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Trio

Seme di drago

By 18 Ottobre 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi presento.
Mi chiamo Croack.
Sono un drago.
Sono verde-oro.
Non sono della specie incendiaria, ma se mi altero posso essere distruttivo. D’altra parte supero in altezza gli alberi più alti’e le mie ali, spiegate mi consentono di volare all’altezza ed alla velocità delle aquile. E i miei artigli’beh, vi lascio immaginare.
Come saprete noi draghi siamo immortali, a meno che non veniamo colpiti in alcuni punti particolari, che non mi prendo certamente la briga di indicarvi. E amiamo, sopra ogni altra cosa, raccogliere tesori, da ammucchiare nelle nostre caverne, sui quali sdraiarci a riposare. Siamo avidi, avidissimi di oro, monete, pietre preziose, tesori in genere. Ma da qualche millennio a questa parte stiamo notando che voi uomini siete diventati ancora più avidi di noi. Sono i nostri tesori, non la nostra ferocia ad attrarvi. Tutto quel luccicare d’oro, non il pianto di una povera principessa rapita, che di solito non esiste. E così tante delle nostre draghesse, che hanno un numero di punti vulnerabili superiore a noi draghi sono state uccise per essere derubate. Abbiamo sempre meno possibilità di accoppiarci, e questo ci porterà sicuramente all’estinzione. IO ho sempre meno possibilità di accoppiarmi, e questo mi porterà sicuramente alla follia. Ma ieri è successo di nuovo. Dall’ingresso della caverna è entrata una fanciulla di lunghissimi capelli biondi, nuda, con una coppa di vetro in mano. Dietro di lei c’era un cavaliere, armato di spadone.
La fanciulla mi si è avvicinata, spaventatissima. Io fingevo di dormire. Si è diretta verso il mio basso ventre e si è inginocchiata. Ha iniziato ad accarezzarmi con mano tremante, sinchè non è risultata evidente la mia eccitazione. Allora ha appoggiato a terra la coppa, ha dato un’occhiata al cavaliere dietro di lei, che ha annuito, e ha iniziato a baciare e leccare la punta del mio sesso. Ho continuato a fingere di dormire, ma ero eccitatissimo; questo tipo di trattamento è continuato per un bel po’, mentre la fanciulla diventava sempre più rossa in viso, ed evidentemente si eccitava a sua volta.
Quello che voi uomini non sapete è che noi draghi, quando ci eccitiamo, emettiamo un odore che solo noi percepiamo distintamente e che sembra proprio funzioni come un afrodisiaco su voi uomini: anche questa volta il mio odore ha avuto effetto, perché la fanciulla ha cambiato posizione, si è messa a quattro zampe ed ha imboccato tutta la punta del mio grosso membro, leccandolo e succhiandolo avidamente, accarezzandolo con una mano sino alla sua base ed iniziando ad emettere dei bassi gemiti. Nel frattempo con la mano libera ha iniziato a toccarsi tra le gambe, dove, dalla mia posizione, potevo vedere le sue grandi labbra farsi rosse e bagnarsi abbondantemente di un liquido vischioso e lucido.
Intanto anche il cavaliere non è rimasto indifferente: potevo vedere chiaramente il suo membro ritto sollevare la tunica e spuntare tra le lamine che pendevano dalla sua cotta. Quando la fanciulla, cambiando posizione gli ha offerto la vista del suo sesso umido, il cavaliere, sollevata la tunica ha iniziato a toccarselo ed a menarselo su e giù. Poi si è avvicinato alla fanciulla, che ormai aveva goduto con le sue dita già un paio di volte, e le ha inserito un dito tra le grandi labbra, là dove immagino ci sia l’ingresso del sesso, e ha insistito, nonostante lei mugolasse più forte, arrivando a infilarle tre dita dentro. Lei muoveva i fianchi, in modo strano, senza far capire se voleva evitare quella penetrazione o assecondarla. Fatto sta che ha goduto atre due volte in pochi minuti. Era bellissima da vedere, completamente spettinata e rossa dalla voglia. Poi il cavaliere ha fatto quello che già mi aspettavo da tempo: ha afferrato i fianchi della fanciulla e l’ha penetrata a fondo con il suo grosso membro nodoso, facendole scendere sino in gola la punta della mia asta. Lei ha emesso un lungo lamento gutturale e poi, quasi insieme, io e il cavaliere abbiamo goduto, sborrando in maniera abbondantissima, mentre la fanciulla, che ormai non era più tale, godeva senza ritegno.
Ormai io ero soddisfatto, ma i due umani hanno continuato per una buona oretta i loro giochetti, convinti che io dormissi. Solo quando anche la loro eccitazione ha iniziato a sfumare si sono accorti della coppa, che giaceva abbandonata vicino al mio ventre. Hanno parlottato a lungo e sono riuscito a sentire frasi del tipo “io l’ho ingoiato tutto, tu mi spingevi contro'” “tu non eri più vergine, d’altra parte..” “diciamo che non ha funzionato”. Hanno afferrato la coppa e se ne sono andati.
Quando ne parlerò con Hruack, il drago che vive sull’altro versante, morirà di invidia. Quando gli ho raccontato che avevo messo in giro la diceria secondo cui il seme di drago raccolto da una vergine se sparso a terra avrebbe dato alberi dai frutti d’oro mi ha preso in giro ferocemente’per ora mi sto godendo i più bei pompini della mia vita. Per il futuro si vedrà’

‘dedicato a chi pensa che mi servano i suoi input, per scrivere.

ndr: Solitamente non validiamo racconti che vedono protagonisti attivi animali di ogni genere.
Riteniamo, però, che il genere fantasy di questa storia possa giustificarne la pubblicazione.

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