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Trio

tamponamento

By 30 Ottobre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Una giovane donna sulla trentina d’anni di nome Anna ha una vita molto stressante: lavoro, casa, figli e un marito spesso assente.
In una giornata di pioggia autunnale, Anna porta i figli a scuola e rimane intrappolata nel traffico mentre vuole tornare a casa perché ha lasciato i panni stesi. Mentre girava un’auto le va in contro mentre esce dal parcheggio e c’&egrave uno scontro, i due passeggeri delle auto non si sono fatti niente ma le macchine sono leggermente danneggiate soprattutto quella di Anna. Il guidatore dell’altra vettura molto spaventato esce dall’auto andando vicino al finestrino di Anna che &egrave ancora un po’ scossa e le dice: ‘mi scusi signorina, ma non la avevo vista con questa pioggia. Non si preoccupi vada a questo indirizzo c’&egrave il mio meccanico di fiducia e verrò anche io così ci mettiamo d’accordo sul danno che devo pagarle’ Anna ancora un po’ scossa prende il bigliettino e gli dice che nel tardo pomeriggio ci avrebbe fatto un salto.
Tornata a casa &egrave ancora sconvolta e si siede sul divanetto nel soggiorno, pensa a quell’uomo con la voce calda che la ha chiamata signorina; si alza si avvia vicino il grande specchio che si trova in camera da letto e parlando tra se e se dice che ormai con l’arrivo dei figli si &egrave trascurata molto. Prende in mano una sua vecchia foto, lei con un abito da sera’magra, bionda e molto solare il sogno proibito di tutti i ragazzi della scuola e ora con qualche kg in più e meno curata.
Alle 16 accompagna i bambini a calcetto torna a casa e si fa una doccia gelata e pensando a quell’uomo le sue dita scivolano sul corpo bagnato, chiude gli occhi mentre getti d’acqua tonificano il suo corpo.
Esce con solo un asciugamano che copre il corpo e aprendo l’armadio rimane disgustata, tutti vestiti che nascondono le forme allora indossa la prima cosa che trova e prende i soldi che conserva per casi eccezionali e si dice che più eccezionale di così non c’&egrave nulla. Va in una boutique e acquista un abito che indossa immediatamente, una gonna che arriva al ginocchio con una camicetta bianca e un golfino che ha allacciato al collo, Anna indossa delle scarpe col tacco. Torna a casa si trucca in modo leggero ma sexy e lascia i vestiti indossati sul letto prende le chiavi della macchina e con il cuore in gola si avvia verso l’indirizzo. Il posto non &egrave al centro e intorno ci sono solo magazzini quindi molto isolato.
Arriva nel punto indicato e c’&egrave una grande insegna AUTO IN PANNE? VIENI DA GIUANNE, Anna già e molto preoccupata per la sua auto, pensa che &egrave solo un graffietto ma la voglia di rincontrare quell’uomo &egrave troppo forte. Entra ma non trova nessuno, si vedono due piedi uscire da sotto un auto, Anna fa una tosse molto leggera giusto per richiamare l’attenzione dell’uomo.
Era lui, con le guancie sporche leggermente di grasso come le mani, vedendola in quel modo l’uomo fa fatica a riconoscerla e lei lo rassicura dicendo: ‘ sono la signora che ha tamponato oggi, sperando di essere l’unica’ l’uomo la guarda meglio e la riconosce, gli dice che non la aveva riconosciuta e che era bellissima vestita così. Lei &egrave molto imbarazzata e gli da le chiavi della macchina così avrebbe risolto tutto lui, Anna ironicamente chiede all’uomo se il suo nome &egrave Giovanni e lui risponde negativamente: ‘Giovanni &egrave il padrone di questa autofficina io ci lavoro da molti anni ormai, fin da quando ero bambino. Ora dovrebbe essere da qualche parte infatti siamo soli, comunque io mi chiamo Marco’ dicendo questo abbassa lo sguardo sulle forme messe in risalto dai nuovi abiti di Anna che si presenta.
Marco chiede ad Anna di aspettarlo il tempo che si lava le mani e il volto che &egrave sporco di grasso così parlano di cosa deve fare per riparare perfettamente la macchina. Anna si accorge di aver dimenticato la fede in bagno quando ha fatto la doccia e si sente spoglia ma libera da tutti i pensieri e tutti i doveri che affliggono le sue giornate.
Marco in bagno si massaggia leggermente il pacco per tenerlo buono perché alla vista della bellissima signorina ha iniziato ad agitarsi, tornato si siedono su una panca all’interno dell’officina. Iniziano a parlare della macchina e poi lui le chiede: ‘ sei fidanzata dolcezza?’ Anna presa un po’ alla sprovvista &egrave titubante sulla risposta da dare, si massaggia il dito dove manca la fede e gli risponde con un sorriso malizioso che &egrave felicemente single, che la famiglia rovina la persona rendendola cupa e opaca.
Si avvicina leggermente e la sua mano va a finire sulla coscia scoperta di lei coperta solo da un filo velato, lei &egrave a disagio perché ormai &egrave da tantissimo tempo che un ragazzo non ci prova nei suoi riguardi, Marco si avvicina al collo e le da un piccolo bacino. Annusa quel profumo che &egrave come una droga, dolce e intenso’un profumo di voglia; la voglia del suo corpo di donna che per troppi anni &egrave stato rifiutato anche da suo marito. Ora quell’uomo le baciava il collo e scendeva verso il suo decolté con piccoli baci all’incavatura dei seni, Anna ha un seno prosperoso.
Lei si snoda il maglioncino e sbottona completamente la camicetta bianca prima che lui facesse altro, Marco innanzi a quel miracolo di madre natura si tuffa tra quei seni leccando il reggiseno e mordendo i capezzoli da sopra quella stoffa che viene staccata e fatta cadere per terra. Ora &egrave in piedi dinnanzi a lei che ormai ha il petto completamente nudo e libero da ogni ostacolo per Marco che si inginocchia e inizia a leccare quei piccoli capezzoli rosa che tortura stringendoli provocando dei gemiti ad Anna.
Lei gli stringe i capelli avvicinandogli il suo capo sempre di più al suo petto per provare maggior piacere, quel piacere che gli manca e che ogni donna deve ricevere.
Marco le alza la gonna, Anna ha indosso una mutandina rosa molto sexy e trasparente dello stesso modello del reggiseno che aveva indosso, la sua bocca inizia a scendere sulla sua pancia’lecca lentamente l’ombelico provocandole piacere e anche leggermente solletico. Poi arriva davanti al monte di venere e con la sua lingua inizia a perlustrare la zona, scendendo sempre più giù. Trovato il clitoride inizia a succhiarlo e con la lingua premere e girare velocemente e così si iniziando ad udire i primi veri gemiti, respiro affannato, la vagina completamente bagnata e vogliosa di essere posseduta.
La sua mano raccoglie tutti gli umori e gli inizia a passarli sul buchino ormai chiuso come quello di una ragazzina vergine, la lingua di lui inizia a penetrarla leggermente. Attorcigliandola, muovendola velocemente per poter toccare tutti i punti di quella caverna che &egrave un lago di umori. L’altra mano ritorna a stuzzicare il clitoride grillettando mentre Anna muove leggermente il bacino per ritrovarsi la lingua di Marco sempre più in profondità’ora vuole altro. Lei lascia i suoi capelli e lo fa alzare, il suo pacco &egrave molto evidente anche con i pantaloni. Anna glieli abbassa e si ritrova di fronte ad un pene non lunghissimo ma molto largo, con la peluria molto curata per non dare fastidio a chi glielo spompina.
Lei inizia con un bacio sulla cappella ma lui con irruenza gli prende i capelli e glielo ficca completamente in gola, si piega e gli sussurra all’orecchio mentre le tiene premuto il suo membro in fondo alla gola: ‘ tesorino non fare la timida ora’anzi comando io tu sarai il mio gioco di questo pomeriggio e non puoi ribellarti.’
Lo esce dalla bocca e con un dito gli sfiora le labbra apprezzando la loro bellezza, le riprende i capelli e le tiene ferma la testa mentre inizia a scopargli la bocca muovendosi freneticamente.
Il vecchio Giovanni preoccupato per i strani rumori che provenivano all’autofficina si era munito di una spranga di ferro che aveva trovato lì e si dirigeva vicino alle auto quando si ferma ad ammirare quella scena, una donna a gambe aperte che veniva scopata la bocca da Marco il suo aiutante. Giovanni era rimasto lì, aveva lasciato l’arnese a terra e ha iniziato ad eccitarsi guardando quella scena. non aveva mai fatto il guardone ma non era male, vorrebbe partecipare anche lui a quella scena; intanto Marco fa alzare Anna e metterla a pecorina sulla panca con le mani allo schienale e il sedere in alto, lui si piega e inizia a leccarla..a usare i suoi umori come lubrificante e si posiziona all’entrata della fessura e inizia a penetrarla leggermente mentre Giovanni da lontano si inizia a toccare dicendo a Marco (che non riesce a sentire) di scoparsela forte perché non gli capita più questa occasione. Egli prende i suoi fianchi e inizia a montarla con colpi forti e precisi, Anna si stuzzica un capezzolo per l’eccitazione. Marco con la mano inizia a sgrillettare il clitoride per far godere Anna sempre di più che implora di essere sbattuta molto più forte, la mano bagnata dei suoi umori la avvicina fino alle labbra di lei che inizia a leccarle con gusto. A quel punto Giovanni esce da dove era nascosto ma la coppia era intenta a godere che non si erano accorti, si avvicina ad Anna e gli ordina di leccargli l’uccello. Lei &egrave sconvolta perché non voleva essere trattata così, si rifiuta quando Marco le dice di ubbidire e che in fondo a lei piace essere scopata quindi meglio due che uno. Lei in un primo momento &egrave titubante ma Giovanni inizia a sbatterlo in bocca e Anna inizia a bagnarsi ancora di più, lo impugna e ci gioca’lecca la cappella per poi scendere fino alle palle e risalire ingoiandolo tutto e succhiandolo con voracità. Marco nel frattempo le lubrifica l’ano per potersi divertire, quando &egrave ben bagnato inizia a farsi strada con il pollice e lei reagisce con un gridolino di dolore che viene subito strozzato dalla presenza del membro di Giovanni. Marco esce fuori da Anna che si posiziona su Giovanni che nel frattempo si era sdraiato sulla panchina, iniziano a fare un 69 e Marco va dietro il buco di Anna con il pene duro in mano pronto a incularla.
Fa molta fatica a entrare ma la lingua di Giovanni rende più facile il lavoro, appena entrato tutto lo esce e lo rientra fino a quando non riesce a muoversi con più facilità. Anna gode come una matta e continua a succhiare il membro di Giovanni con molta voglia mentre lui la masturba con 3 dita.
Marco si alza con ancora Anna al suo interno impalata e Giovanni si alza anche lui in piedi e posizione il suo pene sull’entrata della vagina completamente fradicia, Marco sente la presenza di Giovanni perché sono divisi solo da un lembo di pelle. Anna &egrave molto tesa e rende difficile l’operazione quindi Marco la bacia come non aveva ancora fatto e Giovanni può finalmente entrare e iniziano a scoparla in due. Lei si sente pienissima e lecca il collo di Marco che si trova alle sue spalle.
Iniziano a farla saltare sui due membri eretti con colpi secchi e precisi, lei inizia a godere, il corpo trema, i muscoli sono tesi sta per venire e con un urlo viene mentre i due continuano senza fermarsi perché sono ancora pieni di energia e voglia.
Marco esce dal sedere ormai arrossato di Anna, Giovanni si sdraia con lei sopra sulla panca e Marco le va di nuovo sopra ricominciando a incularla. Anna &egrave il loro oggetto di piacere, la muovono come un giocattolo per poter godere di più. Anche Giovanni riesce a inculare Anna con molta potenza e un ritmo molto forte mentre Marco le lecca e le strizza il seno e i capezzoli ormai turgidi. Giovanni continua sempre più forte, sta per venire e lo fa dentro il buchino e con altri due colpi esce facendo scolare fuori tanto sperma che Anna raccoglie con le dita e lecca vogliosamente. Marco la penetra di nuovo nel piccolo lago che ormai &egrave la sua vagina, le tortura il clitoride e schiaffeggiando quella zona ormai molto sensibile dopo essere venuta, Anna nel frattempo succhia il pene di Giovanni che &egrave ancora sporco di sperma. Marco continua e Anna ansima non ce la fa più, sta per avere un secondo orgasmo e crede che il suo corpo non riuscirà a reggere questo ulteriore piacere. Lui esce e la penetra nel sedere ormai larghissimo dopo la successione dei due uomini ricomincia a pomparla molto forte stuzzicandole i capezzoli mentre Giovanni le morde e stuzzica il grilletto. Anna chiede a Marco di volere il suo piacere in gola e quando sta per venire lui le inonda la gola con lo sperma caldo che le cola lungo i bordi della bellissime labbra. Anna continua a succhiare tutti e due i peni ormai mosci fino a quando si riveste e si fa accompagnare a casa da Marco a cui promette di ritornare per prendere la macchina riparata e non solo’.

Ragazzi questo &egrave il mio ritorno, spero che le mie storie vi siano mancate.
Se volete parlarne il mio contatto &egrave occhidolcistorie@live.it

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