Skip to main content
Trio

La visita

By 9 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Stavo facendo un sopralluogo per stabilire l’entità dei lavori di ristrutturazione ad una vecchia bicocca situata nelle campagne vicino alla mia città, quando mi venne un colpo di genio, ‘..adesso chiamo Laura e organizzo qualcosa’. L’SMS fu stringato – sono dalle tue parti fra mezz’ora, vogliamo fare una sorpresa a Nanni ?- la risposta altrettanto immediata – se la sorpresa &egrave quella che penso io ti aspetto – . Sbrigai il mio lavoro mooolto rapidamente e, inforcata la moto, raggiunsi la casa dei miei amici, dall’esterno non filtravano rumori tranne un gradevolissimo sottofondo jazz, la chiave era nella toppa cosicch&egrave entrai.

Laura era intenta a lavare i piatti in vestaglia e a piedi nudi, vedendomi mi sorrise pronunciando un ciao carico di promesse, mi avvicinai e la salutai baciandola castamente su una guancia.

-‘..allora Pier che sorpresa hai in mente per Nanni?’ incalzò subito Laura fingendo indifferenza nel continuare le sue faccende.

-‘..beh dipende molto da te e da quanto sei ispirata’ risposi speranzoso.

Il movimento fu elegante e veloce quanto sorprendente, in un attimo si era tolta la vestaglia ed era sempre li a lavare i piatti solo che era completamente nuda e mi diceva ‘.. così ti sembro abbastanza ispirata ?’

Era fantastica con il suo corpo stupendo che risplendeva lucido alla luce che filtrava dalla finestra così non resistetti oltre e mi avvicinai a strusciare il pacco sulle sue natiche prorompenti, a quel contatto Laura rispose immediatamente piegandosi per sentire meglio.

Sentivo il mio uccello quasi intrappolato da quelle meravigliose chiappe e il calore della figa superava senza intoppi il filtro dei pantaloni che ormai stavo slacciando; sentendomi armeggiare con la cinta Laura si girò subito e mi chiese ‘ .. ma ti piaccio così tanto ?’ . La risposta fu un lungo e appassionato bacio in bocca che, unito all’abbraccio e quindi al contatto con il suo corpo nudo, portò il mio cazzo al suo massimo splendore, l’asta era turgida e la cappella violacea e gonfia, le sue mani vi scivolavano sopra con calcolata lentezza. Si sedette e tirandomi per il cazzo mi avvicinò a sé, piccoli colpi di lingua portavano refrigerio al mio uccello in fiamme mentre una mano mi massaggiava i coglioni; fu a quel punto che disse ‘.. scusa un attimo’ e preso il cellulare fece un numero e riprese a ciucciarmelo come se niente fosse ‘..Bbonto….bbonto’ era quello che riusciva a dire con il mio cazzo in bocca quindi mi passò il telefonino, ‘..pronto?’ chiesi ‘..chi cazzo &egrave ?’ rispose la voce di Nanni

‘.. ciao Nanni sono Pier’

‘.. chi era prima Pier?’

‘.. tua moglie Nanni:’

‘.. Laura? E cos’ha?’

‘.. in questo momento un cazzo in bocca’

‘.. porci, bastardi… e dai dimmi tutti i particolari’

‘.. in questo momento mi sta leccando la cappella, adesso se lo &egrave ficcato tutto in gola, ora mi succhia i coglioni…………’ ogni variante veniva riferita con dovizia di particolari mentre dall’altro capo del telefono Nanni ormai ansimava e mi confessava di essersi chiuso in un bagno a smanettarsi seguendo in diretta telefonica le gesta della moglie.

‘.. passamela’ mi ordinò

Le passai il telefono, lei lo prese e guardandomi intensamente si mise l’apparecchio all’orecchio girandosi e mettendosi a 90′ sul tavolo, la sua figa e il suo sfintere pulsavano in maniera evidente, leccai entrambi mentre mi arrivavano frammenti di conversazione.

‘.. si sono una puttana, la tua puttana, si ora mi sta leccando il buco del culo, ora mi lecca il clitoride, sii &egrave proprio bravo questo ragazzo, la prossima volta gli faccio portare anche un amico così impazzisci…’ .

A questa frase ebbi un illuminazione, smisi la mia leccata e avvicinandomi all’orecchio libero di Laura le sussurrai ‘.. un altro lo rimediamo subito se vuoi..’

Spalancò gli occhi e continuando a parlare con il marito mi fece un cenno affermativo con la testa, alch&egrave presi anch’io il telefono e mentre le infilavo il cazzo in fregna telefonai

‘.. pronto Max, dove sei ora?’

‘.. sono in macchina dalle parti di Nanni’

‘… senti ho bisogno di un favore, in questo momento sono proprio a casa di Nanni, non &egrave che mi puoi raggiungere?’

‘.. sarò lì tra cinque minuti, ci sono problemi?’

‘..no no, nessun problema, ho solo bisogno del tuo aiuto.’

‘..ok arrivo!’

Laura aveva interrotto la telefonata con un perentorio – ti richiamo – che sicuramente aveva lasciato Nanni nella disperazione e ora aspettava direttive,

‘.. senti adesso tu vai in camera e aspetti, ci penso io, ti ho chiamato un amico che ha il cazzo come un cavallo, te la senti?’,

diede un ultima ciucciata al mio uccello, raccolse le sue cose e andò via ridendo.

Max arrivò subito e sorpreso per l’assenza dei nostri amici mi chiese

‘.. cazzo fai tu nella casa di Nanni vuota ?’

‘..guarda che non &egrave vuota c’&egrave la moglie di la..’ risposi,

‘.. ma &egrave vero che &egrave una gran figa? se non fosse la moglie di un amico…… lasciamo perdere cosa volevi?’,

‘..guarda io stavo parlando con Laura mentre aspettavamo Nanni quando il discorso si &egrave fatto un po’ piccante e siamo scivolati sul discorso delle dimensioni dei cazzi degli amici del marito, ora a quel punto mi sono ricordato del tuo titolo di Mr. Facoltà di Ingegneria e ti ho chiamato.’

‘..per fare cosa ?’ mi interrogò con gli occhi spalancati,

‘.. per farglielo vedere’ ribattei con noncuranza,

‘..ma sei scemo? .. e Nanni, poi io non la conosco nemmeno…’

‘Vieni che te la presento’ gli dissi accompagnandolo in camera. Aprii la porta della camera da letto e Laura era li, distesa sul letto completamente nuda, splendida, Max arrossì violentemente e con involontaria comicità si presentò con una stretta di mano e un ‘piacere sono Max’

‘il piacere sarà sicuramente mio se quello che mi dicono di te &egrave vero’ rispose Laura recitando sicura la parte della troia navigata.

Max era stato sedotto nello stesso istante in cui aveva visto quella meraviglia quindi cedette di schianto e con rassegnazione si esibì. Slacciò lentamente la cinta dei suoi pantaloni, li scese, gli occhi di Laura si spalancarono in uno sguardo fra il terrorizzato e il compiaciuto, gli slip di Max non contenevano nemmeno un terzo dell’enorme membro che si stagliava fiero a superare di molto l’ombelico del suo proprietario, erano circa 30 cm. di carne sovrastata da una cappella enorme.

Mi sentii piccolissimo di fronte a quella enormità e bisogna ammettere che era veramente spettacolare, Laura era rimasta impietrita in ginocchio di fronte a quello che probabilmente era il cazzo più bello che avesse mai visto, balbettò un

‘… posso ?’ allungando inebetita una mano verso l’arnese

‘prego’ fu la cortese risposta

lo accarezzò come un vaso prezioso, lentamente, delicatamente, scorreva ambedue le mani lungo l’asta ansimando eccitata, poi appoggiò le labbra sulla cappella estraendo contemporaneamente la lingua insalivandola, era estasiata ed anch’io stavo assistendo a quella performance praticamente paralizzato dall’eccitazione, il pompino continuava aumentando di intensità ogni secondo di più, Laura ormai era in lotta con quel cazzo, lo faceva entrare e uscire dalla sua bocca a velocità incredibile mentre con le mani accompagnava il suo lavoro, respirava a fatica, di tanto in tanto lo estraeva e si dedicava ad una leccata totale dell’enorme membro partendo dai coglioni per finire alla cappella. Mi ripresi dal trance e decisi sul da farsi, Max era steso sul divano e Laura carponi lo sollazzava, mi distesi a terra e scivolai sotto le sue gambe, davanti agli occhi avevo la sua splendida figa, era bagnatissima, le labbra erano tumide e larghe, sembrava una bocca aperta ad aspettare un bacio, appoggiai le mani sulle sue natiche e la attrassi a me così da trovarmi praticamente immerso fra quegli umori dal profumo estasiante, affondai la mia lingua, la ritrassi inzuppata di lei, poi mi dedicai al clitoride, era così ingrossato che mi sembrò quasi di avere a che fare con un minicazzo, lo ciucciavo intensamente e, alzando gli occhi, potevo vedere la dea alle prese con quel cazzo bestiale. Poi decise che era arrivato il momento, si alzò e, dando le spalle a Max, iniziò a impalarsi, iniziò piano facendo entrare pochi centimetri di cazzo alla volta ed aumentandoli ad ogni affondo,

‘…aaahhh , aahhh , ma non finisce mai? Ma quanto &egrave lungo?’ ansimava la zoccola

gli occhi sbarravano increduli ogni volta che scendeva più giù, quando sentì il contatto delle sue chiappe con le gambe di Max esplose in un

‘SSIIIIIIIIIIIIIIII , SSIIIIIIIIIIIIIIIII’ urlato a squarciagola

ora cavalcava senza posa completamente impazzita dal piacere, io ero fermo davanti a loro a guardarli con il cazzo in mano, quando lei mi vide mi guardò sorridendo riconoscente e affondò la sua bocca sul mio uccello, Max la stava sfondando e gli effetti erano riconoscibili dal tipo di pompino che stavo ricevendo, lo mordeva, poi succhiava con forza, ora aspettava trepidante un ennesimo colpo con la bocca piena e lo sguardo perso. I miei occhi vagarono per la stanza e in uno specchio vidi Nanni,, era sulla porta, invisibile a tutti, che guardava la moglie completamente ubriaco di eccitazione e felicità, la sua troia stava godendo e lui di riflesso, comunicai l’arrivo del consorte indicandolo con lo sguardo a Laura, un enorme sorriso di profondo amore le si stampò in volto e lo chiamò:

‘amore, vieni anche tu, vi voglio in tre’

Nanni era completamente nudo e anche la sua non indifferente mazza era in tiro,

‘permesso?’ sussurrò,

Max era sbiancato, ma al saluto sorridente dell’amico si rinfrancò subito, Laura era al centro della stanza con noi tre come sentinelle attorno a lei che ci accarezzava alternativamente gli uccelli con la faccia di chi si sta godendo il paradiso; Nanni si sedette sul sofà, un vasetto di vaselina comparve fra le sue mani e iniziò così a spalmarsi il cazzone fissato da Laura con grande e ormai rassegnata preoccupazione, cui a operazione finita disse:

‘ vieni amore che ora ti sfondo il culo!!’

come aveva fatto con Max diede le spalle al marito e lasciò che l’inculata avesse inizio; Nanni scivolava piano ma inesorabile fra le sue splendide chiappe provocandole muggiti di piacere, poi Max si avvicinò e cominciò a penetrarla in figa, Laura spalancò gli occhi impaurita di non riuscire a contenere i due maschi, sentì le due aste contendersi il posto dentro di lei, il suo orgasmo era ormai ininterrotto da minuti, il cazzo che le misi in bocca completò l’opera, grugnì quasi di piacere, l’apice del godimento era ormai alle porte, ci guardammo in faccia noi uomini e estraendo i nostri cazzi provati, facemmo mettere la nostra benefattrice in ginocchio davanti a noi e la inondammo di sperma.

Leave a Reply