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Trio

Pomeriggio ai grandi magazzini

By 24 Aprile 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Era
un mercoledì pomeriggio di un’ uggiosa giornata d’autunno; telefonai a Ramona e
le chiesi di accompagnarmi a far shopping ai grandi-magazzini; lei disse di sì e
mezzora dopo ero sotto casa sua ad aspettarla.

Tempo
pochi minuti e scese, bella come sempre e vestita da zoccoletta come piace
me; indossava infatti gli stivaloni sopra il ginocchio di pelle nera che le
avevo regalato, calze a rete, mini di jeans, niente reggiseno e maglietta bianca
aderente ‘tanto stretta al punto che “>s’immaginava
tutto’, giubbottino appena abbottonato a causa della prominenza del seno
che sembrava dovesse esplodere. Salì in macchina e le dissi che dovevo far
compere e che non c’era tempo per andarcene a scopare e come risposta ebbi:
‘Chissà che non riesca ad unire l’utile al dilettevole’.

Arrivati
ai grandi magazzini ci dirigemmo al reparto maschile, scelsi un paio di
pantaloni e mi diressi verso i camerini per provarli. Ramona mi seguì (le avevo
appunto chiesto di venire con me per darmi consigli). Li indossai ed uscii dal
camerino per farmi guardare; Ramona disse che mi stavano bene ma che ci voleva
una taglia in meno e così le chiesi se poteva andare a prenderli ma la sua
risposta fu che non
aveva voglia e che mi avrebbe aspettato li dov’era. Così tornai al reparto
pantaloni e mentre uscivo dal camerino mi accorsi che si era formata una piccola
file di due persone, distinti signori sulla quarantina. Quando tornai Ramona era sparita
(immaginai che si fosse stancata di aspettare e che si fosse spostata al reparto
donna per far compere); l’unico camerino era occupato così mi misi in fila
dietro al signore che avevo incrociato prima.

>Dopo
un paio di minuti si aprì la porta del comerino ed uscì un uomo tutto
“>sudato
in viso, con l’aria sconvolta che cercava con le mani tremolanti di chiudersi i
pantaloni. Spostai leggermente lo sguardo e vidi dietro l’uomo che stava
uscendo, seduta in un angolo su di uno sgabello, Ramona nuda con le tette
inondate di sperma.”>Rimasi
spiazzato, ma non perché si era
spompinata un uomo che non ero io (era infatti già successo che
organizzassi festicciole nella mia casa al mare con pochi amici intimi e con lei
al centro delle nostre attenzioni); il fatto era che tutte le volte precedenti
ero stato io prendere l’iniziativa e lei mi aveva sempre che sì era contenta di comportarsi da
puttana ma che la cosa più importante e che la spingeva a farsi scopare da tanti
uomini era il fatto che io fossi li presente e che godessi nel vederla così
zoccola. In questo caso si era scopata di bocca fino a farlo sborrare un
perfetto estraneo e di certo non l’aveva fatto per me ma per soddisfare una sua
voglia. ‘Che grandissima vacca che sei !!!! ‘ fu l’unica cosa che mi uscì di
bocca e col cazzo già gonfio e duro nelle mutande feci per entrare.

In
quel momento mi era completamente passata di mente la presenza dell’altro tipo
in coda -al
camerino il quale non aveva perso tempo: aveva già tolto il cazzo dai pantaloni
e se lo stava menando con impazienza. Alla visione di quella splendida ragazza
nuda ( con quelle morbide e bianche tettone al vento, più giovane di lui di una
trentina d’anni ma già così porca e assatanata, con quel dolce viso dalla cui
bocca gocciolava ancora il bianco piacere di quell’uomo che prima di lui si era
approfittato di lei ) gia si stava pregustando il più favoloso pompino della sua
vita e vedendo che gli stavo rubando il posto mi prese per un braccio e mi disse
che c’era prima lui. Forse non aveva capito che lei era la mia ragazza o più
probabilmente non glie ne importava nulla, voleva solo farsi spompinare da
quella giovane vacca.

>Ramona
mi saluto con un ‘Ciao amore! Dove eri finito? Ti stavo aspettando entra, ma il
signore ha ragione è arrivato prima di te quindi il prossimo bocchino tocca a
lui.’

Così
entrammo entrambi e richiudemmo la porta.

>Ramona
come aveva detto cominciò a leccare e a succhiare le palle gonfie dello
sconosciuto; risalì con la lingua lungo la piccola asta fino ad arrivare alla
rossa cappella che in un momento scomparve dentro la calda e umida bocca di
Ramona. Cominciò
un pompino a voragine degno di Moana: anche se in erezione lo risucchiava completamente in bocca
ingoiando persino i genitali. Lo sconosciuto rimaneva fermo e in silenzio( era
la sua faccia paonazza a far capire quanto godeva e quanto poco avrebbe
resistit) lasciando fare tutto a quel gran pezzo di mignottone della mia
ragazza.

Dopo
qualche minuto di dolce su e giù si girò verso di me e disse che era
arrivato
il mio turno ( finalmente, avevo le palle che mi scoppiavano). Vederla in
ginocchio con due uccelli in mano mi aveva portato già quasi al limite ma quando
aprì la bocca e tirò fuori la lingua (bianca e umidiccia) per leccarmi la
cappella non resistetti. La presi per i capelli e tirandola con forza le spinsi
il mio grosso e grasso cazzo giù per la gola. Le urlai ‘Lurida troiane ti piace
tanto bevilo fino all’ultima goccia!’ e svuotai i coglioni. Ramona
iniziò a tossire e non fece nemmeno in tempo a deglutire il mio caldo, denso, e
salaticcio sperma che lo sconosciuto le infilò il pene in bocca e dicendo ‘Si
bella maiala vengo
, succhialoooo !!!! ‘ venne
schizzandole sborra in gola e in viso.

Io
e lo sconosciuto ci rivestimmo in fretta e furia, mentre Ramona impiegò più
tempo; non avendo fazzolettini di carta si
leccò come una gattina tutto lo sperma che aveva sul viso e sul corpo (troia
fino all’ultimo). Usciti dal camerino salutammo il nostro compagno di giochi e
ci dirigemmo alla cassa per pagare, come se nulla fosse successo.

SONO IL FIDANZATO CORNUTO DI RAMONA 18
SCRIVETEMI A cornutogio@libero.it
vi mando foto della mia porca senza censura

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