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Trio

Cambio di rotta

By 27 Febbraio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Quella sera la strada era più insidiosa del solito data la sottile e impalpabile pioggia che cadeva ormai da ore su Potsdam. Phil guidava ipnoticamente, lasciando all’abitudine (?) il governo dell’automobile e dei suoi pensieri intermittenti come il movimento dei tergicristalli sul parabrezza. Sapeva benissimo che, nonostante stesse rientrando prima del previsto, a casa l’avrebbe accolto la solita stantia indifferenza di sua moglie. Ormai la loro vita matrimoniale era giunta ad un vicolo cieco e l’unica salvezza sarebbe stata un cambio di rotta imprevisto, che sconvolgesse gli equilibri ormai affossati della loro complicità.
Con questo stato d’animo Phil introdusse la chiave nella toppa della porta e fece scattare lentamente la serratura. Cesare, il gatto soriano, lo accolse con le sue solite fusa strusciandosi contro le sue gambe. Richiusa la porta dietro di sé, posò la 24 ore sul tavolo della cucina senza nemmeno chiedersi dove fosse sua moglie Brenda.
Non aveva ancora stappato la solita bottiglia di birra che si concedeva come unica ricompensa alla fine delle sue giornate, quando, improvvisamente, udì un rumore provenire dal fondo del corridoio.
Dirigendosi verso la camera da letto, realizzò che quel rumore era in realtà un gemito soffocato. Incuriosito, si avvicinò di soppiatto allo spiraglio aperto della porta da cui trapelava un filo di luce rossa.

Phil spiò all’interno della stanza e riconobbe il corpo scuro di un uomo di colore inginocchiato sul suo letto.

Stupito cercò di guardare meglio all’interno della stanza e scorse, così, il chiarore del corpo di una donna bianca che sussultava ai poderosi colpi dell’uomo alle sue spalle. La donna era carponi sul letto e faticosamente succhiava l’enorme pene di un uomo orientale in piedi davanti a lei.
Phil ci mise un tempo indefinito a convincersi che il viso di quella donna, sfigurato dall’invadenza di quel membro piantato nella sua bocca, fosse la sua Brenda.
– Prendila per i capelli, Chen, e mettici più foga! – gridò un terzo uomo da un angolo della stanza. Lo stupore di Phil fu totale quando riconobbe l’obiettivo di una telecamera nelle mani dell’uomo che impartiva i comandi agli altri due.
– Dai Brenda, apri bene quella bocca, te lo voglio vedere in gola’- Brenda, prigioniera delle possenti braccia dell’uomo che le cingeva i fianchi infierendo con rabbia sul suo culo, appariva in difficoltà nel trovare il giusto ritmo per soddisfare le pretese di tutti.
La pelle bianca, liscia, i fianchi snelli, il grosso seno ed i capelli biondi erano proprio quelli di sua moglie.
Non sembrava tuttavia che la situazione le dispiacesse. La donna anzi dimostrava grande tenacia e caparbietà nel succhiare il cazzo e muovere il culo per farsi fottere fino in fondo, obbedendo diligentemente agli ordini perentori del regista. Sembrava soffocare mentre si sforzava di ingoiare fino ai testicoli il membro lucido dell’asiatico, e quando era costretta a prendere fiato non smetteva di leccare quella grossa cappella. Grondante di saliva, se la infilava di nuovo in gola, sussultando di piacere ai colpi affondati nel suo sfintere, sempre più dilatato.
Phil riprese fiato, come riemergendo da una lunga apnea. Avrebbe dovuto esplodere d’ira per la situazione che aveva davanti agli occhi, ed invece per qualche motivo non riusciva a reagire. Al contrario, qualcosa stava accadendo nella patta dei suoi pantaloni. Si, Phil si stava eccitando, e la cosa non lo turbava più di tanto.
Si infilò una mano nei boxer e trovò il suo cazzo già in tiro. Scoprì che era molto eccitante menarselo seguendo il ritmo della scopata di sua moglie con i due sconosciuti.
– I’m coming’! – gridò quello di colore.
Brenda perse il controllo a quelle parole. Guardò Chen negli occhi e prendendo l’iniziativa gli disse: – Vienimi in bocca, voglio sentirvi godere insieme!
Ricominciò a succhiare il cazzo dell’orientale, stringendogli i testicoli con una mano, per farlo godere e portarlo rapidamente all’orgasmo. Un fiotto caldo la riempì improvvisamente la bocca. Sorpresa, si tirò un attimo indietro e così Phil vide il volto di sua moglie rigato di sperma denso e filamentoso, mentre l’uomo di colore iniziò a urlare di soddisfazione, sfilando un membro scuro ed incredibilmente lungo dal culo di Brenda. Altri fiotti lattescenti bagnarono ripetutamente l’orifizio rimasto aperto dopo la lunga scopata, che il regista si premurò di inquadrare zoomando al massimo.

Phil venne anche lui violentemente. Gocce del suo sperma finirono su un quadretto appeso al muro, e lui sorrise quando si accorse che era una foto del giorno del loro matrimonio.

Andò a nascondersi per evitare che si accorgessero della sua presenza: non voleva precludersi la possibilità di godersi altre situazioni del genere in futuro.
Scoprire che sua moglie era una pornostar, in fondo, era proprio quel cambio di rotta che cercava.

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