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Trio

L’ultima sigaretta

By 27 Gennaio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Marta, sono una ragazza di 22 anni molto carina, bassa con dei capelli castani che mi piace portare corti, sono fidanzata da un anno con uno splendido ragazzo mio coetaneo che purtroppo posso vedere perché studio fuorisede. Ho sempre vissuto il sesso con un certo pudore, forse per l’educazione che ho ricevuto, anche se spesso ho sentito la voglia di seguire i miei istinti e di lasciarmi andare, ma mi sono sempre fermata, un po’ per paura, un po’ forse perché non mi era mai capitata l’occasione giusta’
Come ogni mattina, prima di andare all’università, mi fermo a prendere le sigarette alla tabaccheria vicino casa mia, e lì, ogni mattina, c’è sempre la signora Patrizia che mi saluta e mi sorride. E’ una bellissima 40enne bionda, alta circa 1.70, con un bel seno, delle bellissime gambe e due occhi verdi davvero intriganti e soprattutto con un sorriso fantastico che sa tirarti su anche nei giorni più malinconici.
Ogni volta che la vedo penso ‘come vorrei arrivare a 40 anni così”, oltre che una bella donna sembra essere una persona felice e serena con un lavoro molto bello perché le permette di stare a contatto ogni giorno con tante persone.
Col passare dei mesi, e dei miei (aihmè) continui rifornimenti di sigarette stringo con Patrizia una certa confidenza, ogni mattina chiacchieriamo del più e del meno, del tempo, del lavoro, dell’università di tutti argomenti banali insomma ma che ci permettono piano a piano di conoscerci e di capire che l’impressione che avevo avuto di lei non era sbagliata.
Una volta l’ho anche presentata al mio ragazzo, che, usciti fuori dal negozio, si è lasciato scappare un commento un po’ osè che ha scatenato le mie ire!
Un pomeriggio, parando con lei dei miei tristi esperimenti di cucina di studentessa fuorisede mi chiede ‘Perché non vieni a cena da me una di queste sere?’. Io accetto di buon grado e ci accordiamo per la sera seguente, lei poi non abita lontano da casa mia e quindi mi era facile raggiungerla anche per me, che non ho né macchina né scooter.
Euforica per l’invito passo la sera a fantasticare su come potesse essere casa sua e su come potesse essere suo marito, non l’avevo mai visto e lei me ne parlava poco così come dei suoi 2 figli da poco maggiorenni.
Quella notte mi capita di sognare proprio questa scena, io a casa sua, però sole, che parliamo, poi lei si avvicina a me, mi fa uno sguardo dolce e mi da UN BACIO sulle labbra’Mi sveglio all’improvviso sconvolta, la sveglia segna le 7, e per tutto il giorno non riesco a pensare ad altro che al mio sogno’Mi sono sentita imbarazzata da morire, perché ho fatto un sogno del genere??? Forse perchè sono attratta da lei??? Non mi sembra possibile, però è proprio così, al liceo avevo avuto una esperienza lesbo con una mia compagna di classe, ma era stato tutto un gioco, di quelle cose che possono capitare quando si beve un troppo, allora anche il giorno dopo mi sono svegliata sconvolta per quello che avevo fatto, ma dopo poco tempo avevo deciso di non pensarci più, perché in ero etero e perché una avere una esperienza con una donna, anche se mi era piaciuto molto, non vuol dire certo che sei lesbica.
Quella mattina, evito di passare da Patrizia, avevo l’impressione di doverle dare delle spiegazioni, così come 3 anni prima avevo deciso di non vedere Cinzia, il sogno mi sembrava così reale’forse perché mi sono svegliata eccitata e confusa’Quasi quasi penso di non andare da lei a cena, ma poi decido che era una cosa sciocca sentirsi in imbarazzo per un sogno di cui lei certo non poteva sapere niente!
Così prendo una bottiglia di vino rosso e alle 9 sono al suo campanello che busso’Lei viene ad aprirmi, era stupenda, con una gonna poco sopra il ginocchio, una camicetta bianca che lascia maliziosamente intravedere le sue forme, i capelli acconciati per bene e quei suoi due occhi verdi dolcissimi che, come ogni giorno, mi scrutano’
‘Marta, accomodati’come mai sei in ritardo? Stavi forse per cambiare idea?’
Il cuore mi batteva forte, mi batteva nello stesso modo in cui 2 estati fa batteva per Luca, sarà stato per il sogno della sera prima, o per l’ammirazione che provavo per una donna così bella e dolce, ma non sono riuscita sul pianerottolo ad aprire bocca, se non a guardala da capo a piedi e a spogliarla con gli occhi, proprio come aveva fatto quel porco del mio ragazzo qualche settimana prima.
Mi presenta suo marito, Mauro, un uomo alto, distinto, brizzolato, sicuramente un bel tipo ma non quello che mi aspettavo, non sicuramente quello ce merita Patrizia.
I suoi figli non ci sono, entrambi sono in gita con la scuola, è subito un buon spunto di conversazione, gli parlo delle mie gite scolastiche (non di Cinzia ovviamente) e la serata va avanti velocemente’Suo marito è davvero molto simpatico, è davvero bello parlare con lui, poi lei, come al solito, è gentilissima e fa di tutto per mettermi a mio agio.
La cena poi è deliziosa e il loro vino è ottimo, tutti e tre beviamo un po’ troppo e, come succede in questi casi, finiamo inevitabilmente per parlare d’amore e di sesso’Io, complice l’alcool, mi lascio andare e gli parlo di come mi sento sola in questa città, lontano dal mio ragazzo, loro subito sorridono e io mi rendo conto di aver esagerato! Loro mi raccontano che gli è successo lo stesso quando avevano la mia stessa età e che quindi mi capiscono.
Si sono fatte le 11, io e Patriia ci sediamo sul divamo mentre Mauro va di là a cercare le diaposite delle loro nozze per farmele vedere. Mentre il marito è nell’altra stanza, Patrizia mi sussurra ‘Sai, io e marito ne abbiamo fatte tante, ci siamo sempre divertiti, ti consiglio di fare lo stesso anche a te con il tuo ragazzo, perché a 22 anni non si possono reprimere certi istinti” Era la prima volta che la sentivo parlare così, e devo dire che questa nuova Patrizia mi piace ancora di più della precedente! Arriva Mauro, ci sediamo tutti e tre sul divano, con Patrizia al centro, e cominciamo a guardare le diaposite delle loro nozze e del loro viaggio di nozze in Marocco.
Intanto beviamo del rum e coca, con poca coca e molto rum, che comincia a darmi sul serio alla testa, avevo veramente esagerato con l’alcool, poi ero in casa come ospite e rischiavo di fare delle grosse figuraccie. Ad un certo punto esce fuori una diaposità veramente hard, con Patrizia, completamente nuda, con un fisico da paura, che fa un pompino ad un ragazzo di colore su una spiaggia’
L’imbarazzo sale su di loro ”ehm’.questo è un amico che abbiamo conosciuto lì” Cercano di riparare ma io scoppio a ridere e dico ‘Ma dai, guardiamole pure queste diapositive, non mi scandalizzo mica!’. Così andiamo avanti, le diaposite erano davvero sconce, c’erano immagini di orge degne dei migliori film porno. Patrizia (complice anche per lei l’alcool) comincia a raccontarmi i particolari ‘Questi due stalloni li abbiamo conosciuti in un locale dove facevano i ballerini”poi mi sussurra ‘è stato il regalo di nozze di mio marito’. Avevano degli organi spropositati, mi chiedo come facciano le donne di quei paesi! ‘Questo invece è un imprenditore milanese”. Poi, arriva una diaposita dove c’è Patrizia che bacia un’altra donna, improvvisamente scatto ‘ E questa???’ ‘Questa è la lei di una coppia che abbiamo conosciuto in spiaggia, non la trovi bellissima?’ io, in preda al demone dell’eccitazione le dico ‘Sei più bella tu Patrizia’. Lei mi sorride e mi fa una carezza sulla guancia, io ricambio dandole un bacio su una guancia, così lei mi accarezza una gamba’
Le diapositive finiscono, Mauro è eccitassimo e i suoi pantaloni sembrano stiano per scoppiare, io mi alzo e vado in bagno, riesco a malapena a camminare per la bevuta, poi sono così eccitata che in bagno non riesco a fare a meno di toccarmi e di venire dopo poco’Non mi sembro io, mi sto masturbando in casa di estranei’e la serata non credo sia finita qui’
Torno di là e trovo Mauro e Patrizia mezzi nudi sul divano che si baciano e si accarezzano’Appena li vedo provo un altro brivido, non so cosa fare, loro continuano a baciarsi e non mi degnano di sguardo, istintivamente mi siedo sull’altro capo del loro enorme divano, quando Patrizia si volta e mi dice ‘Puoi unirti a noi se vuoi”. Mi sembra assurdo ammetterlo, ma non aspettavo altro, mi siedo affianco a Patrizia, che mi da un bacio dà mozzarmi il fiato e mi dice che erano mesi che mi pensava e che sognava questo momento’Proprio come me, proprio come il mio sogno della sera prima.
Mi spoglia dolcemente mentre non disdegna di attenzioni il marito, gli prende il pene in mano (di dimensioni modeste, ora capisco il ruolo di quei ragazzi di colore’) e comincia a masturbarlo.
Mi toglie le mutandine e affonda nella mia fica piena d’umori, è una sensazione bellissima, lei è brava a giocare con il mio clitoride e a fermarsi un attimo prima che io stia per venire; era una troia consumata, mi rendo conto che quello sguardo dolce mi aveva ingannato e che non avevo capito proprio nulla di lei.
Stringo forte i cuscini per l’eccitazione, sono in preda all’eros più sfrenato e non ho problemi a prendere il cazzetto di suo marito, era piccolo ma aveva una bella circonferenza e un buon sapore.
Intanto vengo, una, due forse tre volte, Mauro si fa da parte e io avvento su Patrizia riempiendola di baci e cominciandole a leccare i seni. Lei sembra apprezzare, poi mi infila due dita dentro la vagina e comincia ad andare su e giù, sempre più forte. Mi fa male ma non riesco a dirlo, e pen presto il dolore si trasforma in piacere, quando all’improvviso lei si alza e mi dice ‘Fai divertire anche un po’ mio marito, in fondo è stata sua l’idea di invitarti qui e di farti bere come una spugna’.
Dunque era tutta un’imboscata, ma era bello stare lì e sentirmi per una volta davvero troia mi riempiva di piacere. Il marito si avvicina e me lo mette in bocca di nuovo, questa volta non lo mando via dopo un po’ come avevo fatto prima, ma sono decisa a farmi riempire di sborra perché so che questo è quello che vuole Patrizia’Ci mette poco Mauro a venire, schizza dappertutto, ma riesce ad indirizzarne un po’ sulle mie labbra, Patrizia si avvicina e con un bacio si riprende tutto lo sperma. E’ una sensazione fantastica, poi prende lo sperma, me lo rovescia sul seno e prende leccarmi furiosamente, mentre con le dita continua imperterrita a masturbarmi
Mi chiede di leccargliela, decido di fare anche questa esperienza. La sua vagina è bagnatissima ed è meraviglioso sentirla godere sotto i colpi della mia lingua’Vado avanti per 5, forse per 10 minuti, finchè lei non mi prende la testa e me lo spinge con forza dentro di sé, non sapevo fare cose dl genere, così lei mi indirizzava a dovere.
Mauro intanto si stava masturbando guardandoci, si avvicina desideroso di unirsi a noi, mi sposta dalla vagina di sua moglie dandomi un bacio e mi chiede se ho voglia di prenderlo dietro. Gli avevo offerto il mio culo per un quarto d’ora e adesso evidentemente non era più in grado di resistere.
Io gli dico di no, non lo avevo mai fatto e il solo pensarci mi faceva male, anche se lo sguardo dolce di Patrizia mi fece vacillare ‘Dai fallo per lui, tu sei il mio regalo di anniversario’Ti avevo descritto come una troia, non mi deludere’altrimenti che figura ci faccio”. Ma non me la sento, così decido definitivamente di rifiutare, Mauro se lo fa prendere di nuovo in bocca e la nostra orgia così ricomincia’
Poi, dopo un po’ si toglie, fa un occhiolino a Patrizia che aveva, nel frattempo, ripreso a leccarmi la fica, lei si toglie, gli mette il preservativo e si avvicina alla mia vagina.
Avevo proprio bisogno di un bel cazzo che mi penetrasse ed ora contenta che era quello che da 20 anni lo faceva con Patrizia’La sua circonferenza si faceva sentire, urlo dopo urlo, dentro di me, Luca lo aveva grosso quasi il doppio ma con lui non riuscivo a godere così, ero in piena preda delle mie pulsazioni erotiche che da anni mi covavano dentro.
Non avvertivo più Patrizia da un po’, quando all’improvviso sento le sue mani che mi accarezzano la mia schiena e le mie natiche’poi comincia a spalmarmi qualcosa di cremoso, sembrava sapone ma non riuscivo a vedere cos’era per la mia posizione.
‘Adesso fai la brava” Mi infilo un dito nel sedere, poco alla volta, spingeva sembra più forte per poi uscire e cercare di rientrare facendosi forza. Urlai, ma lei non mi diede ascolto, ero molto arrabbiata ma Mauro mi si avvento sulla bocca con un bacio per farmi tacere. ‘Vi avevo detto che non volevo!!’ ‘Da Mauro, ma a me non puoi dire di no puttanella’ Mi faceva male ma, come accaduto prima con le dita di Patrizia nella mia fica, il dolore ben presto divenne piacere, stavo li, sulla moquette, con un uomo davanti e una donna dietro, una posizione in cui avrei detto di potermi trovare in tutta la mia vita, una doppia penetrazione che mi stava fiaccando il respiro. Ed è così che al mio primo gemito di vero piacere Mauro venne e si fece da parte e mi fece mettere a pancia in giù con un cuscino sotto di me per farmi sentire più comoda.
Patrizia mi infilò qualcosa, poi scoprii essere un vibratore, ci volle un po’ ma riuscii a prenderlo dentro tra le urla dei due, mi incitavano ad andare sempre più avanti a spingermi sempre più oltre’Mi faceva male, ma era un dolore sopportabile, la mia fica poi stava per esplodere di nuovo, mi sfiorai con le dita e venni proprio come avevo fatto in bagno poco prima. Patrizia che mi leccava la schiena poi mi eccitave da morire, era tutto fantastico e quel vibratore dopo un po’ finì con l’adattarsi alle mie forme’Quando non ne potevo più feci segno a Patrizia che per fortuna capì, Mauro non ci mise molto a gettarsi tra le sue cosce e riempirla di sborra. Era una visione per me, così avventai a leccargliela e decisi di ricambiarle il favore dandole un caldo bacio allo sperma al quale ben presto anche Mauro si unì.
Crollammo tutti e tre per terra, mi chiesero se volevo farmi una doccia ma decisi di andare subito a casa, anche perché erano le 3 passate, non me la sentivo di restare da loro e poi avevo il fondoschiena arrossato che mi faceva male e non vedevo l’ora di metterlo a riposo nella mia vasca da bagna dove tante volte mi sono masturbata. Ci vestimmo velocemente e mi accompagnarono fin sotto il mio portone. Per strada parlavamo della nostra avventura e stavamo tutti e tre mano nella mano con me al centro e loro pronti a palparmi il mio povero culo e a darmi baci sul collo che mi stavano di nuovo facendo salire una grossa eccitazione. Pochi passanti per fortuna assistevano a queste scene, ma a me ormai non me ne importava più niente di cosa potevano pensare gli altri.
Sotto la porta Patrizia mi diede un grosso bacio e mi chiese se poteva fare un bel bagno caldo con me, io purtroppo le dissi che non potevo perché vivevo con altri ragazzi e ragazze e che quindi era un po’ casino combinare qualcosa. Allora lei mi disse che tornava a casa a continuare con suo marito, perché l’avevo fatta arrapare per bene’Quando mi disse così mi ingelosii stupidamente, così nella vasca ci pensai e ripensai, e decisi di fare come avevo fatto con Cinzia 3 anni prima (ma era tutta un’altra cosa) e di stare lontano da lei per un po’, magari era l’occasione per smettere finalmente di fumare. Mi misi a letto con ancora negli occhi il suo viso mentre godeva e mugolava.
In camera fumai la mia ultima sigaretta, aveva tutto un altro sapore’ora che avevo scoperto di essere una troia’

unatigreblu@yahoo.it

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