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Trio

Ritrovarsi

By 5 Maggio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Naty, stava giocando con la tastiera del computer, voleva mandare una email al suo amico che scriveva, ricordava ancora la volta in cui si erano incontrati, ancora si eccitava al ricordo di quella sera, aveva organizzato tutto lui, adesso aveva voglia di rivederlo, ma voleva fargli una sorpresa, voleva incontrarlo, ma voleva anche che fosse qualcosa di speciale, così come aveva fatto lui, pensava di avere l’idea giusta, quindi si decise a scrivergli;
”Ciao dolcissimo, sono la tua Naty, ricordo ancora il nostro incontro.
Tu vuoi rivedermi?”
Ecco, così avrebbe destato la sua curiosità.
Non dovette aspettare molto, evidentemente lui era collegato, non aveva ancora chiuso il programma di posta che ricevette una risposta;
”Non devi neanche chiederlo Naty, sei sempre nei miei pensieri”;
Naty digitò veloce la risposta;
”Questo sabato, vai al bar dove ci siamo incontrati, ti lascerò istruzioni, chiedi Paradiso”
Ecco, il gioco era iniziato, aveva qualche giorno per preparare il tutto, mentalmente ripassò tutto quello che aveva preparato, non le sembrava di aver dimenticato niente.
Il sabato pomeriggio, un uomo si presentò al bancone del bar, chiamò il barista,
-Aspettavo un messaggio dalla Signorina Paradiso…-
-Ecco a lei..-, il barista gli consegnò un pacchettino, curioso lo aprì, conteneva un telefono, lo accese, era memorizzato un solo numero, chiamò;
-Ciao dolcissimo…-, la voce di Naty rispose dall’altra parte del telefono, la voce era calda e sensuale come ricordava;
-Prendi un taxi e vai all’indirizzo che è memorizzato nei messaggi…-, Naty chiuse la conversazione, l’uomo armeggiò con i tasti del telefono, per un attimo, trovò il messaggio con l’indirizzo, uscì, aveva fretta di arrivare.
Il taxi impiego una decina di minuti ad arrivare, si trattava di una villetta appena fuori città, comincia va già a scurire, quando bussò il sole era già tramontato, Naty venne ad aprire, quando la vide rimase senza parole, se possibile, era ancora più bella di quando l’aveva incontrata, il suo viso era incorniciato dai lunghi capelli neri, per l’occasione raccolti ai lati, un tocco di fard faceva risaltare l’azzurro dei suoi occhi, un rossetto rosso rubino, rendeva le sue labbra morbide e invitanti, il suo copro era fasciato da un morbido abito nero corto, le sue gambe erano inguainate in due calze nere sottili, il suo seno generoso tendeva la stoffa del vestito, mostrando il suo decoltè, stette a guardarla in ammirato silenzio, fù Naty a parlare;
-Benvenuto…, entra-
la luce nella stanza era bassa, il corpo di Naty si confondeva nella penombra, lei lo guidò fino a una stanza, nella stanza troneggiava un letto, ad un angolo c’era una poltrona, è un mobiletto, l’uomo pensò che erano arrivati dove lei aveva preparato qualcosa, lei aprì il mobiletto, prese una bottiglia con un liquido dorato e ne versò due bicchieri, ne pose uno;
-Bevi-
L’uomo prese il bicchiere sfiorando le sue dita, il contatto con quel lembo di pelle gli fece rivivere tutti i ricordi del loro primo incontro, ricordava ancora il profumo della sua pelle, bevve un sorso, il liquido lasciò un sapore di limone nella sua bocca, scaldandolo quando lo mandò giù, Naty continuava a fissarlo con i suoi occhi luminosi, le sue labbra avevano sfiorato appena il bicchiere.
Quando vide che il bicchiere era stato svuotato prese il bicchiere dalle mani dell’amico, posandolo sul mobiletto, si avvicinò a lui sfiorandolo, il profumo del suo corpo riempì le narice dell’uomo, i ricordi si accavallavano nella sua mente, l’eccitazione si faceva strada dentro di lui, il ricordo di quel corpo sotto le sue mani era ancora vivo nella mente.
Naty avvicinò il suo viso a quello dell’uomo, la sua bocca si schiuse, sfiorando le sue labbra, una lieve spinta lo fece sedere sulla poltrona alle sue spalle, il liquore bevuto gli procurava vampate di calore, il ginocchio di Naty si poso in mezzo alle gambe dell’uomo, strofinandolo piano, Naty sentiva il cazzo dell’uomo indurirsi attraverso la stoffa, mentre carezzava l’uomo si sentirono due scatti metallici.
Dai braccioli della poltrona erano scattati due bracciali d’acciaio, che avevano immobilizzato le braccia dell’uomo, adesso non poteva alzarsi, fissò Naty negli occhi, lei sorrise in modo ancora più sensuale, le sue mani armeggiarono con la sua camicia sbottonandola, percorse con le unghie il suo torace fermandosi ai suoi pantaloni, guardandole negli occhi li slacciò tirando fuori il suo cazzo già duro.
Nati si inginocchiò tra le sue gambe, la sua lingua percorse l’asta dura davanti a se, sentendola fremere al suo tocco, continuò fino a che l senti dura fino al parossismo, si stacco dal cazzo alzandosi, con un gesto lieve slacciò il suo vestito lasciandolo cadere a terra, l’uomo strabuzzò gli occhi, il seno di Naty era tenuto da un reggiseno color oro che spiccava sulla sua pelle, i seni quinta misura premevano per uscire, le sue lunghe gambe erano fasciate da due calze nere con bordo ricamato, un reggicalze color oro le teneva su, la sua fica era scoperta, la corta peluria nera veniva risaltata dal colore del reggicalze, i tacchi a spillo che indossava slanciavano ancora di più la sua figura, .
L’uomo deglutì, sentiva il cazzo fargli male, tanto era duro, lei lo guardava sorridendo, l’uomo poteva solo aspettare che lei facesse una mossa, avrebbe voluto carezzare il suo corpo, sentire il sapore della sua fica, invece aspettava impotente che lei si decidesse.
Naty si girò dirigendosi verso la porta della stanza, premette l’interruttore, le luci sul letto si accesero, lasciando il resto della stanza in penombra, aprì la porta, e due uomini entrarono, indossavano solo un minuscolo perizoma, che a stento conteneva un pacco di notevoli dimensioni, il fisico atletico, i due uomini si fermarono al lato del letto, Naty si avvicinò a loro sculettando, il suo amico era rimasto nella penombra, il cazzo duro, senza potersi toccare.
Naty porse la bocca a uno dei due uomini, questi infilò la sua lingua dentro, intrecciandola con la sua, l’altro uomo iniziò a baciare il collo di Naty, le sue mani carezzavano i suoi fianchi risalendo piano, le mani dell’uomo raggiunsero il gancio del reggiseno sganciandolo, i suoi seni sbucarono fuori, le mani dell’uomo si posarono sopra iniziando a carezzarli, le sue dita si soffermavano sui capezzoli, la sua bocca continuava a baciare la nuca e le spalle di Naty.
L’uomo che stava baciando Naty, si staccò dalla sua bocca, scese fino alle sue tette, la sua bocca si chiuse su uno dei suoi capezzoli iniziando a succhiarlo forte, l’uomo lo sentiva indurirsi nella sua bocca, la sua lingua lo avvolgeva piano, alternandosi con le labbra, anche l’altro uomo si stava dedicando all’altro seno, Naty gemeva sotto l’azione delle loro lingue, i suoi mugolii eccitavano ancora di più l’uomo sulla sedia.
Gli uomini si staccarono da Naty che ansimava, sdraiandola sul letto, uno dei due si chinò in mezzo alle sue gambe, la sua lingua iniziò a passare sopra la sua fica, si soffermava sul clitoride per poi dare lunghe leccate alla fessura, scendendo fino a solleticare il buchino di Naty, lei mugolava dal piacere, l’altro uomo si avvicinò alla sua bocca, tolse il perizoma mostrando il suo cazzo già mezzo dritto, Naty strinse la sua mano intorno all’asta, i suoi occhi brillavano di desiderio, aprì la bocca iniziando a leccare l’asta, la sua lingua si muoveva veloce, i tre amanti stavano attenti a far si che l’uomo seduto potesse vedere.
La mano di Naty si stringeva attorno all’asta pulsante, il suo sguardo cercava quello dell’uomo seduto, anche se non poteva vedere i suoi occhi sapeva che la stava fissando, la sua lingua si muoveva piano sulla superficie del cazzo, quando arrivava alla punta la muoveva veloce, come fosse un gelato, finalmente lo fece scivolare dentro la sua bocca, le sue guance si incavavano, per la forza che metteva nel succhiarlo, la sua testa si muoveva facendolo scorrere tra le sue labbra rosse, i sospiri dell’uomo mostravano il suo gradimento a quel lavoro.
L’uomo in mezzo alle sue gambe aveva smesso di leccare la sua fica, aveva tirato fuori il suo cazzo già duro, e teneva le gambe di Naty aperte, badando che l’uomo seduto potesse vedere, appoggiò il suo cazzo sulla fessura, spingendo piano, Naty sussultò sentendo che stava entrando, l’uomo spinse piano facendolo entrare, da dove era seduto l’amico di Naty poteva vedere la sua fica aprirsi piano per accogliere l’asta, vederla e non poterla toccare lo aveva portato al parossismo, la sua eccitazione era al massimo, finalmente vide il cazzo entrare tutto dentro, Naty sospirò nel sentirlo dentro, l’uomo iniziò a dare grandi colpi di reni scopandola con forza, ad ogni colpo L’uomo seduto poteva vedere i suoi seni sobbalzare.
Naty sentiva quel palo aprirla, il suo sguardo andava sempre al suo amico seduto, la sensazione di piacere che le dava il cazzo che la scopava, si fondeva con il piacere di esibirsi, di dare spettacolo per una persona a cui teneva, i due uomini la fecero spostare, uno di loro si era sdraiato sul letto, il cazzo duro svettava dritto, la fecero montare sopra lei si calò piano, in modo che si vedesse bene quando l’asta sarebbe entrata dentro di lei, la sua vagina ormai lubrificata non ebbe problemi ad accogliere il cazzo duro, quando lo ebbe fatto entrare iniziò a muovere il bacino per sentirlo meglio, l’altro uomo aveva portato il suo cazzo davanti alla sua bocca, lei lo aveva imboccato iniziando a succhiarlo forte, il suo corpo si muoveva in una curva sinuosa giocando con i due cazzi che la penetravano in una danza sensuale.
I tre amanti sul letto stettero uniti nell’amplesso a lungo, cambiando posizione, i due uomini si alternavano dentro Naty, ma sempre badando che l’uomo seduto potesse vedere tutto.
Naty si staccò dai due uomini, i due la guardarono interrogativi, lei disse qualcosa sottovoce ai due, si chinò carponi sul letto, il so splendido culo puntato verso l’uomo seduto, uno dei due aveva iniziato a leccare il suo buchino, mentre l’altro teneva il suo culo spalancato, quando fù lubrificato bene, l’uomo si mise dietro di lei, punto il suo cazzo duro verso il buchino, spingendo, Naty ebbe un sussulto, ma non si spostò, rimase carponi ad accogliere il cazzo che le entrava dietro, l’altro uomo porse nuovamente il suo cazzo da succhiare, adesso Naty sentiva i colpi dell’uomo che affondavano dentro di lei, le pareti del suo culo si stringevano attorno all’asta calda che la penetrava, sentiva la sua eccitazione salire, un orgasmo improvviso la colse, il suo corpo tremo scosso dai brividi di piacere, il suo sguardo cercò l’uomo seduto senza vederlo, stava dedicando a lui il suo piacere.
I due uomini si accorsero del suo orgasmo, l’uomo che la inculava aumentò il ritmo dei suoi colpi dentro di lei, anche l’uomo che occupava la sua bocca iniziò a muovere il bacino facendole arrivare il suo cazzo fin quasi alla gola, i movimenti dei due uomini prolungarono il suo piacere, avrebbe voluto gridare, ma la bocca occupata glielo impediva.
I due uomini continuarono a martellarla con il loro colpi, il suo viso era ormai stravolto dal piacere, si abbandonava alle sensazioni di piacere che le davano i suoi sensi, avrebbe voluto vedere il volto del suo amico nascosto dalla penombra, godere della sua eccitazione che non trovava sfogo.
Rimase ancora in balia dei due uomini, poi si sfilarono da dentro di lei, Naty si inginocchiò in mezzo a loro, i due uomini porsero i loro cazzi alla sua bocca, le sue mani si strinsero attorno alle loro aste, la sua bocca li inghiottiva alternativamente, ormai li sentiva pulsare nelle sue mani, accelerò il ritmo delle sue succhiate, le sue mani si mossero più velocemente sulla loro superficie, mentre ne imboccava uno, sentì qualcosa di caldo in fondo alla gola, tiro fuori il cazzo dalla sua bocca ricevendone gli schizzi sul viso, Naty protese il busto per far sì che si vedesse bene, un latro schizzo la colpì, anche l’altro uomo se ne era venuto addosso a lei, le sue mani carezzarono i due cazzi finché li sentì afflosciare nelle sue mani, lunghe strisce bianche solcavano il suo viso scendendo sul collo fino al suo seno.
I due uomini uscirono in silenzio dalla stanza, Naty aspettò che la porta fosse chiusa, adesso era una cosa privata.
Si diresse verso l’uomo ancora seduto sulla sedia, il cazzo fuori dai pantaloni era teso verso l’alto, lei lo sfiorò con un dito, lo sentì sussultare al suo tocco, era durissimo, con un sorriso ironico lo fissò, mentre la sua mano si stringeva sull’asta;
-Ti è piaciuto lo spettacolo?-
L’uomo non rispose, i suoi occhi esprimevano una muta supplica, voleva venirsene anche lui, Naty aumentò il movimento della sua mano, la sua lingua iniziò a solleticare la punta violacea del cazzo, per l’uomo fù troppo, uno schizzò partì verso l’alto, Naty accompagnò il suo piacere con il movimento della mano, quando finì, aprì i bracciali della poltrona.

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