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Trio

i due poliziotti

By 29 Dicembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ passato poco tempo dalla mia esperienza con Silvia e la sua segretaria molto particolare e non riesco a non pensare a come dev’essere farlo con due uomini. Certo non voglio creare una situazione ad hoc,solo che la mia curiosità e la voglia di provare nuove sensazioni non fanno che portarmi a fantasticare sempre sul triangolo.

Sto tornando da una cena piuttosto noiosa quando vengo fermata da una pattuglia della polizia stradale.
Dopo avermi chiesto patente e libretto mi chiedono anche di fare la prova del palloncino per vedere il tasso di alcool nel sangue. Io non vorrei,ho bevuto una mezza bottiglia di vino o forse anche più,ma non mi sento ubriaca a tal punto di non poter guidare,ma non posso opporre nessuna obbiezione e soffio nella cannula.
Com’era facilmente prevedibile risulto positiva e subito uno dei due agenti mi elenca tutto quello a cui andrò incontro.
Quello che più mi spaventa &egrave che mi possono togliere la patente,io vivo girando e non posso farlo senza macchina.
Sta iniziando a riempire il verbale,quando mi gioco l’unica carta che ho.
“Senta agente,ma non c’&egrave proprio niente che possa fare per non farle scrivere la multa.”
“Mi scusi ma il dovere &egrave dovere.”
“Però lo sa che &egrave carino,anche il suo collega non &egrave male.”
Lui si ferma subito di scrivere e mi guarda con un altro occhio.
“Cosa vuol farmi intendere signorina.”
“Che a volte prima del dovere ci può essere il piacere.”
“Lo sa che potrei aggiungere anche tentata corruzione ?”
“Ma so che non lo farà,non &egrave così cattivo come vuol far credere.”
“E che cosa avrebbe in mente,tanto per curiosità mia,non per altro.”
“Scusi ma a che ora staccate ?”
“Fra un’oretta perch&egrave ?”
“Dove abito lei lo sa,potreste raggiungermi una volta finito il turno,sarei molto disponibile con due persone gentili.”
“Aspetti un attimo.”
Si dirige verso il suo collega che non deve aver capito nulla,e dopo un breve conciliabolo,torna da me.
“Chi ci garantisce che poi non torni indietro sulla tua decisione.”
“Avete la mia parola,vi deve bastare,potete anche tenere il test per darmelo poi da me,più di così cosa volete.”
“Va bene accettiamo ci vediamo da te appena finiamo e niente scherzi,ecco patente e libretto.”
“Tranquilli,vedrete che ci divertiremo.”
Prendo i miei documenti e me ne vado a casa già eccitata al pensiero di quella nuova avventura che sto per vivere.

Una volta nel mio appartamento mi spoglio del tutto e mi preparo per loro.
Metto un bustino viola con reggicalze incorporato che lascia libero il mio seno,ma lo sostiene un po’,un perizoma violetto ridottissimo e velato che nasconde a mala pena il pube e delle calze nere molto leggere. Sopra indosso una vestaglia di raso rosso e mi siedo sul divano a guardare la televisione aspettando che arrivino.
In realtà sono eccitatissima,non vedo l’ora che arrivino per avere il mio primo rapporto con due uomini,sono curiosa di sapere fino a che punto mi spingerò ed a quale mi porteranno loro.
L’attesa però non &egrave lunga,quando vado ad aprirgli si sono già cambiati anche loro e si presentano in maglietta e jeans.
“Vedo che ti sei già cambiata anche tu.”
“Certo perch&egrave non vi va ?”
“No anzi così sei ancora più sexy,solo facciamo presto che mia moglie m’aspetta.”
“Si però ditemi almeno i vostri nomi.”
“Certo scusa io sono Michele e lui Mario,lo scapolo più invidiato di tutta la polizia.”
In effetti Mario &egrave un gran bel ragazzo,muscoloso,ma senza eccessi e con un viso d’angelo che farebbe sbandare parecchie ragazze.
“Allora andiamo in camera,così poi tua moglie non ti sgrida che hai fatto tardi.”
Mi dirigo verso la camera sculettando un pochino,ma appena dentro i due si scatenano.
La mia vestaglia &egrave subito a terra e,dopo avermi guardato per bene con devo dire il giusto stupore,si mettono uno davanti e uno dietro e iniziano a baciarmi e toccarmi ovunque.
Mario,che &egrave quello che si &egrave messo dietro,mi fa sentire subito il pacco sulle chiappe mentre mi bacia sul collo e mi palpa le tette. Ha un profumo molto forte,quasi selvaggi,ma sono le sue mani sui miei capezzoli già turgidi che mi fanno perdere il controllo di me stessa.
Michele invece mi mette la lingua in bocca e una mano in mezzo alle gambe.
E’ quasi violento coi suoi modi sembra quasi mi voglia violentare per quanto &egrave brutale,ma &egrave anche molto maschio e le mie gambe si aprono come un compasso accogliendo le sue grosse dita.
Con un trattamento così non ci metto molto a bagnarmi e Michele si eccita ancora di più.
“Questa &egrave già un lago caro Mario,e poi si sente bene &egrave tutta depilata.”
Il perizoma si rompe sotto le loro mani sempre più affamate del mio corpo mentre mi giro per trovarmeli ai fianchi.
Mario si bagna un dito sulla passera e poi inizia a farlo girare intorno al buchetto,quando lo mette dentro ho un sussulto,ma subito l’altro me ne mette due dentro la fica.
Iniziano a masturbarmi con forza tenendomi in piedi con le braccia sulle loro spalle.
Mentre lo fanno mi baciano sul collo,sul seno,sulle labbra e io sono in totale balia di quei due uomini. Nonostante Michele mi dica di tutto,l’altro rimane più dolce e delicato,il suo dita entra ed esce dal mio sfintere senza che provi dolore,ma solo tanto piacere.
Sento che sto per venire,mi aggrappo ancora di più a loro mentre le loro dita sembrano impazzite finch&egrave con le copro col mio orgasmo.
Allora rallentano i loro movimenti fino a fermarsi,Michele mi porta le dita in bocca e io assaporo il mio piacere succhiandole avidamente.
Allungo le mani e trovo le loro patte,sono belle gonfie e sento i loro cazzi già in erezione.
Se li tirano fuori da soli,allora mi abbasso e comincio a spompinarli per bene,partendo a leccarli dalle palle per finire col prenderli in bocca mentre sego l’altro.
Entrambi non sono male come misura,anzi quello di Mario &egrave sopra la media e li gusto entrambi.
Li alterno di continuo per farli godere più che posso anche se sembra vogliano contendersi la mia bocca.
Quando Michele sta per venire mi prende la testa fra le mani e comincia a scoparmi in bocca fino a riempirmela di sperma.
“Bevi puttana,ti piace la sborra calda,si bevi ahh.”
Non finisco a mandare giù tutto che Mario pretende lo stesso trattamento.
Lascio l’altro e l’afferro per le chiappe,non c’&egrave bisogno che mi dia il tempo perch&egrave lo succhio come un’indemoniata riempendolo di saliva prima che lui inizi a schizzarmi in bocca.
Lui non dice niente,geme piano ma quando viene &egrave un fiume,non faccio in tempo ad inghiottire,che mi ritrovo la bocca piena,però ha un buon sapore e lo faccio di gusto.
“Non penserai di cavartela con un pompino,dai facceli tornare duri che adesso facciamo sul serio.”
Michele non &egrave certo il massimo della gentilezza,ma in fondo anch’io voglio scopare forse più di lui.
Mi alzo in piedi e mi metto a toccargli le palle fino a risentire i cazzi in tiro.
“Dai andiamo sul letto non vorrete mica farlo in piedi.”
Mi guardano mentre mi sdraio al centro del letto,forse neanche loro si aspettavano tanta spregiudicatezza.
“Allora Michele,non vorrai far aspettare troppo tua moglie,o non hai più voglia di me ?”
“Certo che vengo tu meriti una bella lezione.”
Mi viene sopra e lo mette dentro con pochi colpi,tutti violenti,ma incredibilmente piacevoli.
“Ti piace il cazzo vero ?”
“Si dai scopami,anche tu vieni qui voglio anche te.”
Mario si inginocchia al mio fianco e inizio a toccarglielo,vorrei prenderlo in bocca,ma l’altro mi sta sbattendo tanto che non ci riesco.
“Dai Mario mettigli il cazzo fra le tette vedrai che spagnola ti ci esce.”
Mario si mette allora sopra di me,mi mette la mazza in mezzo al seno che gli stringe intorno e comincia ad andare su &egrave giù.
Le sue palle mi sbattono in bocca,allora allungo la lingua e prendo a leccargliele con passione,sono dure e grosse e le bagno subito di saliva.
“Sii,continua,come lecchi bene.”
Andiamo avanti così fino a quando anche Mario vuole scoparmi,solo che dopo che Michele si &egrave tolto gli dico di sdraiarsi. Ora sono io che gli sono sopra,il suo cazzo ben più grosso dell’altro mi entra dandomi i brividi fino a quando non sento le sue palle sul culo.
“Ma che bel culo che hai,chissà come ti piace riempirlo col cazzo.”
Michele mi si mette dietro,mi apre il buchetto con le mani e mi entra dentro.
“Fai piano,così mi apri.”
“Taci zoccola che sei tutta sfondata.”
“Allora vediamo cosa sai fare con quel cazzo che ti ritrovi.”
L’ho colpito nell’orgoglio e lui diventa una furia.
Mi afferra per un fianco e per i capelli e comincia a darci dentro come un pazzo.
Nonostante mi faccia male,non faccio uscire un gemito di dolore,ho lo sfintere in fiamme,ma penso solo a godere e ad incitarlo ancora di più.
“Dai Michele mi vuoi sfondare,che aspetti.”
“Sei solo una troia da cazzo,non ti basta mai.”
“Si mi piace il cazzo e allora ? Fammi godere,bastardo.”
Anche Mario da sotto aumenta il ritmo,ora sono due veri martelli che entrano e escono in continuazione.
Le mie urla di piacere riempono la stanza insieme alle loro,per quanto m’inculi come un forsennato Michele io provo solo un infinito piacere fini a quando non mi sborra sul culo.
Come si tira indietro prendo a cavalcare Mario e a toccarmi senza ritegno la passera,lui mi afferra il seno,me lo stringe,mi pizzica i capezzoli mandandomi in estasi.
“Si continua sto venendo.”
“Fammi sentire ancora il tuo cazzo.”
“Ahh si eccomi.”
Mi tolgo da sopra e lo metto in bocca giusto il tempo per farmela riempire di sperma caldo,solo che questa volta il cazzo ha anche il mio sapore e d &egrave ancora più invitante.
Mentre prendo una salvietta per pulirmi dietro Michele si riveste.
“Sentite io resterei tutta la notte,ma poi chi la sente mia moglie.”
“Spero almeno che se ti sgrida ne sia valsa la pena.”
“Quello &egrave sicuro però devo andare.”
“Ti accompagno alla porta.”
Mi rimetto la vestaglia e l’accompagno salutandolo con un bacio.
Quando torno in camera trovo Mario in piedi vicino alla porta.
“Tu non mi convinci,mi sa che ti devo perquisire,mani sul muro.”
“Certo agente devo anche mettere le gambe larghe ?”
“Brava vedo che collabora.”
Mi metto come vuole lui,in fondo mi sono sempre piaciuti i giochetti coi ruoli.
Si mette dietro di me e dopo avermi aperto la vestaglia comincia a toccarmi.
“Le tette sono a posto,solo non sento i capezzoli ancora duri.”
“Magari hanno bisogno di un po’ di stimolo.”
Inizia a giocarci con le dita fino a farli tornare duri come chiodi.
“Qui &egrave a posto ora controlliamo sotto.”
Mi fa risalire la vestaglia fino alle spalle denudandomi il sedere.
“Questo &egrave un corpo da reato gravissimo,sarà meglio fare un’indagine approfondita.”
Le sue dita arrivano alla passera e iniziano a massaggiarla piano,fino a che non &egrave completamente bagnata. Poi un dito mi entra nel culo ancora ben aperto da prima,ma mi esce lo stesso un gridolino di piacere.
“Come perquisisci bene,continua ti prego.”
“Certo sono ligio al dovere io.”
Mi masturba davanti e dietro in un crescendo di sensazioni sempre più appaganti,non &egrave brutale come Michele,anzi &egrave molto calmo e lento.
“Penso che qui ci voglia un altro strumento d’ispezione.”
“Sii,quale ?”
“Ora vedi.”
Prende il cazzo e inizia a strusciarlo sulla fica,sento la cappella che sfrega sul clito eccitandolo ancora di più.
“Si dai mettimelo dentro,non resisto.”
“Allora ti piace proprio il cazzo,t’accontento subito.”
Inizia a farlo entrare tenendomi per un fianco e impedendomi di muovermi.
Anche se potrebbe metterlo dentro in poco tempo lo fa lentamente facendomi salire ancora di più l’eccitazione che &egrave già alle stelle. Mi sembra di sentire le vene del cazzo pulsarmi dentro fino a sentire sbattermi contro le palle.
“Scopami,fammi godere,così &egrave una tortura.”
“E’ così che mi piace,vedere una donna chiedere d’essere sbattuta e farla aspettare.”
In effetti &egrave una vera e propria tortura,anche se gradevole,la mia voglia viene appagata un poco alla volta,lo tira fuori del tutto e lo rimette dentro in continuazione non facendomi mai raggiungere l’orgasmo.
“Mario fammi venire non resisto più.”
“Non ancora,te l’ho detto devi soffrire prima.”
Provo a portarmi una mano sulla fica,ma lui mi blocca subito,solo che adesso mi sta scopando sul serio prendendomi per le spalle.
Vengo quasi subito riempendogli il cazzo coi miei umori.
“Sei venuta allora,bene cambiano metodo.”
Mi porta sul letto e mi mette alla pecorina,poi punta la cappella sul mio buchetto e mi sodomizza mettendolo tutto dentro con pochi colpi.
“Ahh,si sfondami tutta.”
“Toccati la fica e fammi sentire le tue dita sulle palle.”
Lo faccio subito e con piacere,mentre con una mano mi tocco,con l’altra gli prendo le palle e le stringo a ritmo col suo cazzo.
“Brava continua,sei una favola.”
“Non smettere,godo troppo,sei fantastico.”
Oramai sono completamente aperta,il suo cazzo &egrave più grande di quello di prima,ma non mi fa alcun male sentirlo dietro,anzi &egrave meglio che davanti,tanto lo muove bene.
E poi &egrave già avuto due orgasmi e adesso anche se &egrave molto eccitato tarda a venire ancora.
Ogni tanto lo toglie dal culetto per scoparmi la passera e questo non fa che aumentare il piacere.
Quando sente che sta arrivando al capolinea mi gira come una trottola e io lo riprendo fra le mie labbra. Non ci vuole molto per riassaporare il suo sperma e anche se il cazzo ha adesso un gusto diverso non lo lascio finch&egrave non &egrave pulito a dovere.
Solo che adesso &egrave sfinito e decide di andare a casa.
“Se penso che questa era partita come una serata del cazzo,quasi quasi mi faccio mettere di pattuglia tutte le sere.”
“Stai tranquillo,la prossima volta chiamo un taxi,se mi capitano due bruttoni che faccio ?”
Ci mettiamo a ridere,poi anche lui esce dal mio appartamento lasciandomi sola.
Sono stanca ma felice,la mia prima esperienza di sesso con due uomini non &egrave stata certo un fallimento,chissà quando succederà di nuovo.

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