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Racconti Trans

Maschio o femmina?

By 11 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Come facevo sempre a fine settimana andai in un Club vicino a casa mia. Certo non era solo per andare a ballare ma vi andavo per rimorchiare una bella ragazza e poi portarmela a casa mia. Naturalmente non la invitavo per ballare ma per fare insieme una bella scopata.

Anche quella sera entrai nel Club con la stessa intenzione ma, purtroppo, non vidi neanche una ragazza che mi sembrasse disponibile a venire in casa mia. Tristemente stavo al mio tavolino sorseggiando uno dei soliti cocktail con sopra un ombrellino sentii, dietro di me, una voce ben modulata che mi chiedeva se poteva sedersi al mio tavolino. Mi voltai e vedendo una bellissima ragazza la invitai subito a sedersi e le offrii un cocktail come il mio. ‘Lei’ mi disse che non conosceva nessuno e, oltretutto, non sapeva neanche dove andare a dormire perché era la prima volta che veniva in città e non sapeva in quale albergo andare. Le dissi che in città c’erano tanti alberghi anche vicino a quel Club. Però le aggiunsi: ‘Gli alberghi qui vicino sono molto cari e avendo io una camera in più in casa mia posso ospitarla gratuitamente’.

‘La ringrazio’ mi disse ‘ma non vorrei recarle troppo fastidio’. ‘Per carità’ le risposi ‘non si deve preoccupare perché io vivo da solo e gradirei molto la sua compagnia’.

Prima di andare a casa ballammo un po’ e mentre la stringevo notai che c’era qualcosa di diverso di quando ballavo con le altere ragazze. Non ci feci molto caso e quindi andammo a casa a braccetto come fossimo due fidanzati.

Arrivati a casa le feci vedere la stanza dove poteva dormire e il piccolo gabinetto con doccia a sua disposizione.

‘Grazie tanto’ mi disse ‘e vorrei usarlo subito perché mi scappa tanto di fare la pipì’.

La lasciai ma ritornai subito per portarle degli asciugamani. La porta del gabinetto era rimasta un po’ aperta e, involontariamente, la vidi di spalle che faceva pipì stando in piedi di fronte al WC. Rimasi un po’ sorpreso ma pensai che scappandole tanto la pipì era più rapido farla in piedi allargando le gambe sul WC e scostando con le dita il cavallo delle mutandine che copre la fica.

Poco dopo mi raggiunse in salotto con una bella vestaglia giapponese e si mise a sedere sul divano dove stavo seduto. Si allargò la vestaglia sul petto e vidi due bellissime tette che mi convinsero subito che avevo sbagliato quando, per un momento, avevo pensato che non fosse una donna. Al vedere quelle bellissime tette mi si era rizzato l’uccellino che si vedeva aumentare sotto i miei calzoni. ‘Lei’, come per caso, mise una mano sopra quello che non era più un uccellino ma uno grosso e mi disse ‘Mamma mia come l’hai grosso ! Mi sembra che abbia bisogno di un bel pompino e, se sei d’accordo, te lo faccio io’.

Come facevo a non accettare quella proposta e, così, aprii la patta dei calzoni, tirai fuori il mio cazzo diventato grosso e duro e l’offrii alla sua bocca ansiosa di ciucciarlo. Mentre ‘lei’ faceva il suo servizio io allungai una mano che raggiunse il suo seno e con l’altra tentai di raggiungere la sua passera. Non l’avessi mai fatto ! Smise di spompinarmi e gridò con voce alterata ‘Lì davanti non si tocca ! Posso offrirti soltanto il mio buco del culo’.

Pensai che fosse vergine e non volesse essere deflorata da me dato che non ero suo marito. ‘Hai ragione’ le dissi ‘però smettila di spompinarmi e offrimi subito il tuo buco del culo in maniera che io ci possa entrare col mio cazzo e ci possa venire dentro dato che, così, non ti posso impregnare’.

‘Va bene’ disse ‘ scendi dal divano, prendi in mano il tuo cazzo ‘ che secondo me non &egrave poi tanto grosso ! ‘ e infilalo nel mio buco del culo quando sarò inginocchiata appoggiandomi alla spalliera del divano’.

La sua posizione era perfetta e il suo buco del culo era alla giusta altezza per infilarglielo stando in piedi con il cazzo in mano. Detti un colpo secco e il mio cazzo penetrò fino infondo senza alcuna difficoltà. Mentre andavo su e giù mi ero piegato sulla sua schiena abbracciandola con tutte e due le braccia. Allora successe qualcosa che proprio non mi aspettavo. La mia mano destra si era poggiata sul suo ventre e poi era discesa nella speranza di arrivare alla sua fica per farle un ditalino mentre la inculavo. Avreste mai immaginato che cosa mi trovai in mano ? Sicuramente no ! Io stesso rimasi sbigottito quando mi ritrovai in mano un cazzo più grosso del mio mentre ancora non era in piena erezione. ‘Cosa fare ?’ mi domandai ma avendolo già in mano provai a farlo diventare più duro, adesso con tutte e due le mani, per vedere quanto era più grande del mio. ‘Lui’, non ‘Lei’, sembrava che godesse tanto che dalla sua bocca, non più ‘boccuccia’, uscivano gridi di gioia e di piacere per il doppio trattamento che gli, non ‘le’, stavo dando.

Venimmo contemporaneamente ‘Lui’, non ‘Lei’, perché lo pigliava nel culo mentre io lo masturbavo e io, sempre ‘Io’, perché venivo nel buco del culo di ‘Lui’, non di ‘Lei’, e mi era piaciuto tanto tirare una sega a un maschio cosa che non avevo mai fatto salvo che a me stesso.

Ci rimettemmo a sedere sul divano, ci guardammo in faccia e facemmo una bella risata. ‘Te lo saresti mai immaginato di fare all’amore con un maschio ?’ disse lui. ‘No’ gli risposi ‘ma qualche dubbio lo avevo perché ti avevo visto pisciare in piedi. Però quando vidi i tuoi seni da donna cambiai idea. Come hai fatto a farti crescere i seni in quella maniera ?’

‘Niente di più facile, basta andare da un chirurgo plastico che te le fa crescere riempiendoti di silicone. Prova a toccarmele e le sentirai morbide come quelle delle donne e potrai ciucciare i miei capezzoli, quelli sono miei, e io godrò come godono le donne’.

‘Fammi provare, però mettiamoci tutti nudi così vedremo come reagiscono i nostri cazzi. Io ciuccerò i tuoi capezzoli per vedere cosa succede al tuo cazzo e tu ciuccerai i miei per vedere cosa succede al mio’.

Ci spogliammo. Lui si sdraiò, io mi inginocchiai di fronte al divano per ciucciare i suoi capezzoli ma, guardando il suo cazzo, mi resi conto che rimaneva moscio moscio.

‘Vedi’ gli dissi ‘il tuo cazzo non reagisce quando ti ciuccio i capezzoli. Forse non sono sensibili perché sei un frocio. Prova a ciucciare i miei e vediamo cosa succede’.

Così facemmo ma il risultato fu negativo e convenimmo che tutti e due non eravamo così sensibili da farci rizzare il cazzo mentre le donne avrebbero, perlomeno, sentito gocciolare la loro passerina.

‘E adesso cosa facciamo ?’ gli dissi ‘Visto che io te l’ho messo nel buco del culo saresti capace di infilare il tuo cazzo nel mio buco del culo ?’ ‘Penso di si’ mi rispose ‘ma prima dovresti prenderlo in bocca e ciucciarlo un po’ per farlo diventare duro’.

Cosi facemmo, ci mettemmo nella posizione del 69 e mentre io lo spompinavo lui, dall’altra parte, incominciò a leccarmi il buco del culo e poi sentii che mi aveva infilato prima un dito, poi due o forse tre, facendomi godere. Essendo riuscito a fare diventare ben duro il suo uccellone, mi alzai togliendo le sue dita dal mio buco del culo, mi rigirai e mi impalai sul suo cazzo, ormai durissimo, provando un piacere che non avevo mai provato.

Ci stavamo riposando sdraiati sul divano tutti nudi dandoci anche qualche bacino quando suonò il campanello. Mi alzai, mi misi davanti un cuscino per coprirmi l’uccello e andai ad aprire la porta. Mi trovai davanti un giovanotto piuttosto effeminato ma molto carino. ‘Desidera ?’ gli dissi.

‘Ero al Club quando vi vidi uscire, per curiosità vi seguii perché mi piacevate tutti e due e speravo di passare con voi la serata.Vi vidi entrare in casa, aspettai un bel po’ e poi provai a guardare dalla finestra che dava sul vostro salotto per sapere che cosa stavate facendo. Voi sapete cosa vidi ! Vidi due bei ragazzi che si inculavano a vicenda. Mi eccitai tanto che mi feci un ditalino’.

‘Un ditalinooo ? Ma se sei un ragazzo potevi farti solo una sega e non un ditalino !’

‘Ma io sono una femmina non un maschio. Fino da quando ero una bambina mi sarebbe piaciuto essere un maschietto e appena divenni più grande andai da un chirurgo plastico per sentire se poteva cambiare la mia fighetta in un bel uccellino. Purtroppo mi disse che quella sarebbe stata una operazione molto difficile perché bisognava trovare un maschio disponibile a scambiare il suo pene con una vagina’

‘Non mi dire !’ disse Lui, che non era ‘Lei’, ‘io sarei disponibilissimo a fare lo scambio però vorrei vedere prima la tua vagina e farti vedere il mio pene affinché tu possa valutare se ti andrebbe bene’.

‘Sentite ragazzi’ dissi io ‘lasciate a me il compito di valutare se i vostri organi sessuali sono adesso funzionanti correttamente. Tu, che sei ancora vestita, spogliati subito e fammi vedere la tua passerina e tu, che sei già nudo, fatti diventare ben duro il tuo uccellino in maniera che io lo possa valutare.

La ragazza si spogliò subito, si mise a sedere sul divano e allargò bene le gambe affinché io potessi guardare, toccare e leccare la sua passerina. Mi chinai, con le mani le aprii le labbra della vagina e mi misi a ciucciare il suo clitoride per vedere come reagiva. Secondo me era a posto perché la sentivo mugolare e mi diceva ‘Ciuccia, ciuccia che sto per venire. Anzi no, smettila di ciucciarmi il clitoride e infilami dentro il tuo uccello che sicuramente sarà già diventato un uccellone’ Così feci e la stantufai così forte che venne prima che io eiaculassi.

‘Ora basta’ disse ‘altrimenti mi potresti impregnare. Tira fuori il tuo cazzone e penserò io a fartelo eiaculare, però, nella mia bocca non nella fica’.

Le detti retta e la chiavata si trasformò in un 69 perché glielo misi in bocca e ritornai a leccarle la fica. Mentre eravamo in quella posizione Lui, non ‘Lei’, me lo infilò nel buco del culo un’altra volta e così riuscimmo a godere tutti e tre insieme.

Come vedete anche i transessuali riescono a scopare, a prenderlo nel buco del culo o metterlo in quello di un altro, a masturbarsi, a fare pompini e ditalini ecc. ecc. e, quindi, a fare quello che fanno i cosiddetti ‘normali’.

Chissà che se mi capitasse di incontrare qualche transessuale un’altra volta non vi racconti quello che mi succederà.

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