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Trio

Al mare con la fidanzata

By 21 Novembre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Al mare con la fidanzata

La giornata era ideale, Giugno era iniziato, e stava continuando, con temperature gradevoli e un bel sole caldo che invogliava a prendersi un giorno di ferie dal lavoro e andarselo a godere in qualche spiaggia non ancora affollatissima. Chiara e io avevamo deciso di passare un giorno al mare nella bella Toscana e cosi’ di buon mattino ci mettemmo in macchina per raggiungere l’arenile, il viaggio non era comunque lungo, in una mezz’ora saremmo arrivati a goderci il riposo e il sole. Parcheggiare in Giugno non e’ mai troppo difficile infatti trovammo subito posto nel parcheggio proprio a due passi dalla spiaggia, Chiara era molto contenta di questo giorno rubato al lavoro, ne avevamo parlato già da tempo e si era fatta pure un ciclo di lampade per arrivare già un po’ abbronzata e non dover stare attenta a non esporsi troppo, io invece ero bianco come una mozzarella, ma non mi preoccupavo sarei rimasto sotto l’ombrellone e magari anche con la maglietta indosso per non scottarmi. Non appena girammo l’angolo del parcheggio la spiaggia si aprì alla nostra vista in tutta la sua bellezza, il mare era blu come non mi sembrava di averlo mai visto e la sabbia bianca faceva contrasto creando quello che ai nostri occhi sembrava essere un paradiso terrestre, inoltre visto che era abbastanza presto e non in alta stagione c’erano pochissime persone, Chiara era allegra e quasi correva verso la sabbia per poter toccarla il più presto possibile. Ci togliemmo le scarpe e cominciammo a camminare sull’arenile cercando di individuare un buon posto per passare quella che immaginavamo come una splendida giornata di mare, individuammo un posto un po’ lontano dall’ingresso della spiaggia che ci avrebbe assicurato un po’ di privacy anche più tardi quando sicuramente sarebbero arrivati i bagnanti e stendemmo i teli da mare. Guardavo Chiara mentre si accingeva a spogliarsi per rimanere in costume, era veramente una bella donna, portava molto bene i suoi 39 anni, alta circa un metro e settanta, capelli castani tagliati corti sbarazzini, occhi scuri, due belle tette che mi hanno fatto innamorare, una bella quarta con due bei capezzoloni che quando si eccita diventano duri e ritti, un culo normale ma comunque piacevole da guardare e un bel paio di gambe non particolarmente lunghe ma ben tornite, forse un pelo piu’ grosse di come avrebbero dovuto essere per la perfezione ma I lunghi anni di atletica le avevano lasciato una gamba importante e a me piaceva da morire. Ci mettemmo in costume, Chiara era già abbastanza abbronzata e stava veramente bene con il suo bikini nero, io necessitavo di una spalmata di crema protettiva che mi avrebbe fatto sembrare un merluzzo, ci stendemmo sui nostri teli da mare pronti per il bagno di sole. Chiara dopo un po’ mi disse che al centro abbronzante nella cabina aveva preso il sole senza il reggiseno e non voleva che si formassero I classici segni e quindi si sarebbe tolta la parte superiore del costume, cosa che fece subito dopo avermelo detto sfoggiando le sue bellissime tette, io quasi svenivo, visto che mai prima di quella volta aveva preso il sole senza il pezzo sopra del costume. Le tette erano già belle abbronzate e l’aureola scura si notava comunque molto bene, rilassata dal caldo era alla massima espansione, mi dovetti girare sull’asciugamano per non far vedere la mia erezione, Chiara si era di nuovo stesa cospargendosi il corpo con una lozione un poco oleosa che la rendeva splendida. Fu nel momento che mi girai che notai arrivare due uomini che anche loro cercando il posto giusto si aggiravano sulla battigia, e manco a dirlo trovarono il posto giusto poco lontano da noi, erano due persone non giovanissime, e mentre uno era abbastanza in forma l’altro era evidentemente soprappeso e la pancia preminente si notava ancor prima che si spogliasse. Comunque una volta sistemati i due si misero a prendere il sole senza più farsi notare, Chiara intanto facendosi più caldo decise di andare a fare il bagno mentre io ero già riparato sotto l’ombrellone che ci eravamo portati, il suo incedere verso il mare era veramente eccitante, le tette pesanti ballonzolavano un poco rendendo la passeggiata molto particolare, infatti non fui soltanto io a notare lo spettacolo, anche I due che fino a quel momento sembravano addormentati improvvisamente si misero a guardare nella direzione di Chiara e da quel momento non la perdettero di vista un istante. Intanto Chiara finito il bagno uscì dall’acqua e per poco non mi venne un infarto, i capezzoli complice il fresco dell’acqua erano diventati due piccolo spade protese in avanti e le aureole si erano restrinte evidenziando ancora di più la bellezza del seno, ero così impegnato a guardarla che non mi ero accorto che i due ormai si erano anche alzati in piedi per vedere meglio, me lo fece notare Chiara stendendosi sul telo, dicendomi che i nostri vicini si stavano divertendo alle nostre spalle, divertendo una sega, mi sa che si erano arrapati altro che divertiti. Chiara evidentemente non era del tutto indifferente al fatto che due uomini la stessero guardando, infatti, non sembrava trovare pace si alzava e si sdraiava di nuovo abbastanza spesso facendo crescere sempre di più la curiosità dei due, io a mia volta cominciavo a avere seri problemi visto il mio perenne stato di indurimento di cazzo. Non potendo più resistere inizia a toccare Chiara mentre eravamo seduti, sperando che lei si eccitasse un po’ e magari mi chiedesse di andarcene per poi scopare in un luogo appartato, al contrario lei accettava i miei palpeggiamenti e anzi cominciò a toccarmi la fava da sopra il costume ma di andare via non ne parlava, la mia mano si faceva più insistente e cercando di ripararmi mettendomi su di un fianco gli stavo mantrugiando per bene le tette, lei a quel punto si infilò una mano nel costume avvicinandosi a me per non farsi vedere e iniziò a masturbarsi. Il movimento evidentemente non passò inosservato e fu l’ombra a tradire la presenza dei due che facendoci prendere pure un bello spavento si erano avvicinati fino a circa tre metri da noi, a quel punto non sapevamo che fare e scegliemmo di smettere con I nostril giochi e sdraiarci di nuovo sugli asciugamani, i due erano molto vicini e noi probabilmente eravamo uno spettacolo tra il divertente e l’eccitante, io avevo il cazzo ritto che si notava nonostante non sia un super dotato, anzi, Chiara invece aveva gli slip quasi calati e i capezzoli di nuovo ritti per l’eccitazione. I due fecero finta di sistemarsi poco lontano da noi, circa tre metri, parlando tra loro, fu in quel momento che Chiara si avvicinò a me dicendomi in un orecchio che quello con il panzone sarà pure grasso ma aveva un gonfio nello slip di proporzioni impressionanti, io che non avevo visto assolutamente d’istinto mi voltai e lo vidi pure io, se non aveva un bottiglietta d’acqua nel costume aveva un cazzo di proporzioni asinine. Mentre ormai pensavo che la giornata sarebbe filata via senza più sussulti i due si avvicinarono di più e ci rivolsero la parola chiedendoci se eravamo del posto e se frequentavamo assiduamente la spiaggia, io stavo per reagire innervosito quando Chiara alzandosi seduta sull’asciugamano e rivelando le tette in tutta il loro splendore gli rispose con il sorriso sulle labbra, i due incoraggiati dell’atteggiamento di Chiara si sedettero di nuovo, questa volta veramente vicino a noi. La conversazione andò avanti per un po’ e anche io partecipavo abbastanza tranquillamente quando uno dei due improvvisamente ci chiese se eravamo al corrente che su quella spiaggia avvenivano incontri particolari, noi cascammo dalle nuvole sorpresi dal cambiamento di argometo, e I due ne approfittarono per cominciare a narrare di accoppiamenti fra le dune e dentro tende che venivano montate per quello scopo, noi farfugliavamo qualcosa un po’ confuse e forse la nostra confusione fu scambiata per curiosità o addirittura per interesse così che Augusto, scoprimmo che così si chiamava il più magro dei due, disse che Piero, quello con la panza, era una leggenda del posto per le dimensioni del cazzo, loro giravano in coppia Piero si trombava le femmine e Augusto, guardone, stava a contemplare gli amplessi aiutando a volte l’inserimento che date le dimensioni a volte risultava difficoltoso. Non credevo alle mie orecchie, ero rimasto stupito e senza parole, e anche Chiara sembrava sotto shock, non pensavamo mai di essere approcciati così e gentilmente facemmo capire che la cosa non ci interessava, I due molto educati si alzarono e ci salutarono dicendo che sarebbero rimasti tutto il giorno sulla spiaggia, se avessimo cambiato idea potevamo andare a trovarli. Rimanemmo zitti per un po’ Chiara dopo qualche minuto disse che la colpa sicuramente era sua che aveva mostrato le tette, stava per rimettersi il reggiseno e io la fermai immediatamente dicendole perchè per due assatanati volesse rovinarsi l’abbronzatura, lei esitò un attimo poi lasciando il costume nella borsa iniziò un discorso che presagivo portasse molto lontano. Chiara si sentiva in maniera evidente che era imbarazzata per quello che stava dicendo, parlo’ di come una donna a volte perde il controllo di se stessa anche se per un attimo e che può succedere di sentirsi eccitati per una cosa da nulla, non sapevo ancora dove volesse andare a parare così glielo chiesi apertamente, lei rispose tutto di un fiato dicendomi che mentre quegli uomini parlavano lei non aveva fatto altro che pensare a come doveva essere quell cazzo mostruoso che si intravedeva dallo slip e di cui ne erano state decantate le gesta dall’amico. Rimasi stupito ma anche eccitato, e il mio cazzetto si rizzò a quelle parole, Chiara se ne accorse e mi chiese se la presenza dei due uomini vicini a lei con le tette di fuori mi aveva eccitato, arrossendo risposi di si, ero eccitato dal pensiero del suo sesso allargato a dismisura da una fava asisina. Chiara non disse niente per n po’, poi arrossendo pure lei esordì dicendo che a lei vedere quel cazzone sarebbe piaciuto, solo vederlo, e poi del resto nessuno ci conosceva in quell posto e di certo non avremmo fatto nulla di male a guardare un cazzo. Non sapevamo come avvicinarci di nuovo a loro, poi prendemmo il coraggio a Quattro mani e ci alzammo, io infilai la maglietta per non rimanere scottato dal sole, Chiara invece rimase in topless e ci incaminammo verso di loro. Mentre ci avvicinavamo loro si accorsero dei nostri movimenti e si misero a sedere sui loro asciugamani e ci salutarono non appena arrivammo a pochi metri da loro, ci offrirono pure un altro telo da mare su cui accomodarci. Chiara tutta rossa in viso ò, a parlare dicendo che visto la nostra frequentazione sporadica della spiaggia, non conoscendo nessuno, magari non sarebbe troppo disdicevole se magari senza commettere cose strane fosse stato possibile solo vedere il pene di Piero, al sentire la parola pene i due quasi scoppiarono a ridere, comunque dissero che non c’erano problemi, solo il tempo di montare una piccola tenda per ripararci dagli sguardi indiscreti e non rischiare una denuncia e si poteva fare. La tenda fu montata in pochi minuti e Piero si sistemò all’interno, noi rimanemmo tutti fuori mentre lui all’interno si sfilò il costume, la favona apparse e era veramente notevole, a riposo com’era sarà stata circa 25 centimetri, Chiara era rimasta senza parole, io pensando al mio cazzetto di circa 13 tutto ritto mi venne un giramento di testa solo a immaginare la fica di Chiara dilatata da quel mostro. Piero rimaneva a cazzo moscio nella tenda poi disse se per caso Chiara fosse interessata a vederlo in tiro, e certo che lei era interessata,, alla sua risposta affermativa Piero cominciò a menarselo, poi chiese a Chiara di fare qualcosa per agevolargli l’erezione, mi girai verso di lei, se lei avesse acconsentito sarebbe caduta una ulteriore barriere, Chiara si girò un po’ in giro per vedere se qualcuno guardava nella nostra direzione, ma la spiaggia era quasi deserta e così iniziò a passarsi le mani sulle tette facendo inturgidire i capezzoli, Piero adesso andava più veloce con la mano e la sua pancia incominciava a ballonzolare, ma a compensazione del brutto spettacolo della pancia la fava ingrossava adesso era abbastanza in tiro e ormai svettava un arnese sui 30 centimetri. Eravamo tutti presi, Piero si smanettava, Chiara adesso si tormentava i capezzoli, Augusto guardava tutto interessato ma snza parlare o intromettersi, Io dovevo essere uno spettacolo non sapendo dove guardare mi muovevo in continuazione tutto bianchiccio con la mia magliettina indosso e il mio gonfietto negli slip. Piero sbuffava mentre si faceva una sega e improvvisamente chiamò Chiara nella tenda dicendogli di masturbarsi vicino a lui, lei mi guardò e io rimanendo zitto come un cretino la autorizzai a fare quello che gli piaceva, si infilò nella tenda e iniziò a masturbarsi, si vedeva che aveva perso il controllo era tutta rossa con i capezzoli ritti e si cominciava a sentire distintamente nella tenda un afrore di fica fradicia di umori vaginali. Augusto penso secondo un copione ormai collaudato dei due iniziò a mettersi davanti all’ingresso della tenda impedendomi quasi di vedere all’interno, io cercavo di cambiare posizione ma lui sgarbato mi disse di lasciare fare a loro all’interno, vidi che Piero stava allungando le mani su Chiara togliendole le mutandine e lei non opponeva resistenza era completamente nuda accanto a lui, evidentemente era partita, l’eccitazione aveva preso il sopravvento sulla regione e adesso cominciavo a essere spaventato, quel cazzone me l’avrebbe rovinata. Piero iniziò a palpeggiarla e Chiara non opponeva resistenza, a quel punto lui guardò Augusto che era fuori con me, e Augusto mi chiese se avrei lasciato fare o avevo intenzione di rompere i ciglioni, Chiara sentì tutto ma i suoi occhi ormai lasciavano intendere un’eccitazione mai vista e io dissi che sarei rimasto sulla porta a guardare, Augusto allora entrò nella tenda pure lui e io rimasi fuori con il cazzetto ritto senza proferire parole. Piero si era scatenato, era tutto sudato e la panza si muoveva a ogni movimento, ma il cazzo enorme svettava sempre, disse a Chiara di lavorarsi per bene la fica e lei continuava a masturbarsi guardando fisso il cazzo di lui, poi Piero mise le mani pure lui nella fica e cominciò a ravanarla per bene, Chiara ansimava in quel modo che io conoscevo bene, era eccitata al massimo e non si sarebbe più fermata. Ora Piero gli faceva ballonzolare il cazzo davanti alla bocca dicendo che era una vacca che doveva leccargli la cappella e Chiara obbediva, intanto Augusto rovistando in una borsa titò fuori un tubetto di crema che iniziò a spalmare sulla fica di Chiara, ormai era fatta l’avrebbe trombata. Tuuto a quelpunto accadde in fretta , Piero si sdraiò e Auugusto prese Chiara quasi di peso posandola sulla panza dell’amico e poi gli disse di impalarsi io tentai una timida reazione ma fui spinto fuori, Chiara si abboccò il cazzo sulla fica e cominciò a calarsi, non vi dico, potevo sentirlo entrare si sentiva il rumore del cazzo che strisciava sulle pareti vaginali, Piero quasi urlava che la stava aprendo e Chiara con la testa rivolta all’indietro e gli occhi rovesciati ebbe un forte orgasmo che la sconquassò. Poi successe quello che temevo il cazzo era entrato per circa metà, e Augusto da dietro spinse Chiara sulle spalle verso il basso facendo entrare tutto il cazzone nella topa, Chiara lanciò un urlo, l’aveva rovinata, mai lei aveva preso un simile affare e non sapevamo nemmeno se poteva accoglierlo, l’aveva sfondata, i due ridevano, dicendo che ora il mio cazzetto sarebbe stato davvero poca cosa per la topa allargata della mia fidanzata, Chiara era semisvenuta, io mi ero sbrodolato nei pantaloni e Piero continuava a stantuffarla con la complicità di Augusto che la alzava dalle ascelle. Chiara era veramente sfondata potevo vedere la topa completamente slabbrata con un leggero rivolo di sangue che usciva, poi Piero uscì dalla fica che rimase oscenamente aperta, mentre lo stronzo si segava fino a sborrarle addosso. Chiara mi guardava io le chiesi se stava bene e lei dopo un po’ mi rispose che era rovinata sentiva l’aria che le entrava dal buco, ma aggiunse anche, arrossendo, che la sua fica internamente aveva retto e che non l’aveva ammazzata con quel cazzone fuori misura. Io rimasi a pensare a come da quel momento avrei potuto farla godere di nuovo, forse avrei potuto continuare a fotterle il culo, ma a questo avrei pensato più avanti.

Scrivetemi wayfarer1900@yahoo.com

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