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Trio

Una bella cenetta

By 18 Agosto 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Una sera come tante altre… a cena eravamo io, mio uomo’ ma forse un po’ diversa quella sera lo era, perche’ a cena con noi c’era arrivò un amico del mio uomo che non conoscevo e mi fu presentato in quell’occasione’ manco il tempo di mettermi un po’ in ordine, di pettinarmi’ di mettermi un abito più decente, quello che indossavo mi lasciava libere le tette ad ogni movimento’ per casa va bene’ ma con ospiti è imbarazzante.
Dai suoi discorsi intuii che gli piacevo anche perché mi bersagliava di osservazioni ogni volta che mi muovevo’ chissà perché’ sottovoce disse al mio uomo ”Ecco vedi’ per farti un esempio’ se io avessi una donna come la tua Ylenia non mancherebbe sera che la monterei come un toro’ non che lei sia una vacca’ ma bè sì’ be mi hai capito’ infatti fece più di qualche allusione e solo velatamente verso di me, ma in modo molto più esplicito nell’orecchio del mio uomo che pareva inorgoglito di sentire tanti apprezzamenti sulla sua signora… ma io facendo la finta scema con sorrisetti alle sue battutine sul mio seno dondolante e sul fatto che secondo lui non indosso la biancheria intima in casa’ mica ci vuole un’esperto per capire che non portavo il reggiseno’ ma capii che stava insinuando che io e il mio uomo, a letto, avremmo dovuto essere dei maialini… ma come si permetteva di dire certe cose… mi veniva voglia di
dargli una sberla e dirgli che le mutande non le porto neanche quando vado a fare la spesa oltre che non metterle a casa’ ma era quello che cercava, mi stava provocando l’animale’ solo che quei mezzi discorsi pieni di doppi sensi mi avevano eccitata, sebbene avessi cercato di sorridere in modo distaccato sebbene capii che mi stava definendo come una vacca da monta, io aggiungevo ai suoi discorsi i miei pensieri e ne veniva fuori’ ‘vacca da monta senza mutande” metti che qualche bicchiere di vino aveva fatto il resto’ il mio uomo manco si rendeva conto che mi aveva infilato la mano fra le gambe un paio di volte da sotto il tavolo… e cosi’… dal momento che ero veramente senza mutandine le sue dita mi avevano frullato per bene proprio là’ caricando la molla della topona’ mentre attendevo che il caffè arrivasse io e il mio uomo ci defilammo un attimo in camera da letto’ eravamo eccitati come non ci capitava da un sacco di
tempo’. e mentre l’amico si guardava la sigla del telegiornale’ per non dare sospetti lasciammo spudoratamente le porte aperte ma spegnemmo solo la luce’ non lo facciamo mai, ma in questo caso fummo costretti a farci una sveltina per darci un reciproco sfogo corporale e proteggerci da sguardi indiscreti con la luce spenta.
Appena a letto io cominciai a strusciarmi addosso al mio lui… gli massaggiai esplicitamente il cazzo che subito me lo piantò in bocca’ sentimmo che l’amico, intanto, commentava il telegiornale con qualche imprecazione per la benzina che aumentava’ dunque mi misi al lavoro sul cazzo ormai scappellato del mio maschio’. lo avevo ben sbocchinato e lui mi aveva stuzzicato per bene la figa con le dita’ e poi’ gia’ bagnata che ero fin da quando stavo a tavola’ mi alzai il vestito e mi misi sopra di lui voltandogli le spalle cosichè lui mi stringesse per bene le tette da dietro’ me lo sono sparata tutto dentro in un secondo’ mi muovevo con foga su e giù, avanti e indietro’ mi sbatteva il cazzone con tutti i rumori del bagnato che provenivano dalla mia figa e io mi stavo allargando la figa da sola sul bastone di carne duro come un pezzo di legno’ sentii un rumore… o almeno credetti di sentire un rumore…. avevo gli occhi
chiusi,ma per un attimo guardai verso la porta e mi parve di scorgere un’ombra’ stavo per urlare, ma mi tratteni quando riconobbi la sagoma ben definita dell’amico’ il mio uomo stava sotto di me con la faccia dall’altra parte e non poteva vederlo, quindi continuava a sbattermi il cazzo in figa e l’amico guardava me in posizione quasi seduta che me lo facevo sbattere dentro’ senza smettere la montata sul mio uomo continuai a sbirciare verso la porta’ ma in un attimo l’amico a cerniera abbassata si stava masturbando’ quella sega era per me’ tutta per me’ mi faceva bagnare’ mi venne in mente quando prima mi definì una vacca da monta’ un brivido mi partì dietro la schiena fin alla figa’ avevo gli occhi chiusi quando mi sentii toccare sul viso’ era l’amico a cazzo eretto che me lo spingeva tra le labbra’ allargai le labbra e lui in silenzio mi chiavò in bocca con la mano che mi tratteneva la testa mentre io continuavo a montare il mio uomo’ sembravamo in perfetta sincronia’ poco dopo mi sentii la sborra uscire dalla mia figa… ma contemporaneamente mi ritrovai anche la bocca piena di sborra dell’amico’ il mio uomo non si era accorto di nulla’ mi aveva sborrato in figa in modo quasi animalesco dal grugnito che avevo udito e l’amico era già tornato a guardare il telegiornale.
Non avevo mai avuto un’esperienza simile e stranamente, invece di provare imbarazzo, mi sentii porca’ in modo esagerato una grandissima porcona e al solo pensiero di tornare a tavola a bere il caffè e fare finta di niente’ non resistetti a quell’idea e provai all’improvviso una vampata di calore nel ventre con un leggero giramento di testa’ avevo goduto anch’io’ ero a cavalcioni sopra il mio uomo e mi sfilai tutto il suo cazzo molliccio da dentro… avevo ancora la figa in fiamme e non mi sarei certo saziata con un cazzo molle!!!

Mi eccita tantissimo sentire commenti su di me….se ti va di esprimere qualche tua porca fantasia…ylenia_2008_yy@libero.it

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