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Trio

Diamante!!

By 17 Settembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Eravamo fidanzati da 8 anni e prossimi al matrimonio.
Fine primavera 2004.
L’anno prossimo ci sposiamo, con la promessa che il nostro rapporto di coppia, soprattutto dal punto di vista sessuale non cambi. Claudia mi diceva di non preoccuparmi perché anche da sposati mi avrebbe fatto divertire..
I nostri divertimenti consistono nel fare un po’ di esibizionismo, di andare in giro, con la mia lei, vestita, anzi svestita, il più possibile. Amo che lei indossi gonne corte con autoreggenti, così ogni tanto posso frugare nelle sue intimità’
Fino a quel giorno, oltre a qualche guardone ed eccitamenti vari, non era successo nulla di particolare’
Ma ritorniamo alla primavera 2004.
Mese di Maggio, io e Claudia decidiamo di passare un week end in Calabria, dove i suoi hanno una casa al mare, chiaramente soli.
Era di venerdì.
Passo da lei per prenderla, salutiamo i parenti vari e partiamo, Claudia indossa una gonna bianca cortissima con una maglietta a V scollata, sotto alla gonna ha uno slip normale, piccolo, ma nella normalità. Già mi gustavo la mia fidanzatina ed il nostro fine settimana all’insegna del mare, del sesso e della trasgressione.
Lungo l’autostrada iniziai a mettere le mani tra le gambe di Claudia, vidi subito che apprezzava, infatti ogni tanto inarcava il culetto in modo da potermi gustare meglio la sua fichetta. Ero già in tiro ed anche lei era eccitatissima, cosi la invitai a togliersi le mutandine in modo da poterla toccare meglio ed infilargli di tanto in tanto il mio dito sia nel davanti che nel di dietro. Non se lo fece ripetere 2 volte che le mutandine erano ormai finite sul sedile posteriore.
Questa è una delle cose che amo di più, lei con la gonna corta e senza slip che si lascia violare a mio piacimento con il rischio di essere visti, sperando, come dice anche lei, che prima o poi qualcuno si faccia avanti per partecipare.
Decidemmo di fare sosta in autogrill, e lei, con mio stupore decise di scendere dall’ auto, così, senza mutandine; questo mi lasciò sorpreso, non per il gesto, perché come ho scritto prima, lo facciamo spesso, ma non lo facciamo quando lei indossa quella gonna bianca, per due motivi:
1. Contro luce si vede tutto;
2. E’ talmente corta che ad ogni piccolo movimento, gli viene fuori o il culo o la fica.

Comunque facciamo sosta per il caffè, con tutti gli sguardi chiaramente su di lei, ed io arrapato al massimo, fumiamo una sigaretta, ed andiamo via. Rimango un po’ male, speravo che lei si abbassasse davanti a qualcuno per fargli notare le sue grazie, invece nulla, tutto normale, rientriamo in auto e proseguiamo il nostro viaggio. Decidiamo di calmare i nostri bollori, dato che alla guida mi ero distratto pericolosamente. Quindi si rimette le mutandine.
Arriviamo finalmente a destinazione, purtroppo il giardino di casa e sporco di foglie degli alberi e ci tocca pulire, stanchi, ceniamo ed andiamo a dormire.

Il mattino seguente, siamo più eccitati del giorno prima, anche perché la serata era finita senza scopare.
Decidiamo di andare al mare, in un posto a circa 15 km da dove abbiamo casa, decidiamo di andare lì, perché lì non dovremmo trovare famiglie e bambini, ma in verità non troveremo nessuno dato che era fine maggio, vedevamo di tanto in tanto qualche coppia, ma molto in lontananza.
Si era messo un bikini striminzito che gli avevo regalato io, bianco, con un tessuto a rete foderato di cotone bianco, in pratica quando il costume era bagnato, si poteva notare perfettamente i suoi peli, oltre, data la ristrettezza le sue grandi labbra. Già stavo pensando di passare all’ azione, in pratica stavo per chiedergli di mettersi in topless, quando mi squilla il telefono.
– Pronto ?
– Ciao Salvo, sono Gabriele, dove sei?
– Siamo in Calabria a rilassarci.
– Veramente ? Sono anche io a Diamante

Gabriele è un mio amico di vecchia data, bel ragazzo, molto simpatico, però non mi andava di tenerlo tra i piedi, ma alla fine decide di raggiungerci, con il mio disappunto che si notò sul mio viso, tanto che Claudia mi dice di non preoccuparmi, e capisce la mia disapprovazione, ma mi rassicura che avremmo tempo per fare i nostri giochetti.
Dopo 10 minuti arriva Gabriele, ci saluta, guarda Claudia e cerca di non farsi scorgere che sta notando il bikini succinto della mia fidanzata.
Claudia decide di farsi un bagno, noi restiamo a parlare del più e del meno.
Claudia ritorna, resta un po’ in piedi, capisce che la guardiamo la fica, perché è lì, in bella mostra, anche lei è eccitata, si capisce da come mi guarda, decide di stendersi.
Siamo distesi sulla spiaggia, così disposti: lei al centro, io alla sua destra, Gabriele alla sua sinistra, siamo tutti e 3 a pancia sotto a prendere il sole e chiacchierare.
Claudia mi chiede di spalmargli la crema solare, ma a me fa senso la crema sulle mani, avere le mani unte è una cosa che non sopporto, scherzando mi dice che se non gliela spalmo, se la fa spalmare da Gabriele, gli do il mio assenso, gli dico che non ho alcun tipo di problema.
Era la verità, non pensavo a nulla di trasgressivo, pensavo che non potevano nascere, diciamo così, complicanze.
Claudia lo chiede a Gabriele, che di buon grado inizia a spalmargli la crema sulle spalle, io prendo il sole e guardo, Claudia slaccia il reggiseno per facilitargli il compito senza laccetti, io inizio ad eccitarmi’
Gabriele dopo le spalle inizia con le gambe, partendo dai piedi, lei gradisce e si infila il piccolo costumino nel sedere’. Claudia è alta 165 cm. Gambe ben tornite, terza abbondante di seno, culo a mandolino, il culo è un vero spettacolo, la fica è curata ma non depilata, o meglio per il mare depila maggiormente i peli sulle grandi labbra’.
Gabriele è visibilmente eccitato, porta un boxer elasticizzato, si nota benissimo il suo cazzo duro, sale dalle gambe al culo, ed inizia a massaggiarlo lentamente, lei mi guarda, ha gli occhi languidi, è super eccitata dalla situazione, non dice nulla, io sono in uno stato d’animo misto tra l’incazzatura, la gelosia, la perversione, è uno stato d’animo difficile da descrivere, lo può capire solo chi ha provato questa cosa.Lui intanto continua e con un dito è ormai sul buchetto del suo culo, lei chiude gli occhi, io penso ad un’ altra cosa, penso che in culo non gliel’ ho mai messo, anche se lei l’ho già preso da un suo ex (ma questa è un’altra storia), penso che adesso si accorgerà che Claudia ha il culo rotto. In quel momento non so cosa mi passava per la testa ero in uno stato, direi confusionale. Mi avvicino a Claudia e gli dico nell’ orecchio che dovrebbe a questo punto farsi spalmare la crema anche sul davanti. Aspetta, forse riflette su cosa fare, Gabriele continua l’operazione gambe-culo-buco del culo, Claudia è rossa in viso, decide di abbassarsi leggermente il costume, con la scusa di passargli la crema anche sopra e non solo sotto, lui di buon grado opera, poi si volta verso di mè e mi chiede se và tutto bene, io dico di non preoccuparsi, l’importante è che Claudia stia bene, in effetti gli ho detto la verità. Ho sempre pensato che l’amore ed il sesso siano due cose separate, l’importante è stare bene insieme.
A questo punto Gabriele continua a spalmare e massaggiare all’ indiana, come dice lui, e si insinua anche nella parte superiore del culo della mia fidanzata, ormai da dietro si puo notare anche la fica bagnata ed aperta, vogliosa.
A questo punto decide di girarsi con nostro stupore, quindi la visione è questa, Gabriele sbigottito con la bottiglia di crema in mano, io a bocca aperta e rosso in viso, sentivo un calore esagerato, lei al centro con le tette al vento e mezza fica fuori.
Claudia si volta verso il nostro amico e gli chiede:
– davanti non vuoi continuare all’indiana ?
Chiaramente lui accetta volentieri ed inizia dal seno,lo massaggia delicatamente e di tanto in tanto gli strizza un po’ i capezzoli, grandi e turgidi, scende, salta il pube e và sulle gambe, il costume era come non l’avesse, infatti gli dissi che a questo punto poteva anche toglierlo, detto- fatto.
Claudia era a gambe aperte, con la fregna in faccia a Gabriele che sbavava, io sempre confuso. L’amico a questo punto disse che voleva fare un massaggio imparato in Tailandia dove era stato l’anno precedente, non sapevo di cosa si trattasse, guardavamo interrogandoci, lei era al massimo dell’eccitazione quindi gli potevi chiedere qualsiasi cosa che avrebbe accettato. Si abbasso ed inizio a leccargli la fica, io dissi che quella era una minetta, lei rideva e godeva.Il mio amico con grande maestria leccava ed infilava 2/3 dita nella sua figa, poi passò con 2 dita in culo e 2 in figa continuando a leccare. Gabriele si abbasso il costume, (aveva un’ arnese di circa 21/22 c,. , almeno da una mia valutazione sommaria, il mio è 18/20 cm. dipende dall’eccitazione) iniziò a scoparla con foga. Vedere la mia futura moglie con le gambe aperte ed all’ aria mentre si fa chiavare senza ritegno, sentire dalla sua bocca uscire una frase che non avevo mai sentito ‘ Uee, comm’ me sta chiavan bell ‘, mi fece andare in tilt, a questo punto mi ripresi e glielo misi in bocca, era una scena bellissima, erano tre corpi che sfogavano i loro impulsi e tutta l’energia, una sensazione incredibile.
Le arrivò nella ciucia senza problemi, lei prendeva la pillola, e l’amico era fidato per l’assenza di malattie, io sborrai sulla spiaggia. Ci riprendemmo subito, fece stendere Gabriele che si aspettava che volesse cavalcarlo, ed invece prese il cazzo e lo punto al buco del culo, io non potevo credere ai miei occhi, Claudia mi aveva sempre detto che in culo gli faceva male e quindi non voleva riprovare quella esperienza anale, invece poi ho capito, con il tempo, che in determinate situazioni, e ben contenta di farsi sfondare l’intestino. Io iniziai a toccargli il clitoride, e dalla fica potevo anche sentire il cazzo del mio amico nel suo culo, mi adagiai e lo spinsi nella fica di Claudia, ancora sporca dello sperma di Gabriele, la stantuffamo per 3-4 minuti, e sentivamo i nostri membri toccarsi all’interno.
Chiaramente, arrivammo tutti in un’ orgasmo, credo irripetibile. Ci pulimmo in mare, fumammo una sigaretta ed andammo via, tranquillamente, come se non fosse successo nulla, con la promessa di rivederci presto’
Salutammo Gabriele e ritornammo a casa.
Facemmo 15 km di silenzio, non dicemmo una parola, eravamo un po’ sconvolti da quello che era successo, e cercavamo di rimettere in ordine, ognuno, i propri pensieri. In quel momento pensai che l’unico a non dover rimettere in ordine nulla era il nostro amico, riflettevo su questa cosa arrivando alla conclusione che lui era il fortunato, ma poi ripensai meglio ed arrivai ad una ulteriore conclusione, forse il più fortunato ero io, perché al mio fianco avevo la mia futura moglie.

Arrivammo a casa, io andai a fare una doccia, lei andò a svuotare la borsa del mare, per poi dirigersi al piano di sopra per fare chissà cosa.
La mia voleva essere una doccia purificatrice, invece divenne la doccia più brutta della mia vita, i pensieri accavallavano la mia mente, senza riuscire a controllarli, pensavo a tutte le cosa negative, che l’esperienza di Diamante, avrebbe da quel momento in poi scaturito. Innanzitutto pensavo che ormai la mia donna non mi sarebbe stata più fedele, e che prima o poi ci saremmo lasciati, che il nostro amico andava in giro a dire quello che avevamo fatto, che ormai eravamo sulla strada di perdere la nostra reciproca fiducia, che quello era l’inizio della parabola discendente del nostro amore, che Claudia non mi avrebbe amato più perché l’avevo spinta a fare quella cosa. La doccia finalmente finì e fu il turno di Claudia. La vedevo abbastanza tranquilla, distesa, sorridente, parlavo in modo normale, come se quello che era accaduto poco prima fosse stata una parentesi della vita, nulla di più.

Non pranzammo, avevo lo stomaco chiuso, così prendemmo un po’ di frutta fresca, con l’intento poi di andare a riposare.

Ci sdraiammo sul letto, ed iniziò ad aprire il discorso, mi chiedeva cosa avevo, che mi prendeva, mi vedeva strano. Ero ammirato dal suo modo di farsi scivolare addosso tutto quello che era successo, ma volevo capire se quella era una sua sorte di difesa, o veramente era così.
Iniziai a parlare e gli evidenziai i miei timori e rimorsi, emersi dalla doccia di poco prima, lei mi rispose punto per punto, la cosa che poi mi balzò agli occhi, fu che le sue risposte non erano dettate da una sorta di auto difesa, ma dall’ analisi logica della situazione, anche in quel senso mi stupì e pensai che da lì a poco avrei sposato una donna incredibile, che mi amava, che aveva il senso della misura, era porca (cosa che non dispiace a nessun uomo), ed aveva un’ enorme senso di responsabilità.
Mi disse che non mi avrebbe mai tradito e che non l’aveva mai fatto, dal punto di vista pratico, non gli piaceva il tradimento in sé, dal punto di vista del cuore, non avrebbe mai fatto una cosa del genere per farmi soffrire con la consapevolezza di perdermi; il nostro amico non avrebbe detto nulla a nessuno: 1. Perché non gli conviene 2. Perché non avevamo più amici in comune; la fiducia che lei riponeva in me era sempre la stessa e che mi avrebbe amato sempre di più; Non era stata spinta da nessuno a fare quella cosa, ma era una cosa che voleva fare prima o poi, che da anni con le nostre uscite,diciamo così, perverse, la voglia di un’ altro membro in mia presenza, era aumentata.
Le sue parole mi tranquillizzarono definitivamente, ci baciammo con passione, ed iniziammo a toccarci, facemmo l’amore. Riposammo e ci svegliammo con un sorriso stampato sulla faccia, rilassati e pieni di energia, la iniziai a toccare il clitoride e gli chiesi se gli piaceva il cazzo di Gabriele, mi rispose che non l’aveva visto bene, che più di vederlo l’ aveva sentito, e non era male, ma se si fosse presentata un’ altra occasione se lo sarebbe gustato di più.
Andammo a cena fuori, la guardavo mentre si vestiva, gonna nera, corta e con balze, quindi larga, reggiseno bianco di pizzo, maglia rossa con vistosa scollatura
– Non trovo il perizoma bianco, l’hai visto in giro ?
– Fai una cosa, non metterlo

Non volevo metterlo, volevo solo vedere se eri ritornato in forma.

Andammo a cenare in un ristorante a San Nicola Arcella, eravamo eccitati per le varie toccate nella nostra auto e per le sue esibizioni, che consistevano nel far salire la gonna e quindi nel traffico, far vedere la sua splendida fica.
Ci accomodammo al tavolo in un angolo della sala, c’era un bel po’ di gente, ed iniziammo a mangiare, arrivati al secondo piatto convinsi Claudia ad alzarsi un po’ la gonna, in modo da far vedere lo spettacolo al 19enne cameriere, lei mi rispose che il ragazzo a quella vista sarebbe arrivato nelle mutande.
Il ragazzo venne per servirci la frittura di pesce ordinata e godette di uno spettacolo straordinario: Claudia era con la gonna un po’ alzata, fessa all’aria, il ragazzo per guardare, perse il controllo del piatto e fece cadere un calamaro sulla gonna, che si macchiò di olio.
– Signora chiedo scusa, se mi segue le metto un po’ di smacchiatore.
Claudia si alzò e mi fece cenno di seguirla, probabilmente non si sentiva tranquilla dal restare sola con il cameriere. Ci portò nel bagno privato del ristorante, prese lo spray, lo agitò e si abbassò in ginocchio per pulire la gonna, aveva la fica in faccia, in bella mostra, gli occhi della mia donna erano rossi di eccitazione, in quel momento pensai che la storia con il nostro amico aveva sciolto ogni nostro timore, il ragazzo a quella vista infilò 2 dita nella fica di Claudia che si adagiò al lavabo del bagno, io guardavo, mentre faceva su e giù con la mano, sentimmo arrivare una persona che chiamava Giorgio perché la sala era piena, si ricompose, ci lasciò, e torno al suo lavoro, mi avvicinai a Claudia, la baciai, lei disse: Uhhh!!! Ritornammo al tavolo.
Finimmo di cenare, il cameriere ci offrì caffè, limoncello ed amaro, chiaramente Jager (quello dei cornuti), oltre al conto ci lasciò anche il suo numero di telefono, che riposi nel mio portafoglio. Andammo a fare due passi sulla spiaggia, facemmo l’amore dietro ad una barca, ritornammo a casa.

Ormai era domenica e decidemmo di andare a Maratea, posto stupendo ad una trentina di chilometri da casa nostra, mentre ci preparavamo squillò il mio telefono, rispose Claudia, era Gabriele che chiedeva come avremmo trascorso la domenica, Claudia illustrò il nostro programma, e lui si auto invitò, lei alzando la voce mi chiese se Gabriele si poteva unire a noi, le dissi che andava bene. Mi passò Gabriele e ci mettemmo d’accordo che lui sarebbe arrivato fino a casa nostra, per poi partire insieme alla volta della nostra meta.
Vidi Claudia prepararsi per il mare: minuscolo costumino sotto che a stento tratteneva i peli del pube, sopra infilò la maglia senza il costume, chiesi se volesse mettersi in topless, mi disse che ormai non ci vedeva nulla di mare. Mi avvicinai e sottovoce gli chiesi:
– Ti vuoi gustare il pisello di Gabriele?
– Si
– Ti farai sborrare in bocca?
– No, non mi piace, però dopo che è arrivato, gli pulisco per bene la capocchia, lo sai no come faccio.

Arrivò Gabriele, sistemammo le cose nella mia auto perché preferivo guidare, scese Claudia e si salutarono in modo affettuoso, partimmo.
Come avete trascorso la serata di ieri? Chiese Gabriele.
Bene, siamo stati in un ristorante a San Nicola dove si mangia bene e si spende il giusto, risposi io.
Lei aggiunse che anche il servizio non era niente male’
Tra cretinate varie, arrivammo a destinazione, parcheggiammo la macchina e ci incamminammo a piedi verso una cunetta già conosciuta. Non era bel tempo e pensammo che il mare doveva essere anche freddo, infatti così era, però dicemmo che potevamo prendere un po’ di sole sbiadito.
Chiaramente data la stagione, non c’era nessuno, Claudia si tolse la maglietta mettendo fuori il suo magnifico seno, stendemmo le asciugamani, io e l’amico avevamo dei costumi da dove emergeva la nostra erezione, prendemmo la classica posizione con la lei al centro, ed il mio amico propose, che dato che non c’era nessuno e nessuno sicuramente sarebbe arrivato, di prendere il sole nudi. Accettammo di buon grado, e la fessa di Claudia era all’aria, bagnata e vogliosa delle nostre imminenti porcate. Gabriele si abbassò il costume e chiese a Claudia se gli piaceva il servizio di depilazione che si era fatto, Claudia lo sfiorò, gli prese il cazzo in mano e gli diede un bacio sulla capocchia, aggiungendo:
– Mhh, che bel cazzo.

Gabriele tirò fuori un mazzo di carte francesi e decidemmo di fare qualche mano a poker. La prima mano finì con Claudia vincitrice, Gabriele secondo, io terzo. Quindi decisi che il premio andava a lei con lui che eseguiva, io decidevo:
– Gabriele, fai un ditalino a Claudia.
Lei si distese, allargò le gambe unendo i piedi, tipo rana, e lui iniziò a massaggiarle il clitoride, ogni tanto infilava qualche dito dentro e diceva: Salvo tua moglie è già bagnata. Immagino, hai visto che donna stupenda sto per sposarmi? Ti invidio.
Gabriele si rivolse a Claudia e gli disse: Sei proprio bella, hai una passera gustosa ed un culo da insonnia, ti piace prenderlo nel culo? Dipende, prima di ieri non lo prendevo da 8 anni, Gabriele la baciò in bocca e gli chiese, ma come Salvo non te lo mette nel culo? No, l’ultima volta che l’ho preso è stato da un mio ex che me lo metteva dietro in tutte le posizione, però non ha avuto la fica. Gabriele propose che a questo punto voleva il culo in esclusiva, ma lei gli rispose che non gli conveniva perché poi non avrebbe avuto la sua braciola. Annuimmo di buon grado.
Si posizionarono in un 69, con lei che pompava il suo coso, e lui che continuava il ditalino. Raggiunta la massima eccitazione, mise la mia lei a pecora con la testa sull’ asciugamano, si rivolse a me dicendo: adesso gli apro il culo per una mezzora, così dopo glielo metti tu. Colpo secco, e palle che battevano contro il culo di Claudia, che gemeva in modo animalesco, io guardavo ed ogni tanto mi facevo masturbare da lei. Dopo 20 minuti abbondanti il mio amico lo tolse e gli arrivò sulla schiena, lei alzò la testa e glielo prese in bocca per pulirlo, come da promessa fatta a casa, io glielo misi in culo, arrivando dopo una decina di minuti. Lui subito si riprese, la fece stendere e gli salì sopra, posizionò il cazzo sulla fica e la penetrò, iniziò a baciarla, a toccarle il seno, la stava chiavando per bene. Replicai la mia parte e mi fu concesso un pompino. Ci riprendemmo con un bagno, e rimanemmo a prendere il sole. All’ora di pranzo decidemmo di andare a mangiare qualcosa da qualche parte.

Per commenti: dolceremi1976@libero.it

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