Skip to main content
Trio

Storia a tre

By 14 Ottobre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono passate due settimane da quando Paula &egrave partita e sto cominciando a riprendermi dalla mazzata. Alina &egrave l’unica che sa qualcosa,ma discreta com’&egrave,non mi fa nessun accenno a quanto mi &egrave successo.
Me ne sto in sala professori,a sfruttare un ora di buco per correggere i compiti in classe,quando arriva Maria,la decana delle bidelle,che mi chiama a bassa voce.
“Professor Martinelli,venga presto,la vogliono.”
Mi alzo e vado da lei un po’ preoccupato.
“Che succede Maria,qualcosa di grave ?”
“Non lo so,la vuole da direttrice nel suo ufficio.”
“Vediamo che vuole,spero non sia una ramanzina.”
“Non penso,oggi &egrave di buon umore,fosse sempre così.” – lo dice ridacchiando e il riso,si sa,&egrave contagioso.
Vado in direzione dove la segretario mi dice che sono atteso,busso e entro.
“Permesso,buongiorno,mi ha mandato a chiamare ?”
“Entri Martinelli e chiuda la porta.”
A scuola manteniamo un rapporto distaccato,nessuno sa dei nostri rapporti e intendiamo mantenere il segreto.
“Ora che siamo soli ti posso parlare liberamente,volevo chiamarti,ma preferisco affrontare certi discorsi di persona.” – ora &egrave più rilassata,si &egrave tolta la maschera e parla liberamente.
“Dimmi c’&egrave qualcosa che non va ?”
“No,non &egrave quello,vedi dovrei chiederti un piacere e non so come fare.”
“Dimmi pure,lo sai che farò il possibile per accontentarti.”
“Vedi la questione &egrave delicata. Dopo il nostro primo rapporto mi sono resa conto che,in fatto di sesso,non avevo capito niente,solo che volevo dipendere solo da te. Non che tu non mi piaccia,anzi,solo che hai aperto il vaso di Pandora con tutte le conseguenze possibili. Ho cercato di fare altre esperienze,ma con risultati mediocri. Spesso mi sono sentita usata come una prostituta e questo non mi piace. Dentro di me c’&egrave la voglia di continuare e la paura di altri fallimenti,riesci a capirmi finora.”
“Certamente,ma non capisco dove vuoi arrivare.”
“Ecco mi chiedevo se tu potessi organizzare qualcosa di diverso,non orge o cose del genere,ma in grado soddisfare la mia voglia di nuovo.”
Sono colto di sorpresa,nessuno mi aveva mai fatto una richiesta del genere e resto interdetto.
“Non voglio che tu mi dia una risposta adesso.” – continua sempre in tono pacato – “Solo ti chiedo di pensarci e,quando hai deciso,di farmelo sapere. Se mi dirai di no,non ci saranno conseguenze sul nostro rapporto,questo &egrave ovvio,solo pensaci.”
“Va bene,penso di poterti accontentare,solo dammi il tempo d’organizzarmi.”
“Senza fretta Marco,prenditi tutto il tempo che ti serve.”
“Ti farò sapere al più presto.”
Esco senza uno straccio d’idea,ma sono sicuro che mi verrà,basta non pensarci troppo.

Il pomeriggio viene Stefania per la lezione “normale” e subito nasce la scintilla.
Solo che aspetto di aver finito per vedere cosa ne pensa.
“Senti Steffy,cosa fai sabato sera ?”
“Niente d’importante,perché che cazzo ti frega della mia vita privata ?” – &egrave strafottente e volgare come al solito,ma ormai ci sono abituato.
“No perché mi servirebbe il tuo aiuto.”
“Ti serve una ragazza per entrare in un club di scambisti.” – e si mette a ridere.
“Qualcosa di meno grezzo,tu hai già avuto rapporti lesbo ?”
“Si,ma mi piace di più il cazzo,solo che se in giro non c’&egrave niente mi lecco anche una passera.”
“Vedi c’&egrave una mia amica,una cara amica,che vorrebbe fare nuove esperienze,solo che &egrave imbranata e pensavo di organizzare una cosa a tre sabato sera.”
“Certo che sei un maiale,non ti basta scoparmi,vuoi anche che sollazzi le tue puttane.”
“Però ammetti che essere la prima ad avere un rapporto con una che non sa neanche cos’&egrave una lesbica ,ti attizza.”
“Sei un diavolo tentatore,solo una condizione e,su questa non tratto,giovedì non vengo e mi copri con mia madre.”
“E’ più che accettabile,allora sabato sera alle nove ?”
“Ok,qualche altra richiesta ?”
“Mettiti un po’ in tiro,tutta in tiro,cerca di capire”
“Tranquillo,non sono scema allora a sabato.”
Appena esce prendo il cellulare e chiamo Alina.
“Ciao ha impegni per sabato sera ?”
“Nulla di particolare che non possa disdire.”
“Allora alle otto cena a casa mia.”
“Va bene non pensavo fossi così veloce.”
“Ho avuto un’idea che spero ti piacerà,comunque non chiedermi nulla perché non parlerò neanche sotto tortura.” – e rido di gusto.
“Stupido,non lo voglio neanche sapere sennò che sorpresa &egrave,allora a domai.
“A domani.”

Sabato mattina Alina mi manda un SMS per chiedermi una conferma,non faccio in tempo a rispondergli che ci incrociamo nei corridoi e gli faccio un cenno affermativo con la testa.
Essendo scarso in cucina compro tutto in una rinomata rosticceria,lasciandoci mezzo portafoglio,ma sono soldi spesi bene.
Puntualissima mi suona al campanello alle otto.
Quando si toglie il soprabito scopro che &egrave un vero schianto.
Indossa un vestito di raso viola molto scollato,con le spalline strette che fanno capire che non porta il reggiseno. Il vestito ha anche due begli spacchi che vanno vedere le gambe fasciate da calze nere con la riga dietro. Completano il tutto borsa e scarpe con tacco vertiginoso in pelle lucida e camoscio.
Se non ci fosse da aspettare Stefania le salterei subito addosso.
“Questo l’ho comprato oggi,non voglio farti fare una brutta figura.” – il suo tono &egrave suadente,le mani si muovono leggere a sottolineare quello che dice.
“Sei bellissima.” – &egrave l’unica cosa che riesco a dire.
Prendiamo un aperitivo,l’unica cosa che so fare,e ci sediamo per cenare.
Parliamo di mode giovanili,di traffico,insomma di tutto e di niente.
Alla fine mi fa i complimenti per la cena.
“Veramente tutto ottimo,non sapevo che avessimo un cuoco così capace nel corpo insegnanti.”
“A dire la verità avete un buon acquirente in rosticceria.”
Ci mettiamo a ridere,effettivamente era difficile darle a credere che avevo preparato tutto io.
“Ma allora questa sorpresa quando arriva ?”
“La porta un fattorino alle nove,dovrebbe essere già qui.”
Stefania come al solito &egrave in ritardo,arriva con quindici minuti di ritardo scampanellando a lungo.
Vado ad aprire impaziente mentre Alina trattiene il fiato.
“Ciao bella,mai puntuale come le prime donne.” – cerco di fare il duro,ma il gioco non regge.
“Ciao Marco,ma che bel vestito,serata di gala eh.”
Entra e fa volare lo spolverino,mostrando una mise non certo inferiore a quella di Alina.
E’ in lungo anche lei,solo molto più giovanile,con un abito arancione e rosso con aperture un po’ ovunque. Porta degli stivaletti bianchi con un tacco a spillo sottilissimo in acciaio che salta subito agli occhi.
Quando vede Alina fa un sorriso compiaciuto e si presenta.
“Ciao,io sono Stefania,la sorpresa,tu sei l’amica di Marco,non &egrave vero ?”
“Si sono Alina,piacere” – &egrave sconvolta,non si aspettava certo una ragazza che potrebbe essere una sua alunna.
“Senti Alina,io non sono una gira intorno alle cose,Marco mi ha spiegato quello che vorresti fare e per me &egrave un piacere darti una mano,sempre che tu non abbia niente in contrario,nel caso amiche come prima.”
“No figurati,&egrave che non mi aspettavo una ragazza,tutto qui,devo solo riprendermi un pochino,devo dire che se Marco voleva farmi una sorpresa,beh c’&egrave riuscito in pieno.”
Sorrido soddisfatto,pronto a gustarmi quello che quelle due si apprestano a fare.
Alina finisce il bicchiere di spumante e si schiarisce la voce come a darsi un tono.
“Cosa vuoi che faccia Stefania ?”
“Dammi la mano e vieni con me.”
Alina ubbidisce e mano mano,vanno nella camera da letto con me dietro a distanza,non voglio certo perdermi lo spettacolo.
Appena entrate Stefania la bacia sulla bocca stringendola a se.
Alina ha capito che deve lasciarsi andare a quella ragazza più giovane,ma certamente più esperta in fatto di sesso e apre la bocca ricevendo la lingua dell’altra.
Il vestito della mia direttrice cade a terra quasi subito,Stefania la fa sdraiare al centro del letto e riprende a baciarla prima di alzarsi e togliersi il suo. Le si sdraia di nuovo sopra,prendendola a baciare dietro le orecchie e sul collo.
Alina sospira di piacere mentre la sua amante le morde i capezzolo tesi per l’eccitazione,le sfiora il seno con la lingua e le mani beandosi della sua bravura.
Stefania le toglie poi gli slip quasi strappandoli per tuffarsi in mezzo alle gambe,le bacia l’interno delle cosce avvicinandosi sempre di più al sesso ormai grondante di umori.
Mi sono seduto sulla sedia di fianco al letto e godo senza neanche toccarmi.
Vorrei masturbarmi,ma sarebbe come inquinare un paesaggio perfetto e quindi sto ben fermo.
Alina ormai geme sempre più forte mentre l’altra le succhia il clitoride.
Quando Stefania le mette due dita dentro,Alina raggiunge l’orgasmo,improvviso e violento,stendendo completamente tutti i suoi muscoli.
Stefania &egrave quasi stupita per quella precocità,ma non si ferma continuando a masturbarla e a leccarla.
Alina mi chiama,ma io mi nego,&egrave troppo presto per entrare in azione.
Stefania si rende conto che deve fare qualcosa di diverso,si siede al bordo del letto e si toglie l’intimo ritirandomelo addosso con un sorriso compiaciuto.
“Ora fai quello che faccio io.” – le dice con decisione.
Infila le gambe fra le sue e inizia a toccarsi lentamente.
Alina allunga una mano e prende a toccarsi con timidezza,poi inizia a prenderci gusto e cresce di forza e ritmo.
Le vedo una dentro l’altra,che si masturbano eccitandosi del contatto con l’altra fica spalancata dall’eccitazione.
La donna che sembrava irraggiungibile fino a pochi mesi fa viene di nuovo lasciandosi cadere sul letto.
Stefania si siede,vuole anche lei un orgasmo e vuole che sia quella femmina a darglielo.
La prende per le braccia e la tira su,fino a quando le labbra non si toccano.
“Ora leccamela tu,voglio che mi faccia godere con la tua lingua,voglio sentirla dentro.”
Alina si tira indietro per inginocchiarsi in mezzo alle gambe della ragazza.
E’ inesperta,ma vogliosa di dare del piacere e comincia a baciarle le grandi labbra.
Stefania si sdraia e comincia a sentire quelle attenzioni.
“Si brava lecca in mezzo,ma fallo piano,non c’&egrave fretta.”
Alina prende sempre più coraggio,afferra le gambe di Stefania e la lecca sempre più velocemente,poi,ricordandosi del suo primo orgasmo,la penetra con un dito,mandandola in paradiso.
“Mm,sei brava,mi fai godere,ora mettimene dentro un altro.”
Lei esegue e fa raggiungere l’apice del piacere alla sua nuova amante.
Poi si stende al suo fianco e prende a baciarla con passione massaggiandole il pube.
“Ora però Marco ti unisci a noi vero ?” – mi chiede con voce sensuale strizzandomi l’occhio.
Mi spoglio in un batter d’occhio e mi faccio spazio fra di loro.
Sento le loro lingue sulla mia mentre le mani mi afferrano in pene duro da tempo.
“Ora ti facciamo venire,sei troppo allupato per scopare.” mi dice Stefania.
Una mi masturba il cazzo e l’altra mi palpa i testicoli,non so di chi &egrave la prima mano,ne la seconda,ma non m’importa,sto godendo troppo e arrivo presto a sborrare.
Come due sprinters si lanciano con le lingue sul mio bastone e si contendono ogni goccia di sperma che ho tirato fuori.
“Dai ora montagli sopra,che si vede che non resisti più vero mia cara signora ?”
Alina non se lo fa dire due volte,mi sale sopra e il mio pene &egrave subito dentro di lei.
Stefania si inginocchia di fianco e la bacia,le tocca la fica,le fa da sostegno per aiutarla a cavalcarmi.
Alina ormai urla di puro piacere quando stacca le labbra da quelle della ragazza la suo fianco,non &egrave più la fredda donna del nostro primo rapporto,ma una calda amante disposta a tutto. Viene con l’urlo più forte che ha in gola,il suo vengo sembra non finire mai tanto &egrave lungo.
“Ora tocca a te,ragazza mia.” – le dice baciandola.
Stefania le da volentieri il cambio,solo che preferisce darmi le spalle invece che il davanti.
“Rimani qui.” – le dice – “Fammi sentire le tue mani.”
Anche lei scivola sul cazzo senza attriti,&egrave bagnatissima come l’altra,solo che prende subito un ritmo infernale.
Alina le fa scivolare una mano sull’incavo del culo e Stefania apprezza a viva voce.
“Prenditi il culo,fammi vedere quanto sei maiala.”
Lei si bagna abbondantemente il medio con la saliva,poi lo fa entrare piano nello sfintere di Stefania.
“Sii,godo,siete fantastici.”
Sento che sto venendo di nuovo,ma non posso muovermi,cerco di farlo capire,ma quelle due non sentono niente. Vengo insieme a Stefania riempendole la fica di sperma caldo.
Lentamente si alza fino a far uscire il cazzo da dentro di lei,poi si riabbassa portandoselo di fronte alla fica che cola dei suoi umori e del mio piacere.
“Vieni qui Alina,lecca tutto e portamelo alla bocca.”
Alina sembra che non aspettasse altro,si abbassa e lecca prima il cazzo,poi la fica e alla fine con la bocca piena di liquidi cerca quella di Stefania già pronta a riceverla.
Si slinguano a lungo,facendo in modo che le possa vedere benissimo,anzi stanno facendo a gara per dimostrarsi la più porca.
E’ sempre Stefania a prendere l’iniziativa sapendo che l’altra non esita a seguirla nei sui giochi erotici.
“Facciamo vedere a questo com’&egrave un sessantanove fra donne.”
Finalmente si toglie da sopra di me mettendosi dall’altra parte del letto.
Alina senza alcun indugio,si inginocchia sopra di lei offrendole entrambi i buchi e abbassando la testa fra le sue gambe.
Iniziano a leccarsi la passera a vicenda fino a quando Stefania non resiste a mettere la lingua dentro l’entrata posteriore di Alina.
Questa si alza sulle braccia per permetterle una migliore presa e comincia a massaggiarle il clito.
Non resisto più,dico ad Alina di tornare col culo in alto e appena lo fa,mi metto a leccarlo con avidità.
Ora i bui buchetti sono riempiti da due lingue esperte,ha smesso d’essere attiva e si gode quel rapporto orale.
“Si godo,non smettete vi prego.”
“E chi smette.” – le rispondo subito.
Ogni tanto mi bacio con Stefania che ha la faccia piena degli umori di Alina fino a quando non mi dice.
“Dai mettiglielo nel culo,non aspetta altro.”
“Si sfondami,ma fai piano ti prego.” – gli fa eco l’altra.
Mi alzo dietro di lei e comincio a strusciarlo sulla fica per bagnarlo di più mentre Stefania fa correre la lingua sui coglioni.
Quando &egrave diventato duro al massimo lo punto sul buchetto e inizio a farlo entrare con dolcezza.
Sento i suoi muscoli stringersi intorno all’asta,ma non emette un solo lamento per il dolore,sta zitta finché non lo sente tutto dentro.
“Fottimi Marco,fotti la tua puttana,fammi godere e tu leccamela.”
E’ indemoniata,non l’ho mai sentita parlare così,non &egrave nel suo carattere. Ma forse non vuole sentirsi inferiore a Stefania,sa che la ragazza &egrave più avvezza al sesso,ma rischia di perdersi il piacere d’essere scopata solo per inseguire una chimera.
Non l’ascolto e la sodomizzo con calma mentre Stefania,un po’ esterrefatta,ha ripreso a leccarle la fica.
Alina prende allora a muovere il culo avanti e indietro e faccio fatica a starle dietro.
“Allora lo vuoi proprio sentire per bene eh ?” – non &egrave domanda,ma una sfida.
“Sii,sfondami il culo.” – ora non ha più ritegno,ma non era questo quello che volevo.
L’afferro per i fianchi e lo spingo dentro con forza fino a quando non la sento genere di dolore.
Ce l’ha ancora troppo stretto per un rapporto anale violento,ma ormai non posso tirarmi indietro e continuo a incularla senza pietà.
“Ti piace e signora puttana,ti piace avere il culo rotto.”
Adesso non risponde più,si &egrave spinta oltre e se ne rende conto,ma ad un certo punto il dolore si trasforma in piacere,all’improvviso torna a incitarmi come se non avesse sofferto fino a quel momento.
“Si,mi piace,ora mi piace ancora di più,continua non mollare.”
Non sono stupito più di tanto,anch’io le prime volte che lo prendevo passavo dal dolore al piacere molto in fretta.
Adesso pompo più forte che posso,so che vuole così e mi godo quel momento.
Il rapporto mi pare interminabile,sento il cazzo che cominciava a bruciare e finalmente giungo all’orgasmo.
“Vengo.” – &egrave il mio urlo liberatore.
“Si anch’io riempimi.”
Le sborro dentro e mi blocco esausto e senza fiato.
Sono tanto sconvolto che non riesco ad uscire da lei fino a che Stefania non la spinge in avanti.
Io e Alina siamo esausti,ma lo stesso non si può dire per Stefania,che presto reclama le mie attenzioni.
“Dai Marco,cosa fai,mi lasci così senza volermi più ?”
“Stefania ti prego,non ce la faccio più.”
“Allora vuol dire che faccio da sola.”
Si allunga verso il comodino e tira fuori un vibratore.
La stronza deve aver frugato in qualche momento di mia assenza e ha trovato il cassetto dove ho i giochetti erotici.
Si piazza alla pecorina di fronte a me e,dopo averlo ben bagnato,inizia a masturbarsi con quel cilindro dorato. Lo fa lentamente per arraparmi di più,e Alina che si &egrave ripresa le si mette dietro e le lecca il culo.
Dopo un po’,quasi senza accorgermene,mi sto toccando il cazzo che da i primi segni di risveglio.
“Brave fate le maiale,che adesso vediamo quanto lo siete.”
Porto l’asta vicino alla faccia di Alina che prende subito a succhiarmelo,mi brucia ancora,ma non resisto a farla continuare.
“Dai bagnalo bene.” – le dico deciso – “Che facciamo bruciare il culo a qualche giovane troietta.”
Quando lo sposto verso l’apertura posteriore di Stefania questa cerca di sfilarsi il vibratore,ma la blocco subito.
“Lascialo pure dentro,non dire che ti dispiace.”
Lei si gira e mi sorride.
“Allora lo devo aspettare ancora tanto questo cazzo.”
Glielo metto dentro piano,&egrave ancora arrossato per prima,ma lei comincia a spingere all’indietro facendo entrare tutto velocemente.
Sento che mi brucia,ma non posso fare poi molto,solo sperare di venire presto.
Penso a tutto ciò che &egrave più sconcio mentre la sbatto con forza.
Ogni tanto Alina lo fa uscire fuori e se lo mette in bocca per raffreddarlo,ma &egrave un sollievo che dura poco.
Sento le mani di Stefania che strusciano contro le palle mentre si masturba e quelle di Alina che mi palpano il sedere e alla fine ho l’orgasmo liberatore. Le schizzo fuori poche gocce che Alina subito raccoglie per portarle alla bocca della sua nuova amante.
Me ne vado in bagno per rinfrescarmi mentre le due donne si baciano e si toccano.
Lo faranno ancora per un bel po’,con me spettatore impotente.
Stefania &egrave la prima ad andarsene dicendo che vuole fare due salti in discoteca.
Alina invece &egrave più stanca.
“Se vuoi puoi dormire qui,di certo non ti vengo a importunare.” – le chiedo mezzo serio.
“Grazie,ma penso di riuscire ad arrivare a casa. Certo che a fare le sorprese sei proprio bravo,chissà se prima o poi non riesca a fartene una io.”
“Se &egrave per quello il tuo comportamento di stasera &egrave già una sorpresa,e non da poco.”
“Lascia stare,mi sono sentita in competizione e non mi &egrave piaciuto tanto,soprattutto all’inizio,ma poi ci ho preso gusto,comunque ci vediamo martedì.”
Mi bacia ed esce di casa.
So che quanto prima combinerà qualcosa,quello che non posso sapere &egrave che la sua sorpresa cambierà la mia vita.

Chiunque voglia contattarmi per curiosità critiche o commenti &egrave libero di farlo.
Il mio indirizzo &egrave
blacklussury@gmail.com

Leave a Reply