turgido bastone nelle chiappe di quella che poc’ anzi mi aveva inculato, e gli rendo pen per focaccia;
urla e strepita non era abituata al mio pisellone, infatti quello di brenda era decisamente piccolo, ma poco m’importa ho solo voglia di farle male, non mi aspettavo un colpo alle spalle. Spingo con forza fino al punto di accorgermi che un rivolo di sangue le esce dal fiorellino, e allora continuo a spinger, brenda mi chiede di fermarmi ma io continuo, fino al punto che qualcuno mi da una bastonata in testa e svengo.
Il risveglio &egrave doloroso, ma lentamente mi ricordo, ora mi trovo legato mani e piedi e sono nudo.
Nella stanza vedo altre persone, ma non capisco cosa vogliono, poi mi mettono carponi e uno alla volta abusano di me, sono sicuramente una trentina di persone, di ogni misura, dopo diverse ore mi abbandonano lungo la strada asfaltata, rivestito, dolorante, ma libero
Morale : non abbandonerò mai più la strada maestra
Ps : ora faccio la checca, guadagno un sacco di soldi e mi piace prenderlo nel culo

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