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Trio

La perdita della verginità

By 29 Agosto 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Volevo ringraziare tutti quelli che mi hanno scritto con suggerimenti sullo stile del mio precedente racconto, cercherò di farne tesoro. Siete stati più di venti quindi vi saluto tutti insieme da queste pagine web, non risponderò a nessuno direttamente, accontentatevi dei racconti (ciò vale in particolare per chi mi ha mandato una sua fotografia o chiesto un’incontro). Nel racconto che sto per farvi vi narrerò come ho perso la mia verginità.

Tornati dalla vacanza al mare in Puglia, mia sorella ed io ricominciammo a vedere i due ragazzi che avevamo lasciato in città ma ben presto, come succede frequentemente agli adolescenti, ci stufammo e li lasciammo. Ricominciò la scuola e con i suoi impegni fu per noi una buona occasione per dimenticare quanto era successo al mare. In particolare, anche se ciò che era accaduto sulla spiaggia non mi era dispiaciuto del tutto, mi sentivo molto imbarazzata a ripensarci. Come stavo dicendo ricominciò la scuola e nella classe di mia sorella arrivò un nuovo compagno veramente carino. Ogni volta che lo vedevo io, come quasi tutte le mie compagne di classe, sospiravamo. Mia sorella invece, pur trovandolo carino, non smaniava particolarmente ma per noia od altro in breve divenne sua intima amica. Capitava così che spesso venisse a casa nostra a ‘studiare’ e dopo un po’ di volte mia sorella, un pomeriggio se lo fece mentre i nostri genitori erano fuori. Velocemente venne Natale ed ormai i due facevano coppia fissa mentre io sbavavo sempre di più per lui in quanto avevo preso una grandissima cotta. Ogni volta che Franco (questo era il suo nome) ed Ada scopavano io cercavo di spiarli e mi masturbavo furiosamente pensando di essere al posto di Ada. Fu così che una volta totalmente in estasi non mi accorsi e mi feci beccare da loro con le mutandine abbassate ed un dito sul clitoride mentre mi stavo sgrillettando. Divenni rossa come un peperone e scappai a rinchiudermi in camera. Quando Franco se ne fu andato Ada venne da me cercando di consolarmi ma la vergogna era grandissima. Strano a dirsi per una che aveva preso tre uccelli contemporaneamente ma il fatto che fossi cotta di lui faceva si che fossi diventata timida al suo solo avvicinarsi. Per un paio di mesi ogni volta che Franco veniva da noi per studiare io facevo in modo di andare da una mia amica per non doverlo incontrare ed anche a scuola (in classi diverse ma mia sorella ed io frequentavamo la stessa scuola) gli giravo bene alla larga.
Come sempre il tempo fa dimenticare e così, pur non passandomi la cotta, riuscii a parlargli di nuovo. Lui fu molto carino, evitò di accennare in alcun modo all’argomento scottante e mi fece un sacco di complimenti. Mentre era normale, e mia sorella non aveva problemi, che io lo guardassi sognante, mi sembrò che anche lui mi rivolgesse qualche sguardo interessato. L’anno proseguiva e si avvicinava maggio il mese del mio e suo compleanno cosicché mia sorella, che nel frattempo era diventata maggiorenne ed aveva preso la patente, decise che per festeggiare i nostri compleanni avrebbe organizzato una gita con picnic tutto preparato da lei. Mia sorella da un pò di tempo aveva cominciato a confermare i miei sospetti dicendomi che Franco mi trovava molto sexy e che lei non sarebbe stata gelosa se per una volta me lo fossi fatto anche perché ormai lei stava perdendo ogni interesse nei suoi confronti. Arrivammo ad una settimana dalla gita e mi annunciò che lei e Franco si erano lasciati da buoni amici perché ormai non erano più interessati l’un l’altra dal punto di vista affettivo sessuale. Un sabato pomeriggio di maggio così partii senza sapere che al ritorno sarei stata diversa con la verginità in meno ed un uccello in più nel mio palmares. Ada con la scusa che eravamo noi i festeggiati disse che lei avrebbe fatto l’autista e che ci avrebbe servito per tutta la giornata, partimmo così in un clima molto allegro e scanzonato, lei davanti ed io dietro con Franco. Per l’occasione indossavo una mini di jeans a metà coscia con la zip anteriore che saliva dal basso verso l’alto, una canotta di cotone senza reggiseno (quasi non ne avevo bisogno avendo all’epoca una seconda scarsa) ed un paio di scarpe da ginnastica dello stesso colore della canotta. Lungo il viaggio Franco cominciò ad allungare le mani ed io, pur avendone piacere, cercavo di svicolare perché mi dispiaceva nei confronti di mia sorella. Lei, guardando nello specchietto retrovisore invece sorrideva e mi fece l’occhiolino. Fu così che persi ogni remora e mi lascia ‘abbracciare’ da Franco. In breve mi ritrovai una sua mano sul seno ed una sul ginocchio e la sua bocca a ventosa sul collo. Io allungai invece una mano verso i suoi pantaloni per saggiare la consistenza del suo arnese che trovai infatti dritto e ben pronto all’uso. Ada guardando nello specchietto si infilò per un viottolo di collina ed in breve fummo in mezzo ad un bosco dove Ada fermò la macchina. Mentre noi due stavamo pomiciando ed allungando le mani a vicenda, Ada preparò un plaid e ci esortò ad uscire per stare più comodi. Scendemmo allora dalla macchina e mentre io baciavo Franco, Ada gli calò i pantaloni e gli prese in bocca il cazzo. Intanto una mano di Franco era arrivata sul mio clitoride e massaggiavano con una certa energia ed ebbi il mio primo orgasmo del pomeriggio. Così mentre io godevo delle attenzioni di Franco lui godeva del pompino che mia sorella gli stava facendo. Dopo poco mi ritrovai senza gonna e mutandine e Ada tirò fuori un preservativo che porse a Franco dicendogli di essere molto delicato con me. Quindi Ada augurandoci buon compleanno si alzò e ci salutò dicendoci che sarebbe tornata dopo mezz’ora per mangiare. In quella mezz’ora Franco non perse tempo e prima di indossare il preservativo mi diede una succosa leccata alla passera. Quando vide che ero vicina ad un altro orgasmo smise di leccarmi e si avvicinò con il suo bell’uccello (né piccolo né grande più o meno sarà stato di 18/20cm) alla mia figa e delicatamente cominciò a spingere fino a darmi un colpo più secco ed a deflorarmi completamente. Non sentii particolarmente male ma anzi, una sensazione di calore mi riempì tutta, e dopo cinque minuti riuscii perfino ad avere un orgasmo; poco dopo anche lui venne, sentii infatti i gemiti inconfondibili di un uomo che gode. Subito dopo mi restò vicino e mi carezzò dolcemente lasciandomi così un ricordo dolce anche se al tempo stesso strano della perdita della verginità. Mentre ci stavamo ancora baciando dolcemente scorsi Ada dietro un albero che si stava masturbando e la invitai ad unirsi a noi e fu così che insieme a Franco leccai la passera di mia sorella con le nostre lingue che si intrecciavano sul suo clitoride.
Quando anche Ada venne ci spostammo su di un bel prato e facemmo un bel picnic. Al ritorno, sempre con Ada alla guida decisi che il mio regalo di compleanno non era ancora finito e dopo aver aperto la cerniera ed aver liberato il cazzo di Franco, gli feci un succoso pompino ed al momento di venire lui mi bloccò la testa con la mano e mi fece ingoiare la sua sborrata.

Al solito attendo commenti e suggerimenti al mio indirizzo nadiagang@cheapnet.it
La prossima settimana farò un grosso salto in avanti (circa 12 anni) e comincerò a raccontarvi di qualche strana esperienza fatta con mio marito.
Ciao

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