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Trio

Aggiungi un posto a … letto

By 8 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Aggiungi un posto a ‘. letto

‘Tesoro, mi ha telefonato mia madre e mi ha annunciato che mio fratello Sergio oggi pomeriggio sarà qui a Roma perché domani e poidomani ha le prove di ammissione all’università ‘. mi ha detto che non ha molto tempo perchè è concentrato sulla prova da superare, ma pensava di passare da noi a cena’. le ho detto che potevamo ospitarlo noi e che poteva prepararsi all’esame senza intristirsi in una stanza d’albergo’ ho fatto bene a invitarlo?’
La telefonata di mia moglie Susanna mi raggiunge in ufficio mentre sto per partecipare ad una riunione importante dello staff della direzione. Non ho molto tempo, ma quello che basta per dare il mio assenso all’iniziativa di mia moglie:
‘Ma certo, amore ‘. E lei che ha detto?’
‘Beh, mi ha ringraziato della premura ‘ ma mi ha detto che Sergio non voleva disturbare, che aveva già preso accordi con un amico che già frequenta l’università ‘. Ma ho insistito, anche perchè so che Sergio non sta passando un buon periodo ‘.. si è lasciato da poco con Silvia, la sua ragazza ‘. Stare in nostra compagnia non può che fargli bene!’.
‘Ma certo! Hai fatto benissimo ‘. E poi sai che il tuo fratellino, a differenza degli altri fratelli, mi sta molto simpatico ‘. Ora, scusami, devo andare ‘.. Ci vediamo stasera!’
Era vero. Sergio, 19 anni, 12 meno di mia moglie Susanna, era il più piccolo della famiglia di mia moglie ed avevamo simpatizzato subito, anche perché entrambi appassionati di calcio. Non lo vedevo da tempo, sapevo che Sergio aveva appena da poco superato gli esami di maturità e me lo ricordavo come un bel fico, intorno al quale le ragazze sicuramente sbavavano. La notizia della sua crisi sentimentale mi aveva sorpreso, ma mi era anche intimamente dispiaciuta.
La sera la mio rientro lo trovai già a casa: Susanna era andata alla stazione a prelevarlo. Appena entrai ci abbracciamo e gli dissi:
‘Ciao Sergio, come stai?…. ti vedo in forma smagliante ‘. Susi mi ha detto che sei single ‘.. evidentemente ti fa bene fare ogni tanto qualche pausa, tra una fica e l’altra ‘. eeeehhh’
Mi sorrise con un po’ d’imbarazzo, ma subito intervenne mia moglie a zittirmi:
‘Paolo, non ti mettere subito a sfotterlo! ‘ è appena arrivato, sarà stanco, lascialo un po’ in pace ‘.’
Ci siamo seduti subito a tavola per la cena. Mai vista Susanna così elegante in casa e così euforica da anni. Un vestitino molto generoso che metteva solo nelle occasioni importanti, e poi battute brillanti e spiritosaggini a raffica. Pensai che faceva di tutto per tenere su il morale del fratello.
Ma c’era nei suoi atteggiamenti qualcosa di più: occhiatine un po’ maliziose all’indirizzo di Sergio, qualche carezza insistita, una evidente voglia di piacergli e di coccolarlo. All’improvviso mi tornarono in mente alcune nostre fantasie a letto e, cazzo!, spesso in esse compariva il fratellino come terzo partner’..
Questo pensiero cominciava a turbarmi e, perversamente, ad eccitarmi. Volevo capirne di più, attesi la fine della serata per osservare da più vicino mia moglie. Appena soli in camera, Susanna mi disse subito che aveva una gran voglia di scopare, cosa alquanto inusuale dato che solitamente ero io ad assumere l’iniziativa e talora a pregarla. Quella sera era caricata a mille. Mi succhiò il cazzo in maniera sublime, poi mi salì sopra allargando le sue splendide cosce e impalandosi sul mio cazzo e mi sussurrò:
‘Ora dai, scopami!… ho voglia di cazzo ‘ non so, sarà stato il vino che stasera mi rende più troia’. Dai, chiavami forte!’
La pistonai con forza, poi la misi giù e fui io a salirle sopra. Si aprì tutta a ricevermi dentro, poi mi disse con foga:
‘Dai, Paolo, sfondami la figa ‘ la senti come pulsa! ‘. Ohhhh sììììì ‘.. chiavami forte, spingiiiiiiiiiiiiii’. Ooohhhh!’
Una chiavata fantastica. Da tempo non mi faceva godere così.
‘Amore, sei la mia splendida troiona ‘. stasera sei straordinaria ‘. ma non urlare ‘. c’è tuo fratello di là in camera”.’
‘Dai chiavami, e non ti preoccupare ” se Sergio mi sente, si farà una sega pensando a quella figona di sua sorella’.. in gioventù credo che se ne sia fatte tante’. Ohhh che porca sono! ‘.. ti piace scopare una moglie troia, vero?’
A quel punto ne approfittai per dissipare il dubbio che mi turbava e mi intrigava:
‘Stasera sei più troia delle altre volte’. Pensa se al posto mio ci fosse Sergio, ti faresti chiavare così anche da lui, vero maialona? ‘. magari assieme ‘. uno davanti e l’altro nel tuo culo’ eh?’
‘Aaaaaahhhh’ Paolo, sei un porco!…. sìììììì ‘. Sì che mi piacerebbe ‘. Sì che me lo chiaverei il fratellino ” anzi, se vuoi saperlo, mi farei anche sborrare in bocca da lui!’
Era troppo per il mio cazzo già super eccitato. Sborrai con abbondanza nella sua figa dicendole:
‘Aaahh amore’. stasera mi hai fatto proprio impazzire!… penso anch’io che il vinello ha fatto miracoli!!!’
In realtà il dubbio mi era rimasto in testa e pensai di mettere alla prova la mogliettina. Uscendo di casa la mattina successiva, feci i miei auguri a Sergio per la prova selettiva e dissi a Susi che, a fine giornata, avevo un impegno per una partita di calcetto con i colleghi e che, dunque, sarei rientrato più tardi.
‘Ma amore, non vai il venerdì al calcetto?’
‘Sì, ma questa settimana anticipiamo la partita, perché venerdì saranno assenti tre-quattro di noi e non riusciamo a fare le squadre’ vuol dire che venerdì sera andiamo noi a cinema’.
‘Va bene, Paolo’. Ma se torni per cena telefona, mi raccomando’. ti preparo qualcosa e al tuo arrivo sarà tutto pronto! ‘ Telefona ti prego, io e Sergio ti aspettiamo’!’
Presi la macchina e andai in ufficio. Calcolai che Sergio non avrebbe finito l’esame prima delle 14-15 e, verso le 16, tornai verso casa, parcheggiai in una stradina secondaria e mi avvicinai alla chetichella alla mia abitazione. Entrai dal garage e salii le scale in punta di piedi per non farmi sentire. Aprii la porta dell’appartamento con cautela e notai una calma irreale. Appena qualche bisbiglio indecifrabile proveniva dalla zona notte. Aguzzai le orecchie e riconobbi la voce di mia moglie. Riconobbi i suoi sospiri, i suoi gemiti, il gorgoglìo del suo godimento.
Il dubbio che mi turbava detonò dentro la mia testa, mi sentivo stravolto ed eccitato al tempo stesso. Mi avvicinai alla nostra camera da letto e dallo spiraglio della porta socchiusa li vidi. Lui, Sergio, era sotto, le sue mani le strizzavano le tette, Susanna lo stava cavalcando a gambe aperte lo cavalcava con una foga animalesca.
‘ Sììììììì, fratellino, lo sai che hai un cazzo stupendo, bello duro, nodoso?…. ti ho insegnato io a scopare che eri un mocciosetto ‘. ma vedo che sei diventato bravissimo!’
Avevo visto giusto. Tra mia moglie ed il fratellino c’era un feeling sospetto, che veniva da lontano. Ogni tanto lei si abbassava per baciarlo o succhiargli i capezzolini, poi riprendeva a scoparlo con il suo ritmo incalzante.
‘ Ora vienimi sopra, dai’. fammelo sentire quel bastone che hai fra le gambe ‘ quella cretina di Silvia dove lo trova un altro cazzo così?’
Quando cambiarono posizione vidi il cazzo del cognatino: davvero notevole! E pensai che Sergio non era più il ragazzetto che ricordavo e, al tempo stesso, che la porca di mia moglie aveva di che sollazzarsi.
Poi sentii Susanna che, allargando le cosce, lo incitava:
‘Dai bambino mio, mettilo piano, tutto lo voglio sentire’ allora mi scopavi con un cazzetto da niente ‘. ora che ti è cresciuto così bene, lo voglio sentire, sfondami tutta!!! ‘. Aaaahhh, Sergio, dimmelo che tua sorella è una puttana’. dimmelo e scopa’.. dai, sì, così, su e giù ‘ sììì ‘. aaahhhh ‘. il dito in culo ‘. sì, mi piace’. porco! ‘. tale e quale a Paolo ‘. tutti uguali voi uomini, siete dei maiali ‘. ma a me i maschi porci piacciono ‘. Il mio titolare mi dice che sono nata per scopare ‘.. sì, io sono una vacca, una vaccona! ‘.. sììììì, vero tesoro che sono una vaccona?’
Sergio chiavava e non parlava, anche se si vedeva che sfogava tutta la rabbia che aveva in corpo. Io, eccitato più di un visone, avevo liberato il cazzo che stava per esplodere nei pantaloni e mi stavo tirando una sega favolosa, eccitato sino all’inverosimile da quello che stavo scoprendo di mia moglie: già da anni aveva svezzato il fratellino, probabilmente ora si faceva scopare dal suo titolare, che peraltro era un mio amico!…..
Il turbinìo dei pensieri ebbe l’effetto di distarmi un po’ e di allungare i tempi della mia sega. Intanto la troia di mia moglie tirava a sé il fratello stringendogli il culo e gridandogli:
‘Dai, vieni, sborra ‘.. sììììì ‘.. riempimi tutta!!!’
Finalmente sentii qualche parola di Sergio:
‘Sì, Susi, vengo’. sììììììì ‘.. ti sborro dentro ‘.. sììììììììììììì’.. aaaaaaahhhhh che puttana sei!….. sei sempre stata la mia puttana!’
E poi, subito dopo, ancora mia moglie:
‘Sììììììì’ riempimi ‘.. lascialo dentro ‘. mi piace sentirlo anche dopo”
A quel punto decisi di entrare in scena e, aperta la porta della camera, avanzai lentamente esponendo il cazzo imbizzarrito. Sergio rimase sgomento e quasi si nascose sotto il lenzuolo. Susanna, dopo un attimo di sorpresa, reagì da grandissima troia, simulando una incredibile disinvoltura e rivolgendosi a me con un sorriso smagliante:
‘Oh caro ‘. vieni, ti aspettavamo ‘.. sarai contento ‘.. come vedi le nostre fantasie si realizzano ‘. su, ci manchi solo tu!’
Ero sbalordito della spregiudicatezza e della abilità di mia moglie. Ma ancor più lo era Sergio che non ci capiva nulla. Lei tranquillissima riordinava la scena e dava disposizioni a noialtri:
‘Su, Paolo, stenditi qui alla mia sinistra ‘. in questo letto stiamo benissimo in tre!’
All’inizio io e Sergio eravamo un po’ bloccati dall’imbarazzo di adeguarci alla situazione, ma Susanna faceva in modo da metterci a nostro agio. Riprese a limonare col fratello baciandolo in bocca, a me offriva lo splendido spettacolo delle sue spalle e delle sue chiappe, arretrando il bacino fino a mettere il buco del culo all’altezza del mio cazzo. Nel frattempo lei aveva preso il mano il cazzo del fratellino e se l’era infilato in fica. Con due cazzi che le riempivano i buchi si dimenava come un’ossessa e gridava:
‘Oh finalmente! ‘. Che bello con due cazzoni che mi sfondano! ‘. Sì, sono una troia e me ne vanto! ”’
Io e Sergio avevamo coordinato i nostri movimenti e la pistonavamo con un ritmo perfetto, facendola impazzire di godimento. Poi, travolti da un piacere inedito quanto inebriante, sborrammo all’unisono riempendole le viscere. Ma la troia era incontenibile e incontentabile e non ci lasciò troppo tempo a rilassarci, dicendoci:
‘Mentre i cazzi si riposano, datevi da fare con le mani e la bocca”
E, disponendosi abilmente di traverso, mise in atto un 69 a tre veramente ingegnoso: offrì la fica grondante di umori alla bocca del fratello e, mentre io le leccavo avidamente il buco del culo, lei con una ardita torsione aveva imboccato il mio cazzo e mi spompinava alla grande. Finì che in breve lei mi svuotò nuovamente i coglioni ingoiando tutto il mio sperma residuo, mentre nel frattempo riempiva del suo liquido la bocca di Sergio.
Non c’è che dire, era davvero nata per scopare e un solo maschio non le bastava. Sergio, finite le prove, ripartì, ma l’esperienza ci aveva cambiati definitivamente. Ormai io e Susanna per scopare avevamo bisogno sempre di un partner invisibile, fino a quando un giorno le dissi che, in attesa che il fratellino tornava per frequentare l’università, forse era il caso di invitare una sera a cena il suo titolare’..

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