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Trio

Una strana coppia

By 8 Marzo 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Avevo da tempo pubblicato un annuncio su un sito di cuckold nel quale, io bull torinese di 55 anni, cercavo una coppia con marito cuckold e moglie disinibita e pronta a giocare con me davanti al marito.
Finalmente ho ricevuto una risposta, a dire il vero un po’ strana. A scrivermi era una donna che si definiva la padrona del marito, che avrebbe voluto incontrarmi per umiliare il marito e offrirsi a tutte le mie voglie. Nella mail era scritto un numero di cellulare che ho chiamato, anche se un po’ dubbioso.
Mi ha risposto la signora che con linguaggio piuttosto osceno e scurrile mi ha chiesto se fossi disposto a fare qualsiasi porcheria con lei davanti al marito e insieme a lui.
Ho risposto che ben volentieri avrei offerto a lei tutti i miei favori, ma assolutamente non avevo nessuna intenzione di giocare con il marito, ma mi ha assicurato che noi due maschi avremmo dovuto solo giocare con lei contemporaneamente.
Mi ha dato il suo indirizzo, in un quartiere popolare alla periferia di Torino e fissato l’appuntamento per il pomeriggio del giorno dopo.
Mi sono recato curioso nel luogo indicatomi, ho suonato al campanello e quando si è aperta la porta sono rimasto un attimo interdetto.
La signora che mi aveva aperto era piuttosto matura, di bassa statura, niente affatto carina, ma cosa inquietante indossava solo un paio di autoreggenti ed aveva uno strap- on doppio allacciato alla vita, con un dildo infilato nella figa e un altro molto più grande eretto in posizione minacciosa.
Vedendo la mia perplessità mi ha afferrato per un braccio e mi ha tirato dentro l’appartamento.
-Tranquillo, questo non è per te , ma per quello schiavo di mio marito che non riesce a farselo diventare duro se non gli metto questo nel culo.
Mi ha trascinato in camera da letto dove lo spettacolo che si presentava era ancora più strabiliante: inginocchiato sul letto, nudo e con le mani legate dietro la schiena si trovava un omone con aria ansiosa.
-Tu comincia a spogliarti che io preparo mio marito per farmi scopare da voi due insieme.-
Mentre mi avvicinavo ad una poltroncina e cominciavo a spogliarmi, sempre più curioso Gina (la moglie) si posizionava dietro al marito, prendeva dal comodino un gel e gli lubrificava il buco del culo con un dito, poi un secondo e quindi con un colpo secco lo inculava con la strap- on e cominciava a muoversi insultandolo. ‘Brutto finocchio, ti piace farti rompere il culo da me, vedrai come ti faccio diventare duro il tuo bel cazzone.-
In effetti sotto i colpi della moglie era evidente l’erezione di Fausto che presentava un membro di dimensioni ragguardevoli.
Io me ne stavo in disparte perplesso, ma Gina mi fece un cenno perentorio di avvicinarmi al letto, estrasse lo strap- on dal culo del marito, gli slegò le mani, quindi si tolse il dildo dalla figa e si distese sul letto con le gambe spalancate.
-Adesso tu, brutto porco mi lecchi la figa mentre io svuoto le palle al mio schiavo.-
Mi avvicinai a quella figa già bagnata per il lavoro del dildo, inizia a leccare il clitoride e a mettere un dito nella fessura. Gina leccava e succhiava il marito con grande perizia, ma ogni tanto smetteva per incitarmi.
-Cosa fai con quel dito, vuoi farmi il solletico, infilane almeno tre e poi tutta la mano, anzi aspetta-
Smise per un attimo il pompino, prese dal cassetto del comodino un vibratore ,lo accese e-Mettimi questo nel culo mentre mi infili la mano, avanti, non stare li impalato che voglio godere.
Non potei fare altro che assecondarla, ma invece della mano usai lo strap- on, glelo infilai nella figa e il vibratore nel culo. La situazione era perlomeno strana, ma non potei fare a meno di eccitarmi e il mio membro cominciò ad inturgidirsi.
Dopo pochi istanti Gina ebbe un violento orgasmo, smise di succhiare il marito per urlare- Godo , o come godo, proprio come una vacca, ancora , ancora.
Appena si accorse del mio membro eretto fece un risolino, mi fece sdraiare sul letto, prese il mio cazzo in bocca mentre il marito si posizionava dietro di lei e iniziava a scoparla.
Ero eccitatissimo, Gina si dimostrava una pompinara eccezionale. Mi portava vicino all’orgasmo e poi si fermava per non farmi venire.
Dopo qualche minuto di questo gioco smise di succhiami, prese un profilattico, me lo infilò e poi si mise a cavalcioni su di me, mentre il marito si pose di fianco e le minfilò il cazzo in bocca.
Mi cavalcava come un’ossessa, mugolava mentre succhiava il marito e mi dava sensazioni incredibili.
Improvvisamente si fermò.
-Adesso vi voglio tutti e due insieme, Fausto sdraiati sotto, ecco adesso mi infilo il tuo cazzone nella figa e il nostro amico mi incula.-
Mi posizionai dietro di lei che già si stava muovendo sul marito, avvicinai la cappella al suo buco già dilatato dal vibratore e la inculai.
Ben presto entrambi prendemmo un ritmo perfetto alternandoci a penetrarla profondamente e Gina esplose in un secondo orgasmo, si sfilò e si accasciò sul letto.
Ci fece quindi sdraiare, si posizionò fra di noi, mi tolse il preservativo e iniziò a segarci e succhiarci alternativamente. Mi sembrava di impazzire con il cazzo durissimo, ma non riuscivo a venire, cosa che invece Fausto fece con grande gioia della moglie che ingoiò tutto il suo sperma con un gorgoglio, quindi si dedicò solo a me, mi infilò a tradimento un buco del culo e succhiò con abilità straordinaria.
Quando finalmente riuscii a godere, mi sembrò di essere stato travolto da un tir e rimasi sdraiato sul, senza avere la forza di rialzarmi.
Gina per nulla appagata riprese a succhiare il marito, che come per incanto ritrovò in poco tempo l’erezione, si mise alla pecorina e il marito riprese a scoparla e incularla ,alternando il cazzo nei due buchi, mentre io osservavo senza riuscire a farmelo tornare duro.
Se avessi previsto una situazione del genere avrei preso una pastiglia di Viagra, ma ormai ero li e non potevo fare altro che osservare quei due scatenati che godevano per l’ennesima volta.
-Sei stato abbastanza bravo, hai una cappella bella grossa che mi piace sentire nel culo, ma un’altra volta cercheremo qualcuno più giovane che possa durare tutto il pomeriggio, adesso puoi rivestirti e andartene. E fu quello che feci.

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