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Trio

Vacanza breve 3

By 11 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Lei aveva il petto pieno di sborra di Luca, prese un asciugamano vicino a letto e si asciugò.
Rimanemmo sdraiati, con lei in mezzo, le gambe che si toccavano per quasi dieci minuti.
Dopodiché lei si alzò e andò in bagno a farsi la doccia. Luca ed io la osservavamo camminare, quel dondolio delle tette, il bel culo…..eravamo estasiati. Sentimmo lo scroscio dell’acqua e dopo due o tre minuti Luca mi disse’oh, io me la faccio di nuovo, ho il cazzo di nuovo duro’. Per me era la stessa cosa, entrammo in bagno nudi, lei sentì aprire la porta e ci vide, lì in piedi con il cazzo duro.
Luca spense la luce, eravamo quasi al buio, se non fosse stato per la luce dei lampioni che entrava timidamente dalla finestra. Entrammo dentro la doccia e cominciammo ad accarezzarla, Luca prese del bagnoschiuma e cominciò a passarlo sulle tettone lavandole bene, pastrugnandole, poi sentii le loro lingue avvinghiarsi, lui le prese la mano e se la mise sulla verga, lei si piegò e cominciò a baciargli l’uccello. Così facendo spinse il culo indietro ed io non potei che incominciare a fottermela alla pecorina. ‘Brava succhiamelo bene mentre il tuo ragazzo ti fotte, fammi sentire come ti piace’.Dopo poco Claudia venne, segava Luca, che venne anche lui, io non tardai. Continuammo la doccia ancora per qualche secondo, dopodich&egrave uscimmo e ci asciugammo e poi stanchissimi ci buttammo sul letto. Luca si rimise nel suo letto, mentre Claudia si avvinghiò a me, con la testa sulla mia spalla…. ci addormentammo dopo molto….complice la forte eccitazione ancora presente, per risvegliarci verso le 14.00.
Claudia si svegliò per prima, visibilmente imbarazzata, ma anche ipnotizzata da quel cazzone sotto i boxer di Luca. Aveva un’altra aria, come se fosse cambiata, . Ci facemmo un’altra doccia veloce, uno per volta. Poi ci sedemmo a mangiucchiare qualcosa. Claudia mi diede un lungo ed appassionato bacio, poi ci cucinò una bistecca.
Non parlammo molto, solo qualche battuta per rompere il ghiaccio. Eravamo consci di aver superato un limite, la cosa ci spaventava ma ci eccitava allo stesso tempo.
Lei indossava un prendisole di stoffa leggera, senza il reggiseno e e ogni volta che si piegava, vi era una visione beata dei suoi grossi seni.
Luca ed io eravamo in costume, visibilmente eccitati.
Dopo pranzo Claudia cominciò a lavare i piatti, mentre io e Luca ci sedemmo sul divano a guardare la televisione, poi andò in bagno e dopo essere uscita venne a sedersi in mezzo a noi. Guardavamo un film, di azione, ma nel giro di poco tutti e tre sentivamo una sensazione di voglia incredibile, la spinta sessuale che ci aveva portato a provare questa esperienza non si era esaurita, anzi era appena nata e il contatto leggero fra in nostri corpi non ci lasciava scelta.
Vidi la mano di Luca scivolare sulla coscia di lei ed accarezzarla, poi dopo poco passò sotto la stoffa e cominciò ad accarezzare la coscia nuda. Lei mi baciò e poi mi sussurrò all’orecchio di andare a chiudere le saracinesche, per fare un po di buio. Mi alzai e quando tornai, trovai Luca che le leccava il collo. Con la mano continuava ad accarezzarle le cosce. Io mi rimisi a fianco e cominciai a baciarla, sentii un fremito in lei quando cominciò a toccare il cazzone di lui. Mi staccati e mi accorsi che da sopra il costume lo accarezzava piano, stringendo con la mano, cingendolo vogliosa. Luca la baciò e con la mano abbassò il vestito, facendo uscire una tetta, cominciando a leccarla piano. Io ero eccitatissimo, lei stava lì con le cosce nude e il vestito abbassato che faceva uscire l’enorme seno. Dopo diversi minuti di pomiciate, con il nostro aiuto, lei si alzò e si tolse il vestito, rimanendo in perizoma, era bellissima, con un fisico da sballo. La schiena piccola e il pesante seno. Si risedette e Luca si sfilò il costume facendo uscire il suo enorme pilone, lei lo prese in mano, cominciando a scappellarlo, e a segarlo. Lui la baciò e la tirò a se, con le tette che si appoggiavano sul cazzo di lui, lei era messa sul divano, seduta, sbilanciata verso di lui, le tette penzolavano e lui si godeva questa sega-spagnola. Io mi segavo ed accarezzavo il suo culo, poi cominciai ad accarezzare le labbra, infilando un dito dentro. Luca spinse in basso la testa di lei, che lo prese nuovamente in bocca, lui la faceva muovere su e giù, con la mano sinistra si godeva quel seno che schiacciato sulla vita di lui straripava di lato.
IO mi abbassai e cominciai a leccare le cosce, poi piano piano passai a leccarle la figa, era un lago, bagnatissima, Luca dopo poco la tirò a se, e continuando a baciarla la fece sedere in braccio, appena le fu dentro lei emise un piccolo urlo, non smetteva di ansimare goduta, lui la tirava a se e poi le passava le mani sulle tettone, dicendo ‘ non ti avrei mai pensato così porca..quanto godi?’
‘tanto, tantooooo’ rispondeva lei.
Si vedeva che impazziva, si muoveva veloce, poi rallentava, lo faceva entrare tutto, lui le teneva i fianchi.
Io seduto li vicino mi segavo piano, lentamente, avevo paura di venire da un momento all’altro.
Dopo pochi minuti lei cominciò ad urlare ‘sii, sii vengo..sfondami….si porco, &egrave grosso…sfondami’ venne, si mosse prima forte e poi finì con lunghi movimenti lenti. Luca appena lei si tolse da sopra se lo prese in mano e venne con potenti fiotti sulla pancia di lei, che poi si lasciò andare sul divano, venendo quasi in braccio a me con la schiena sulle mie gambe, io toccando le tettone e baciandola venni così, segandomi.
Ci riposammo una mezz’oretta e poi andammo in spiaggia. Lei si sistemò con il lettino fra me e lui.
Secondo me per chi ci vedeva da fuori era palese che qualcosa era cambiato.
Una volta che si tolse il prendisole rimase con un costume rosso, che evidenziava la sua bella quinta.
Il bagnino, un uomo di una quarantina d’anni e il suo aiutante di 18 continuavano a fissarla, come molti altri sulla spiaggia.
Alla sera eravamo invitati ad una festa, Claudia si mise una t-shirt bianca e una gonnellina nera, con le scarpe con il tacco. Si portò anche un golfino scuro nel caso avesse avuto freddo.
La villa era molto bella, sul mare, pienissima di gente. Sara e Jerome ci salutarono e noi ci accomodammo su un divanetto, con Luca che le teneva una mano sulle cosce,
Cominciammo a brindare e a ballare, verso l’una Luca prese per mano Claudia e la portò in una stanzetta, io mi misi di guardia alla porta, lui se la fece un po’, dopodiché la obbligò a togliersi il reggiseno e a camminare così. Lei uscì imbarazzata, sotto la maglia bianca si vedevano le tettone ballonzolare, ma sopratutto i capezzoloni spingere in avanti.
Verso le due il tempo peggiorò e iniziò a piovere, nel giardino della villa ci fu un fuggi fuggi generale e siccome noi eravamo più lontani corremmo fino a raggiungere un piccolo bungalow. In quel piccol bungalow, nel giardino incontrammo il giovane bagnino, che era in compagnia di un amico sfigato come lui. Entrambi si mangiarono Claudia con gli occhi, infatti lei era inzuppata d’acqua e la maglia aderiva al seno, evidenziando il colore scuro dei capezzoli.
Dopo qualche minuto mentre chiacchieravamo giunse Sara con un ombrello e ci scortò fin sotto il patio. Lì la luce era più forte e vidi anche Jerome che non riusciva a distogliere lo sguardo da Claudia. Sara vedendola così bagnata si offrì di imprestarle qualcosa, dicendole si salire al piano superiore .che le avrebbe preparato qualcosa da mettersi.
Luca rimase dietro con il giovane bagnino e ridendo gli disse, ‘ ti piace eh? se ci fai trovare gli asciugamani puliti sul lettino te la faccio vedere nuda’
‘certo, non c’&egrave problema rispose lui’.
Cosi mentre Sara tirava fuori dall’armadio alcune magliettine, io Luca e il giovane bagnino ci avvicinammo alla stanza. passammo sul balcone senza farci vedere, mentre la luce all’interno non permetteva alle due ragazze di vederci.
Claudia si spogliò togliendosi la maglietta, da cui balzarono fuori le due grosse mammellone bianche. Il ragazzino ebbe un sussulto, che aumento quando lei fece cadere la gonna a tubino. Cominciò a provarsi qualcosa, ma le t-shirt di Sara non andavano molto bene al grosso petto di Claudia. Vidi il ragazzino che si toccava con una mano sotto i pantaloni, da cui evidenziava un cazzo di tutto rispetto. Quella situazione eccitava tutti e tre.
Poi Claudia trovò un paio di pantaloncini bianchi che facevano al caso suo, rimanendo comunque a torso nudo. Noi la vedevamo per di più di schiena, riflessa nello specchio, Sara era seduta sul letto. Ad un tratto si aprì la porta ed entrò Jerome, Claudia si coprì le tette con un braccio, Lui chiese scusa ed uscì.
Claudia, dopo poco trovò una cosa che faceva al caso suo, una maglietta di stoffa leggera, accollata, non se la tolse e poi uscì con quella.
Luca disse nuovamente al bagnino’ mi raccomando domani, asciugamani puliti su ogni lettino’
Certo grazie, grazie ‘ disse il ragazzino.
Raggiungemmo Claudia, che era seduta su una poltrona di pelle e mi disse che si sentiva imbarazzata, perché appena si muoveva il seno ballonzolava sotto la maglietta e tutti potevano notare tutto. Diede del maiale a Luca e del pervertito, chiedendo che le restituisse il reggiseno. Lui lo fece e lei andò in bagno a indossarlo.
Siccome cominciava a fare freddo decidemmo di salutare Sara e Jerome e rientrare a casa.
Dopo circa mezz’ora arrivammo, una volta all’interno, appena superata la porta Luca la afferrò da dietro e cominciò a mordicchiarle il collo, le sue mani correvano lungo il corpo, accarezzandolo, lei aveva la testa reclinata all’indietro. Io chiusi la porta, mi avvicinai e le alzai la maglia, cominciando a leccarle l’ombelico, per poi salire verso le tette. Fu di nuovo una scopata memorabile.
Alla fine, sul letto, lei disse di non avrebbe mai pensato di godere così tanto. Anche per noi era la stessa cosa, continuò dicendo che aveva raggiunto un’eccitazione incredibile e con noi due sentiva di poter fare qualsiasi cosa, di poter superare tutti i tabù.
La cosa particolare fu che dormimmo tutti e tre nello stesso letto.
Il mattino successivo, in spiaggia, i nostri lettini avevano l’asciugamano ben piegato, erano puliti. Il ragazzo aveva fatto quanto promesso e si dimostrò riconoscente per tutta la giornata.
Nel pomeriggio Luca lo raccontò a Claudia, lei prima sembrò infastidita e ci diede dei cretini, poi si dimostrò divertita e ogni tanto si metteva a pancia in giù con il busto sollevato, in tal modo la riga fra le mammelle era enorme, e chiamava il ragazzino ordinando qualcosa da bere. Lui si dimostrava eccitato e imbarazzato. Anche il capo bagnino, nonché gestore del bagno, se ne accorse.
Nel pomeriggio, siccome stava iniziando a piovere rientrammo a casa.
La temperatura era fresca e decidemmo di cenare a casa.
Luca disse a Claudia che avrebbe dovuto vestirsi come decidevamo noi. Calze autoreggenti (che comprò Luca) e intimo nero, con sopra la vestaglia.
La cena non finì, Luca si abbassò i pantaloni e le ordinò di prendergli il cazzone in bocca, lei non se lo fece dire due volte, una volta piegata cominciò a leccarlo e baciarlo, ripetendo che era bello e grosso.
Io da dietro la leccavo e poi iniziai a scoparla. Lei godeva e urlava, andammo avanti così per un’ora. Prima della seconda scopata serale Luca le disse che le avrebbe fatto provare tutti i piaceri che si era sempre negata.
Al mattino successivo in spiaggia lei si presentò con un prendisole bianco, gli occhialoni neri e dei sandali con il tacco. Era davvero bella, quando rimase con il costume bianco, che aumentava la grandezza delle tette, tutta la spiaggia la notò, era senz’altro la più bella e procace.
Facemmo anche il bagno, tutti e tre, lei sott’acqua continuava ad afferrare il cazzone di Luca, segandolo. Eravamo di nuoto tutti e tre eccitati, lei aveva tantissima voglia di scopare.
Una volta sui lettini lei chiamava il ragazzino, provocandolo e sorridendogli. Lui era impazzito.
Poi Luca lo prese da parte e gli chiese se voleva vederla di nuovo nuda. Lui disse di si, che avrebbe fatto qualsiasi cosa.
Una volta a casa, alla sera, Claudia aveva di nuovo voglia, ma Luca le disse che avremmo scopato solo una volta ritornati a casa.
Ci vestimmo, lei indossò un abito chiaro, leggermente scollato, che cadeva morbido sul suo corpo.
Ci recammo ad un’altra festa presso la villa dove stavano Sara e Jerome.
La serata era molto bella, molto cool, bevemmo molto. Ad un tratto incontrammo di nuovo il diciottenne con l’amico e Luca gli chiese come mai era stato inviato. Ci disse di essere il figlio del proprietario della villa e che suo padre l’aveva mandato a fare l’aiuto bagnino per svegliarsi un po’.
Ballammo e bevemmo ancora, Claudia era molto brilla e si strusciava sia contro di me che contro di Luca.
Verso le tre Claudia era proprio ubriaca, si teneva un po’ a me e un po’ a Luca. Sara ci disse che potevamo dormire in una stanza al piano superiore. Luca la prese sottobraccio e poi chiese aiuto al giovane bagnino (che si chiamava Andr&egrave), lui la sorreggeva dall’altra parte. Li seguii fino alla stanza. La fecero sedere sul letto, Poi Luca gli disse di uscire dalla stanza e di lasciare la porta socchiusa, io mi avvicinai a lui e cominciai a spiare vicino a lui. Luca la baciò e le sussurrò qualcosa nell’orecchio (mi avrebbe detto poi che le aveva detto che l’avrebbe fatta divertire un mondo). Pomiciarono per qualche istante, poi Luca la fece sdraiare e si mise al suo fianco.
Fece cenno ad Andr&egrave di entrare e lui o fece piano piano. Ci accomodammo su due poltroncine a meno di un metro. Luca alzò il vestito fino ai fianchi, scoprendo le cosce lisce e abbronzate, ad un tratto entrò anche l’amico del ragazzo, che si mise in piedi. I due ragazzini cominciarono a masturbarsi, soprattutto vedendo che la mano di lei si muoveva dentro i pantaloni di Luca. Vedendo come andavano le cose Luca,le aprì la scollatura, mostrando il generoso seno. Lei era su un fianco. Luca era dietro.
Poi la fece girare e lei rimase con il culo verso di noi, bello tondo, non magro. Luca gli fece cenno di accarezzare, Andr&egrave si avvicinò e tutto impacciato cominciò a toccare, lei ebbe un sussulto, poi si calmò e si vedeva solo la mano che si muoveva, segando Luca.
Il ragazzino venne dopo poco, come l’amico, Luca gli disse di allontanarsi e loro furono fuori in un batter d’occhio.
Lei si alzò e gli disse che era fuori e che era veramente un gran porco, ma era troppo eccitata e non si oppose quando Luca le mise la lingua in bocca.
Non la scopammo, ci riprendemmo un po’ e tornammo al piano inferiore, dopo esserci sistemati.
Siccome non eravamo in grado di guidare Sara si offrì di trascorrere lì la notte.
Claudia non ce la faceva più essendo allegra e ancora più disinibita continuava a chiederci di andare a scopare.
I due ragazzini erano allupatissimi, continuavano a fissarla da lontano. Mentre io e Luca andammo a prendere da bere, Claudia li incontrò nel patio e gli chiese se era lui quel bravo ragazzo tanto veloce e servile.
Cominciarono a scherzare, lei sporgendosi in avanti gli faceva sentire il seno sul petto e lui, essendoci ancora molta gente stava a contatto con il suo corpo, sotto i pantaloni si poteva notare un’erezione. Brindarono un paio di volte e poi li raggiunse Luca, gli disse che noi dopo ogni brindisi usavamo abbracciare le donne e stringerle forte, un po’ impacciati lo fecero anche loro, sfiorandole più volte il culo.
Ad un tratto mentre eravamo di nuovo allegrissimi, arrivò anche il bagnino, il quarantenne abbronzato, che si chiamava Carlo. Facemmo molta festa e lui fu il più divertente.
Eravamo abbastanza ubriachi, Claudia faticava addirittura a camminare. Fu proprio Carlo a offrirsi di farla camminare un po’ in giardino per riprendersi. Io mi sedetti su un gradino ad osservare, dietro la siepe. Lui la teneva cingendole un braccio sul fianco e lei camminava dicendo di non stare troppo bene. Lui le disse di appoggiare pure la testa sulla sua spalla.
Dopo poco vidi che ogni volta che lei si piegava in avanti lui le afferrava un seno schiacciandolo, lei lentamente gli toglieva la mano. Poi vidi che ogni tanto le toccava anche il culo, lei però gli toglieva anche da qui la mano. Arrivò anche Andr&egrave e Carlo gli disse di aiutarlo. Cominciarono a palarla con più insistenza, con la scusa di aiutarla. Arrivò Luca che sedendosi di fianco a me disse’ la lasciamo portare alla giusta temperatura e poi andiamo a riprenderla.’. Carlo da dietro le aveva sollevato il vestito lasciandole scoperto tutto il culo, (continua)

SONO BEN ACCETTI TUTTI I SUGGERIMENTI E COME VORRESTE CHE CONTINUASSI a mandymay@libero.it

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