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Trio

vacanza breve 2

By 30 Marzo 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Quando Claudia uscì dal bagno la osservai, aveva l’espressione allegra e rilassata anche se stanca, era da tempo che non la vedevo così, ma quello che notai maggiormente era che sotto la camicia da notte non indossava il reggiseno e le tettone si muovevano libere. Era un segno di liberazione, di confidenza, di una barriera superata. Decidemmo di girare la televisione e guardarla dal letto, mettendo quello di Luca vicino al nostro. Dopo essere andati in bagno anche noi, ci rilassammo, Claudia passati venti minuti dormiva profondamente appoggiata con la testa alla mia spalla. Fu allora che con la mano destra decisi di abbassarle un po’ la spallina, quasi tutta, fino a farle uscire il seno destro. Con un cenno chiamai Luca, che si alzò e cominciò ad osservare, prese il telefonino e cominciò a fare delle foto. Lei era illuminata dalla luce della televisione, le gambe nuda, leggermente piegate, le cosce bene in vista, abbassai il lenzuolo cosicché Luca poteva vedere anche il perizoma. Ero eccitatissimo, mi piaceva mostrare qualcosa che era sempre stato così nascosto e solo io avevo visto. Luca aveva il cazzone duro e cominciò a masturbarsi, venne poco dopo, io non potei fare nulla e con molta fatica mi addormentai.
Il mattino successivo mi svegliai chiamato da Claudia che era già in piedi e ci stava preparando colazione. Luca si svegliò dopo una decina di minuti, aveva un’erezione e vidi Claudia che non riusciva a non osservare, appena Luca se ne accorse lei levò lo sguardo, diventando imbarazzata.
Andammo al mare molto tardi, era quasi l’una. Claudia si tolse il prendisole e rimase con un costume nero due pezzi, era bellissima. Luca passò di nuovo la crema a Claudia ed io non potevo non eccitarmi come una bestia.
Verso le 17 tornammo a casa, decisi a riposare per affrontare la serata. Luca andò in bagno e io cominciai subito a pomiciare con Claudia che era eccitatissima e bagnata, durò poco perché poi lui uscì dal bagno. Dormimmo un’ora, poi un po’ rincoglioniti ci svegliammo. Luca andò in bagno per primo, poi toccò a me e infine a Claudia. Uscì in accappatoio, mentre noi eravamo in boxer. Luca era su una sedia e appena lei passò la fece sedere in braccio, sapevo che si sarebbe eccitata. Era seduta proprio con la riga del culo sul suo uccellone, poca stoffa li divideva. Tal modo lei volendo andar via cominciò a muoversi su di lui, e l’accappatoio si aprì. Luca non vide nulla, ma vidi che si era eccitato e lei lo sentiva, riuscì a liberarsi e chiuse subito l’accappatoio. Tornò poi in bagno e si cambiò, uscì vestita con una gonnellina corta, nera ed una specie di camicietta scollata, con dei bottoni, mise sopra un golfino.
Andammo a cena in un bellissimo locale, Claudia veniva pazza per quei posti, dopodiché andammo nuovamente al locale a Montecarlo.
Eravamo allegri, Claudia ballava fra me e Luca, felice, finalmente si stava divertendo, non aveva mai visto una realtà del genere.
Cominciammo a brindare e Luca ed io la stringevamo fra di noi, io la baciavo e lui la stringeva da dietro, senza che lei dicesse nulla. Poi io mi sedetti e li vidi ballare, lei appoggiava il culo su di lui e scendeva in basso, poi lui faceva la stessa cosa. Vedevo che lui tenendola per i fianchi e ballando dietro di lei teneva il cazzo a contatto del suo culo, che lei ondulava e muoveva. Tornò al tavolo e disse di voler andare in bagno, Uscimmo dal locale verso le tre, eravamo ubriachi, camminavamo abbracciati con Claudia in mezzo, continuavo a vedere la mano di Luca sul fianco di lei che stringeva a coppa il seno.
Giunti a casa, lei si tolse i tacchi, poi si sbottonò la camicetta, senza togliersela, si intravedeva tutta la riga e parte del reggiseno. Andò in bagno, dopo poco Luca si alzò e aprì la porta del bagno, chiedendole se voleva aiuto, lei era in reggiseno, piegata sul lavandino, le coppe che tenevano a fatica, rise e disse ‘ne approfitti per spiarmi’. Lui rispose ‘ e che sarà mai, mica mi scandalizzo’ e rise, poi chiuse la porta e mi disse che moriva dalla voglia di trombarla. Lei fece la doccia, poi uscì dal bagno, aveva cambiato camicia da notte, era grigia, sempre corta, con un pizzo trasparente davanti. Si mise sotto le lenzuola, Feci la doccia io, poi toccò a Luca, che uscendo in boxer e maglietta ridendo venne nel letto e si mise di fianco a lei, andando a contatto con la gamba di lei.
C’era una sensazione strana, dopo mezz’ora mi accorsi che Luca ronfava alla grande, feci scivolare una mano e lei accarezzai la coscia, lei mi fece un’espressione di rimprovero, ma i suoi occhi dicevano tutt’altro, la baciai piano sulle labbra, un fugace bacio con la lingua, lei presi la mano e la portai sull’uccello che era bello duro, lei la muoveva piano. Le infilai una mano in mezzo alle gambe e le spostai il perizoma, lei ansimava piano, era paonazza, Sentivo che aveva tantissima voglia da come me lo toccava e da come era bagnata, mi misi su un fianco e e le infilai una mano nella camicia da notte, palpando il seno. Lei si bloccò all’improviso, Luca si era girato su un fianco verso di lei ed aveva il cazzone duro a contatto della sua gamba destra ‘Il tuo amico &egrave eccitato nel sonno, basta’. Ma la sua mano non si levava dal mio cazzo, dopo qualche istante ricominciò a masturbarmi, per agevolarla abbassai i boxer. Le rimisi la mano in mezzo alle gambe, lei si girò su un fianco cercando di togliere il contatto con Luca, Lui però dopo poco si riappoggiò, questa volta sul culo. ‘C’ho sto coso enorme sul culo e non riesco a muovermi, Adesso basta davvero.’. Io andai in bagno e venni in un istante. Uscii e la trovai li, ancora ferma, con Luca che le appoggiava il cazzone sul culo. Lei si girò e gli disse ‘ sveglia, devi tornare nel tuo letto’ piano piano lui lo fece e dopo una mezz’ora ci addormentammo.
Il sabato mattina lo trascorremmo quasi tutto a dormire. Verso le 11 su richiesta di Claudia io e Luca andammo a comprare dei croissant. Durante il tragitto lui mi disse ‘stanotte facevo finta di dormire, mi sono eccitato come un pazzo, avevo una voglia di scoparla che non ti fai idea. E’ stata una sofferenza stare fermo’ ‘L’ho immaginato, gli dissi, lei era eccitatissima’.
Luca allora mi fece fermare e mi disse’ però non ti ha detto che quando sei andato in bagno mi sono un po’ mosso e ho appoggiato la punta proprio contro la sua figa, sentivo il calore sotto il perizoma, lei respirava forte, poi con la mano ha fatto per allontanarmi e me lo ha toccato, &egrave rimasta ferma un istante, poi la subito tolta. Siamo rimasti fermi così finch&egrave non sei uscito.’ ‘ Minchia, secondo me riusciamo a farci una bella cosa a tre’ gli dissi io. Tornammo in casa, mangiammo i croissant e poi Luca uscì solo per comprare della crema solare. Appena soli cominciammo a pomiciare e lei mi disse di scoparla subito, solo che io dopo tre colpi venni, lei si girò scocciata e poi andò a farsi la doccia.
Al pomeriggio in spiaggia giocammo e prendemmo il sole. Il tempo non era dei migliori, all’improvviso arrivò un temporale, ci rifugiammo nella cabina. La pioggia cadeva fortissima, Decidemmo di cambiarci, lo spazio era poco, prima si cambiò Luca, poi io e poi Claudia che ci disse di girarci tutti e due. Con la coda dell’occhio la spiavamo e la situazione ci eccitava non poco.
Ci facemmo inprestare un ombrello e tornammo verso casa abbracciati. Il tragitto non era dei più brevi ed arrivammo tutti inzuppati. Claudia si infilò in bagno e nella fretta non chiuse del tutto la porta, Si tolse il vestito e rimase in reggiseno e perizoma, poi si sganciò il gancetto e il suo bianco ed enorme seno uscì, con i capezzoli ritti e le grosse areole che li incorniciavano. Tolto il perizoma entrò nella doccia. Luca ed io avevamo il cazzo duro, al termine della doccia, dopo essersi asciugata uscì e cominciò a girare in reggiseno, non c’&egrave molta differenza da un costume, ma la cosa ci eccitava molto, perché lei si sentiva a suo agio e vedevamo che sempre più barriere si abbattevano.
Alla sera uscimmo, lei aveva una camicia trasparente, scura, con un golfino nero sopra e sotto una gonna.
A cena scherzammo tantissimo e ridemmo quando Claudia raccontò a Luca di come si era eccitato durante la notte, naturalmente omettendo quello che stavamo facendo noi. Lui disse’ sarà il tuo effetto, mi succede ogni tanto la notte, ma non me ne accorgo, scusami’.
Avevamo una confidenza incredibile, tutti e tre.
Dopo cena, già carichi e belli alticci, degli amici di Luca ci invitarono ad una festa in un locale, erano una ragazza italiana di nome Sara e un suo amico di colore, giocatore di basket, Jerome.
La festa era in una villa bellissima, piena di gente, ci dissero che ogni sera era così affollata. Anche qui ci divertimmo molto, eravamo brilli, Verso le due decidemmo di andare in spiaggia, essendo a trenta chilometri da casa nostra, qui non aveva piovuto. Decidemmo di fare un bagno e prendemmo degli asciugamani che Sara ci diede volentieri. Sul bagnasciuga però Claudia ci disse di non voler venire in quanto non aveva il costume, fallo con il reggiseno e le mutande le dissi. Dopo un po’, vinte le resistenze si tolse golfino, camicietta e gonna, facendoci godere di quello spettacolo ‘ non mi guardate così allupati però, se non non vengo’. Entrò in acqua e nuotammo un po’, mentre Luca era lontano la abbracciai e la baciai, mi cinse la vita con le gambe, io le facevo sentire il mio cazzone duro, slinguavamo, lei era eccitata e ubriaca. Dopo dieci minuti decidemmo di uscire. Avevamo solo due asciugamani, uno lo mettemmo per terra e ci sedemmo sopra, mentre l’altro che era grandissimo lo mettemmo sulle spalle, quasi a formare una tenda. Luca si tolse i boxer e rimase nudo ‘ ma Luca’ esclamò lei, guardandolo in mezzo alle gambe. ‘ non ti preoccupare, il mio pilone non morde ‘ rispose lui. Sotto l’asciugamano si era formato un tepore che ci faceva stare bene. Ad un tratto arrivarono anche Sara e Jerome, che fecero il bagno nudi. Quello che ci lasciò stupiti fu vedere lui uscire dall’acqua, aveva un fisico statuario, altissimo, più di due metri ed aveva un cazzo di dimensioni asinine. Non potemmo fare a meno di commentarlo fino a quando si allontanarono. Claudia abbassò lo sguardo verso Luca e disse ‘ mi dispiace, ma anche il tuo non sembrava poi così grosso.’ Arrivò Sara che ci portò da bere, poi dopo qualche breve chiacchiera si allontanò. L’havana ci scaldò subito. Decidemmo quindi di tornare alla festa, Luca si mise i pantaloni e la camicia, cosa che feci anche io. Claudia ci chiese di tenere l’asciugamano mentre si vestiva. Avendo l’intimo bagnato non l’avrebbe indossato. Non mise neanche la camicetta, che era trasparente, ma solo il golfino, che si annodava dietro la schiena. Mentre si cambiava Luca poteva vedere il suo sedere bianco e lo commentò dicendo che era molto bello. Appendemmo l’intimo a dei fili e occupammo un angolo. Claudia non poteva non essere notata, aveva queste minne enormi, senza reggiseno, sotto un golfino che mostrava una generosissima scollatura. Soprattutto Jerome la osservava ballare e vedeva come noi le stavamo attorno. Ballavamo e vedevo di nuovo che lei si strusciava contro Luca, non avendo il perizoma immaginavo come fosse a contatto con il suo cazzone. Lei andò verso il bagno e siccome c’era coda rimanemmo incolonnati, io davanti, lei in mezzo e poi Luca che disse, ‘era così stanotte?’ lei si girò a fatica e senti il cazzone di Luca contro la pancia, durissimo ‘ ehhh quasi’ disse lei, ma si imbarazzò e si girò. Non poteva però evitare il contatto, faceva finta di niente, ma lo sentiva. Bevemmo ancora e verso le tre e trenta decidemmo di tornare a casa. Andammo a prendere l’intimo ma era sparito, dopo aver cercato se era caduto per terra decidemmo comunque di tornare a casa. In auto Claudia seduta dietro, ubriaca, si tolse il golfino e si mise la camicetta trasparente e poi il golfino e ci fece salire. Dopo una ventina di minuti arrivammo a casa, continuavamo a ballare, lei non ci pensò e si tolse il golfino, rimanendo solo con la camicetta trasparente, se ne accorse dai nostri sguardi allupati, allora si coprì con un braccio e andò a mettersi subito la camicia da notte. Prima però fece la doccia. Quando uscì entrò Luca e la fece lui, poi prendemmo una bottiglia e bevemmo qualcosa, Toccò a me fare la doccia, li lasciai sul divano a guardare la televisione, quando uscii erano abbracciati ‘la sto scaldando’ mi disse lui.
Mentre eravamo seduti in televisione trasmettevano le immagini di una ragazza procace e cominciammo a parlare di bellezza e corpi. Luca ci raccontò di come aveva avuto sempre ragazze con poco seno e chiese a Claudia ‘ posso almeno per una volta provare a toccare un seno grande e bello come il tuo, davvero &egrave bellissimo’.
‘ Va bene, basta che non lo fai da maniaco, ma solo un secondo’
Vidi lui affondare la mano e accarezzare il seno sotto la camicia da notte, in un attimo il cazzo gli era diventato di marmo, Lei gli tolse la mano e lo fece smettere. ‘ mi fate montare la testa voi due, sembro per voli bella, ma secondo me sono sproporzionata e non bella da vedere per colpa di questo seno non armonioso. ‘
Facemmo di tutto per convincerla del contrario, cercando di elencare tutti i suoi pregi.
‘ e va bene, se volete proprio vederlo’
Non dimenticherò mai, si mise seduta sul bordo alzò la camicia da notte rimanendo con il petto nudo, le boccione in fuori, grandi, enormi, sproporzionate per quel torace che non sembrava in grado di sostenerle.
Decidemmo di guardare nuovamente la televisione dal letto, Luca andò in bagno a fare la pipi, io e Claudia nel letto pomiciammo, quando lui aprì la porta lei era sopra di me con il culo in mostra.
Lei scese subito, lui andò a sedersi vicino a lei, prendemmo tre bicchieri per festeggiare la nostra amicizia e Luca aprì una bottiglia di champagne. Brindammo, seduti sul letto, alla nostra amicizia speciale, Luca e Claudia si scambiarono due baci sulle guance, lei poi si girò e ci scambiammo un bacio sulle labbrra. Luca si disse geloso e lei si girò dicendo che un bacio a stampo sulle labbra non era nulla, per cui anche loro se lo diedero. Dopodiché Luca le propose di brindare incrociando le braccia, lui però le diede da bere, facendo cadere lo champagne nella sua bocca aperta, qualche goccia cadde sul petto, Luca si abbassò e leccò le gocce, con lei che rideva, e esplose quando vide che lui aveva il cazzone duro. Si girò e mi baciò con la lingua, la abbracciai. Si girò e diede un altro bacio a stampo a Luca, dandogli del gelosone. Lui brindò come prima. Eravamo illuminati solo dalla luce della televisione su cui trasmettevamo un soft porno francese.
Lei mi baciò di nuovo con la lingua, poi un altro bacio a stampo a lui che la abbracciò, si alzò dal letto e iniziò a ballare lentamente, sulla musichetta della televisione, aveva una spallina che stava per cadere e il bicchiere in mano. Ci alzammo anche io e Luca, Cominciammo a ballare, con lei in mezzo, brindammo io e lei e ci scambiammo un lungo bacio, dai miei boxer si vedeva quanto ero eccitato, poi lei si girò, fece per dare un bacio a stampo a Luca, ma lui la tirò a se e le diede un bacio con la lingua, lei non si ritrasse, si staccò dopo qualche secondo e si voltò verso di me, dondolava ballando, Luca la stringeva da dietro, brindò con me, poi posò il bicchiere sul tavolino e mi baciò, Luca le leccava il collo e lo mordeva, ci baciammo a lungo e lei sembrava non curarsi di Luca, anche se muovendo il bacino, permetteva ai nostri cazzi di strofinarsi. Si girò di nuovo e lo baciò di nuovo, di nuovo con la lingua, lui aveva il cazzo così duro che quasi lei gli faceva una spagnola da in piedi, con le mani le stringeva forte il culo. Lei si girò e baciò di nuovo anche me, la feci girare e Luca baciandola la spinse verso il muro, io mi appoggiai, alzandole la camicia da notte e palpando il culo, lui le abbassò la spallina e cominciò a ciucciarle il capezzolo, lei allungò una mano dietro e mi prese l’uccello, poi arretrando la testa cominciò a baciarmi, con l’altra mano prese l’uccello di Luca e disse piano ‘Dio &egrave enorme’. Luca la prese e la spinse sul tavolo, continuando a baciarla e palparla dappertutto. Lei aprì le gambe e si fece appoggiare il cazzone di lui fra le cosce, poi si rialzò e lui le fece cadere la vestaglia, lasciandola nuda in piedi. Qualche passo e la portammo sul letto, Lui non mollava le tettone, le stringeva e le leccava, lei lo toccava. Lui si abbassò i boxer e tirò fuori quel mostro di carne, in piedi, glielo mise in bocca. Lei non era molto brava, ma aveva molta voglia e cominciò a muoversi, leccandolo tutto, non le stava in bocca. Io la feci mettere su un lato e cominciai a leccarle la figa, mandandola letteralmente in paradiso.
A questo punto Luca si staccò, si sdraiò sul letto, la fece salire a cavalcioni e lei si tolse il perizoma, ‘no, noo, nooo’ diceva, ma strofinandoselo sulla figa non vedeva l’ora di averlo dentro, Ad un tratto cominciò a infilarselo piano, soffiando e ansimando, sparì dentro, prima un pezzo, poi tutto. Lei cominciò a muoversi andando su e giù. Vedevo da dietro il culo di lei che inghiottiva quel cazzone, lui le stringeva le minnone. Dopo una decina di colpi, Lui la tolse da sopra, la fece mettere a pecorina e glielo piantò letteralmente dentro, con un urlo di lei, ‘sei proprio una bella tettona troia, fammi vedere quanto ti piace’ diceva Luca.
‘si sono la vostra troia, siii, scopami, sfondami’.
‘adesso prendilo in bocca al tuo fidanzato, forza succhialo bella troiona’
Lei non se lo fece dire due volte, mi piazzai davanti e lei cominciò a leccarlo e succhiarlo.
‘ Fatti fottere bene, fammi sentire questo minnone, senti come si muovono.’ Nel fare così le afferrò le tette e le strinse forte. Lei smise di succhiarmelo e gridò che stava venendo. ‘bravi porci, scopatemi, scopami, sfondamiiiiiii’. Io venni segandomi, Luca la fece girare e sdraiare e lo mise in mezzo a quelle tettone, lei gli faceva una spagnola, lui venne, un lago in mezzo a quelle tettone.
Lei lo baciò, poi baciò anche a me e poi…..(continua)
Ditemi cosa ne pensate o come vorreste che andasse a finire.

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