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Trio

Gioco di coppia

By 31 Marzo 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Io e Maria Chiara siamo fidanzati da 4 anni , sono stati e continuano anni di amore assoluto, conoscenza, voglia di vivere e crescere insieme. La vita.
Maria Chiara e’ una ragazza fantastica, una donna che non scambierei mai con nessun altra, assieme abbiamo passato i momenti piu’ passionali della nostra vita e gli attimi piu’ belli; il mio rapporto con lei e’ e spero sarà la cosa piu’ bella che mi sia mai capitata della mia vita.
Maria Chiara è molto maliziosa, una malizia che si nasconde nella sua bellezza dolce, dai linementi aggraziati’ la tipica brava ragazza di buona famiglia. Una donna che si sa far desiderare da tutti. I primi tempi scoppiavo di gelosia , nel vederla, e nel vedere gli atteggiamenti degli altri, che anche se pur lei non ci facesse apposta veniva sbranata con gli occhi! Ero geloso, uscivo sconvolto dalla gelosia ogni volta che vedevo qualcuno gli posasse gli occhi addosso.
Con il passare del tempo la fiducia prese il posto della gelosia, mi fidavo ciecamente di Maria Chiara e sapevo che non avrebbe mai fatto niente che mi avrebbe dato realmente fastidio e la pazza gelosia e furia di possesso si trasformo in complicita’, in gioco erotico che mi eccitava sempre più. Adoravo gli occhi compiacenti su di lei, mi gratificavano come credo che gratificassero lei.

La nostra vita scorreva tranquilla, tanto lavoro e con molte serate insieme. Grazie ad alcune fortune famigliari da qualche mese vivevamo insieme in un appartamento nel centro cittadino.
Una sera come tante proposi a Maria Chiara un cinema e dopo solamente sesso e lei con la sua spontanea allegria mi disse:
‘Siiiiii’ al telefono, ma con voce maliziosa le dissi un ‘fatti bella per me!’ la telefonata si chiuse con l’appuntamento a casa e un classico ‘Ti Amo’ di entrambi.
La giornata lavorativa abbastanza estenuante, piena di incastri e incontri fra varie persone mi portò a parlare telefonicamente con il mio amico Giorgio, amico comune mio e di Maria Chiara, rimasto da solo, per una partenza della compagna studentessa di fashion design per uno stage all’estero. Ovviamente lui geloso ed incazzato solo soletto in città.
Parlando con Giorgio, gli chiesi se avesse voluto aggregarsi a me e a Maria Chiara , per una serata tranquilla, senza pretese, un cinema e poi tutti a casa. Lui, furbetto, accetto puntualizzando da persona per bene quale era se non avesse disturbato, non voleva reggere il moccolo ed io lo rassicurai e gli diedi appuntamento per la sera a casa nostra per le 21.
Nella frenesia della mia giornata, mi dimenticai di avvisare Maria Chiara della presenza di Giorgio, ma ero certo che non gli sarebbe dispiaciuto o dato fastidio.

Dopo il lavoro arrivai a casa per prendere Maria Chiara che era gia’ pronta, quando aprii l’ uscio della camera da letto era gia’ vestita di tutto punto, pronta ad uscire, si stava mettendo gli orecchini: era bellissima, in un elegante abito nero che le arrivava poco sopra al ginocchio che mostrava le lunghe gambe tornite avvolte in un paio di calze nere, ai piedi delle decolté di vernice. Sopra si riusciva ad intravvedere attraverso le trasparenze del vestito il reggiseno anch’esso nero di pizzo; mi dissi tra me che dovevamo uscire inizialmente soli!!!! Quando si mette così elegante di solito lo fa solamente per me a meno che sia espressamente richiesto dal sottoscritto ed ora non sapeva è che avevo programmato anche con Giorgio e mo’ chi la sente’!!!
Tra una scusa e l’altra” ‘Ciao amore ‘ mi avvicinai abbracciandola da dietro ‘ ‘Come sto’ ??’ rispose lei ‘ ‘Divinamente’ le dissi’ Maria Chiara ‘..non siamo soli ‘ c’è anche Giorgio, Ely, e’ partita, lui era solo ‘ ti da fastidio?! Scusami scusami’

‘ma dai io che mi ero gia’ immaginata una seratuccia romantica e molto eccitante con te’ rispose un po’ imbronciata
‘ero pure sexy”
‘beh! poco male’, risposi io non pensando a cosa sarebbe accaduto da li a poco.
‘cosi’ almeno si può rendere conto di quanto sei bella e la pianta di pensare a quanto era bella la sua Ely e può pentirsi di averci rotto le scatole ogni volta che si usciva insieme’ così gli dissi sorridendogli dallo specchio ‘
Lei mi rispose con aria rassegnata, ma con uno sguardo diverso dal solito’
‘ok però potevi avvertire, non mi sarei vestita cosi ‘travolgente’, mi sento in imbarazzo!
‘E che te frega, scommetto che sarà sempre in tiro guardandoti ‘ gli dissi dandogli una piccola ed quasi innocente pacca sul sedere.
‘scemo’ mi rispose sorridendo e compiaciuta.

Suono il campanello e si presento Giorgio, puntale come sempre, la puntualità per lui è tutto.
‘Ciao Giorgio’ disse Maria Chiara vedendolo entrare, uscita dalla camera da letto ‘
‘Mamma mia!!!!!’ disse lui strabuzzando gli occhi!!!!! ‘ma quanto sei affascinante! Ma devi solamente uscire come me e il tuo ometto?’
‘non fare lo scemo’ ‘rispose lei sorridendo ed ammiccando’
‘Allora andiamo ???’ dissi io’
Ci incamminammo tutti e tre verso il cinema.
Dopo una breve attesa per prendere i biglietti ci siamo finalmente seduti con Maria Chiara in mezzo a noi due, a dire la verità mi aveva turbato non poco quando ci siamo seduti il vedere l’abito di Maria Chiara che inevitabilmente si è sollevato, mostrando le gambe fino all’elastico di pizzo delle calze autoreggenti e quasi al reggicalze, che non si vedeva, ma che s’intuiva pochi centimetri sopra.
Aspettavamo che la sala si oscurasse e Giorgio cominciò a farmi battute del tipo: ‘Weh, ma la tua ragazza stasera e’ irriconoscibile , giuro che se non fosse la tua un pensierino lo farei” Maria Chiara le batutte le apprezzava e ridendo sorniona, replicava:
‘Giorgio smettila di fare lo scemo quando torna Ely te ne pentirai’
‘no per carita!!!!” rispondeva lui’ facendoci scoppiare in una risata clamorosa. In questo gesto piano piano e poco a poco l’abito saliva sempre più, scoprendo anche qualche millimetro di coscia chiara e reggicalze compreso..
Ottimo, ma cazzo ‘ c’era Giorgio!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Mi pentivo sempre più di averlo invitato’. Non mi andava proprio che il mio uccello tirasse in presenza del mio amico!
Era davvero imbarazzante oltre che una tortura vedere quel continuo accavallarsi e scavallarsi di gambe.
Maria Chiara invece sembrava contenta della situazione anche perché nel buio del cinema non mi accorsi di quello che stava succedendo, Giorgio era come rapito dalle cosce della mia ragazza. Maria Chiara aveva anche iniziato a guardarci sensualmente, ma ci guardava entrambi!!!! Accortomi della situazione la guardai molto male perché vinto da gelosia e lei per tutta risposta avvicinandosi all’orecchio mi disse:
‘che cosa ci posso fare…mi guarda?!’ Me lo disse pure ridendo’
‘Troia!!!’ le risposi io decisamente incazzato, ma in fondo anche compiaciuto per l’attrazione che la mia donna aveva suscitato sul mio amico, l’amico che diceva sempre di avere la donna piu’ fica del mondo!!!! Cazzata!!!!!!!

La film fini’ e con lui quegli attimi di strazio e di passione nel vedere le cosce di Maria Chiara che si muovevano cosi’decidemmo allora di andare a casa per un drink.

Una volta a casa Maria Chiara ci lascia un attimo dicendo che sarebbe andata a togliersi quelle maledette scarpe di cuoio che le davano tremendamente fastidio, Giorgio prese una bottiglia di vino, l’aprì, la poso sul tavolo e si sedette sul divano mentre io girovagavo per la stanza commentando, con Giorgio, allegramente il film.
Maria Chiara ritornò in soggiorno, si era messa in libertà con un sorriso smagliante, spiccavano soprattutto i denti bianchissimi perché contornati dalle labbra carnose e sensuali, dipinte di un color magenta, che fa risaltare ancora di più il suo splendido sorriso, mi guarda e mi abbraccia affettuosamente dandomi un bacio, io l’abbraccio, la stringo, ma con la coda dell’occhio vedo per un Giorgio che strabuzza gli occhi’
Guarda rapito la vestaglietta cortissima e semitrasparente di Maria Chiara, che a causa del mio abbraccio si solleva, scoprendo lentamente le cosce nude e poi più su la curva delle natiche, separate da un perizoma bianco che si perdeva alla vista, per riapparire nel contrasto dei pochi peli pubici che a stento riesce a contenere.
Vedo tutta la scena riflessa nello specchio che occupa gran parte della parete alle mie spalle, un brivido mi percorse la schiena!
Maria Chiara in un attimo si rende conto di quello che sta accadendo e mi sorride maliziosa, io travolto da dalle emozioni contrastanti sento che mi sto eccitando, e mi rendo conto che la mia mano sta scorrendo lungo la schiena della mia ragazza, la situazione è troppo eccitante, non riesco a fermarla, si posa aperta sulle natiche, sollevandole gli ultimi centimetri di vestaglia che ancora le nascondevano alla vista di Giorgio.
Lei si solleva sulle punte dei piedi evidenziando ancora di più il suo culetto sporgente, ed io non riesco più a controllarmi e la mano che si insinua tra le sue cosce e tocca ben bene il solco tra le sue natiche.
Tutto ciò nel giro di un attimo che sembra un’eternità, e come niente fosse accaduto finisce, lei si allontana con naturalezza disarmante, e con il suo splendido sorriso dice ‘vado a prendere i bicchieri’.
Mi riprendo dallo shock! Con fare imbarazzato le dico si grazie, ti aiuto, ma mi liquida con un sorriso e una frase secca, ‘fai compagnia a Giorgio!’
Lui e’ li seduto sul divano e’ sudato, tossisce imbarazzato, forse io più di lui e per rompere il ghiaccio dico una stronzata micidiale’ del tipo: fa molto caldo, apro la portafinestra.
Come un piacere inaspettato, un leggero venticello si insinua nella stanza abbassando la temperatura, ed aiutandomi ad introdurre un nuovo argomento di conversazione, il corso di fotografia a cui Giorgio aveva deciso di partecipare poche settimane prima.
Parliamo del suo programma di studio cercando di evitare di guardarci in faccia, forse per nascondere i rispettivi stati d’animo, sento in lontananza il tintinnio dei bicchieri, e dopo un attimo Maria Chiara con sguardo maliziosa, eccomi, poggia il vassoio sul tavolo con i bicchieri e patatine di fronte a noi, ci da le spalle chiedendoci scusa, e’ bellissima, un gesto maldestro qualche patatina cada a terra, si china per raccoglierle e in quel momento shock!
Si piega in avanti, le gambe leggermente divaricate, la vestaglietta si solleva del tutto, ‘ ops! Il suo sedere ci appare in tutto il splendore, tondo, il solco profondo che le divide le natiche, la linea del perizoma si assottiglia in un minuscolo triangolino, io e Giorgio non possiamo non guardare, tra me e me dico che Maria Chiara non era mai stata cosi’ audace ed io tremendamente eccitato lascio fare, volevo vedere dove sarebbe arrivata con quel gioco erotico che era nato in questa serata. Giorgio rapito da quel culo splendido non smetteva di guardare, Maria Chiara si risolleva, e come niente fosse si avvicina al vassoi etto sul tavolo, vedo i suoi capezzoli spingere duri contro il tessuto della vestaglietta, il suo seno, duro e tondo, viene trattenuto a stento dalle sottili bretelline del reggiseno, ed io ho quasi un mancamento e Giorgio e’ paonazzo, tutto sudato, tossisce, prende un bicchiere e non nasconde la mano tremante dall’eccitazione.
Ci versiamo un paio di bicchierei di vino in silenzio, Maria Chiara, seduta nel divanetto di fronte a noi beve anche lei, ma con molta naturalezza. Ad un tratto rompo il silenzio con una frase che dovrebbe dare il la alla mia donna: ‘ ”sai amore, Giorgio frequenta un corso di fotografia artistica pare che sia un vero genio dell’obbiettivo’ Lei replica con un: ‘e dai ??? davvero ???’ botta e risposta con me: ‘si oggi pomeriggio ha avuto la lezione per la preparazione al diploma , vedi ha ancora con se l’ attrezzatura’ e cosi dicendo segno un grosso borsone che Giorgio non aveva mollato tutta sera , dove spiccava il cromo di una splendida macchina fotografica
Maria Chiara sorride da porca e replica con:
‘Ma allora potremmo divertirci’ potrei fare la vostra modella e voi i due fotografi” ‘ ‘e dai Chiara”, disse Giorgio nuovamente arrossato e sminuendosi dicendo ‘non sono poi tutto questo esperto ”. A me l’idea stuzzicava, il vedere la ragazza che faceva la stupida ochetta vanitosa davanti ad un altro mi eccitava a dismisura ”..e dai Giorgio, in fondo sono solo quattro foto, come fai a dire di no?’ Ero anche incredulo di me stesso di come ero deciso e avevo preso in mano la situazione ‘Ok!’ dice lui e cosi’ dicendo prende in mano la macchina , Maria Chiara esulto con un ‘wow!’ poggiando il bicchiere sul tavolo e correndo nel sua stanza e riapparendo poco dopo.
Si siede comoda sulla poltrona di fronte a me e Giorgio e guardandomi mi dice: ‘che devo fare ???’ io la guardo preso dal gioco e gli dico: ‘quello che vuoi basta che tu sia porca!’ lei guarda la macchina, guarda Giorgio e sorride da maiala, Giorgio comincia a scattare come un professionista dello scatto; Maria Chiara si porta tutti i capelli davanti al viso inclinandosi in avanti, la guardo ed e’ bellissima e Giorgio sembra impazzito nel fotografarla e fermo la scena! Con tono sicuro le dico: ‘Chiara adesso le gambe! Facci vedere le gambe!’. Giorgio mi guarda sbigottito e rosso in viso ed e’ inevitabile non notare il suo gonfiore oramai tesissimo sotto i pantaloni . Maria Chiara ci guarda con aria di sfida, si rimette in posizione eretta e poi poggia le mani sulle sue ginocchia, apre lentamente le cosce, le sue mani scorrono sulle cosce verso l’alto, vediamo la vestaglia salire, le sue cosce aprirsi, oddio ‘ ecco cosa era andata a fare quando era uscita di corsa prima di iniziare a scattare la sua fica coperta solo da un leggerissimo perizoma di pizzo bianco che lasciava intravedere tutta la sua striscetta di peli, ci appare in tutta la sua femminilità! Giorgio mi guarda bloccato per un secondo come se chiedesse conferma di ciò che vedeva e di cosa doveva fare’ io lo guardo e ordino di continuare a scattare e di non fermarsi!
Maria Chiara non si ferma nel far salire la vestaglia: la sua pancia, l’ombelico, vediamo il suo seno apparire, i suoi capezzoli con le grandi areole, si sta spogliando completamente e ci fissa negli occhi, il suo sguardo e’ languido ed eccitato, la vestaglietta vola via, mentre le sue mani vanno sul seno a stuzzicare i capezzoli duri e dritti.
Poi scendono lentamente verso le cosce e guardandoci dice:
‘allora ???’ io la guardo ormai ottimo complice del gioco e rispondo sicuro di me:
‘allora ???’ lei sorride e scosta il leggerissimo perizoma mostrandoci la sua figa e tutta umida, si capisce chiaramente che è molto eccitata, ci continua a fissare ipnotizzandoci, ad un tratto con naturalezza e sfida dice: ‘allora, Giorgio, sono meglio in foto o dal vivo? cosi dicendo e sorridendo da porca comincia a toccarsi e ad ogni entrare delle sue dita nelle grandi labbra, si avverte indistintamente il rumore e l’umido della sua vagina.
Maria Chiara rompe il gioco ipnotico con un: Venite qui accanto a me!
Giorgio oramai arrapatissimo mi guarda ed io oramai fuso e coinvolto dalla donna ci avviciniamo..
Giorgio avendo ancora la macchina fotografica in mano fa per portarla e viene richiamato da Maria Chiara ‘lascia stare la macchina, non serve!’.
Ci sedemmo ai suoi lati uno a destra e l’ altro a sinistra sul divano.
Giorgio non aveva perso tempo, facendosi spazio tra il divano e gli slip di Maria Chiara le aveva infilato una mano aperta sotto stimolando con il palmo della mano il suo culo sodo.
Maria Chiara non resistette più e si sciolse tra le mie braccia, offrendomi le labbra da baciare e contemporaneamente strusciandosi i capezzoli ormai induriti sul mio petto.
Nel movimento con cui misi le dita sulla figa per trasmetterle tutta mia voglia andai ad urtare contro le dita di Giorgio, lo sconcerto e la confusione in entrambi!
Maria Chiara dal canto suo affondava il suo viso nel mio petto, aspettando lo sviluppo della imbarazzante situazione ed io, colto alla sprovvista non seppi rispondere altro che dire: ‘E’ eh eh’ è eccitata, quando fa così bisogna darglielo’. Una pessima frase data dall’imbarazzo che però autorizzare Giorgio ad approfondire la carezza morbosa e di colpo le affondò due dita nella figa ormai bagnatissima di Maria Chiara, la quale lanciò un gemito di piacere che la fece ripiegare su se stessa.
Ci tuffammo in una doppia masturbazione che provocò nella ragazza un orgasmo che ci allagò le dita.
Di colpo sfilai le dita ed a togliere ogni dubbio da questa arrapante situazione ci pensò Maria Chiara che chiese che le mutandine gliele sfilassimo insieme, mettendosi in piedi di fronte a noi.
Si divertì dimenando le chiappe per eccitarci ancora di più se era possibile, sino a che queste non finirono alle caviglie.
Si inginocchio tra noi e con una pazienza di sufficienza ci tolse le cinture, ci sbottonò i pantaloni e ci abbassò i boxer che misero in mostra due cazzi duri come il marmo.
Maria Chiara era un’ottima regista, impedendoci di toccarla scandì il tempo con una doppia sega, con un ritmo forsennato e stupendosi delle diverse reazioni che provocava: eccitata come non mai non resistette più a questo gioco ed alzandosi si risedette a cavalcioni del cazzo di Giorgio, infilandolo come una furia come se avesse paura di perderlo subito.
Grata perché io non avessi fatto scene di gelosia, abbassò la testa sulla cappella del mio cazzo e si mise a leccarla sino a quando non lo imboccò di colpo provocandomi un urlo di piacere.
Intanto sotto i colpi ormai furenti dal basso verso l’alto di Giorgio che nel frattempo le succhiava i capezzoli Maria Chiara godeva come una vera troia e più colpi forti riceveva nella figa più forte mi succhiava il cazzo.
A quel punto fui io che non resistetti più!
Mi alzai di scatto, sollevai per la vita Maria Chiara e la misi con irruenza a pecora sul divano. Le spinsi giù la testa sul cazzo di Giorgio e le gridai ‘Adesso tocca me sbatterti, ti sfondo! Succhia troia! Succhia il cazzo e non ti fermare fino a mio ordine!’ e Maria Chiara affannosamente se lo mise in bocca con un colpo solo, ingoiandolo fino alla palle.
Nel frattempo avevo preso posto alle sue spalle le ho allargato con le mani le cosce, gliel’ho piantato direttamente nella figa che così allagata dei suoi umori mai avevo trovato.
Era così fradicia che quasi non sentivo le pareti interne!
Per aumentare la pressione con una mano le afferrai i polsi e glieli bloccai dietro la schiena, mentre con l’altra mano la presi per i capelli e la costrinsi a rituffarsi sul cazzo che svettava dalle gambe di Giorgio.
Lui stesso non smetteva di strizzarle i capezzoli e di dire a Chiara: ‘Su troia, ingoialo fino alle palle! Succhia! Succhia troia!’
Io fottevo senza fermarmi dal dietro Chiara con colpi tanto forti che pensavo le avrebbero spaccato la figa mentre lei godeva e gridava senza ritegno
‘Si, così vengo, ‘ ficcamelo dentro fino in fondo, ‘. non ti fermare!!!’
A quel punto ci siamo scambiati le posizioni; Maria Chiara si è sdraiata sul divano e Giorgio si è buttato col cazzo dentro la figa ormai sconquassata dagli umori, mentre io le ho schiaffato in gola tutto il mio cazzo.
Era uno spettacolo vedere come mugolava la donna sotto i colpi imperiosi di Giorgio. Ne io ne Giorgio avevamo più ritegno di lei. Quasi una troia qualsiasi!
Ormai ero prossimo all’orgasmo, Maria Chiara si era rimessa di nuovo a quattro zampe per prenderlo meglio, ed io approfittai per afferlarle la testa e costringerla nuovamente a spompinarmi, ma questa volta seguendo il ritmo della scopata di Giorgio.
Tutti e due urlavamo e godevamo ‘Si, siiiiiiiiiii ohhhhhhhhhhhhhhh, si ‘ si ‘. succhia puttana ‘ si ‘ sei una grande vacca ‘
Finalmente le venni copiosamente in gola!
Maria Chiara pur rischiando il soffocamento, rossa in viso e gli occhi lucidi, non aveva mollato la presa deliziandosi della vera e propria colata di sperma che le stava scendendo lungo mento e gola.
Giorgio nel frattempo segava gli ultimi colpi forsennati, di colpo si bloccò venne copiosamente di sperma sul culo di lei e con una la mano che faceva presa sulla natica e il pollice nel culo che le allargo notevolmente l’ano.
Da allora è passato un po’ di tempo ed io e Maria Chiara abbiamo fatto nuove esperienze insieme, ma spesso con Giorgio.

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