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Trio

Primo incontro

By 26 Gennaio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

L’uomo seduto al bancone del bar era visibilmente nervoso, aveva già guardato diverse volte l’orologio, ogni volta che la porta del locale si apriva guardava subito chi era entrato, evidentemente stava aspettando qualcuno di importante, ordinò un analcolico per mascherare il nervosismo, lo stress per quell’appuntamento lo stava distruggendo.
Aveva conosciuto Naty tramite un email, lei gli aveva inviato riguardo a dei racconti che aveva scritto, scriveva anche lei, ma lei pubblicava libri, i loro messaggi si erano intensificati, e piano piano era diventata una relazione epistolare, ormai erano mesi che si conoscevano, avevano parlato di tutto, creando un rapporto erotico epistolare, i loro desideri le loro voglie, erano stai descritti in lunghe email, il fatto che non avessero una foto dell’altro rendeva il rapporto ancora più eccitante, avevano continuato per mesi, finché lei gli aveva proposto di incontrarsi, lui aveva accettato subito con gioia, la lontananza aveva impedito che si potessero vedere subito, ma adesso era giunto il momento, lui era andato nella sua città, si erano dati appuntamento per cenare assieme, adesso lui la stava aspettando, e il timore di non piacerle lo rendeva nervoso, sembrava un ragazzino al primo appuntamento. Lei gli aveva detto di mettere un garofano bianco all’occhiello così l’avrebbe riconosciuto, quando aveva chiesto come l’avrebbe riconosciuta, lei aveva risposto placida -Ti riconoscerò io-, e adesso era lì ad aspettare la sua misteriosa amica.
Mentre era chino sul bancone del bar fù colpito da un delicato odore di lavanda, girò lentamente lo sguardo, i suoi occhi si trovarono a fissare una vistosa scollatura, il seno generoso faceva capolino dalla scollatura, il suo sguardo andò lentamente verso l’alto, una catenina d’oro con un piccolo sole appeso era l’ornamento di un collo da cigno, una fossetta sul mento era il perfetto coronamento di un sorriso caldo e sensuale, gli occhi neri della donna lo fissavano brillando,
-Ciao, dolcissimo-
Era il nomignolo con cui Naty lo chiamava nelle email, restò ancora qualche istante senza dire niente, lei gli diede un tenero bacio sulle labbra, sorridendo del suo imbarazzo;
-Allora vogliamo cenare?-
Riprendendosi le porse il braccio scortandola al tavolo che aveva prenotato, adesso cominciava a rilassarsi, quando si furono seduti poterono finalmente brindare al loro incontro;
-Sei molto più affascinante di come ti avevo immaginato, Naty-
-Grazie-, rispose lei con la sua voce calda, -Anche tu sei molto affascinante, devo dire che questo incontro mi metteva ansia-, scoppiarono a ridere tutti e due, come per incanto avevano ritrovato la loro intesa, la conversazione iniziò a scorrere con la consueta complicità
-Ricordi che mi hai chiesto di stupirti?-
-Si, cosa mi hai preparato?-
-Sarà una sorpresa-
Naty dovette tenere la sua curiosità, nonostante le sue insistenze, non riuscì a farsi dire cosa aveva in serbo per lei, la cena terminò, uscirono assieme, lui non sembrava avere fretta, iniziarono una lenta passeggiata per il centro.
-Dove stiamo andando?-, chiese Naty
-Andiamo nel mio albergo- fù la risposta, lei si strinse al suo braccio.
Il tragitto fù breve, restarono in silenzio fino a quando arrivarono alla stanza, lui aprì la porta ed entrarono.
Adesso erano nella stanza, Naty, continuava a tenersi al suo braccio, adesso la curiosità si fondeva all’impazienza, aveva aspettato quell’incontro non meno impaziente di lui, ricordava che gli aveva chiesto di stupirla, lui conosceva i suoi desideri, sarebbe riuscito a stupirla?
La stanza non era vuota, con disappunto di Naty, una donna li stava spettando seduta sul letto, il suo sguardo critico si posò su di lei, dovette ammettere che era molto bella, Lunghi capelli biondi incorniciavano un viso regolare, uno sguardo ambiguo le dava un tocco di mistero, il suo seno tendeva la stoffa della camicetta che indossava, mentre la corta gonna metteva in risalto le lunghe gambe diritte, inguainate in calze nere.
Si, era molto bella, ma non si aspettava una simile mancanza di fantasia da lui, lo fissò con uno sguardo di disapprovazione, lui le restituì un sorriso di soddisfazione, le venne il dubbio che ci fosse qualcos’altro, non ebbe il tempo di pensare, lui le stava già togliendo la leggera giacca che aveva e si era seduto sulla poltrona, la donna sul letto si era alzata e si era avvicinata a lei dandole un leggero bacio sulle labbra, in Naty la curiosità ricominciava a farsi strada dentro di lei, le labbra della donna avevano iniziato a baciare il suo collo, l’eccitazione aveva iniziato a farsi strada dentro di lei, era sicura che sarebbe successo qualcosa, lasciò che la donna giocasse con il suo corpo, le sue mani fecero scendere piano la lampo del suo vestito, sentì quelle mani delicate farle scivolare il vestito lungo i fianchi, il suo seno fasciato dal reggiseno a balconcino apparve, la donna continuò a calare il suo vestito, mentre glielo sfilava la sua lingua percorse il suo corpo andando a fermarsi sopra i suo slip di pizzo, quella lenta carezza le piaceva, sentì le labbra di lui posarsi sul suo collo, non si era accorta che si fosse spostato dietro di lei, le sue dita slacciarono la fibbia del reggiseno, i suoi seni apparvero nel loro splendore, la donna iniziò a succhiare i suoi capezzoli facendoli indurire.
Naty portò la sua mano sul sesso dell’amico, ormai amante, sentendo la durezza del suo sesso, la cosa la fece eccitare, la donna aveva smesso di succhiare i suoi capezzoli, adesso si era chinata davanti a lei, le sue mani avevano iniziato ad abbassare i suoi slip, il suo sesso apparve danti al viso della donna che vi depositò un delicato bacio, la sdraiarono sul letto, adesso sentiva la lingua della donna iniziare a esplorare la sua fica, il suo amico stava giocando con i suoi capezzoli mentre la sua bocca si era attaccata alla sua, le loro lingue si intrecciavano nelle loro bocche, in un sensuale massaggio.
Adesso l’eccitazione di Naty era salita, non pensava più alla sorpresa promessale, voleva godere di quegli istanti, la lingua che si muoveva sul suo clitoride stava facendo salire il suo piacere, il calore della sua vagina cominciava a farsi insopportabile
-Spogliati, voglio sentirti dentro…-
La sua voce era roca dall’eccitazione, mentre si rivolgeva all’uomo che la carezzava,
-Spogliala-
La risposta la stupì, ma si staccò dalla donna iniziando a spogliarla, i suoi seni sembrarono esplodere dalla camicetta, quando lei gliela tolse, era impaziente, le sue mani armeggiarono con la lampo della gonna, mentre con lo sguardo guardava l’uomo che si spogliava lentamente, fù quando vide gli slip ricamati della donna, che iniziò a capire, un rigonfiamento sospetto si intravedeva, impaziente tolse gli slip della donna, un cazzo di dimensioni rispettabili si parò davanti al suo viso, era questo che aveva preparato per lei, si ricordò di avergli scritto della sua fantasia di fare sesso con un trans, ma non credeva che lui l’avrebbe esaudita, il suo sguardo eccitato, si rivolse verso l’amico, quasi a chiedere il permesso di approfittare di quell’occasione;
-E tutto tuo, era la mia sorpresa-
Naty strinse tra la mani il cazzo della donna, o uomo, le sembrava di non capire niente, la sua mano iniziò a muoversi piano in una lenta sega, sentiva il calore dell’asta che stringeva tra le mani, la sua bocca venne catturata dal trans, sentì la sua lingua entrare dentro e iniziare ad allacciarsi con la sua, il suo corpo reagiva a quel tocco con una eccitazione senza pari, le mani del suo amico erano andate a carezzarla tra le gambe, le sue dita si muovevano nel solco della sua fica bagnandosi dei suoi succhi, , si staccò dal loro abbracciò e si chinò tra i due, voleva sentire il sapore dell’asta che aveva tra le mani, si trovò a succhiare il dito che l’aveva massaggiata, il sapore della sua fica la fece inebriare, lo ripulì, poi iniziò a leccare il cazzo che aveva davanti, lo leccò piano passando lungo tutta la sua superficie, il suo sguardo andava verso l’alto a guardare le tette della donna, si per lei era una donna con il cazzo, il suo sogno proibito che diventava realtà, aprì la bocca ingoiandolo, lo senti toccarle il palato, la sua testa iniziò a muoversi frenetica su e giù, mentre era impegnata si sentì due mani sollevarle il bacino, il cazzo dell’amico si strofinò sull’apertura della sua fica, poi lo sentì entrare piano, si attaccò al cazzo che stava succhiando mentre si sentiva riempire, le sembrava che un palo rovente le entrasse dentro, tanto era eccitata, finalmente era tutto dentro, lui iniziò a scoparla con grandi colpi di reni, ogni volta che sbatteva sul suo culo il cazzo che aveva in bocca le arrivava fino in fondo alla gola facendola quasi soffocare, pochi colpi e lei si sciolse in un orgasmo, cadde quasi terra dal piacere provato, la sollevarono delicatamente e la misero sul letto, la donna si era portata in mezzo alle sue gambe il suo cazzo era scivolato nella sua vagina lubrificata dal suo piacere, l’eccitazione non accennava a calare, essere posseduta da una donna era la cosa più strana e sensuale che avesse mai provato, il cazzo che le entrò in bocca le impedì di gridare il suo piacere, , lei strinse le labbra per sentirne la consistenza, lui muoveva il bacino scopandola nella bocca, era completamente in balia dei suoi sensi, i suoi amanti si prodigavano per farla godere, sentiva il cazzo della donna aderire alle pareti della sua vagina, il suo cervello lo vedeva occupare la sua fica ad ogni affondo, come in un film.
Il suo amico si sdraiò sul letto, la donna usci da dentro di lei, la fecero salire sopra il cazzo dritto dell’uomo, lei si lasciò cadere di peso impalandosi, iniziò a muoversi sull’uomo, in una lenta cavalcata, la donna aveva iniziato a leccare il suo buchino, la sua lingua insalivava abbondantemente il suo culetto, un dito forzò la sua apertura iniziando un lento ditalino, la sensazione non le dispiaceva, il dito si muoveva dentro di le girando, Naty capì cosa volevano fare, rilassò i suoi muscoli, la donna era salita dietro di lei e le carezzava la schiena, il suo cazzo puntò verso il suo buchino, lei si fermò sporgendo il suo culo, la punta del cazzo si appoggiò al suo buchino, lei trattenne il respiro preparandosi ad accoglierla, sentiva la punta spingere per forzare il suo buchino, una spinta più forte le strappò un grido, era entrata, adesso si faceva strada dentro di lei, guadagnando spazio, sentiva i due cazzi strofinarsi attraverso di lei, il suo corpo era scosso da brividi di piacere.
Iniziarono a muoversi dentro di lei, con un ritmo sostenuto, Naty si sentiva una bambola nelle loro mani, scosse elettriche percorrevano tutto il suo corpo, mentre grida sconnesse le uscivano dalla bocca, improvviso e violento l’orgasmo sgorgò dentro di lei, una frustata di piacere la percorse dal cervello fino alle viscere, non capiva dove nasceva il suo piacere, tutto il suo corpo stava godendo, avrebbe voluto togliersi per rannicchiarsi su se stessa, ma i due cazzi che aveva dentro le impedivano ogni movimento, i colpi dentro di lei aumentavano di intensità, si abbandonò completamente su di loro.
Continuarono a scoparla ancora a lungo, poi la donna uscì dal suo culo, la fecero mettere in ginocchio tra di loro, le loro mani menavano i loro cazzi, improvvisi abbondanti schizzi la colpirono sul viso, Naty aprì la bocca, loro cercarono di indirizzare i loro schizzi dentro, quando finirono il suo viso era striato di sperma, le porsero i loro cazzi, lei iniziò a succhiarli e leccarli fino a ripulirli completamente.
-Allora, ti ho stupito?-
Il sorriso di Naty era eloquente.

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