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Racconti Trans

Puttana per trans

By 10 Febbraio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

PUTTANA PER TRANS

Stavo tornando a casa attraverso la zona industriale. Era poco prima della mezzanotte ed ero solo. Ad un tratto in mezzo alla strada vidi una figura femminile che mi fece ampi segni di fermarmi.
-Cosa c’&egrave?-Chiesi.
-Puoi accompagnarmi a casa per favore?
Notai che era una trans. Molto bella con un vestito corto di pelle e ricci capelli neri. Quella zona &egrave frequentata dalle prostitute.
Confuso ma incuriosito le domandai:
-Dove abiti?&
-In via Roma.
-Accidenti, ma &egrave dalla parte opposta della città.
-Ti prego. C’&egrave una retata della polizia e devo allontanarmi.
– Okay.Salì in macchina.
-Grazie – e mi dette un piccolo bacio sulla fronte.
Partimmo.
-Senti, fermiamoci a prendere anche due mie amiche, anche loro saranno nei guai e staranno cercando un passaggio
-Va bene-dissi, non potevo fare altro. Col cellulare chiamò le amiche e pochi metri dopo salirono a bordo altre due trans. Una bionda e l’altra una nera alta quasi due metri. Si misero a parlare fra loro in brasiliano e io mi diressi verso il centro. La Panda di mia madre era satura di odori pungenti e penetrante profumo femminile. Dietro le due trans stavano scomode. Parlavano e ridevano fra loro. Ogni tanto ammiccavano a me e ridevano. Giunti a casa la prima trans, che si chiamava Sally mi chiese se volessi salire, volevano offrirmi da bere per avere fatto loro da taxista. Terribilmente eccitato, accettai. La bionda, di nome Rita, mi afferrò la vita e mi baciò la fronte. L’altra, Tina, mi spinse nell’ascensore e in un attimo fummo in casa. Era un piccolo appartamento con una cucina, e due camera da letto. Bevemmo un gin e Sally mi fece alcune domande, era allegra e intrigante. Le altre parlavano poco l’italiano. Continuavano a ridere e a fare battute su di me. Io sorridevo, anche se non capivo niente. Ero confuso e inebriato da tutta quella situazione, l’avvenenza delle trans e la bellezza di Sally. Dopo una mezzora, Tina chiese a Sally cosa pensassero di fare quella sera, se tornare in strada oppure no.
-Oramai la serata &egrave persa, rispose lei, ma possiamo ancora divertirci un po’ magari fra noi. Che ne pensi?
Ero stupito e non sapevo cosa dire.
-Sei mai stato con un trans?
-No.
-Ti piacerebbe provare?
-Beh, credo di sì- farfugliai. In realtà avevo avuto altre esperienze ma molto limitate e sbrigative.
Sally rise e mi si avvicinò, mi baciò sulla bocca e mi toccò il pacco.
-Anch’ io credo di sì-e rise di nuovo.
Rita mi saltò letteralmente addosso e mi baciò. Sì spogliò e mi fece baciare le sue tette molto grosse. Sally prese a masturbarmi, quindi si spogliò anche lei rivelando un corpo sodo, abbronzato e perfetto. Mi tolsero i vestiti di dosso e mi toccarono ovunque. Sally mi mise in mano il suo uccello e mi disse di farla eccitare. Ero completamente imbambolato e in balia di lei. Il suo cazzo era piccolo ma tosto. La toccai a lungo mentre Rita continuava ad eccitarmi. Mi infilò un dito nell’ano e esclamò:
-E’ proprio vergine!
-Ci divertiremo,ragazze vedretei- disse Sally.
Senza più personalità fui messo in ginocchio da Rita che spinse la mia bocca sul cazzo di Sally. La spompinai un poco.
-Non sei ancora bravo, ma imparerai! Noi possiamo insegnarti, vero ragazze?
-Sì, diventerai una brava puttana- annunciò Sally convinta. Tina stava in disparte e rideva. Rita tirò fuori il suo uccello, molto più grosso di quello di Sally e me lo ficcò in bocca con forza
-Avanti, datti da fare!-ordinò.
Lo presi tutto e ci davo sotto con foga.
-Bravo!- disse Sally, così, continua.
Rita spinse il suo affare fino in gola, quasi a soffocarmi. Ridevano tutte e tre come matte e mi spinsero da una parte all’altra. Passavo dal cazzo di Sally a quello di Rita. Succhiavo e spompinavo.
-Brava, brava puttanella-diceva Sally.
-Avanti, più veloce, avanti troietta, stai imparando- mi sbeffeggiava Tina. Sally mi rifilò uno schiaffone sonoro e Rita la imitò. Presero a schiaffeggiarmi e mi spingevano i loro cazzi in bocca, incitandomi:
-Ancora, puttana, sì, sei la nostra troia adesso. Vero ragazze? &egrave la nostra piccola troia stasera?
Sì urlavano in coro, Tina batteva le mani e applaudiva. Sally si mise dietro di me e iniziò a sculacciarmi sempre più forte. Quindi Tina si alzò andò di là e torno con delle cinture nere,borchiate. Mi mise la cintura al collo e mi trascinò verso la camera da letto. Le altre due mi rifilavano pacce sul sedere e ripetevano che ero la loro troia.
Tina mi scaraventò sul letto e Sally mi legò. Rita mi ordinò di aprire la bocca e spompinarla. Eseguì, in preda all’eccitazione più forte. Mi sentivo realmente la loro puttana e ero felice. Sally mi frustò con uno scudiscio di pelle, ma senza affondare troppo. Tina si spogliò e chiese a Rita di farle spazio. E ce ne voleva, il suo cazzo era un tronco nero infinito. Dovetti metterci delle ore prima di prenderlo tutto dentro. Quando fu al massimo dell’erezione mi spuntava fuori dalla bocca di una decina di centimetri. Sally mi applicò del gel al culo.
-Che fate? No, vi prego, non ce la faccio- dissi togliendomi il cazzo di Tina dalla bocca.
-Taci troia!-Disse quella, mi rifilò uno schiaffo che mi voltò la faccia e mi rificcò l’uccello in gola.
-Zitta, puttanella, lascia fare a noi, altrimenti sentirai ancora più male; fece Sally e dopo avermi ben oliato il buco del culo, mi montò sopra e lo ficcò dentro lentamente. Quando fui in grado di accettarlo iniziò a spingere, era doloroso ma dopo un po’ mi sentii benissimo. Sally spingeva e mi ripeteva che ero la loro troia della notte. Rita si alternava a Tina nel mettermi il cazzo in bocca. Sally venne sostenendo che l’avevo fatta godere e andò in bagno. Fu la volta di Rita, il suo affare era grosso ma aveva trovato la strada sbloccata. Mi rifilò una chiavata violenta. Dopo cinque o sei minuti si eccitò al massimo e cavalcò il mio culo con rabbia. Mi allargava le gambe in aria e gemeva in brasiliano. Tina mi schiaffeggiava con forza e quando Rita venne un fiotto enorme e bruciante mi squassò le viscere. Tina mi slegò, mi afferrò per i capelli e mi trascinò in bagno, mi ordinò di pulirmi e intanto continuava a darmi schiaffi in faccia ridendosela con lussuria. Ero completamente in suo dominio, era imponente e manesca, sentivo le altre ridere e umiliarmi con battute in italiano e brasiliano. Tina si accertò che mi fossi sciacquato e pulito ovunque, mi trascinò per i capelli per tutto il bagno.
-Una troietta alle prime armi e così brava però. Mi compiaccio,le troie si riconoscono subito- affermò con il suo accento particolare. Mi portò di nuovo in camera, Sally e Rita erano rilassate sul divano e fumavano delle sigarette. Tina mi gettò il gel e mi ordinò di cospargermi il buchetto ben bene.
-Adesso sentirai’- mi derideva Sally. Dissi che non ce l’avrei mai fatta a prenderlo dentro:
-E’ troppo grosso’-piagnucolai!
-Zitta, baldracca!
Tina mi afferrò e mi sbatté sul letto, terminò di ungermi l’ano e mi prese duramente i fianchi, mi ficco una calza in bocca e mi fece rilassare e mettermi comodo. Il suo bestione si fece strada nel mio culo con lentezza. Ci mise un’eternità a infilarlo tutto ma quando fu dentro prima fui devastato dal dolore lancinante quindi impazzii di gioia. Lo sentivo dentro, era enorme, Tina mi scopò con lentezza stenuante e quando venne fu un fiume in piena. Mi lasciarono a letto stremato e andarono in cucina a farsi due spaghetti. La mattina dopo mi svegliarono e mi cacciarono di casa con due schiaffoni sonori, ma prima dovetti pulire loro la camera, il bagno e preparare loro colazione che gustarono a letto.
-&egrave proprio una puttana perfetta, troia a letto,e una domestica eccellente- Disse Sally.
Rita e Tina vollero che facessi loro un pompino mentre Sally mi ficcava un vibratore in culo.
-Sabato prossimo presentati qui alle dieci in punto. Vogliamo rifarlo, sei la nostra troia preferita!-disse Sally.
-E’ un ordine! -chiarì Sally mentre uscivo.

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