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Trio

Mai far incazzare la moglie !

By 8 Marzo 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Arianna &egrave una ragazza stupenda.
Nello splendore dei suoi ventidue anni gode di un corpicino fresco e ben fatto che mi conquistò appena conosciuta.
Un metro e sessantanove di femmina con un caratterino burrascoso e ribelle se si ha la malaugurata idea di farla incazzare, ma passionale e romantico se decide di amare.
Capace di cambiare idea stravolgendola a centottanta gradi come di portare avanti caparbiamente obiettivi prefissati.
Questi contrasti hanno avuto una presa tale in me da farmi innamorare, accettandola con pregi e difetti.
Un sentimento contraccambiato che ci condusse al matrimonio dopo un solo anno di fidanzamento in cui lei spinse ostinatamente per compiere il grande passo facendomi intendere di desiderare presto un figlio.
In fondo, nonostante fosse un tipino da prendere con le molle come mi accorsi presto, proveniva da una famiglia per bene e ai principi morali era saldamente legata.
Dichiarava di aver avuto soltanto una vera storia prima di conoscere me, oltre a pochi altri ragazzi con cui non era giunta mai sino in fondo.
Tuttavia, appena sposati, il suo caratterino prese a farsi sentire incisivamente.
Sembrava anelare ad una libertà di movimento che non le era concessa a fondo nel ristretto ambito familiare.
Facendomi capire a più riprese di non voler rinunciare alle notti in discoteca con gli amici.
E di mio ci aggiunsi presto una vena di gelosia spiccata che non poteva certo migliorare le cose e servì solo a farmi scontrare con la sua personalità da testa calda.
Dopo pochi mesi prese a frequentare delle compagnie stando lontana da casa sempre più spesso.
Compagnie che, grazie ad un amico comune, sapevo composte da gente poco raccomandabile
Un mattino degli ormai numerosi in cui rincasava dopo le quattro venne riaccompagnata da un ragazzo con pearcing e tatuaggi che non mi piacque per nulla.
Ben sapendo per i fatti di cronaca che ultimamente molti ragazzi fattisi il pearcing avevano contratto pure l’epatite.
‘Arianna! E’ l’ora di tornare ? Mi avevi detto che saresti rientrata entro mezzanotte .. Dove sei stata ?’
la incalzai appena dentro l’uscio dove la stavo aspettando mezzo addormentato su una poltroncina vicina.
Ero arrivato al punto di rottura.
Pur amandola come sempre non mi andava più giù di tollerare il suo comportamento e la presenza estranea insieme a lei contribuiva ad agitarmi ulteriormente.
‘Non farmi le scenate, Luca ..’
mi rispose stizzita con l’alito che sapeva d’alcool.
‘Scenate ? Scenate un cazzo ! Sono tuo marito e dico quel che voglio dire ! Hai capito ??’
le risposi pungolato ulteriormente dalla sua reazione di sufficienza
‘Piantala .. Sono stanca e ho voglia di andarmene a letto ..’
fece prima di girarsi verso il tipo che l’aveva accompagnata
‘Ah si ? Te li porti a casa adesso i tuoi amichetti ?
Non ti basta più starci fino al mattino ?’
‘Camomillati .. Vedi di darci un taglio, perfavore ..’
controbatteva lei senza cedere terreno di un millimetro e facendosi pericolosamente seria
‘No ! Il taglio ce lo devi dare tu, invece .. Ora stai esagerando !
Sono stufo del tuo atteggiamento !’
‘Ma davvero ? E tu che comportamento stai avendo con i miei amici ?’
‘Voglio solo sapere che hai fatto con il tuo ‘amico’ fino a quest’ora !’
‘Non usare quel tono con me, ti avverto …’
proseguiva come un cobra che spiega il collo pronto a mordere
‘Sennò che cosa fai ? Eh ?? ‘
‘Beh .. Posso anche andare adesso ..’
si intromise a quel punto il tatuato
‘Aspetta ‘Mano dura’, mostriamo prima a Luca cosa abbiamo fatto questa notte …’
gli propose dopo avermi regalato un sorriso gelido serrando gli occhi
‘Seguimi ..’
Se lo trascinò in salotto passandomi di fronte, accese lo stereo su una stazione di musica dance e prese a ballare come fosse in discoteca.
Dopo un iniziale titubanza anche ‘Mano dura’ la imitò.
Tenne il livello basso della musica nell’evidente segno di farmi sentire la sua voce.
‘Guardaci bene .. Magari impari a ballare anche tu !’
mi disse mentre la guardavo.
Si sbarazzò del corto giubbino restando con un top che faceva anche da body lasciandole scoperto il ventre, con una scollatura tale da sembrare un reggiseno a balconcino.
Era dotato di pochi laccetti che lo chiudevano e di colore nero.
Nonostante l’incazzatura Ary mi stava facendo sussultare l’uccello in quel completino che terminava con jeans di pelle attillatissimi e stivaletti a punta.
La chioma nera lunga alle spalle svolazzava libera e ribelle nei movimenti.
In viso portava ancora buona parte del trucco pesante della serata che la faceva sembrare una zoccola.
Solitamente usciva prima che io rientrassi dal lavoro per completare l’agghindamento a casa delle amiche e buttarsi nel giro delle discoteche.
Il ballo si fece via via più spinto a seconda della musica.
Arianna sembrava non volerla tirare per le lunghe e cambiò frequentemente stazione cercando il ritmo che meglio desiderava nel volgere di pochi minuti.
Diedero vita ad un ballo che li teneva a stretto contatto.
Lui in mezzo alle gambe di lei ed inclinato sulla schiena, lei nella stessa posizione con inclinazione opposta.
Sembrava stessero scopando !
‘B-basta .. Ho visto abbastanza .. Piantala adesso, Arianna …’
le chiesi con un tono ben più placido del precedente.
‘Nooo .. Luchino .. Ora viene il bello, aspetta !
Mi hai chiesto di vedere e noi ti facciamo vedere .. Tutto !’
‘Ary .. Perfavore .. Basta !’
le ripetei nuovamente ancora più remissivo
‘Ary qua, Ary là, Ary fammi vedere, Ary non farmi vedere più .. Sei volubile, Luca !’
mi sfotteva sorridendo da civetta
‘Ma mi sembra che tu non voglia davvero farmi smettere, giusto ?’
Avvicinandosi mi posò una mano sul collo abbracciandomi e indirizzando l’altra verso la patta dei miei pantaloni.
Senza rendermene conto mi ero eccitato guardandoli e ne stavo per pagare lo scotto poich&egrave a Francesca non era sfuggito.
‘C-cosa stai … ?’
feci in tempo a dirle non riuscendo a terminare la frase, mentre con gesto rapido mi abbassò la zip estraendomi il cazzo in tiro.
‘Guarda ‘Mano’, non &egrave carino così ?’
suggerì al tipo tatuato menandomi appena l’uccello
‘A-Ary …’
balbettai non potendo nascondere l’eccitazione
‘Taci! Hai parlato abbastanza! Adesso te ne stai a guardare, rompicoglioni di una testa di cazzo!’
mi intimò velenosamente
”Mano’ .. Magari anche tu hai qualcosa da mostrargli, eh ?!’
interrogò il suo amico con fare da sgualdrinella frattanto che gli tornava vicina.
‘Direi proprio, bimba .. Sono settimane che te lo voglio mostrare !’
Le rispose lui mentre raggelavo al sentirlo.
Stavo maturando la sgradevole sensazione di aver preso una cantonata mostruosa che avrei pagato presto salatamente.
‘Oh poverino .. Scusami se ti ho fatto attendere tanto.
Ma ora rimedieremo, vedrai …’
Lo rincuorò lei dandomi la certezza di non avermi ancora tradito con ‘Mano’, e forse non lo aveva mai fatto neppure con altri limitandosi a sfogare la sua voglia per il ballo.
Mi sentivo un idiota.
Un idiota con il cazzo duro di fuori nel vedere la moglie strusciarsi su un altro uomo.
Ora che Ary lo aveva appurato pareva intenzionata a darmi motivo di pensarci.
Si inginocchiò dinnanzi a lui estraendogli l’uccello dai pantaloni.
In tiro, ben voluminoso, probabilmente più del mio, leggermente ricurvo verso l’alto e con qualcosa di luccicante in punta.
Notai subito trattarsi di un pearcing.
‘Guarda, Luca .. Ha davvero un bel cazzo ! Caspita, proprio bello davvero ! Non trovi anche tu ?’
se ne uscì sfottendo la mia cara mogliettina
‘Non &egrave carino a stare così sull’attenti per me ?
Mmm … Merita davvero qualche bacino !’
propose seguitando a prendermi per il culo.
Il bacino divenne leccatina, poi due leccatine, poi tre, quattro, cinque …
Con la punta della lingua saettava sul glande gonfio in modo troiesco, insalivandolo e inumidendolo leggermente.
‘Mmhhh … Non ti facevo così brava ed esperta .. Sei una bella rivelazione, Ary cara ….’
mormorò ‘Mano’.
Intrigata da lui si diede maggiormente da fare lambendo ora tutta la cappella, tittillandogli il pearcing, rusucchiando la punta tra le labbra, lappando la base del glande e l’asta dura.
Le vidi portarsi una mano dentro la patta dei jeans e farla scivolare sotto a stimolarsi la fica seguitando a lavorarglielo di bocca.
‘Vieni ..’
gli disse prendendolo sottobraccio
‘Anche tu, Luca .. Mica vorrai perderti il finale, no ?!’
aggiunse rivolgendosi a me.
Instupidito per la situazione e sentendomi profondamente colpevole li seguì.
Salirono sulla scaletta a chiocciola dirigendosi in camera nostra.
‘Ti piace la nostra camera da letto, ‘Mano’?
E’ arredata bene, no ?! Ma la cosa migliore &egrave sicuramente .. Il lettone.
Perch&egrave non ti ci sdrai per provarlo ?
.. E non toglierti niente !
Ci penso io ..’
Mi fermai sulla soglia che Ary lasciò volutamente aperta, lo fece sdraiare sul nostro letto, si tolse jeans e stivaletti tornando a spompinarlo inginocchiata sulle lenzuola.
Adesso però era lui a cacciarle una mano sulla spacca.
Era abile.
Si vedeva che doveva averne chiavate parecchie di ragazze come Francy.
Lavorando con le dita dopo averle scostato gli slip la portò velocemente ad un grado di eccitazione fortissimo, avvertivo lo sciacquio degli umori che prendevano a sgorgarle dalla vulva.
‘Caspita … Mmmm … Mi fai venire subito così !’
disse dopo un pò perdendo la presa sul cazzo per il desiderio crescente.
Sfilò rapidamente gli slip che lanciò nella mia direzione schiaffeggiandomi una guancia; erano zeppi di umori vaginali.
Non immaginavo potesse arrivare a tanto.
Mi sentivo shockato dalla sfrontatezza totale di Ary.
Rimasi a bocca aperta vedendo sino a dove si stava spingendo.
Si mise a cavalcioni su di lui dandogli le spalle e calandosi sull’uccello ritto.
‘Ohhhh …’
gemette rumorosamente per un istante.
L’istante successivo il membro le era già entrato in ventre.
‘Uhhh … Che belloooo …’
mugugnava mentre il cazzo già sprofondatole con tutta l’asta dentro prendeva lentamente a muoversi, dato il leggero movimento circolare impresso da ‘Mano’.
Ary prese a spingersi sulle gambe piegate e aperte.
Vidi l’uccello estraneo sgusciare fuori di lei sin quasi a metà per poi essere inglobato nuovamente nella fica.
Iniziò un ritmo costante guidato da mia moglie.
Ora stava galoppando impalata sul paletto di carne.
‘Ahh .. Ahh .. Ahh .. Come lo sentooo .. Aahh .. Ahhh ..’
latrava ad alta voce il suo piacere.
Prese ad alzarsi un odore pungente di sesso e sudore.
Avevano probabilmente ballato per ore, bisognosi entrambi di una doccia.
E invece stavano chiavando nel mio letto matrimoniale sprizzando dai pori della pelle un mix di tutto.
‘A-avviccinatiii .. Lucaaahhhh …’
disse ad un certo punto Ary seguitando a pomparsi sul cazzo con il pearcing, ondeggiando il bacino in senso verticale, circolare ed obliquo per farsi meglio arare l’utero.
Pareva impazzire dall’estasi evidentemente provocatale anche dall’anellino metallico che contrastava al calore della vulva e le stava lasciando chissà quale solco tra i teneri tessuti.
Tra un latrato e l’altro notai delle decise smorfie di dolore nel suo viso che parevano toglierle il fiato.
Si. Decisamente il piercing le stava facendo un servizio indelebile.
Reggendosi con le braccia piantate sul materasso quando mi avvicinai a lei le porse sulle mie spalle come nuovo punto di appoggio.
‘Ma brutta razza di …’
iniziai a dirle rendendomi conto dell’ulteriore beffa
‘Puttanaaahhhh … Aaaaaahhhhhh …….’
concluse dicendosi lei stessa raggiungendo l’orgasmo
‘Grazie … Amore … Ero sfinita ormai …’
aggiunse dopo qualche istante in cui il suo corpo vibrò come una corda tesa nell’apice del climax, abbracciandomi per sorreggersi priva di energie
‘Arianna .. Cosa .. Hai fatto ??’
ebbi la forza di pronunciare frastornato scuotendola leggermente
‘Mmmm .. Si, Luca … Continua !’
rantolava affondando i denti sul labbro inferiore.
Compresi che sfruttava la mia sconsolatezza quando abbassò una mano a stringermi l’uccello ancora in tiro tenendosi saldamente appoggiata a me con l’altra.
Lentamente prese a segarmi.
‘C-che .. Unh .. Cavolo fai adesso .. ?’
dissi non potendo far a meno di provare piacere per la masturbazione.
Da sotto ‘Mano dura’ seguitava a muoversi in lei.
Dapprima scuotendosi appena percettibilmente, poi imprimendo al movimento una maggiore decisione.
‘Eccooooo ….’
mormorò Arianna.
Dopo un istante infatti ‘Mano dura’ gemette irriggidendosi per i fiotti di sperma che schizzavano dal cazzo con il pearcing riversandosi irrimediabilmente nell’utero di mia moglie.
‘Ahhhh … Aaaaahhhhhh ….’
godette il tatuato.
L’ironia della sorte mi fece provare piacere una frazione di secondo successiva al vedere la mia consorte allagata da un altro, schizzai il seme contro il suo stomaco vedendolo scendere in rivoli densi verso la pancia.
‘Oooohhhhh … Come &egrave caldaaaa … E quanta …. Mmmmhhhhh ….’
latrò venendo per la seconda volta anche lei godendosi gli spruzzi di sborra extra-coniugale nel ventre.
Mugugnai inutilmente sapendola non fare uso di contraccettivi per il desiderio di una maternità in tempi brevi.
Mentre paralizzato dal rischio di ritrovarmi con la moglie gravida di un altro la vedevo star lì a ricevere tutto, lei stessa stremata era seduta sopra con la fica a bersi gli spruzzi della fontanella di maschio.
‘Che scopata, piccola ! ‘
disse tranquillo ‘Mano dura’ accendendosi una sigaretta.
Mi misi a sedere sfinito dagli eventi con il cazzo che si ammosciava nella poltroncina ai piedi del letto.
Con il pene estraneo umido a sgusciarle fuori lentamente molliccio, Arianna si alzò stancamente barcollando verso il bagno ……………..

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